Quando il tuo lavoro è una passione..

-beh.. sei stato tu stesso a dirmi di andare lentamente..
Bisbigliò raphael sorridendo maliziosamente mentre si tirava piano in ginocchio sul letto e sganciava il bottone dei suoi jeans, abbassandosi lentamente la cerniera.
L'erezione del professore stava morendo a causa della costrizione dei jeans ed il solo slacciarli gli causava un pò di sollievo. Fissò con insistenza l'erezione del ragazzino e si leccò istintivamente le labbra.
Si chinò in modo da dargli un leggero bacio sulla punta per poi sussurrare un tranquillo "avvisami ora se hai ripensamenti" per poi andare con le mani a separargli piano le natiche intanto che la bocca gli mordicchiava le cosce, come se fosse indecisa se tornare all'inguine di nathaniel o andare in basso verso la piccola apertura.
Sogghignò, annusando leggermente l'odore della pelle del ragazzino mentre, nello stesso istante, una falange del dito iniziava a farsi strada nel corpo dello studente

Nathaniel inizialmente si era sporto un po’ in avanti per vedere Raphael spogliarsi un po’, ma risentire la sua bocca su di se, l’aveva fatto ricadere con un forte ansito sul letto.
Il ragazzino si coprì la bocca con una mano per non gemere troppo forte, mentre guardando il dottore si eccitava ancora di più, non sapeva bene cosa fare ne come comportarsi quindi, rimaneva li come una pecorella nelle mani del lupo, gemendo con la sua voce dolce ed eccitata.

-che voce adorabile..
Sussurrò solamente ridendo divertito mentre con un braccio si appoggiava al lato del viso del ragazzino, carezzandogli vagamente i capelli con una mano, e la mano gemella si dilettava nel far entrare e uscire il dito indice dal piccolo paradiso nascosto nel corpo di nathaniel
-sai.. sei così stretto e caldo che vorrei entrarti dentro ora.. ma ahimè non posso..
Sussurrò con tono dispiaciuto mentre le dita di colpo diventavano due e le faceva entrare fino in fondo, fino alle nocche, muovendole per far sfiorare ai polpastrelli le morbide e accoglienti pareti. Sorrise in maniera maliziosa mentre la sua bocca si riappropriava delle labbra del piccolo demone sotto di lui.
Baciandolo come solo lui sapeva fare, in quel modo che, aveva scoperto, faceva impazzire nath

Nathaniel sospirò con forza, mentre serrava gli occhi completamente rosso in viso, cielo si sentiva così vulnerabile e debole, non gli era mai piaciuto sentirsi così totalmente in mano a qualcuno, sicuramente se non si fosse trattato di Raphael sarebbe già esploso.
Ma come era arrivato in quella situazione, continuava a chiedersi, mentre altri gemiti salivano alle sue labbra, mentre si aggrappava ai lati del lettino usato dal medico per le visite.