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| Rin fece quanto gli era stato detto senza farselo ulteriormente ripetere. Aveva finalmente capito che era necessario una bella dormita per riprendere le forze perdute. Si mise quindi dentro il letto con aria un pò scocciata e si coprì per bene, lasciandosi cogliere da un sonno profondo. Archer invece andò a piazzare le trappole intorno a tutto l'appartamento di Rin, ed erano così tante ed intricate, che nemmeno un topolino sarebbe potuto penetrare senza destare immediatamente l'allarme nel servant. Dopo aver compiuto il suo dovere, potè chiudere occhio a sua volta. Tuttavia, la notte stava trascorrendo troppo pacifica per essere vero ed infatti, la master venne colta da un terrificante incubo. Qualcosa che doveva suo padre in un qualche episodio del passato, fin troppo doloroso per la povera Rin. Quest'ultima urlava e piangeva disperatamente, alzandosi dal letto su cui riposava. Archer era li vicino e subito aprì gli occhi con sguardo attento e tutti i suoi sensi tesi, pensando che fossero stati oggetti di un attacco nemico. Vedendo semplicemente la ragazza in lacrime si rilassò e le andò vicino per confortarla con un lungo abbraccio sincero e rassicurante.
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