Le Chesire Cat c'est arrivè

“Se il regalo tu non vuoi basta dirlo e poi…”

Sussurrò il cappellaio mentre con una nuova mossa da mago faceva sparire la spilla, per poi accarezzargli distrattamente i capelli.

“Per il fatto del the e dello strano, posso assicurarti che il tempo è stato un marrano”

Disse quindi sempre con un sorriso.

“Sarà la regina o sarà il mare, ma per me il tempo non verrà mai a mancare, si è fermato come la mia età e l’ora del the segna di già”.

-ridammi la spilla!
Ordinò airay fissando mad mewnte allungò una mano sopra la testa dell'amico e gli prese in ostaggio il cappello stringendoselo forte al petto, facendogli chiaramente capire che non l'avrebbe mollato facilmente
-ridammela altrimenti io mi tengo il tuo cappello!

Mad lo fissò con un sopracciglio alzato per poi iniziare di colpo a ridere estraendo un nuovo cilindro nero dalla tasca della giacca.

“Oddio micio dimmi che c’è, per caso hai bevuto troppo the?”

Chiese con un sorriso fantastico quanto sornione accarezzandogli una guancia mentre conteneva l’abilità.

“Mi sembrava che fossi te a non fidarti di me, oppure il topo ti ha mangiato la lingua?”

-lascia il topo fuori da questa storia, lui è andato a cacciare le ciance!
Esclamò lo stregatto rizzando il pelo della coda e mettendosi sull'attenti.
Poggiò le mani sui fianchi mentre prendeva dalle mani di mad la tazza e la faceva volare lontano lontano
-ridammi la spilla che tu ingiustamente m'hai tolto via!

Una tempia si gonfiò sulla fronte del cappellaio, nessuno poteva toccare la sua tazza già per il cappello era stato fin troppo accondiscendente, ma lei era il suo godiva, per chiunque altro oltre allo stregatto e alla lepre, sarebbe stata la morte.
Si alzò in piedi afferrando il gatto per la collottola buttandolo sul divano con assai poca gentilezza.

“Non permetterti più di fare una cosa del genere o ti mando in pasto alle ciance”

Disse con voce estremamente seria, che quindi risultava ridicola viste le sue parole.

“E fai il gatto da riporto andando a prendere Guinette!”

Concluse risedendosi sulla sua poltrona.

-mad l'età inizia a farti brutti scherzi, sicuro ce le bustine di thè non te le fumi?
Domandò lo stregatto alzando il sopracciglio mentre si stendeva con calma sul divano, sistemandosi su un fianco.
Teneva una gamba piegata e sisorreggeva la testa con una manoi cani son da riporto, io sono un gatto. G-A-T-T-O

Mad lo guardò impassibile, mentre si accendeva una sigaretta, sgraffignata a dei tizi della scuola, accendendosela per assaggiarla pianto, decretando che non gli faceva ne caldo ne freddo.
Poi con una voce seria che quindi avrebbe fatto preoccupare parecchi persone, parlò al gatto fissandolo con gli occhi azzurri.

“Vai a prendere Guinette Airay, o giuro che ti violento qui”

Sussurrò con cattiveria, usando il suo vero nome cosa assai preoccupante.

-suvvia mad, non scaldarti tanto sennò dal cappello ti uscirà del fumo..
Disse lo stregatto ridendosela divertito mentre fissava mad con un sorrisone enorme sul viso, lo stregatto era pigro, molto pigro e purtroppo faceva spesso e volentieri il contrario di ciò che gli altri gli dicevano, facendo saltare le staffe a molte persone XD

“Giochi troppo Airay, nonostante tu sia pigro, conosci il livello della mia pazienza”

Sussurrò con cattiveria il cappellaio, c’era poco da dire su di lui, buono e carino quanto vuoi, ma pur sempre un essere oscuro e maligno.

“Per favore non farmi arrabbiare di più o la spilla non vedrai più”

Disse quindi in rima, mentre finiva la sigaretta.

-suvvia mad, anche tu conosci la mia testardaggine.. prima la spilla tu mi dovrai ridare se la tua tazza vorrai riabbracciare
Disse sorridendo mentre si alzava dal divano e camminava pigramente fino a sedersi su una poltrona, sistemandosi seduto di traverso con le gambe che penzolavano giù dai braccioli
-non giocare al gatto e al topo con me mad, io di te non ho alcun timore

“E forse e qui che sbagli”

Sussurrò il cappellaio avvicinandoglisi, per poi afferrargli i capelli e buttarlo a terra con assai poca gentilezza, inginocchiandosi poi vicino a lui, mentre si portava un lato del boa alle labbra baciandolo.

“Non sono tipo da prendere alla leggere, anche se con te tendo a essere buono e gentile, so essere assai detestabile. Così stai svegliando il can che dorme e non ci sono conigli e topi per difenderti”

March arrivò visbilmente contrariato..
la caccia alle ciance era andata decisamente male..ma se non sapeva che forma avevano come faceva a cacciarle?!
guardò malissimo One
era tutta colpa sua che gli aveva proposto una caccia alle ciance senza dirgli com'erano fatte!
-non essere arrabbiato, l'importante è star assieme!-
gli disse One..lo aveva convinto ad andar a caccia solo per tenerlo lontano da Mad, per il quale non si può dire propvasse moltissima simpatia!
March però trovò finalmente Mad..in compagnia del gatto
subito gli si avvicinò, lasciando perdere One, che ci rimase malissimo..tanta fatica per niente=_=
-Mad, per caso sai dirmi com'è fatta una ciancia?One ha cianciato tanto, ma senza capire che forma abbiano!-

-ne topi ne conigli ma c'è la lepre!
Esclamò Airay tutto contento di vedere march mentre iniziava a scalciare e sbracciursi a destra e manca per farsi lasciare andare dall'amico
-march amico mioo!! perchè non andate insieme a catturere le ciance così potete cianciare tranquillamente e mad mi lascia in pace? =__=

-sapresti dirmi che forma hanno allora?-
chiese March al gatto, voltandosi subito verso di lui
-perchè non hai idea..beh si perchè ad Idea non piace un granché essere di propietà di un gatto...-
-tantomeno da uno dello Cheshire!-
si intromise One
-infattiU.U-
annuì pensieroso March, per poi riprendere un discorso "più serio"
-orbene!ho cianciato a destra e a manca, ma di ciance nemmeno l'ombra..e nemmeno una traccia..insomma non ce ne sono!-

-non che non abbia voglia di cianciare sulle ciance ora march.. ma mi potresti togliere mad di dosso, penso soffra per l'abbandono di guinette..
Bisbigliò lo stregatto ridendo mentre indicava dietro di se, per fargli capire che guinette, alias la tazzina di mad, era finita da qualche parte dietro le poltrone.
March avrebbe dovuto capirlo da solo che mad aveva un pò l'umore contrariato, un pò come giravano i suoi orologi impazziti che suonavano sempre l'ora del thè