Dal cinese con furore...

Dio quel comportamento non lo sopportava!Lo faceva andare in bestia,u attimo prima stavano per avvicinarsi almeno un pochino ed un attimo dopo erano distanti anni luce:

-Prova un attimo a metterti nei miei panni-

Sibilò sempre con lo sguardo puntato nei suoi occhi:

-Da quando siamo entrati tutta la sala non fa altro che guardarti,mi prendi in grio continuamente,non prendi mai in considerazione ciò che dico,sembra che niente possa sfiorarti,mi dai della puttanella del drogato e dell'isterico,e non ti accorgi di come io cerchi dipseratamente di avvicinarmi a te...anzi sembra che ci provi gusto a fare in modo che io tu muoia dietro-

Parlò molto tranquillamente,in raltà era una furia:

-Come credi che possa sentirmi?-

Estrasse una banconota da 200 e la depositò sul tavolo,si alzò e si incamminò verso l'uscita..

Il demone alzò solo un sopracciglio, mentre finalmente un ragazzino che sembrava arrossito fino alle orecchie gli serviva il suo piatto, per poi guardare con occhi brillanti Felix che si allontanava.

“Il suo ragazzo l’ha lasciata solo?”

Sussurrò quindi facendosi un po’ avanti.
Alec lo guardò come se niente fosse, era affamato e poi sapeva che avrebbe ritrovato Felix in stanza prima o poi, inoltre doveva tornare solo lui aveva la chiave della camera.

“Si, è di cattivo umore”

Rispose quindi con un alzata di spalle, non rendendosi conto così di dare coraggio al piccoletto.

Uscì dal ristorante in fretta e furia,rendendosi conto che Alec aveva le chiavi per la porta della camera.
Di tornare dentro nemmeno a parlarne,voleva evitarsi la patetica fila che si sarebbe formata al tavolo di Alec.
Si sedette su una panchina in ferro,fredda,anzi ghiacciata.
Pur essendo ancora dentro il centro commerciale,la piazza risotrante si stendeva in uno spazio aperto perciò faceva il classico freddo pre-natale.Si circondò le ginocchia con le braccia attendendo che Alec finisse il suo piatto,che scaricasse o scegliesse un ragazzino e che gli consegnasse finlamente le chiavi di camera sua.

-Accidenti a te-

Bisbigliò arrabbiato,per poi addolcirsi e tirare fuori la solita voce sensualissima ma assolutamente spontanea:

-Accidenti a te,Alec-

Il demone ebbe come il sentore di qualcosa ma lo ignorò, dopotutto il mocciosetto aveva detto di essere un assassino, no? Quindi sinceramente rischiava più lui.
Però fuori faceva freddo e lui aveva lasciato li la sciarpa, o almeno li vicino ad Alec c’era una sciarpa e forse era sua.

“Senti portami una coca cola”

Disse dopo un attimo al cameriere pur di toglierselo dalle scatole.

Miseriaccia se faceva freddo.Faceva troppo freddo per i suoi gusti.Si coprì come meglio poteva sperando che Alec non si dilungasse troppo in chiacchere e cose varie.
Si mise le mani davanti alla bocca soffiaqndosi l'aria uscita dalla bocca per poi strusciarle fra di loro,nonostante fosse perlopiù impossibile scongelarle,fredde com'erano.
La voce lo faceva vibrare,lo accaldava in realtà,palrò ancora,tanto non risuciva nemmeno a reimpotarsi correttamente:

-Mi sto innamorando di te Alec..-

Si vergognò a morte di quello che aveva detto,ma tanto non poteva sentirlo,lo sapeva e non ne era poi cos' felice come avrebbe dovuto..

Il demone non riusciva a mangiare e la cosa gli dava fastidio, così dopo due bocconi si alzò maledicendo il piccoletto che gli aveva appena rovinato la prima cena decente dopo tanto tempo.
Afferrò poi i soldi, per pagare coi suoi e afferrare la sua giacca e la sciarpa uscendo un bel po’ inviperito dal locale, adesso avrebbe dovuto cercare Felix.

Vide un Alec infuriato uscire dal ristorante molto velocemente,bhè sempre meglio di vederlo uscire contento e con una fila di ragazzini sottobraccio.
Forse lo stava cercando,disse a se stesso non molto convinto.Si schiarì la voce,ma non riusciva a modularla opportunamente,si alzò inizando a sbracciarsi in un muto"Sono qua..se ti interessa"
Tossì:quel freddo dava proprio fastidio.Sicuramente aveva assunto il suo aspetto stravolto tipico dareddo: nappone rosso che sembrava scintillare,guance arrossate,resto del corpo gelidissimo.

Si guardò intorno e la prima cosa che notò fu una marmotta che si sbracciava verso di lui, per poi riconoscere un Felix che sembrava un po’ rintronato.
Era quasi tentato di non andare da lui, ed ecco che il camerierino usciva dal locale per cercarlo, era un incubi…

Almeno non aveva tirato a dritto come pensava che avrebbe fatto."Facciamo progressi" Pensò sarcastico mentre sentiva che parlare sarebbe stato ancora molto pericoloso.
Si avvicinò notando un ragazzino,evidentemente il più sfacciato e coraggioso...o magari la fortunata vittima.Guardò prima Alec e poi il ragazzino,poi di nuovo il ragazzino e ancora Alec,con faccia interrogativa,chiaramente densa di significati.
Rivolse uno sguardo tagliente al cameriere,che evidentemnte fece finta di niente prendendo inaspettatamente l'inizativa e posizionandosi davatni ad Alec:

-Ti va di prenderci qualcosa da bere dopo il mio turno?-

"Dio se dice di si...se dice di si..."Pensò.
In realtà non lo sapeva cosa avrebbe fatto,sapeva soltanto che sarebbe stato terribile,terribile e umiliante.

Alec fissò un attimo il ragazzino per poi sorridere sadicamente.

“Si…”

Sussurrò prima di poggiargli una mano su una spalla e spostarlo di lato facendolo volare.

“Nei tuoi sogni…andiamo via Felix”

Probabilmente al mondo non esisteva persona più bastarda e sadica di lui.Insomma era chiar che avesse detto così per puro divertimento,per farlo sussultare ed un attimo dopo gioire,tuttavia,pur essendo ancora tremendamente in collera con lui,non riuscì nemmeno a opporsi un minimo e lo segu' senza esitazione alcuna.
Il cameriere dal canto suo rimase immobile un attimo,prima di fare l'indifferente,voltare il sedere ed andarsene quasi..sculettante.
Felix si posizionò davanti ad Alc,non riuscendo purtroppo ancora aprlare,mise una mano tesa co il palmo rivolto verso l'alto davanti a Felix in uan muta richiesta a dargli le chiavi...

Il demone lo fissò attentamente.

“Ah!”

Esclamò dopo un po’ ridandogli i suoi soldi.

“E’ questo il prezzo per una serata rovinata”

Alzò un sopracciglio,copiando la tipica mossa di Alec,rimettendogli i soldi in mano,e,in uno satto d'ira prununciare,senza controllo:

-Le chiavi..-

Spalancò gli occhi indietreggiando di almeno una mezza dozzina di metri,trattenendo il respiro mentre osservava unapossibile reazione di Alec.

Alec restò immobile, tremò un istante e poi sospirando riprese controllo di se.

“Sei strano”

Sussurrò poi lanciandogliele.

“Si può sapere cosa ti aspetti da me?”

Concluse quindi dandogli le spalle per tornare al dormitorio.

Fece un respirone,ispirò,espirò si schiarì la gola e parlò,finalmente,nuovamente calmo:

-Un pò di compagnia-

Rispose malinconicamente.Sesso,amore,un pò d'affetto? cos'è che voleva da Alec?..voleva tutto di lui,..Felix lo voleva semplicemente.

-In realtà è quello che vorrei,ma da te in questo momento non penso di potermi aspettare proprio niente di niente-

Concluse superandolo.Dio cosa doveva fare? Lui non sapeva niente sull'argomento,come si faceva a fare la corte ad una persona?.