Cena di alta classe

Nathaniel fissò malissimo il cameriere per poi tornare a guardare malissimo Rapahel.

“Rivincita? Come fai a parlare di una cosa del genere, io non ho mai neanche dormito nel letto di qualcun’ altro, come diamine funziona il tuo cervello”

Disse prima di tremare leggermente, visto che a causa del suo movimento il rigonfiamento del suo vestito si era mosso.

-non fare movimenti strani, altrimenti peggiori solamente le cose ed ora forza, mangia
Disse rapahel sorridendogli allegramente intanto che, con un'incantesimo, metteva dello zola, che subito si sciolse, nella sua polenta.
-vuoi il vino?
Domandò prendendo la bottiglia dalle mani del cameriere che fissava sbavante la poverA nathaniel

Il ragazzino sembrava non ascoltarlo arrabbiato com’era.

“Toglilo o me ne vado”

Disse risoluto iniziando a slacciarsi i bottoni del vestito, per la felicità del cameriere.

“Se mi vuoi non è questo il modo”

Raphael non fece assolutamente sparire l'oggetto mentre, per puro istinto di possesso, prese il cameriere per il collo e lo sbattè al muro
-è miA
Sussurrò per poi tornarsene a sedere come se nulla fosse successo e versare del vino nel bicchiere di nathaniel

Edited by ¤Devil†Lady¤ - 16/7/2008, 23:04

Il ragazzino rimase colpito dalla scena, non tanto per le parole dell’altro che in parte credeva di aver già inquadrato ma per la violenza e la velocità con la quale l’azione si era svolta di fronte a lui, insomma si vedeva che Raphael non era un tipo troppo tranquillo…ma così.

“Non occorreva che gli facessi venire un mezzo infarto”

Disse quindi, mentre notando tutti gli sguardi su di se smetteva di spogliarsi, arrossendo però di colpo a causa di quello che aveva denominato “maledetto arnese”, coprendo con una mano un lieve gemito che però così gli usci dalle labbra ancora più sensuale.

-almeno così anche gli altri capiscono che non devono osare metterti gli occhi addossomia dolce signorina..
Sussurrò ghignando mentre gli scostava la mano dalla bocca e gli faceva prendere con essa il calice di vino
-dai su, non mi hai ancora detto com'è il vino..
Disse mentre si mangiava letteralmente con gli occhi il corpicino dell'altro e cavolo.. quella maschera gli dava pure un certo fascino misterioso

Nathaniel cercò di riprendersi, anche se era dura perfino per lui, le gambe gli tremavano mentre il respiro diventava irregolare e le gote si arrossavano.
Riuscì solo ad assaggiare il liquido purpureo prima di abbassare di nuovo il capo, quel maledetto arnese gli stava facendo girare la testa.

“No…n è m…ale”

Cercò di dire con calma, con poco successo, nello spettacolo tanto intrigante, quanto lievemente osceno che dava di se, nonostante fosse molto esperto sui vini.

-stai parlando del vino o del mio amichetto che sta torturandoti?
Sussurrò ragsiel leccandosi le labbra mentre allungava un dito e sfiorava la fredda maschera nera sul volto del ragazzino, se solo le persone di quel ristorante sapessero che cosa stava succedendo nelle zone basse di nath, avrebbero fatto a gara per vederlo

Il demone lo fulminò con uno sguardo, prima di gemere di colpo, con un tono di voce alto visto un movimento strano dell’arnese.

“Sei u…un idiot…a”

Sussurrò quindi, mentre gli occhi gli diventavano lucidi per la frustrazione, e il confronto tra la maschera e il volto arrossato si faceva assai più evidente.

-no, sono solamente pieno di voglie.. e ora mangia..
Sussurrò prendendo un pò di polenta ed avvicinandola al viso di Nathaniel, scostandogli appena la maschera ma stando attento che nessuna persona lo vedesse
-e cerca di arrossire meno se non vuoi che ti scoprano..
Sogghignò mentre assaporava un pò di vino

“Ma…ma come faccio?”

Sussurrò a bassissima voce Nathaniel che ormai era irrimediabilmente eccitato e se non avesse avuto la gonna sarebbe già stato scoperto.

“Portami…via da qui”

Disse in fine mentre si sporgeva un po’ sul tavolo con occhi lucidi.

-ragazzino.. l'unico posto in cui ti porterei ora è in camera mia a scoparti a morte; se ora ti alzi da quella sedia tieni in conto che dopo non riuscirai più a camminare bene per qualche giorno
Bisbigliò sogghignando mentre gli prendeva il mento tre le mani e gli carezzava le labbra arrossate, era davvero carino e se ora l'avesse lasciato da solo sicuramente qualcuno del locale avrebbe tentato di saltargli addosso

Nathaniel si morse con forza le labbra facendo uscire un delicato rivolo di sangue da quello inferiore, mentre serrava gli occhi, quella situazione era assurda e contorta…perché diavolo allora lui si stava eccitando?
Il demone era preoccupato, voleva andarsene non ne poteva più di essere umiliato così, non bastava essere deturpato…sarebbe diventato anche uno zimbello.

-Eri carino.. anche quando eri appena arrivato a scuola.. mi ha dato un pò fastidio che quello studentello inutile ti aveva messo gli occhi addosso, poi è arrivato l'apostolo ed ora che finalmente sei qua con me non sperare di potermi scappare tanto facilmente..
Bisbigliò sorridendo appena mentre, con il suo potere di manipolare l'aria, faceva una leggera pressione sull'inguine del povero nath

Nathaniel per poco non si ritrovò ad urlare per la sorpresa, insomma come diamine faceva a toccarlo da li, si chiedeva quasi disperato dal non poter sfogarsi in alcun modo.

“C…cosa dici…”

Sussurrò a fatica nel sentire quella strana dichiarazione, cioè lui non aveva capito che Raphael lo seguiva dall’inizio e non capiva neanche il perché l’avesse fatto.