| Capitolo 2 Svenimenti, Cioccolata, Biscotti e Strani Personaggi.. Ovvero.. Sicuri di non essere dei maniaci?
Rinvenni dopo non sò quanto tempo, ero stanco e sicuramente alquanto stranito; ero certo però solamente di una cosa, quello era un sogno e di sicuro ora avrei aperto gli occhi e mi sarei trovato come al solito nella mia camera. Mi tirai lentamente a sedere ed aprì gli occhi con il sorriso sulle labbra che subito dopo scomparve per lasciare posto ad uno sguardo vacuo e stralunato. Davanti a me c'erano i due ragazzi che prima mi avevano salvato, erano completamente nudi e mi osservavano con un sorrisetto divertito sul viso mentre uno di loro, vincent, mi accarezzava i capelli e l'altro mi osservava con un'espressione incolore sul volto -bensvegliato scriciolo. Mi disse solamente il ragazzo dai capelli neri ed in quel momento io ebbi il mio secondo svenimento della giornata. -penso tu l'abbia spaventato Osservò dominique con un ghigno sul volto mentre, con calma assoluta si alzava ed andava a farsi una bella cioccolata calda girando per casa nudo come un verme -c..che cosa?! io sono stato carinissimo con lui! -sembravi un maniaco Attimi di silenzio che furono poi rotti dalle risate incontrollate di vincent che fissava il ragazzino sul divano ripensando a come era svenuto. la boccuccia del ragazzo aveva formato una "o" e poi era caduto come un sacco di patate dal divano -da quanti mesi non abbiamo visite vincent? Chiese poi il ragazzo dai capelli biondi tornando con tre tazze di cioccolata calda, che solamente per miracolo non gli cadevano dalle mani intanto che Vince prendeva un paio di biscotti, uno per lui ed uno per il biondone -tanto tempo dom, sarà divertente intrattenere il nostro ospite. Andò a spegnere la luce della sala dove il ragazzino stava riposando per poi andare nella biblioteca che era una stanza adiacente. Si sistemò comodamente su una poltrona mentre accavallava le gambe, facendo segno a Vincent di sedersi sul bracciolo alla sua destra e questi subito lo fece, iniziando anch'egli a sorseggiarsi la sua bevanda calda - - - - - - - - - - - -che sogno strano.. avevo immaginato di essere nella casa di due ragazzi che erano completamente nudi... Mugugnai tirandomi a sedere sul divano e fissandomi attorno con un cipiglio severo, dove ero finito? Di certo questa non si trattava nè di casa mia e tantomeno della mia camera.. Aveva un aspetto strano, quasi lugubre.. Le luci non erano accese quindi non vedevo molto, riuscivo solamente a notare che era pieno di specchi dalle strane cornici, i quadri erano appesi in maniera storta ed un enorme lampadario nero troneggiava imponente sopra di me Avete mai visto il film di casper? Ecco, questa casa era identica! "dove sono finito?" Pensai in quel momento tra me e me muovendomi a tentoni per la stanza ma, a quanto pare, la sfiga e la goffaggine che mi contraddistinguevano, fecero si che beccai con il mignolo del piede scalzo il piede di un tavolino e ricaddi sul pavimento sbattendo il sedere. -che diavolo.. Sussurrai a bassa voce per poi addocchiare, con mia somma gioia, l'interruttore per la luce. Non ci pensai un attimo e subito iniziai a gattonare verso di esso, ebbene si gattonavo, gattonavo per la paura di beccare qualche spigolo con il piede ma.. sapete quel proverbio "se julien non va dalla sfiga la sfiga va da julien"? ecco, è tutto vero! Infatti alzai solamente un attimo il capo per osservare la posizione del bottone e tirai una capocciata contro una mensola -porca zozza.. Ringhiai tra i denti massaggiandomi con una mano la parte lesa mentre allungavo l'altro braccio per poter finalmente azionare l'interruttore e ciò che vidi mi lasciò letteralmente a bocca aperta. La stanza era bellissima, nulla in confronto a quella topaia che credevo fosse; era carina, semplice ma anche raffinata. I divani erano due e sistemati ad L al centro della stanza mentre poi c'erano altre poltrone vicino ad essi, gli specchi erano grandi e le cornici color oro.. l'unica nota scura in tutto quell'insieme di colori dorati e rossi era appunto il lampadario che sfoggiava un colore nero pece. "completamente diversa da quello che si crede vedendola dall'esterno" fù la prima cosa che pensai mentre, a piedi scalzi mi avviavo verso il divano. Feci per sedermi ma poi notai che sul tavolino davanti a me qualcuno aveva sistemato una tazza di cioccolata calda fumante e qualche biscotto; ero alquanto incerto sul mangiarli ma poi osservai i biscotti e le gocce di cioccolato.. erano una tentazione irresistibile! Ne addentai un pezzettino e subito dopo un altro e poi un'altro ancora, sembravo tanto un topolino che sgranocchiava un pezzetto di pane. E non mi accorsi di due paia d'occhi che mi fissavano curiosamente - - - - - - - - - - - - - -
Dominique mi ha detto che gli ho fatto paura ma io sinceramente non ci credo, secondo me è stato ferito nel suo fragile orgoglio perchè lo scriciolo non gli è caduto ai piedi. "Le barbie travestite non vanno più di moda" Glie l'ho detto non sò quante santissime volte ma lui quei maledetti capelli continua a tenerseli lunghi.. vai a caprilo.. mo sembra una ragazza alta un metro e novanta senza tette. -ci avviciniamo? Domandai fissando divertito il ragazzino che mangiucchiava i biscotti che ho fatto IO appositamente per un giorno che avremo avuto dei nuovi arrivi. -prima vediamo se i tuoi biscotti per caso sono avvelenati Ribattee Dominique con un ghigno divertito, sapeva che io ci prendevo gusto a fare dei dolci un pò strani ma insomma dai, si potrebbe fidare un pò no? Fidare ecco.. ehm.. forse meglio non dirglielo che il biscotto che si era mangiato l'avevo corretto per fargli causare stitichezza vero? No..ehm.. decisamente no.. - - - - - - - - - - - -
-come stai ragazzino? Domandò il ragazzo biondo facendo un passo verso di me intanto che io, per un pelo, non mi strozzai con il pezzo di biscotto che stavo mangiando; almeno sembrava si fossero degnati di mettersi su un paio di pantaloni! -io sono vincent mentre lui è dominique L'altro ragazzo fece un passo verso di me fissandomi attentamente, passandosi una mano tra i capelli neri mentre osservava contento i biscotti che io mangiavo allegramente, ammetto che erano la cosa più buona del mondo! -ti piaciono i biscotti? li ho fatti io sai? Sussurrò Vincent con un sorrisetto divertito ed io misi velocemente il biscotto che stavo mangiando sul tavolino, come se scottasse. -sicuri di non essere dei maniaci? Domandai io di rimando incrociando le braccia al petto e l'unica cosa che ottenni come risposta fù una risata da parte di entrambi prima che si scambiassero un sorrisetto complice e divertito -no, però se vuoi.. -possiamo diventarlo.. Non mi potei trattenere dal rimanere li impalato a fissarli mentre ingoiavo un nodo di saliva con un sonoro "GLOM" DOVE DIAVOLO MI SONO CACCIATO?!?!
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