"Stanza di Dulane"

Era un continuo muoversi, il bacino del ragazzo era leggero, e stare sopra, gli agevolava il fare, era così magro, che se una ragazza che pesava più di lui, gli sarebbe stata sopra, non avrebbe potuto muoversi molto bene...

-Mia cara Dulane... come sei bella..- disse mettendole una coiocca di capellidietro l'orecchio, mentre dava le spinte, costantemente veloci.

Erano già a 27 spinte, la 38esima lo avrebbe fatto venire.
Laguardò un'ultima volta e le disse che era bellissima.
I movimenti si fecero ancora più veloci ed appassionati..

-Sto per venire..- sussurrò con sforzo.
Era bellissimo fare l'amore... non
avrebbe mai preferito farlo ne con maschi, ne
con nessun'altro che fosse donna...

Ahhh larte del sesso..

-V.. vengo!! - urlò.. e sentì che anche la ragazza era venuta insieme a lui, che ermonia perfetta.
Era sudato come non mai, e la ragazza sotto di lui faceva a gara per esssere più sudata ....
Appoggiò la sua fronte su quella di lei e deglutendo e riprendendo fiato uscì da Dulane per poi con una specie di grugnito si spostò e si chinò su di lei, leccando il seme che era uscito.
-Prima d'ora, non lo aveva mori fatto..- disse ingoiando il suo stesso sperma..

Si guardò il sangue sulla schiena e sulla pancia, non ci era andata piano la ragazza vero?!

-Però.. - disse toccandosi le ferite ancora sanguinanti e lucide, bruciavano poco poco...

-Mi hai ucciso mia cara.. - disse sempre disteso e ansimando sorrise guardando il volto di lei.

Miya si rimise silenziosamente i boxer e poi i pantaloni.
Scosse un po' i capelli stropicciati e andò vicino a lei, sorridendole... -E' stato bello cara Dulane.. - disse con voce soave, carezzandole il piede e baciandolo delicato.
Era così bella e il suo sapore era meraviglioso...
Avrebbe sicuramente ricordato il suo nome, un bel nome per giunta, sembrava greco agli orecchi di Miyavi, ma probabilmente non lo era, mah, che cosa ne poteva sapere un giapponese come lui? Che non conosceva nemmeno bene l'inglese...
Guardandola rise andando dalla parte del cuscino, per avvicinarsi al suo viso e soffiarle nell'orecchio, dicendole che non si sarebbe scordato di lei, e che quando aveva voglia di sangue, poteva farle visita..

Miya si voltò ancora verso di lei impaziente di rispondere.
-Beh, ho detto solo la verità... - la guardò con aria gentile. -Se fosse stato brutto, me ne sarei fregato dei tuoi sentimenti, e te lo avrei riferito.. mia cara.. - disse soriano. Con calma, si avviò oltre il corridoio, lasciando la stanza..