Alla ricerca di informazioni

Daniel rimase, impietrito era senza forze l’unica cosa sicura fu che dovette poggiare Aurora sul tavolo era a dir poco furioso…ed in parte sconvolto, non era stato in grado di difendere Calintz, non c’era neanche quando la cosa era successa e adesso si sentiva ancora più inutile, si poggiò una mano sugli occhi cercando di riprendere fiato, mentre quelli diventavano a ogni secondo più scuri, profondi e pericolosi.

“Dove posso trovarlo?”

Chiese quindi al biondo, era preso tra la rabbia e il rancore verso di se, non sapeva più neanche se era giusto tenere il bambino a quel punto forse Calintz, avrebbe dovuto sbarazzarsene…
Intanto Abel, pensava tranquillo.

“Hai sentito vorrebbero ucciderlo, che schiocchi quel bambino può resistere a ogni incantesimo non può essere ucciso finchè non nascerà e quando accadrà me lo porterò via”

Disse tranquillo, accarezzando i capelli biondi della bimba.

“Come me lui ha sicuramente una parte di puro potere più che di corpo e quindi, invece di morire al massimo diventerò spirito e si riformerà da qualche parte”

Le spiegò stringendola a se.

“Porterei via anche te, ma so che vuoi restare con Calintz e forse lo voglio anche io”

Calintz scosse la testa sedendosi sulla sedia mentre poggiava i gomiti sul tavolo mugolando infastidito
-non lo sò.. se n'è andato via assieme a lily..
Disse sispirando affranto mentre si fece passare una mano tra i capelli per poi fissare daniel e sorridergli in modo dolce cercando di far ritornare in se l'amico, mettendo da parte il suo momentaneo odio
-calmati dan, non crucciarti.. ormai è successo..

Intanto poco lontano da lì una bimba parecchio incazzata fissava abel con un'occhio rosso ed uno grigio mentre gli entrava senza problemi nella testa e cominciava a parlargli con calma assoluta, con una voce lenta e decisa; come se fosse già cresciuta
"ti conviene non tentare di portare via il piccolo, lui starà con noi"

“Se me lo chiedi tu”

Sussurrò Abel, mentre la portava con facilità fuori dalla sua testa, per poi rinchiuderla in una specie di bolla trasparente che volava a mezz’aria impenetrabile ed estremamente potente, più dura del diamante, se non si fosse trattato di Lily, l’apostolo avrebbe già uccisa.

“Cerca di capirmi piccola, se tu mi prometti di proteggerlo e di non farlo uccidere da Calintz a te lo lascio volentieri”

Disse con voce calma e vellutata sfiorando la sfera.

“Mi dispiace di aver risvegliato alla tua mamma brutti ricordi, ma ti assicuro che quello di stupro non aveva nulla”

Gemette fintamente affranto per poi mettersi a ridere. Dopotutto l’unico ad aver goduto in quell’avvenimento era stato Calintz, inoltre il demone non si era impegnato neanche un po’ fino ad allora.

“Tu non sa cosa sia un mio stupro”

Disse alla fine serafico fissandola con occhi ardente, che piano ripresero il loro colore.

“Ma guarda un po’ di cosa parlo con un infante, non sono proprio adatto come genitore. Già è abbastanza difficile accettare che esistano esseri che mi piacciono, quanto amo me stesso inoltre con questo casino”

Concluse in una calda risata, mentre prendeva la sfera sotto un braccio per riportarla al biondo, forse era meglio sparire per un po’ si disse.
Intanto Daniel era sempre più sconvolto.

“Ma sei completamente impazzito!”

Gridò senza mezze misure.

“Fai portare via la tua bambina da quello che ti ha stuprato!?! Ma come hai potuto fare una cosa del genere, come hai potuto fidarti fino a questo punto? Per quello che ne sai potrebbe ucciderla!”

-so dove si trovano, lily è assieme a lui; io sono collegato ad entrambe le mie bimbe e sò dove si trovano in qualunque momento..
Spiegò con calma mentre si piegò su se stesso cacciando fuori un forte urlo, sentiva di star piangere per il dolore e tra un pò sentiva di avere anche il vomito..
Dio! Quel bambino sembrava crescere in lui in un modo troppo veloce, forse poteva essere colpa della sostanza che gli aveva inniettato nel corpo abel oppure il piccolo era talmente forte dariuscire a svilupparsi in un tempo minore rispetto a quello degli altri; questo però causava più dolori al biondino che si aggrappava come un disperato al tavolino chiamando, ripetendo, nella sua testa il nome abel come un disperato.
Se era vero che abel lo stava sentendo allora probabilmente avrebbe sentito il biondo chiamarlo..
Lily fissò abel da dentro la bolla battendo i pugni contro la parete chiamando anche lei a gran voce il nome del demone rosso per farsi lasciare andare mentre intanto max fissava il ventre di calintz crescere più velocemente rispetto alla media. un mese e mezzo.. probabilmente ci avrebbe messo solamente un mese e mezzo a nascere; a questo pensiero sbiancò
-portiamolo in infermieria
Disse cercando di restare il più calmo possibile

“E’ inutile”

Disse Daniel guardando l’altro per poi toccargli il ventre, pulsava in cerca di qualcosa, del padre probabilmente, il bambino aveva una forza spaventosa, ma non sembrava voler fare del male al biondo, se avesse voluto avrebbe potuto prendere la vita a Calintz e formarsi immediatamente questo Abel doveva essere stato assai accorto col biondo, altrimenti l’avrebbe ucciso dopo essere stato con lui.

“Penso che tra poco il rosso sarà qui”

Disse alla fine, massaggiando la schiena di Calintz.
Abel intanto sentì la testa pulsare.

“E io che volevo sparire per un po’!”

Gridò più a se stesso che alla bimba, mentre iniziava a corre re disintegrando la sfera e stringere a se la piccola, non poteva sprecare potere così doveva andare da Calintz.

“Litighiamo dopo o la tua mamma morirà”

Disse lapidario, mentre attraverso un buco nero arrivava alla biblioteca, per poi mollare in braccio a Daniel Lily e chinarsi su Calintz toccandogli il ventre che subito si calmò, avrebbe dovuto estrarre il bambino dal biondo subito e portarselo via, altrimenti sarebbe stata dura per l’altro farlo crescere in lui, anche perché se il biondo non lo voleva il bimbo poteva arrabbiarsi di brutto e ucciderlo crescendo immediatamente.

“Una potenza spaventosa. Visto che non lo vuoi è il caso che me lo porti via”

Sussurrò a un orecchio di Calintz, in modo che solo lui potesse sentirlo.

“Ma mi serve il permesso”

Aggiunse guardando Lily, l’ultima frase l’aveva detta solo per lei.

-a..bel...
Mormorò sentendo che il bambino piano piano si calmava a contatto con la mano di colui che sarebbe dovuto diventare suo padre.
Lily fissò max e daniel come se in quella scenetta familiare fossero degli intrusi così aprì un buco nero che li risucchiò via assieme ad aurora, facendoli riapparire nella loro stanza assieme alla bambina dai capell biondi X°°DDD
Calintz fissò il demone mentre sospirava abbassando lo sguardo; sembrava che il bambino dopo un pò che loro due stavano lontani, reclamava la presenza del padre a gran voce.
-no.. non farlo
Mormorò a bassa voce

Abel lo guardò con un sopracciglio alzato per poi sospirare.

“Non ha senso che lo tieni è frutto di uno stupro”

Disse tranquillo, per poi alzarsi in piedi.

“Inoltre se pensi di non volerlo o di volertene sbarazzare il bambino ti ucciderà pur di nascere…anche se”

Sussurrò silenziosamente guardandolo.

“Sembra che non voglia ucciderti. Anzi ti protegge col suo potere o i dolori che hai provato prima sarebbero stati più forti e impossibili da bloccare nonostante il mio arrivo. Devo portarlo via Calintz, tu non lo vuoi non ha senso rischiare”

-no.. no, io lo voglio portare dentro di me..
Mormorò a bassa voce mentre abbracciava il collo del compagno pigiando il suo corpo contro quello del demone dai capelli rossi, facendogli sentire la pancia gonfia
-è pur sempre una creaturina che mi è nata dentro..
Sussurrò strofinando il naso contro il collo di abel emettendo un lieve sospiro di sollievo

“Dovresti lasciar perdere”

Disse però l’apostolo accarezzandogli i capelli, stringendolo delicatamente a se.

“Anche le bimbe ormai sono consapevoli di quello che ti ho fatto, dovrei venire spesso da te per bloccare gli effetti che il piccolo avrà sul tuo corpo e non posso permettere che le bambine blocchino le mie magie, moriresti”

Sussurrò con inflessibilità il demone.

“Devi rinunciarvi e lasciare che lo porti via”

-è mio figlio.. tu non me lo porterai via!
Ringhiò mettendosi sulla difensiva mentre anche la piccola lily fissò male abel, non poteva portargli via il fratellino!! non poteva farlo, no no no!!
Scosse la testa a destra e sinistra avvolgendosi le braccia attorno al ventre con fare protettivo
-io non ci rinuncio!

Abel ringhiò lievemente più per frustrazione che per altro.

“Insomma”

Sussurrò a voce estremamente bassa.

“Sei tu che hai detto che non lo vuoi, Calintz, non capisci, basta che ricordi che è frutto di uno stupro che pensi per un solo, fottutissimo istante che non lo vuoi e lui agirà sulla difensiva”

Parlò con calma spiegandogli la situazione.

“Vuoi morire per il figlio di chi ti ha fatto del male e lasciare le tue figlie da sole?”

-no però.. però..
Bisbigliò a bassa voce mentre si sedeva stanco sulla sedia e si massaggiava le tempie con le mani..
-lo porterai via per sempre?
Domandò fissandolo con sguardo intristito e rabbuiato, non voleva che gli venisse strappato via suo figlio però non sapeva che fare; forse aveva ragione abel o forse no

Abel gli accarezzò un attimo i capelli biondi.

“Prima o poi potresti anche vederlo”

Sussurrò con un filo di tristezza, alzandogli il mento con una mano.

“Ma, penso che non sarebbe meglio che le bimbe non mi vedessero, giustamente sono abbastanza incollerite con me”

Disse baciandogli un attimo le labbra, estraendo così dal suo corpo ogni goccia dell’afrodisiaco che gli aveva messo in circolazione, per poi fissarlo coi suoi intensi occhi verdi che probabilmente avrebbe avuto anche il loro bambino.

“Avrei voluto incontrarti diversamente Calintz e non cedere al desiderio, non c’è giorno che non mi penta della mia azione, sono solo contento di non averti ferito troppo”

Sospirò alzandosi.

“Dai alzati ci vorrà un attimo”

-va bene..
Mormorò calintz alzandosi dalla sedia a fatica mentre lily fissava la scena con le lacrime agli occhi incominciando a piangere sempre più forte, le stavano portando via il suo fratellino; NON POTEVA!!!!!
-papà!!
Uggiolò piangendo fissando abel con le lacrime agli occhi mentre il biondino sembrava rassegnato alle parole di abel

Abel si avvicinò alla piccola accarezzandole i capelli.

“Dai su, te lo porterò”

Sussurrò baciandole una guancia, ma non era molto sicuro, c’era il rischio che il bimbo non c’è la facesse. Quando avrebbe lasciato il corpo della madre sarebbe stato difficile per Abel difenderlo fino a metterlo al sicuro, ma era l’unico modo non voleva la morte di Calintz.

“Sentirai come se ti stessero portando via una parte di anima, ma non avere paura sarà una cosa veloce e io sentirò, tutto quello che ti accadrà”

Detto questo, Abel poggiò le mani sul ventre di Calintz iniziando a recitare l’incanto.