Stanza di alex and silk

Il pirata che era stato nella sua vita un prode guerriero anche se non per il bene, aveva già avvertito dei passi nel giardino e quel rumore alla finestra lo fece avvicinare.
Lasciò Alexander tra le coltri coprendolo con la coperta, prima di andare alla finestra ed aprirla, non conosceva il cameriere gli sembrava di non averlo mai visto.

“Chi sei e cosa vuoi?”

Chiese quindi, cercando sempre di non svegliare il compagno, fissando di traverso il ragazzino che si era intrufolato nella loro intimità.

Il cameriere vedendo che l'altro era venuto a rispondergli sorrise in tralice.
Fece apparire delle piccole alucce da demone e volò fino ad arrivare al loro balconcino per poi atterrare con un semplice e lieve rumore.
-non ti ricordi chi sono?
Domandò triste per poi riprendere in un attimo un sorriso smagliante e contento; almeno l'altro era venuto a rispondergli e non l'aveva malamente scacciato!
-sono il cameriere del ristorante!
Esclamò come se fosse una cosa così ovvia mentre cercava di dribblare Silk per poter entrare nella sua stanza, completamente ignaro che dentro c'era un Alexander dolcemente addormentato

“Non mi interessa chi sei”

Disse a quel punto Silk parandosi tra lui e la porta finestra.

“Vattene non ti voglio qui”

Sussurrò quindi per non svegliare Alexander spingendolo verso il balcone.

“Non sono solo e non ti voglio tra i piedi”

-sei cattivo!
Esclamò ad alta voce fissandolo malissimo, insomma.. lui era passato per salutare, per diventare amici e l'altro lo cacciava così!? era una cosa davvero da maleducati!
Alexander nel letto invece non la pensava nello stesso modo poichè, ormai mezzo sveglio, si era girato su un fianco con un gomito sul letto e la mano che reggeva la testa, fissava con un sopracciglio alzato Silk che intratteneva una discussione con qualcuno di cui non gli importava minimamente
-voglio solo conoscerti!
Gridacchiò ancora il ragazzino, il cui viso stava iniziando a prendere una tonalità seriamente simile al pomodoro

Silk fissava sempre peggio quel moccioso.

“Evapora!”

Concluse quindi la loro discussione chiudendo la finestra, insomma lui era li per riconquistare Alexander, non per rimorchiare.
Tornando in stanza poi lo trovò sveglio.

“Scusa, non volevo disturbarti”