Stanza di alex and silk

Silk rise, anche se per un istante con voce calda e profonda, non si ricordava neanche più da quando aveva riso così.

“Molto bene, allora ti darò un enorme lecca, lecca alla fragola”

Sussurrò baciandogli poi un attimo la mano.

“Fatto!”

Disse quindi soddisfatto, notando che grazie alle sue cure la ferita era già quasi completamente sanata, per poi fare un giochetto di prestigio, tirando fuori dal suo orecchio l’agognato lecca, lecca.

-l'hai fatto apparire sul serio, non ci credo!
Esclamò il ragazzo rigirandosi fra le dita l'enorme lecca lecca alla fragola; lui stava scherzando e l'altro andava apposta e creargli un enorme lecca-lecca tutto per lui..
-questo non si mangia!!
Bisbigliò nascondendolo in un cassetto del comodino dopo averlo avvolto con un piccolo pezzo di stoffa; sarebbe stato un ricordo stupendo.

Il demone dapprima si era preoccupato che Alexander non volesse mangiarlo perché l’aveva creato lui, ma il fatto che conservasse non poteva che renderlo contento.

“Dimmi se la mano ti fa ancora male”

Chiese quindi, guardando come la muoveva.

-no tranquillo, oggi tra conchiglie nel piede e vetri nella mano sono a posto...
Bisbigliò a bassa voce sorridendo leggermente
-grazie sei.. sei gentile..
Bisbigliò con un piccolo sorriso sul volto mentre poggiava il viso sulla spalla di silk; quel tipo sembrava stesse cercando in tutti i modi di riconquistare la sua fiducia..

Silk gli accarezzò con una mano la testa, mentre con l’altra si arrotolava distrattamente una ciocca di capelli tra le dita.

“In effetti dovrò portarmi dietro una cassetta dei medicinali”

Sussurrò divertito.

-certo poi ti metterò i tacchi a spillo, le giarrettiere e un vestitino di un'infermierina sexy!
Esclamò ridendosela divertito mentre si sistemava sul letto fissando fuori e notando che c'erano ancora quei ragazzi di qualche ora prima, solamente adesso erano con un binocolo.
Alzò un sopracciglio con fare scettico.
-eh no..
Va bene tutto però spiarli in camera no!
Fece il gesto del dito medio e poi se lo portò alle labbra succhiandoselo con calma; se a quei tizi sarebbe venuta un'erezione meglio così poi si sarebbero dovuti ammazzare di seghe!

Silk era rimasto un attimo terrorizzato da quell’immagine di se, per poi fissare Alexander che faceva gestacci alla finestra.

“A chi li fai?”

Chiese quindi, visto che non era solito dell’altro agire così.

-a quelli che ci spiano dalla finestra con un binocolo..
Bisbilgiò tranquillo con un sorrisetto malizioso mentre fece passare il suo dito lungo il suo collo per poi portarselo sul petto, sfiorandosi più volte i capezzoli da sopra la sottile maglia mentre inclinava indietro la testa e schiudeva le labbra
-sto cercando di farli eccitare che così a furia di seghe magari diventano ciechi
Bisbigliò ridendo

“Si va bene, ma piantala per favore o farò la stessa fine”

Sussurrò Silk divertito ma che in realtà per quello che i ragazzi stavano vedendo li avrebbe accecati lui, molo volentieri.

“Comunque se vuoi posso cacciarli”

Si offrì poi non riuscendo per un attimo a staccare gli occhi da quel dito impertinente.

-mh.. mn..
Alexander emise un soffice mugugno; sembrava che neanche silk riuscisse a togliergli gli occhi di dosso.
A quel pensiero un brivido gli percorse la schiena e, senza dire nulla fece vagare ancora più in basso il suo dito, facendolo poi andare sotto la maglia così da scoprire l'ombelico, giochicchiando con la pelle attorno

Il demone strinse un po’ gli occhi, mentre si portava una mano alla bocca, prima di avvicinarsi e chiudere le tende perché i due non vedessero più Alexander, la mano gli tremava leggermente e la voglia di saltare addosso all’altro era enorme ma non aveva fatto tutta quella strada per cadere così.

“Vuoi mangiare qualcosa?”

Chiese quindi con voce vellutata che però era più bassa del normale.

-fragole.. con panna..
Bisbigliò mordicchiandosi vogliosamente le labbra, non smettendo anche se quei guardoni non li stavano più spiando.. non sapeva perchè ma desiderava avere lo sguardo dell'altro su di se.
Così si inarcò un pò mettendo in bella mostra il collo mentre le sue dita si adoperavano per iniziare a sbottonarsi i pantaloni mentre un sospiro gli scappò dalle labbra

Maledizione, Silk non riusciva veramente a muoversi, voleva guardarlo a ogni costo ma non capiva, forse Alexander lo stava mettendo alla prova oppure lo faceva per fargli del male, non lo comprendeva, ma non l’avrebbe mai più assalito.

“Te le prendo”

Riuscì a sussurrare dopo un po’ avviandosi con uno sforzo al frigo, nascondendo anche così la sua lieve erezione che iniziava a risvegliarsi.

-ho cambiato idea, non ho fame.. avvicinati silk..
Bisbigliò spostando la mano sul corpo, poggiandosela sul petto con un sorrisetto soddisfatto; i tizi erano andati via ed ora sembrava che silk fosse alquanto "teso"

Il demone poggiò la coppa con le fragole, sinceramente stava cercando di calmarsi il più possibile ma quell’uscita l’aveva in parte fregato.

“Non vuoi neanche bere?”

Disse quindi avvicinandosi come gli era stato detto.