Cena di alta classe

-dico che sei carino.. sono stato il primo a metterti gli occhi addosso ed il fatto che altri due ci avessero provato con te mi ha alquanto infastidito e si, ti ho seguito nella scuola
Disse raphael tranquillamente intanto che fece alleviare leggermente la pressione sul sesso dell'altro ma la fece salire all'altezza della cappella

“Anf”

Il demone trattene con enorme fatica un gemito, mentre contro il suo volere, delle lievi lacrime gli comparvero agli occhi, si sentiva umiliato, era assurdo che Raphael dicesse cose del genere mentre poi lo trattava così.

“Per…per favore basta…no..n qui”

Sussurrò alla fine chiudendo gli occhi.

-non qui dici?... e se fossimo in camera?
Sussurrò ghignando famelico emntre le mani gli carezzavano le guance ed il collo, passando sopra la morbida pelle arrossata.. era un bocconcino stupendo che ben due persone si erano lasciate .. stupidi.. tsk.

Il moro tremò ancora, mentre nel sentire le carezze dell’altro chiudeva gli occhi, capiva cosa stava facendo ma più che scriverlo lui non l’aveva mai fatto, non l’aveva mai accarezzato nessuno, nè i suoi genitori nè quelli che volevano diventare i suoi amanti.

“Portami dove vuoi…”

Sussurrò alla fine viola in viso, mentre portava le mani sotto il tavolo a nascondere la sua eccitazione.

Raphael si pulì elegantemente i lati della bocca con il tovagliolo mentre si alzava lentamente dalla sedia ed andava dietro al ragazzino, scostandogli la sedia di modo che si potesse alzare
-ce la fà a camminare o vuole che la porti io?
Domandò sfiorando casualmente il suo viso con le dita lunghe e affusolate

Il demonietto si alzò a fatica gli tremavano le gambe ed il respiro era sempre più corto e sensuale.

“Sto bene, poss…sso cammina…re”

Sussurrò quindi sorretto solamente dal suo orgoglio, in parte già ferito.
Per lui era già stata dura vestirsi da donna, ma essere trattato così senza saperne la ragione, solo perché c’era qualcuno che lo voleva forse con troppa velocità…non riusciva a capacitarsene.

-non dire cazzate..
Bisbigliò solamente raphael facendo passare un braccio dietro la schiena di nath e l'altro sotto le gambe.
Lo sollevò come se fosse una piuma e fece sparire da dentro il corpicino di nath il vibratore
-metta pure sul mio solito conto..
Sussurrò al cameriere mentre si sistemava nath contro di lui, baciandogli la fronte

“Hmm”

Dalle labbra del ragazzino uscì un mugugno che non riuscì a bloccare, era così strano stare così tra le braccia di qualcuno, iniziava a capire perché le donne cedessero agli uomini, era convinto che qualunque donna presa in un modo del genere, così protettivo e dolce, avrebbe ceduto all’uomo in grado di farlo.
Nathaniel si sentiva piccolissimo tra le braccia del medico, ma per una volta non si lamentò cercando di allontanarsi a ogni costo, sapendo che poi tanto sarebbe stato inutile.

“Raphael…”

-ti porto in camera mia.. ridotto così non riusciresti nemmeno a camminare..
Bisbigliò sorridendo mentre una ciocca di capelli biondi sfiorava la fronte di nath e il professore tranquillo come una pasqua ordinava di far portare tutto quello che avevano ordinato in camera sua.
Non l'aveva mai fatto ma non gli andava di far patire la fame ad un suo allievo così carino
-mangeremo da me sempre che non hai qualcosa da obbiettare

“No…”

Sussurrò Nathaniel stringendosi a lui, non era sua abitudine ma avere quell’arnese nel suo corpo l’aveva fatto sentire terribilmente vulnerabile a qualsiasi tipo di violenza e per questo, sentirsi stringere lo faceva sentire benissimo in quel momento.

“Ma…non lasciami adesso”

-fossi matto..
Bisbigliò raphael uscendo tranquillamente da ristorante con nathaniel in braccio, schioccando occhiate gelide a tutte quante le persone che li fissavano e poi si giravano a parlocchiare tra loro
-idioti..
Bofonchiò tirando fuori le ali

Il ragazzino si poggiò delicatamente a lui ed avendo gli occhi semi chiusi non notò le ali stringendo le braccia dietro il suo collo, sentiva un delicato tepore avvolgerlo, era così strana quella situazione, così diversa da ciò che aveva subito fino a quel momento.

“Portami via…”

-subito..
Bisbigliò spiccando il volo appena furono fuori dall'area più ghermita di gente.
Nonostante ciò non potè impedire che due o tre persone lo vedessero ed esclamassero un "oooh" di sorpresa; se ne fregò altamente in ogni caso, l'importante era portare via nath