Al tavolo di lusso..

-la mia non è genere doremi e se potessi davvero fare come lei beh, io farei di tutto per trasformarti in un rospo brutto acido puzzolente e pieno di brufoli!
Esclamò gonfiando le guance ed incrociando le braccia al petto, dandogli le spalle
-inoltre io non russo!!
-beh.. potremo scoprirlo assieme..
Bisbigliò una voce sconosciuta dietro di lui mentre zephire si sentiva avvolgere da due forti braccia appartenente ad un qualcuno che non conosceva.. forse uno studente che si era mosso già da un pò ed era rimasto ad ascoltarli affascinato

(magari sarà lo stesso con cui flirterà in corridoio *-*)

Amadeo fissò con calma la scena, pensare che aveva già la risposta pronta del tipo, i bambini non dovrebbero fare il lavoro degli adulti, oppure sei certo che un marmocchio delle elementari sia in grado di fare il segretario del direttore.
Ma tutto questo sfumò nella stesso istante in cui quel tizio aveva toccato qualcosa che Amadeo riteneva, appartenesse solo a lui.
Il mago oscuro tremò di rabbia per un attimo e anche se probabilmente nessuno se n’era accorto, il tramonto che stava giungendo accelerò con forza la sua ritirata, ma poi il mago oscuro si diede una calmata, c’era tutto il tempo di sbarazzarsi di quel tizio e dare la colpa a un antagonista senza dare problemi a Naiya.

“E’ vietato filtrare con qualcuno in mensa o nelle varie stanze di questa sezione della scuola a meno che non si sia me”

Sussurrò quindi con una voce divertita, ma che in realtà aveva una nota di durezza e cattiveria, mentre poggiava una mano sulla spalla del malcapitato stringendola talmente forte che per poco non gli si ruppe costringendolo in ginocchio.

“Credo quindi che dovresti tornare a lezione, sempre che tu non voglia essere sospeso”

Concluse quindi per tornare dalla direttrice, leggermente più tranquillo e sicuro di aver terrorizzato l’idiota, poi chissà durante la notte poteva farlo divorare da Clavis…era un po’ che non mangiava in effetti.

"Hai fame Clavis?"

Lo studente sgattaiolò via come una saetta, in neanche 10 secondi era già fuori dalla mensa pronto ad avviarsi alle lezioni.
Zephire aveva guardato la scena con un sopracciglio alzato, era esattamente come alle scuole per maghi, non era cambiato di una virgola!
-tu fai sempre paura ai più piccoli, probabilmente perchè hai una faccia spaventosa, senza contare a quella tua biscia li a fianco, dimmi.. cercherai di strozzarmi la notte?
CHiese fissandolo alquanto scettico

Amadeo sorrise di cuore al ricordo di tutti quei ragazzini che aveva fatto morire di crepacuore alla scuola, caspita quanti erano alcuni di undici, altri di quindici anni.

“Ah che bei ricordi”

Sussurrò quindi preso da un momento di compiacimento, mentre Clavis al suo fianco faceva saettare la linguetta contento fissando Zeppa, ricordando così al suo padrone che doveva rispondere nel modo più sadico e bastardo che conosceva.

“Beh no a meno che tu non eseguisca i miei ordini alla perfezione, caro Zeppa”

Disse quindi, avvicinandosi per pulire con la mano il punto che quello zoticone codardo aveva toccato impunemente.

“Penso anzi che dovremmo parlare dei tuoi molti doveri e obblighi”

Zephire si pulì a sua volta nel punto in cui amadeo l'aveva toccato.. si era capito che zeppa proprio non lo sopportava?
-odio i tuoi modi di fare e, nonostabte tu sia il mio "capo", si preannuncia una convivenza difficile in cui tu potresti perdere accidentalmente l'uso di qualche gamba
Sussurrò con calma zephire per poi allungarsi come un felino sensuale e carezzare appena la guancia di amadeo.
-dunque vogliamo andare?
Domandò zephire con calma come se nulla fosse

Il mago oscuro ignorò il fatto che Zeppa si fosse pulito dove lo aveva sfiorato lui, alcune persone erano indegne anche solo di guardarlo compreso lui e anche se rimase sorpreso dall’avvicinarsi dell’altro, non diede in nessun modo impressione che potesse dimostrarlo.

“Certo, scommetto che ti ci vorrà un sacco di impegno e di ore extra, non sei mai stato bravo a soddisfarmi”

Sussurrò quindi sadicamente, prima di allontanarsi come se nulla fosse e scansare gli studenti per poi tenere aperta la porta per Zeppa.

“Prima le signore”

Zeppa fissò davanti a se, quanto lo doiava, quanto lo odiava.. sperava con se stesso che un giorno o l'altro quella lingua che usava per infastidirlo gli sarebbe andata di traverso e l'avrebbe strozzato
-per terra è sporco. o metti giù la tua giacca o il tuo mnatello per farmici camminare sopra o mi prendi in braccio
Disse ghignandosela divertito, beh.. se era "donna" poteva sfruttare la cosa no?

“Oh ma che mademoiselle viziata, sono tentato di lasciati qui e mettere che non raggiungi il luogo di lavoro in orario, nella mia relazione”

Sussurrò divertito il demone, per poi avvicinarsi con passo elegante e cadenzato a lui, quasi a sfiorargli il naso col suo.

“Ma infondo perché no marmocchio”

Aggiunse quindi tirandolo su in un unico gesto, mettendogli una mano sotto le ginocchia e una dietro la schiena, senza neanche dover far forza sulle braccia, Zeppa per lui era come un acino d’uva, leggerissimo.

“Però potrei anche buttarti sul pavimento sporco”

Disse quindi divertito, mentre se lo sistemava sul petto.

Zeppa si ritrovò in un attimo tra le braccia di amadeo.. rimase un attimo imbambolato non capendo cosa ci faceva effettivamente lì.. insomma.. va bene tutto ma il ragazzo aveva pensato che ade probabilmente ci avrebbe tirato su un nuovo insulto per lui ed infine l'avrebbe trascinato bene o male in camera.
Poi peròò appena sentì le parole dell'altro si aggrappò di riflesso ai vestiti di amadeo nascondeno il viso con i capelli.
Avevano attirato in un attimo gli sguardi di tutta la sala, compreso lo sguardo divertito della direttriche che fissava con un sorrisetto malizioso la scena

-se cado io ti trascino con me ed a quel punto la tua reputazione andrà nel cesso

Gli bisbigliò zephire ad un centimetro di distanza dall'orecchio mentre si sistemava meglio tra le braccia del direttore

“Hmm sarei tentato, della mia reputazione sai che non mi importa molto, la baso sul terrore”

Sussurrò con calma, anche se in realtà era assai poco tranquillo, il profumo di Zeppa era così forte ora che sembrava inondarlo come i molti ricordi è capì che aveva sbagliato a tirarlo su e che non poteva buttarlo a terra, se gli fosse caduto sopra sarebbero sorti altri problemi.
Quasi inconsciamente poi di ritrovò ad accarezzargli nuovamente i serici capelli bianchi, avvicinandosi anche troppo al suo viso, prima di sospirare fintamente affranto.

“Certo che sei pesante, non è che l’uva è troppo zuccherina per te?”

Disse quindi avviandosi alla porta, non aveva voglia di essere spiato dagli studenti, ma non prima di lanciare una languida occhiata alla sua adorata direttrice.

-io non sono pesante, non è che tu ti sei indebolito un pò.. vai a scoprire che l'unica cosa che funziona decentemente in questo tuo corpo è la tua linguaccia biforcuta
Soffiò sprezzante zeppa sbadigliando appena, appoggiò il viso contro la spalla di amadeo
-mnh. dovresti far palestra.. dove sono finiti i tuoi bei muscoli? non è che li hai dati a colazione al tuo serpente?

Amadeo sorrise divertito, insomma Zeppolino doveva impegnarsi di più, era più che evidente che era molto più robusto di lui, ma così era troppo facile sfotterlo.
Così il demone uscì dalla mensa tranquillo, cercando poi il corridoio giusto per arrivare alle camere.

“Non dirmi che i bimbi devono già andare a fare la ninna?”

Sussurrò poi divertito, sistemandoselo meglio in modo che poggiasse comodamente la testa su una sua spalla.

“Sai non ricordavo fossi tipo da dormire sul lavoro”

-chiuditi quella cavolo di bocca amadeo.. sarebbe la prima cosa buona che fai nella tua vita
Sussurrò malamente zeppa.. aveva sonno dannazione. Amadeo non si era fatto tre ore di volo.. sentiva le ali, che ora erano chiuse nella schiena, dolergli.
-inoltre non è ancora il mio turno di lavoro.. il mio lavoro inizia quando comincia il tuo..
Spiegò con calma passando un braccio dietro al collo del "nemico"

“Ma io lavoro sempre”

Sussurrò con voce suadente il demone girandosi a guardarlo in modo da sfiorargli un braccio con una guancia.

“Non dirmi che le tue ali soffrono ancora i viaggi lunghi”

Disse poi sfiorandogli la schiena con una mano, dove sapeva di trovare l’incavo tra le belle ali dell’altro ragazzo.

“Eppure ti avevo detto di allenarle o di darti ai teletrasporti”

-un demone con delle bellissime ali ma che non riesce a volare.. è come un pesce con delle splendide pinne ma che non può nuotare.. un pò triste non trovi?
Chiese sosporando abbassando il viso mentre ricordava le ali del compagno.. ade volava bene, era il migliore di tutto l'istituto, era dorte e voloce in aria mntre lui beh.. il massimo aggettivo che gli si poteva accostare era aggraziato.
Peccato che essere aggraziati non servisse a molto durante una battaglia o durante i lunghi spostamenti
-dovevo allenare le ali, enon mi carezzare la schiena sennò sai che è mio istinto tirarle fuori!
Esclamò scandalizzato togliendo la mano di amadeo dalla sua schiena