incontrarsi al bar, x Sadness

"Annoiarmi? Ma no, niente affatto!" *rispose lei, sorridendo sincera. Discorsi come quelli erano normali per lei, le era sempre piaciuto comprendere gli altri e i loro comportamenti...la incuriosiva.
Inoltre, la voce di quel ragazzo la ammaliava...così calda e virile...
Al nord, dove lei proveniva, i ragazzi non erano soliti essere così dolci e tranquilli. Volevano solo tutto e subito. Non poche volte era stata soggetta ad attenzioni troppo opprimenti. Invece...quel ragazzo...non poteva neanche essere paragonati a quelli.*

"Mi piace sapere ed imparare. Conoscere. Non avevo la possibilità di imparare qualcosa di utile nel mio villaggio, se non il combattimento. Ecco l'unico motivo" *disse, continuando a sossergiare quella cosa calda che era diventatail suo the alla pesca* "E voi?" *chiese, lo sguardo interessato.*

*Quello sguardo e quella voce...non era difficile immaginare che per lui fosse semplice ottenere ciò che voleva così, con un semplice sguardo.
Dopotutto, non sembrava difficile dischiudere le labbra e dire un "sì" immediato, in quel momento.
Tuttavia lei resistette alla tentazione, e restò in silenzio per parecchi attimi...la proposta sembrava allettante ela sua presenza non era affatto sgradevole...
Decise.*

"Va bene. Nonostante tutto, devo dire che avete davvero molta audacia." *disse, il tono della voce dolce ma anche deciso.
Se avrebbe voluto corteggiarla, glielo avrebbe lasciato fare.
Ma le sue mura non erano facili da far crollare.*

*Ein si sistemò più comodamente sulla sedia, il metallo - ormai incandescente della sedia a causa del sole che batteva insistentemente - che le si appiccicava sulla pelle scoperta delle gambe.
Adesso sì che lo sentiva il caldo...o forse erano le parole a dir poco calde che lui le aveva rivolto?
Certo, non sarebbe stato male avere una camera condivisa con un giovane tanto affascinante quanto cortese...ma voleva essere prima cauta.

Si scostò, con un gesto fluido e aggraziato, i capelli che le erano ricaduti sul suo bel viso, per poi scrutare il ragazzo con i suoi occhi scuri.*

"A questo proposito...dovrei pensarci." *disse. Volve fare vagamente la ragazza che sta sulle sue. Non voleva dare una risposta affermativa a quella domanda, anche se avrebbe voluto molto volentieri.* "Anche se l'idea di dividere una stanza con un giovane così affascinante...mi alletta" *continuò, vagamente maliziosa.*

*Scorse ogni singolo movimento di lui. Si muoveva in modo talmente aggraziato, talmente elegante...era facile intuire che fosse di nobile famiglia.
Ascoltò le sue parole in silenzio, mentre i suoi occhi scuri scivolavano sulla sua figura. Quel giovane non era uno sciocco, era chiaro quali fossero le sue intenzioni.*


*Ad enfatizzare quelle parole, c'era la sua mano che scivolava lenta e dolce sul viso di Ein, in una carezza quasi sconvolgente.
Altre ragazze, a quel gesto, avrebbero potuto gridare "prendimi!" in quel preciso momento, ma lei rimase immobile nella sua posizione, anche se il suo corpo venne scosso da un fremito.*

"Se gli uomini che faccio... impazzire sono come quelli del mio popolo...preferirei essere decisamente più sgraziata." *ammise, il suo bel sorriso che continuava ad aleggiare sul suo volto.* "Tuttavia, se il mio sguardo dovesse farvi impazzire...bhe, sarebbe tutt'altra storia..." *a quelle parole sorrise, maliziosa.
Avrebbe portato in avanti quel gioco, per poi cedere alla sua richiesta. Non si sarebbe mai fatta scappare un'occasione del genere...*

*Sorrise anche lei a quella domanda. Si sporse di poco verso di lui, il tanto che bastava per guardarlo bene negli occhi.
Nonostante il cuore le battesse forte nella cassa toracica, la sua espressione era tranquilla e calma, come se per lei fosse normale gestire certe situazioni.
Dischiuse le sue belle labbra, rispondendo alla domanda di lui.*

"Provate ad immaginare...un popolo che vive di sole battaglie, dove la miglior arte è quella della spada, dove i matrimoni sono combinati e una donna non può scegliere il proprio marito...credo che gli uomini non si abbasserebbero a corteggiare una ragazza, non vi pare?" *chiese, il tono della voce leggermente abbassato, così da renderlo di una punta sensuale...le piaceva, quel giovane. Non si era mai sentita così...a sua agio in compagnia di un uomo.*

*Ah...quella voce, con quel tono sussurrato e dolce...non fece altro che farle battere ancora più forte il cuore.
Quasi si abbandonò alla carezza della mano di lui, e dovette trattenersi per non poggiare definitifamente il volto a quella mano, così accomodante e forte...
Dovette riscuotersi quasi a forza da quelle fantasticherie, e gli sorrise con gentilezza.*

"Vi auguro altrettanto...tuttavia credo di essere ancora troppo giovane per sposarmi" *ammise, emetterndo una leggera risa divertita. Poi riprese a scrutare il volto di lui, maliziosa.* "Accetto." *lo disse così, senza nessun preavviso, senza nessuna convinzione...era giovane, ed era anche libera.
La sua vita era nelle sue mani, finalmente, e, in quel momento, desiderava solamente dividere la stanza con quel ragazzo...(++)*

*Sbattè le palpebre più volte, stupita e perpessa, mentre il suo sguardo andava dal giovane al cameriere che aspettava accanto a loro, in piedi. Un dolce? In quel momento non le andava molto ma...quel tono, così dannatamente tenero e supplichevole...
Si morse leggermente il labbro inferiore, mentre pensava. Bhe...quella torta che aveva visto poco prima...non sembrava per niente male.*

"Bhe...se me lo dite in quel modo..." *disse, fingendo in modo magistrale un sospiro e uno sguardo rassegnato. Si voltò verso il cameriere, ancora in piedi.* "Vorrei una fetta di torta al cioccolato con panna." *lui prese nota, scribacchiando sul blocchetto delle ordinazioni con una penna nera a biro.*

"E lei?" *chiese il cameriere, rivolto verso Kaito. Anche la ragazza voltò lo sguardo verso di lui, scrutandolo con i suoi occhi scuri. Oh sì, si sarebbe divertita...*

*Nel mentre Kaito ordinava - non sentì quale dolce ebbe preso - Ein fece scivolare il suo sguardo attento sul parchetto che li circondava, o meglio sugli individui che passavano accanto al loro tavolo. La maggior parte delle persone che rallentavano e li guardavano per qualche secondo - era quasi comica la scena - erano donne...in special modo gruppetti di ragazzine adolescenti che restavano ammirate nel scorgere la figura del giovane che sedeva davanti a lei.
Non che le desse fastidio, ovvio, ma era qualcosa di molto...bizzarro. Bhe, infondo, non lo era per niente. Come non si potrebbe ammirare un bel ragazzo come lui?*


*Spostò ancora una volta la sua attenzioneverso quel giovane tanto attraente, rivolgendogli un'occhiata gentile.* "Non particolarmente. Anche se trovo piacevole mangiarli." *ammise, mentre poggiava il suo volto su una mano, non staccando mai di dosso i suoi occhi da lui. Non era per niente intimidita dal suo comportamento, anzi. Lei adorava le persone audaci come lui.*

-io adoro il cioccolato..dolce, accompagnabile con qualsiasi cosa..affrodisiaco..-

*Quando gli sentì sussurrare quelle parole, il tono della voce malizioso...lei ricambiò con un sorrisetto, il volto ancora poggiato sulla sua mano, i capelli che le scivolavano verso il lato inclinato, posandosi lievi sulle sue spalle.
Se lui voleva continuare quel gioco malizioso che lei aveva incominciato...sarebbe stata lieta di rispondere.* "Se dovessi proprio rispondere, vi direi la stessa cosa." *iniziò, in un sussurro. Non voleva certo che qualcuno sentisse la loro conversazione...* "E, se devo essere proprio sincera...approfitterei della nostra reciproca passione per il cioccolato anche più tardi..." *disse, emettendo un'altra risata, quasi complice.*