What fuck the hell?!

Lilim acchiappò Abel velocemente facendogli passare una mano tra i folti capelli rossi mentre l'altra passava dalla schiena del rossino e una zona che stava abbastanza giù, il templare pareva essere mezzo partito per la nuova forma del compagno.. era magnifica persino da donna.
-Oh.. non quanto io trovo eccitante te in questo momento..
Mormorò annusandogli il collo per poi passare la lingua davanti ripassando la pelle poso sopra alla scollatura del vestito. Si chiese che gemiti avrebbe fatto Abel in questa forma e si ripromise di controllarlo presto o tardi di quanto.
-sei.. troppo.
Concluse mordendogli la pelle del seno che si vedeva un pò

Abel ridacchiò accarezzandogli i capelli biondi, aveva capito le intenzioni di Lilim è un po’ gli dispiaceva deluderlo.

“Sono alquanto frigido da donna”

Sussurrò quindi quasi in maniera depressa, sospirando.

“Questa mia parte incarna di più l’avarizia, l’invidia e la gola”

Spiegò quindi, gemendo quindi delicatamente con la voce un filo più alta solo per farlo contento.

-Oh..
Mormorò Lilim con occhioni da cucciolo mentre nascondeva il viso nei seni di Abel e sospirava soddisfatto, il corpo di un uomo era spigoloso e per nulla morbido.. quello di una donna invece era.. morbidissimo e comodo! Avrebbe potuto usare il compagno come cuscino!
-Fa nulla, recupereremo quando tornerai maschio
Concluse tranquillo risistemandosi e prendendo la mano dell'altro si accorse di quanto fosse più piccola della sua; era assolutamente divertente questa situazione.
-ora su.. finisci di mostrami la casa mia padrona

“Ma certo”

Sussurrò l’apostolo, mentre lo portava alla gigantesca scalinata sulla quale c’era il tappeto di velluto rosso.

“Questa porta alle stanze padronali”

Sussurrò quindi mentre il suo vestito lungo svolazzava, girandosi quindi per accarezzare una guancia di Lilim.

“Posso comunque tornare umano quando voglio e di notte faccio fatica a mantenere la forma femminile”

-Uh.. buono a sapersi..
Disse tranquillamente Lilim prendendo abel in braccio come se fosse un sacco di patate, dunque.. durante la notte abel faticava a tenere la forma da donna no? dunque bastava che trovassero un modo per far passare il tempo e poi poteva saltargli addosso senza problemi!
-dunque.. dove sono le tue stanze?
Domandò palpandogli il sedere grazie alla posizione e intanto saliva le scale, per nulla gravato del peso del rossino sulla sua spalla

Abel in versione donna ridacchiò accarezzandogli il petto e la schiena.

“La porta più grande, maestosa e ricca”

Sussurrò solo, cercando di non gravare al biondo.
Le sue stanze erano tutte in velluto rosso con ricami dorati, in effetti il peccato era un po’ pacchiano ma amava la ricchezza e ovunque nella gigantesca stanza con letto a baldacchino c’erano gioielli e oro.
C’era anche dell’argento ma solo perché Abel amava quel materiale.

-ti tratti bene eh..
Lo disse solamente dopo aver aperto due o tre porte a casaccio con l'unica mano libera.
Erano tutte belle e ricche, qualcosa gli dava l'impressione che Abel vivesse nel lusso più totale e che la sua camera in confronto a quelle che aveva appena visto non era nulla.
Beh meglio, a Lilim piaceva la ricchezza.
-Scommetto che è quella!
Esclamò stupefatto indicando una porta magnifica e bellissima, la più bella che aveva mai visto... neanche stesse parlando di una donna!
-forza, voglio buttarti sul letto +__+
Esclamò marciando verso la camera del compagno

La porta misurava tre metri ed era incastonata di oro, diamanti, zaffiri e argento un connubio a dir poco magnifico, su uno sfondo di ossidiana nera.
Il letto era immenso e tondeggiante, come il primo in cui aveva portato Lilim, il rosso amava quella forma.

“Ti piace?”

Sussurrò quindi quando entrarono prima in un grande salotto adiacente, sempre di color rosso e oro, con tanto di divani e tavoli, nonché di un immensa libreria che poi portava alla stanza da letto.

Lilim mise giù Abel e si fissò attorno con occhi adoranti, la stanza era una delle più belle che avesse mai visto; il compagno aveva proprio buon gusto!
Se si potesse scegliere un luogo dove essere imprigionato per l'eternità voterebbe sicuramente per quell'immensa villa, poteva essere ocnsiderata una prigione d'oro puro..
-è magnifica, forse la stanza che mi piace di più assieme alla sala da ballo.
Sorrise soddisfatto lasciando un attimo Abel indietro mentre lui camminava curioso verso la libreria enorme, lui adorava i libri, adorava leggere.. quel posto eria il suo piccolo paradiso personale!
-pensi di darmi il permesso di intrattenermi qui ogni tanto?

“Beh…”

La voce di Abel era strana da donna ma era molto musicale, camminava tranquillamente ondeggiando i fianchi cosa che accadeva anche quando era uomo.

“Se te lo meriti, forse si”

Sussurrò quindi con un sorriso dolce, aveva gli occhi brillanti come una mamma in dolce attesa, era radioso.