Confronto faccia a faccia

Sentendolo parlare Amadeo si fermò di colpo maledizione a lui e al suo cavolo di udito, che cacchio aveva da piangere ora Zeppa, maledizione aveva appena scoperto di essere la sua più grande debolezza e ora faceva così, un altro sarebbe stato già sanguinante nella bocca di Clavis.
Infastidito il demone tornò sui suoi passi, mollando il serpente nel corridoio, qui si prospettavano delle grosse rogne si disse, inoltre quando entrando nel bagno trovò il biondo a terra si sentì malissimo.
Quindi la voce gli uscì meno dura di come avrebbe voluto.

“Che hai da piangere e frignare!?! Ora sai il mio punto debole, dovresti essere contento conoscendoti”

Zephire smise di colpo di piangere, si tirò lentamente in piedi mentre si sistemava i vestiti con una calma innaturale.. calma tradita solamente dalle mani che gli tremavano ad ogni bottone dei vestiti che riallacciava
-Come faccio a essere contento di sapere che sono proprio io ad essere la tua debolezza? sono la persona che ti impedisce di essere davvero forte e senza alcun punto debole. sei sempre stato ambizioso e volevi superare ogni limite di capacità ma ora.. ora ci sono io e per quanto tut i alleni o diventi forte io sarò sempre colui che ti impedirà di avere la certezza della vittoria
Spiegò mentre appoggiava le mani sul lavandino e dava la schiena a ade.. dio.. faceva fatica anche solo a parlargli!
-inoltre..tu... non mi puoi fare proprio la predica

Il demone lo fissò tranquillo, si avvicinò di un passo, come al solito Zephire aveva capito tutto, avrebbe voluto toccarlo ma, non sapeva veramente se era il caso insomma, Zeppa non era il solito ragazzo puttana, da sbattere da una parte e sparire anche se si era comportato male con lui.

“Ho sbagliato Zephire”

Le sue parole risuonarono forti in quel luogo la cui voce rimbombava, Amadeo ammetteva uno sbaglio probabilmente sarebbe riaccaduto solo tra mille anni e aveva usato per la prima volta il vero nome del biondo.

“Non mi farò più prendere dalla gelosia, tu fai bene il tuo lavoro e presto ti darò il mio posto nella scuola”

Concluse andando a prendere Clavis per andarsene, sapeva di non poterlo uccidere…non c’è l’avrebbe mai fatta.

-tu non hai capito un accidenti di nulla!
Gli ringhiò contro zephire stringendo i pugni ai fianchi mentre guardava con puro odio il compagno
-scusa, mi chiedi scusa? beh.. è semplice farlo dopo che mi hai.. mi hai..
Si tappò la mano con la bocca inspirando con forza per calmarsi e far forza sulla sus stessa volontà di andarsene il più velocemente possibile da quella scuola
-la mia vita è sempre ruotata attorno a te dannazione! e tu così schifosamente egoista e pieno di te non te ne sei mai reso conto e ora.. mi hai messo le mani addosso amadeo!!
Scosse la testa con faremalinconico mentre prendeva e lo superava nel corridoio, andando nella direzione opposta alla sua
-continuerò a lavorare per te ma.. tu non sarai mai più la mia ragione di vita ok?

“Sei uno stupido!”

Va bene Amadeo si era arrabbiato del tutto e lo raggiunse con un balzo bloccandogli le mani intorno al viso, mentre lo sospingeva contro il muro…insomma Zeppa sapeva bene com’era il demone alcune volte.

“Chi pensi ti abbia fatto arrivare dalla congregazione magica, maledizione! Quei maledetti ti avrebbero proposto un posto del genere solo se ci fossi andato a letto altrimenti! nonostante tu sia bravo, come fai a non renderti conto che faccio di tutto per averti attorno!”

Gridò quasi per poi lasciarlo di colpo e rendersi conto di cosa aveva detto, coprendosi la bocca con una mano, ma ormai la frittata era fatta.

“Tu dici che sono la tua ragione di vita, mentre io ti vedo flirtare come se tu fossi uno dei tanti imbecilli che mi hanno inseguito per tutta la mi avita, mentre li cacciava e non pensavo ad altri che te! Se qui c’è qualcuno che è una ragione di vita quello sei tu idiota!”

Zephire rimase un attimo basito.. amadeo aveva.. aveva convinto lui quelli della congregazione magica? aveva fatto in modo di farlo venire a lavorare con lui..
Per un attimo il suo cuore iniziò a martellargli con forza nel petto poi lo guardò come si guarda un pazzo
-così tu credi di non essere stata la mia ragione di vita.. beh.. guarda questo..
Bisbigliò a bassissima voce mentre si alzava un pò la maglia e si abbassava leggermente i pantaloni scoprendo sull'anca la scritta.
-cosa ne pensi? io la trovo molto di buon gusto

L’espressione calma del demone, passo velocemente a una di stupore, era solo la seconda volta che Amadeo l’aveva nella vita, la prima era stata quando quel bimbo biondo piangente gli si era lanciato tra le braccia.

“O…oddio”

Sussurrò coprendosi un attimo gli occhi con una mano, per poi avvicinarsi delicatamente a lui e inginocchiarglisi di fronte senza nessuna vergogna per guardare quel tatuaggio indelebile…hmm indelebile come gli piaceva quella parola.

“E così mascalzone mi nascondevi una cosa così carina”

Sospirò divertito, prima di avvicinarsi e baciare il suo stesso nomignolo.

Zephire fissò amadeo.
Sospirò appena scuotendo la testa mentre le sue guance si imporporavano appena.
Passò una mano tra i capelli dell'altro stccandolo appena dal tatuaggio.
-bello eh? ce l'ho dall'accademia
Sussurrò coprendoselo nuovamente con la maglia mentre andava al lavandino per sciaquarsi la faccia
-stupito vero?

“Direi di no”

Sussurrò il demone, mentre poggiava distrattamente ancora un attimo la mano vicino a quel marchio facendo in modo che Zeppa non potesse renderlo invisibile per nessuno tranne che per se stesso, tutti dovevano sapere a chi andavano contro se ci provavano con lui, era anche un aiuto alla comunità no?
Poi Amadeo si staccò un po’ mettendoglisi di fianco, dando però le spalle a un lavandino.

“Non sarei mai arrivato a prenderti con la forza, con te non posso riuscirci. Non sei mai stato carne da macello come gli altri, anche se a volte sai essere, fastidioso, menefreghista e mi fai arrabbiare.”

Concluse sorridendo seraficamente.

“Ma una cosa voglio chiedertela, perché il primo giorno che ci siamo incontrati sei passato dal buttarti tra le mie braccia al cercare di farmi arrabbiare?”

-se ti fossi caduto tra le braccia ogni volta probabilemnte ora non sarei così interessante ai tuoi occhi; entrambi adoriamo le sfide.. volevo rappresentarne io una per te e poi, insomma, il rpimo ed il secondo della classe.. eravamo in competizione
Cercò di spiegare brevemente zephire mentre si tamponava il labbro dal quale usciva un pò di sangue a causa dei morsi di ade
-non mi interessa se non volevi andare fino in fondo.. semplicemente non dovevi iniziare nemmeno a toccarmi, non avresti nemmeno dovuto legarmi o altro!
Basta, non ce la faceva più con questo discorso così, come la più classica delle ragazzine, prese e si chiuse dentro un gabinetto XD

“Ma cosa fai?”

Disse Amadeo guardando perplesso il gabinetto.

“Non potevi aspettare un momento diverso, per andare in bagno?”

Continuò quindi, mentre un sorriso gli si disegnava sulle labbra.

“Non sei minimamente romantico”

-perchè, tu lo sei?
Domandò zephire riaprendo la porta del bagno, facendo sbucare fuori la testa
-parli proprio tu di romanticismo!
Concluse sbuffando; non gli piaceva molto stare nella stessa stanza di amadeo dopo quello che era successo e poi.. come avrebbero fatto quando sarebbero arrivati nella loro camera? dio... piuttosto avrebbe dormito per terra
-non hai mai regalato un fiore in vita tua e, in accademia, quando le ragazze ti portavano i cioccolatini di S.Valentino tu dicevi che eri allergico al cioccolato!

“Beh tu non me l’hai mai regalato e se lo avessi fatto sarebbe stato avvelenato, che vuoi me ne fregasse del resto”

Disse Amadeo difendendosi da quelle ingiuste accuse e poi insomma, mica era colpa sua se non voleva il cioccolato da quelle tizie e tizi e poi tutti glielo portavano fondente e a lui piaceva al latte, così non ci pensava neanche a prenderlo.

“Mi farò perdonare comunque, prometto che le prossime volte ti lascerò scopare chi vuoi”

Continuò quindi un po’ meno allegro, convinto che Zeppa fosse ancora arrabbiato con lui, per l’omic…hem perché lo aveva diviso dallo studente di prima, comunque sapeva come farsi perdonare per quello che aveva fatto e in camera loro per quella testa calda bionda c’era un regalo!

Prima zephire aveva il sorriso sul viso poi però la sua espressione cambiò in un attimo.
Fissò deluso amadeo mentre alzava una mano e gli tirava un sonoro ceffone; ade non capiva mai un cazzo!!
-sei un idiota, ci vediamo in camera
Ringhiò avviandosi alla porta ed aprendola, pronto per andarsene finalmente in camera

Amadeo alzò gli occhi al cielo, che aveva fatto adesso di male, pensò veramente incazzato, insomma che doveva fare, lui non era così bravo a capire gli altri, Zeppa si ma non in campo amoroso, insomma a lui non è che fosse mai interessato qualcuno, oltre che per scoparselo quindi non sapeva cosa fare.
Così rimase fermo un attimo, pensando a se fosse stato il caso di lasciarlo in camera da solo mentre cinquanta chili di uva nera e bianca venivano portati e poggiati su ogni ripiano della camera, compreso sul letto.