| *Dischiuse immediatamente le labbra appena sentì la lingua di lui sfiorargliele. Ormai si era completamente abbandonata all'istinto...e ciò non le dispiaceva affatto. La sua mnte, completamente sgombra da ogni più insignificante pensiero, orma era concentrata escusivamente su una cosa: il piacere. Voleva ricevere ma, in particolar modo, dare piacere. L'ondata di calore cresceva ad ogni spinta, ed Ein s'inarcava ad ognuna di esse, emettendo dei mugugni soffocati dal bacio che Kaito le stava dando. La sua lingua toccva quella di lui, fugace, ora rincorrendola ora scappando da essa. Le piaceva giocare al gatto e al topo, trovava particolarmente noioso e poco soddisfacente un rapporo poco attivo e, se rischiava di diventarlo, lei cercava di aggiungervi un pò di pepe...
Percepiva le mani di lui, lente e terribilmente sensuali, che si allungavano verso il suo sedere, accarezzano la sua pelle accaldata. Emise un breve gemito di assenso, sentendo ogni tratto di pelle bruciare sotto il suo tocco. Senza neanche accorgersene, la giovane si ritrovò sopra il ragazzo, lo sguardo che fissava perplesso la figura virile di lui. I suoi occhi, d'apprima spaesati per il veloce cambio di posizioni, divennero maliziosi metre scorrevano sul corpo di Kaito, le sue labbra di stirarono in un sorriso sornione. A quenato pareva, il giovane aveva compreso la sua frustazione nel restare passiva...e aveva accontentato i suoi desideri...*
§Mi piaci sempre di più...§ *pensò, mentre accoglieva in bocca il dito del ragazzo che le stava accarezzando le labbra. Socchiuse gli occhi, non smettendo mai di fissare quelli di lui, iniziando a mordicchiare dolcemente e a stuzzicare il dito con la punta della lingua. Adorava essere padrona della situazione...vederlo così, sottomesso sotto di lei, la eccitava ancor di più...inoltre, sentiva il membro di lui entrarle compretamente dentro, seppur in quel momento stesse ferma. Lentamente, iiniziò a muovere il bacino, continuando a leccare e mordicchiare il dito di lui. Una sua mano si poggiò sul suo petto, scorrendo pian piano verso il ventre di lui, accarezzando la sua pelle.*
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