Felicite's Room

Felix si lasciò distendere rimanendo incantato dalla bellezza delle mani di Alec.

-Scusami se ho insistito-

Disse leggermente irritato,anche verso se stesso.

-Nel caso ti interessasse io sono Felicitè,o Felix-

Continuò poggiando la testa sul cuscino

Il demone pulì tranquillamente i piatti mentre i capelli scuri gli ricadevano sulla schiena, il ragazzino adesso sembrava avere un po’ di energie, visto che parlava tanto, aveva una voce veramente invitante non poteva negarlo, non ricordava di averne mai sentita una simile.

“Non sprecare energie e riposati”

Disse finendo mentre tornava di la, stava da un po’ col kimono addosso e questo si era lievemente allentato lasciando che si intravedessero un po’ il petto e le spalle.

“Se proprio vuoi parlare aspetta di stare meglio”

Concluse accarezzandogli un attimo i capelli, mentre gli rimboccava per l’ennesima volta le coperte Felix così aveva deciso di chiamarlo, si muoveva proprio tanto decretò.

"Bella linea"

Pensò Felix guardando le spalle e i muscoli scolpiti di Alec,parevano quasi naturali,non pompati come la maggiorparte di quelli che si vedevano,come quelli degli Adoni,fasci di muscoli generati da guerre e battaglie.
Felix si schiarì la voce non potendo fare a meno di usare quel suo tono lascivo e malizioso che gli usciva con le persone che lo attraevano:

-Grazie-

Si raccucciò sotto le coperte sbottonandosi leggermente la camicia...

Alec lo fissò alzando un sopracciglio, doveva ricredersi quel ragazzino aveva una splendida voce, quasi ammaliatrice, lo fissò per un attimo stupito del tono che aveva usato notando poi che si stava sbottonando la maglia.

“Cosa combini?”

Disse quindi portando le mani sulle sue a riallacciarlo, sfiorandogli distrattamente un paio di volte il petto.

“Vuoi far rialzare la febbre?”

Sgusciò dall'altra parte del letto finendo di sbottonarsi la camicia,buttandola a casaccio per terra e rinfilandosi istantaneamente sotto le coperte,riavvicinandosi quindi la demone,poi col solito tono,ormai non più in suo controllo disse;

-La febbre è scesa,sto meglio,e comunque dormirò sotto le coperte,stai tranquillo-

Gli rivolse un piccolo sorriso sfiorandogli ancora una volta una mano

Alec ebbe un brivido lungo la schiena a sentire una voce del genere.

“Ma che diavolo…”

Disse tra se, mentre senza rendersene conto, afferrava le mani di Felicite tenendogliele intorno al volto, mentre si impadroniva delle sue labbra baciandolo avidamente.
La voce del ragazzino era moooooolto ammaliatrice.

Felicitè ci rimase letteralmente di stucco,insomma voleva fare colpo,ma non si aspettava una reazione del genere,anche perchè lui non aveva mai baciato nessuno..
Posò le mani sul petto muscoloso di Alec,diventando completamente rosso,non sapeva cosa,fare,come..muoversi.
Avrebbe voluto sotterrarsi invece rimase con le labbra leggermente socchiuse impalate...

Il demone non sentendo la voce riprese lucidità alzandosi di scatto.

“Mi dispiace io non so cosa mi sia preso”

Disse perdendo un po’ della sua calma andando a sciacquarsi il volto in cucina, non capiva che diamine stava facendo, trovava carino il ragazzino ma non era da lui agire in modo così incontrollato e irrazionale, nonché impulsivo.

Il problema è che Felicitè non aveva più il controllo sulla sua voce,succedeva ogni volta che trovava qualcuno che stuzzicava il suo interesse,non riusciva più a stabilire un tono di voce fluido e normale,adesso,quando parlava,alcune onde sonore perforavano dolcemente i timpani risvegliando un calore nel bassoventre.
Si alzò impulsivamente saltellando maldestramente verso la cucina,afferrl il kimono di Alec da dietro le spalle cercando di parlare il più normalmente possibile,anche se sembrava che stesse facendo l'amore,o,quantomeno,che qualcuno gli stesse facendo un servizietto:

-N-non importa,non devi scusarti,anzi,lo so perchè mi hai baciato,è solo colpa mia..-

Non terminò la frase poichè si vergognava terribilmente,tutto ciò era successo solo un'altra volta,con una persona che aveva destato il suo interesse,solo non abbastanza da farlo parlare così permanentemente,insomma questa era la prima volta che succedeva...

Il demone aveva pensato di tapparsi le orecchie riflettendo su ciò che era accaduto, ma non si aspettava che il ragazzo lo seguisse così non fece in tempo a farlo, lo fissò un attimo mentre la sua parte razionale gli diceva di trascinarlo a letto ma quella irrazionale fin troppo stuzzicata dalla voce particolare di Felix prese il sopravvento.
Gli afferrò le mani, sbattendolo al muro con assai poca gentilezza andando a mordergli le labbra, mentre poggiava il petto contro il suo e infilargli un ginocchio in mezzo alle gambe.

Felix sobbalzò sentendosi sbattuto al muro con tanta foga,era più debole per via dell'influenza,ma era pur sempre una spia,così abilmente,incastrò una gamba dietro quella di Alec facendolo rotolare a terra senza ferirlo troppo,in fondo forse era meglio così,probabilmente,se fossero andati avanti,alla fine Alec si sarebbe pentito si averci fatto l'amore.
Perchè era ovvio,faceva così solo per via della sua voce.
Convinto di ciò Felix lo trascinò sul letto,andando poi in cucina lasciando che si calmasse e si riprendesse...perfetto,una magnifica situazione...eppure era così bello sentirsi contro di lui..

“Ma che diamine!”

Disse il demone ritrovandosi sul letto, per poi andare nuovamente in cucina.

“Non parlare!”

Esclamò quindi serio afferrando l’altro per portarlo a letto e farlo dormire, cavolo era pure malato e lo aveva atterrato, certo lui era stato impreparato ma di solito ammazzava chiunque riuscisse a fare una cosa del genere.

Felix si sigillò le labbra mentre si lasciava trascinare a letto,nel tragitto però si fermò alla scrivania prendendo carta e penna per poi rimettersi sotto le coperte senza tante storie.
Scribacchiò qualcosa su un foglio-" Mi dispiace per prima,e anche per averti atterrato"-

Lo mostrò ad Alec accarezzandogli nuovamente una mano percorrendola dal polso fino al pollice:era seriamente dispiaciuto.

Il demone gli baciò un attimo la fronte approfittandone per controllare anche la febbre.

“Non c’è problema, cerca di riposare”

Disse quindi alzandosi, c’era poco da dire se Felix voleva fare colpo almeno in parte ci era riuscito, Alec avrebbe avuto parecchia difficoltà a toglierselo dalla testa e sinceramente era abbastanza dispiaciuto per non esserselo fatto.

Felix vedendo Alec alzarsi lo tirò per la manica del kimono scribacchiando velocemente
-"Resta qui..vicino a me"-
Lo guardò dritto negli occhi rivolgendogli un piccolo sorriso sperando che non se ne andasse da qualche parte,scrivere era meno imbarazzante che parlare,constatò felice.