Cerveza, ritmo y sangre, ritorno al passato

Mi va bene tutto ma non questa schifezza. Osservai la gente prendere la pista. E gli piace pure.

La serata stava prendendo una piega strana. Avevo finito le sigarette e la musica iniziava ad innervorsirmi. Avevo tre possibilità: rimediare una sigaretta, andarmene o litigare con il dj. Provai con la prima. Hai da fumare giovane Drake?

Drake lo guardò. Annuì e sorrise. Mise una mano nella tasca del pantalone e ne tirò fuori un pacchetto di sigarette. Con piccoli colpetti ne fece uscire una a metà del pacchetto, lo porse all'altro in modo che la potesse prendere.
-certo, prendi pure.-

Presi la sigaretta e l'accesi, tirandone una profonda boccata. Grazie. Hai evitato una rissa.

A sentire quelle parole rise.
-rissa? contro il dj immagino.-

Lo guardò divertito.
-deduco da questa tua frase che eri tu quello che stava menando il gorilla pelato di fuori..-
Disse ricordando la scena che aveva visto passando

Caster aveva messo il vestitino più scollato e corto che aveva, ed era molto scollato e molto corto, e decise che voleva divertirsi, non le era stato difficile entrare. Cominciò a farsi strada nella folla ballando con i ragazzi idioti che erano in pista arrivando fino al banco e ordinando un angelo azzurro. Il barista si fece una nuotatina con gli occhi nella scollatura della ragazza. Brese il bicchere e ne bevve quasi la metà in un fiato.

Drake annuì, notò una ragazza molto sexy entrare nella discoteca, questa si mise a sedere accanto a lui senza guardarlo. Chiedendo scusa all'amico decise di dedicarsi alla nuova arrivata del bancone.
-posso offrirti qualcosa?.-
Le chiese con un sorriso malizioso

Caster si girò e sorrise.
*Puoi offrirmi il prossimo giro.*
Disse alzando il bicchiere ancora mezzo pieno. Tanto sapeva che non avrebbe fatto il secondo giro

Lasciai abbordare la nuova arrivata dal ragazzo. Solo quando la sentii rispondere riconobbi la voce. Mi sporsi per avere conferma della mia supposizione. Caster? Se non fosse per quel viso familiare non l'avrei mai riconosciuta da come era vestita. Vestita? Forse era meglio dire svestita. Dovetti tirare una bella boccata di fumo per reprimere qualcosa che si stava formando in mente e che non era molto gentile da dire.

*Marcus*
Sorrise abbandonando il tipo che l'aveva abbordata al suo solitario "secondo giro", andò vicino all'amico baciandogli la guancia.
*Cavolo incredibile incontrarci qui*

Questo lo dovrei dire io Cercai di guardarla in viso ma era dura. Maledetta. Vestita così mi rovini. Notai anche la faccia stupita del ragazzo, ma lo scartai subito. Ma non eri quella timida? gli indicai, con lo sguardo vagante per la sala, il vestito succinto.