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"Passeggiata" fra i libri, [Shoji e Anastasia]

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view post Posted on 10/4/2009, 11:33
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Le lasciai il tempo per pensare, riflettere, mi rendevo perfettamente conto del fatto che era una scelta non molto semplice, quindi rimasi in silenzio, continuando a tenerla stretta a me, sentendone i battiti cardiaci farsi sempre più veloci...
Quando finalmente riportò i suoi bellissimi occhi ai miei, capii che aveva deciso, e ancor prima che pronunciasse le parole, capii che tipo di risposta fosse.
Le lasciai appena il tempo di formulare la frase prima di prendere a baciarla con foga e trasporto...
Glielo avrei mostrato, lì, in quel luogo, in quel preciso momento, e la sua decisione ormai non conosceva ripensamenti per me.
Con le labbra, dalle sue, scesi lentamente sulla sua gola, con la mano le scostai la spallina del vestito, mentre con dolcezza le mordevo la clavicola, premetti appena il mio bacino contro il suo mentre mi lasciavo trasportare dalla passione e dal desiderio.
 
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~Sadness
view post Posted on 10/4/2009, 14:16




*La baciò, ancora una volta. Ma questo era un bacio differente dai precedenti: era più passionale...era un bacio nel quale perdersi. Con quel bacio, Anastasia intuì che Shoji le volesse dire che, dopo quella risposta che gli aveva dato prima, non le avrebbe più permesso nè di tornare indietro...nè di poter cabiare idea nei suoi confronti. A quei pensieri, Anastasia si irriggidì immediatamente, lo stomaco che si contraeva in una morsa di dolore. Perchè non adesso si sentiva così insicura? Aveva paura...del dopo? No...lei lo voleva, lei voleva quel ragazzo...e lo voleva in quel momento. Era a causa di quelle paure che non aveva mai avuto occasione di innamorarsi di qualcuno, era a causa di esse che si era tenuta a distanza da tutti i suoi cotanei...*

§Basta...non voglio più esitare.§ *Con un sospiro, voltò le spalle a tutti quei pensieri, sgombrò la mente, dando spazio solo a ciò che stava provando in quel momento.
Shoji allontanò le labbra dalle sue, tracciando un sentiero di baci verso la sua gola, abbassando intanto una spallina del suo vestito, mordendo la sua clavicola. Anastasia portò il capo all'indietro, gli occhi chiusi e le labbra dischiuse, in estasi, incitando così il giovane ad andare avanti. Il suo corpo diventava man mano sempre più sensibile alle sue carezze, caldo per l'eccitazione.
Il ragazzo premette il bacino cntro quello della ragazza, che emise un gemito sommesso.
Percepiva chiaramente il desiderio che provava nei suoi confronti, e quel desiderio non faceva altro che accrescere anche il suo. Sentiva la ecessità di accarezzare quel corpo così virile a cui era stretta. La sua mano, prima poggiata su un fianco del giovane, si spostò con lentezza verso la sua schiena, una parte del corpo di lui che non fosse schiacciata contro il suo, iniziando ad accarezzarla con dolcezza. Per il momento non poteva far altro.*
 
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view post Posted on 10/4/2009, 16:40
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Le mie labbra scesero, mentre anche l'altra spallina veniva calata, così da poter scoprire la cima del suo petto... Sfiorai e baciai con delicatezza la parte superiore del suo seno, quella scoperta dal candido intimo in pizzo.
Le sue delicate e fragili mani mi sfiorarono la schiena, era così dolce nei suoi movimenti, nei suoi tocchi.
La distanziai dalla libreria, per poi trascinarla insieme a me sul pavimento, facendola sdraiare...
La mia gamba rimase fra le sue mentre l'altra le stava accanto, ora mi trovavo sopra Anastasia, la guardai a lungo, era così bella, fragile, ma al tempo stesso forte e decisa... Sembrava una dea ai miei occhi.
Scesi su di lei, con il viso parallelo al suo seno, lo sfioravo con la bocca, mordendone appena la superficie, e intanto la mia mano vagava sulla sua gamba, massaggiandola, carezzandola come fa il vento stesso, delicatamente.
 
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~Sadness
view post Posted on 10/4/2009, 17:02




*Le sue gote si colorarono di un leggero rossore quando il rgazzo le scoprì parte del petto, il suo florido seno ormai coperto solo dal reggiseno bianco che portava. Il giovane si piegò su di esso, sfiorandolo e baciandolo con dolcezza. Anastasia guardava davanti a se, lo sguado perso puntato in un punto indefinito, mentre la mano, che teneva sulla schiena del giovane, afferrò la sua camicia bianca, stringendola, cercando di sfogare il piacere che la stava tormentando.
In un certo senso, si sentiva frustata. Era ingiusto che lei dovesse rimanere passiva senza poter far nulla per donare piacere al suo compagno...ma, dopotutto, sapeva che, anche se ne avesse avuto l'occasione, non se la sarebbe sentita di farlo. Non la loro prima volta, la sua prima volta.

Con dolcezza, Shoji si allontanò di poco dalla libreria, e Anastasia si sentì come incompleta, adesso che il suo corpo non aderiva più a quello di lui.
Lentamente, la posò sul pavimento, supina, i suoi lunghi capelli biondo chiaro sparsi attorno al suo corpo; le mani, che avevano intrecciato poco prima, si trovavano adesso poggiate sul pavimento, accanto al suo volto. Ora la sovrastava, e lei simase rapita a guardare quel viso dai tratti così angelici, che diventavano quasi familiari.
Il giovane si chinò di nuovo sul suo petto, iniziando a mordicchiarle e baciarle la pelle morbida e velutata del seno. Anastasia socchiuse gli occhi, la mano libera che si poggiva sul suo capo, accarezzando i capelli argentei di lui.
Il ginocchio di lui, ancora presente tra le sue gambe, premeva leggrmente sulla sua intimità, e sentì un grande calore invaderla. Alzò il petto verso di lui, come ad incitarlo a continuare, avida di lui.*
 
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view post Posted on 10/4/2009, 17:14
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Il mio ginocchio si distanziò appena, la mia mano era giunta sino alla parte superiore della coscia, e ora ne carezzava l'interno, giunsi al suo inguine, e infine con le dita le sfiorai l'intimità ancora coperta dalla biancheria, ma, potevo perfettamente sentire quanto si era eccitata...
La voglia mi stava annebbiando la mente, ma volevo farlo con lentezza, pregustandomi ogni istante, ogni centimetro di quel corpo che avrebbe mozzato il fiato di chiunque.
Iniziai a carezzarla tra le gambe, volevo stimolarla ancor di più... L'avrei fatta impazzire, e solo allora mi sarei deciso a raggiungere il dunque.
Mi stava invitando, m'invitava a continuare a viziarle quel petto a dir poco bellissimo.
Con i denti scostai il suo reggiseno, scoprendone così completamente uno, le afferrai il capezzolo con dolcezza con i denti.
Le sue mani mi stringevano la camicia, quasi non sapesse come sfogarsi, sulle mie labbra si dipinse un sorriso divertito.
Alzai di poco il capo, guardando quel viso arrossato per l'eccitazoine... Era così carina così, faceva tenerezza...
Mi portai qualche istante sulle sue labbra, per poi tornare a divertirmi con il suo bellissimo seno.
Con lentezza le scostai l'intimo della parte inferiore del corpo, sentendo così sotto le mie dita la sua intimità nuda e completamente bagnata...
Dio solo poteva sapere quanto mi stavo trattenendo.
 
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~Sadness
view post Posted on 10/4/2009, 18:19




*Sgranò i suoi occhi color del cielo quando sentì le dta di lui premere sul suo sesso, coperto ancora dall'intimo. Rese quasi ferrea la presa che aveva sulla mano di lui, le sue dita che stringevano forte quelle di lui. Il cuore iniziò a batterle all'impazzata, il sangue le salì al cervello annebbiandole quasi la mente per l'eccitazione. Non aveva mai pensato che il suo corpo potesse diventare così terribilmente sensibile. Inoltre, la faceva impazzire il pensiero che Shoji la stesse toccando...se fosse ritonata indietro di qualche ora, mai e poi mai avrebbe immaginato di ritrovarsi in quella situazione con quel giovane che aveva odiato in modo tanto palese. Ed ora, invece, quell'odio era stato sostitito con un sentimento caldo e denso, qualcosa che aveva il potere di stringere il suo stomaco in na morsa d'acciaio.
Mentre lei pensava a ciò, Shoji si apprestava a scoprire un suo seno, tormentandole dolcemente con i denti un capezzolo. Anastasia inarcò leggermente la schiena, gli occhi socchiuso e le labbra dischiuse, dalle quasi uscì un mugolio sommesso. L'eccitazione le stava quasi facendo perdere il senno.
Vide il volto di lui alzarsi di poco pr guardare l'espressione del suo viso. Doveva piacerle, perchè lei lesse nei suoi occhi una dolcezza che la fece sciogliere. Ma il loro gioco di sguari durò per qualche secondo, e Shoji ritornò a saggiare il suo morbido seno.

Anastsiachiuse completamente gli occhi. Quelle dita d lui che la tormentavano fra le gambe...si sentiva sì in imbarazzo, ma voleva anche che il suo desiderio fosse appagato. Non ebbe modo neanche di finire di persarlo, che agilmente lui la privò dell'intimo, premendo le dita sul suo sesso.
Anastasia aprì gli occhi ed ansimò pesantemente.*

"S-Shoji..." *Lo chiamò, la voce roca per l'eccitazione e ridotta ad un bisbiglio. In realtà non aveva da dirgliniente, il suo era come...uno sfogo. Invocare il suo nome, in quel momento, la tranquillizzava. Mosse il bacino contro le se dita, invitandolo a continuare, mentre dalle sue labbra uscivano leggeri ansimi. La mano poggiata sulla sua schiena si mosse verso il basso, insinuandosi sotto la camicia bianca del giovane, d'apprima accarezzandogli la pelle di un fianco, poi il suo addome, pericolosamete vicino al bordo dei suoi pantaloni. Sentiva perfettamente il fisico marmoreo di lui sotto le sue dita, mentre diventava una necessità il voler accarezzarlo. Lenta iniziò a sbottonargli la camicia, mentre si mordeva sensuale il labbro inferiore, eccitata.*
 
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view post Posted on 10/4/2009, 18:42
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Sentii il mio nome essere pronunciato dalla ragazza, mi fece eccitare ancor di più, sentivo mentre la mia erezione iniziava a premere contro i miei pantaloni.
Le sue mani mi carezzavano il petto, l'addome, mi creò un lieve brivido, così piacevole.
Infine mi decisi a sfilarle completamente l'intimo, poi, con lentezza, la penetrai con un dito, così da abituarla al movimento, stando attento a non andare troppo oltre con la penetrazione.
Le leccai il capezzolo, giocandoci un pò, sapendo quanto potesse essere piacevole per una donna una cosa simile.
Muovevo il dito con lentezza, in un movimento regolare che andava da dentro a fuori e viceversa.
La sua di mano strinse la mia maggiormente, poi quel mugolio, sembrava volermi incitare ad andare avanti.
 
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~Sadness
view post Posted on 10/4/2009, 19:03




*Dopo che le ebbe sfilato completamente l'intimo, sentì un dito entrare dentro di lei, il più gentilmente possibile, che iniziò a muoversi lentamente.
Il cuore di Anastasia iniziò a battere ancora più forte, mentre qualcosa nel suo animo si rompeva, svegliandola da quel torpore e dall'eccitazione. I suoi occhi ripresero lucidità, mentre sentì un dolore allo stomaco, come se qualcuno le avesse appena sferrato un calcio all'altezza del ventre.
Sembrò come se le avessero improvvisamente gettato una secchiata d'acqua gelida addosso, e un moto di paura si impadronì di lei. L'insicurezza la travolse di nuovo, rendendo il suo sguardo più spaurito di prima.*

§Maledizione, perchè devo sempre rovinare tutto.§ *Pensò, mentre la mano che stava sbottonando la camicia del giovane si poggiò sul braccio di lui, cercando di attirare la sua attenzione.* "Shoji..." *Iniziò col dire, il suo tono di voce sembrava esser quello di un bambino che aveva rotto qualcosa ed era stato scoperto dal genitore, timoroso di esser punito.* "Io...io non sono sicura...di potercela fare..." *Disse, tendo lo sguardo basso, non avendo il coraggio di guardarlo negli occhi. Non sapeva bene neanche lei il perchè, ma iniziava a provare paura. Ma non verso il giovane...verso le conseguenze di ciò che stavano per fare.*

Edited by ~Sadness - 11/4/2009, 01:44
 
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view post Posted on 10/4/2009, 19:12
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Alzai lo sguardo cercando di guardarla negli occhi, avevo sentito la sua mano sul mio braccio, ma quando la sentii pronunciare il mio nome a quel modo capii che c'era qualcosa che non andava, aspettai una spiegazione, il mio dito si era fermato, ma continuavo comunque a tenerlo dentro di lei.
- ...non puoi prima decidere una cosa, e poi ritirarti solo perche' non sei sicura di ciò che accadrà dopo, vuoi vivere in una campana di vetro per il resto della tua vita senza fare nuove esperienze solo perche' non sai cosa ti attenderà dopo?
La guardavo con sguardo deciso, il mio tono di voce era risoluto, ma al tempo stesso dolce, portai il mio volto all'altezza de suo la fissai talmente tanto intensamente da costringerla a guardarmi, e quando l'avrebbe fatto non l'avrei lasciata più andare.
- ...se vuoi diventare definitivamente un donna...inizia a rischiare, la vita e' una partita a dadi, non sai mai cosa ti aspetta...inizia ad accettarlo...
Le sussurrai a fior di labbra, non le avrei mai permesso di ritirarsi in quel momento, a qualunque costo saremmo andati fino in fondo a quella storia.
- ...e sta tranquilla, che andrà tutto bene

Edited by ~ † • F i a m m a • † ~ - 10/4/2009, 20:30
 
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~Sadness
view post Posted on 10/4/2009, 20:02




*Anastasia setì lo sguardo di lui posarsi sul suo volto, guardandola in modo insistente. Lei, seppur prima fosse un pò timorosa, alzò i suoi occhi verso il volto di lui. Rimase spiazzata quando incontrò il suo sguardo.*

CITAZIONE
- ...non puoi prima decidere una cosa, e poi ritirarti solo perche' non sei sicura di ciò che accadrà dopo, vuoi vivere in una campana di vetro per il resto della tua vita senza fare nuove esperienze solo perche' non sai cosa ti attenderà dopo? Se vuoi diventare definitivamente un donna...inizia a rischiare, la vita e' una partita a dadi, non sai mai cosa ti aspetta...inizia ad accettarlo...e sta tranquilla, che andrà tutto bene -

*Gelo. Ecco cosa sentì Anastasia dentro di se. Era rimasta raggelata dalle parole di lui, tanto che sentì la morsa allo stomaco ripresentarsi, più dolorosa di prima. Questo fu il primo impatto che ebbero quelle frasi su di lei: il secondo fu la delusione. Pensava che lui l'avrebbe compresa, o per lo meno tranquillizzata. Ma mai si sarebbe aspettata quelle parole che sapevano tanto di rimprovero. Ed ecco che la delusione la portava ad un altro difetto del suo carattere: si era stizzita, e non poco.
Inoltre non accettava quello che le aveva detto; il suo orgoglio glielo impediva. Ed era ciò che non er ancora maturato, purtroppo, dentro di lei: accettare la verità, anche quella che fa male. Sì, era una persona permalosa.
I suoi occhi riacquistarono un poco della freddezza che li contraddistingueva di solito, mentre alzava leggermente il busto, poggiandosi sui gomiti.
Lo fronteggiò, guardandolo fisso in volto. Non si sarebbe fatta certo intimidire da lui, solo perchè si stava un poco ammorbidita, non voleva certo dire che si sarebbe rammollita.*

"Forse non tu non comprendi come io mi senta al momento..." *inizò a dire, la voce ridotta ad un bisbiglio, ma non più calda come quella di prima: era decisamente seria.* "Sono confusa e spaurita, ma ciò non vuol dire che io abbia paura di fare delle nuove...esperienze . Magari non te ne sei accorto perchè, ovviamente, non mi conosci abbastanza, ma oggi ho fatto il pieno di esperienze: tu sei il primo uomo con cui io mi sia mai addolcita, il primo con cui sono uscita insieme, il primo che ho baciato..."

*Si interruppe, conscia di star drammatizzando un pò troppo la situazione. Emise un profondo respiro, cercando di calmare la rabbia e l'ira. Solo ora si stava rendendo conto di essersela presa troppo, ma era troppo orgogliosa per ammetterlo. Così rese più dolce il tono di voce, e guardando meno severamente il giovane.* "Shoji...tu...provi qualcosa per me?" *Gli chiese. Almeno quella domanda arebbe salvato la situazione.*
 
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view post Posted on 10/4/2009, 20:10
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Ascoltai con attenzione le sue parole, rivedevo nascere in lei, nei suoi occhi quella fiamma che tanto l'avevano contraddistinta, combattiva, orgogliosa, amavo questo suo lato... Era la prima che incontravo ad avere un carattere simile.
Poi quella domanda... Chissà perche' me l'aspettavo.
La mia espressione si addolcì mentre continuavo a guardarla.
- ...sono una persona che solitamente non perde tempo, che quando arriva a questo punto, va avanti anche se l'altra persona non vuole, senza parlare, agisco e basta fregandomene delle sue parole...
Feci una pausa, la guardai dolcemente, in modo continuo, instancabilmente.
- ...se non m'importava nulla di te, non ti avrei fatto quel discorso...
Terminai aspettando una sua reazione...
Ero curioso di vedere come avrebbe reagito il mio bocciolo...
 
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~Sadness
view post Posted on 10/4/2009, 20:43




CITAZIONE
- ...sono una persona che solitamente non perde tempo, che quando arriva a questo punto, va avanti anche se l'altra persona non vuole, senza parlare, agisco e basta fregandomene delle sue parole...

*Anastasia alzò di poco un sopracciglio, abbassando lo sguardo e scuotendo la testa con finta rassegnazione, mentre un ghigno le increspava le labbra. Quel ragazzo era incedibile: pur di ottenere ciò che voleva si sarebe spinto a violentare qualcuno? Incredibile. Ma lei, ammise, non era da meno. Comunque, le aveva fatto piacere che lui...si fosse aperto. Per esperienza, sapeva perfettamente quanto fosse umiliante ammettere i propri difetti. Raramente, molto raramente, lo faceva.*

CITAZIONE
- ...se non m'importava nulla di te, non ti avrei fatto quel discorso...-

*A quelle parole, il ghigno di lei divenne un sorriso dolce ma malizioso. Alzò lo sguardo verso di lu, fissandolo intensamente. Erano esattamente le parole che si aspettava, forse solo un pò diverse. Lo guardò teneramente, ma solo per poco, poi sul suo viso si dipinse un'espressione maliziosa: nei suoi occhi si poteva leggere una punta di cattiveria.*

"Quindi...se mi fossi rifiutata, m avresti presa con la forza, senza il mio consenso?" *gli sussurrò sulle labbra con voce piena di malizia. Sfiorò con le labbra quelle quel giovane, senza approfondire mai veramente quel contatto.* "E tu credevi davvero che ti avrei lasciato violentarmi senza che io alzassi un dito? Non credevo tu mi sottovalutassi tanto..." *Avvicinò la bocca all'orecchio di lui, sussurrandogli sensuale e provocante all'orecchio.* "Viziato" *Scandì bene le sillabe, prima di mordicchiarli il lobo dell'orecchio. Era evidente che adesso aveva riprso un pò di sicurezza...fors anche troppa (.-.)*
 
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view post Posted on 10/4/2009, 21:01
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Non sapevo perche', ma quelle parole non mi intimorivano in alcun modo, inoltre non sapevo come risponderle, perche' non avevo la più pallida idea di come avrei reagito, forse si, l'avrei presa con la forza, o forse no... Non lo sapevo, perche' non mi era successo, per ora...
Schiusi appena le labbra osservando ogni suo movimento, ascoltando ogni parola che pronunciava, i miei occhi si socchiusero...
Il modo in cui pronunciò quell'aggettivo rivolto a me mi fece capire che stava riacquistando sicurezza in sé e in ciò che stavamo facendo.
Con dolcezza infilai un secondo dito nella sua intimità curioso ora di vedere la sua reazione, con quel suo modo di fare, era come se mi stesse dando il via libera... E di questo doveva esserne consapevole.
 
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~Sadness
view post Posted on 10/4/2009, 21:19




*Sobbalzò un poco quando sentì un secondo dito unirsi al primo, entrano dentro di lei. Ma non se ne proccupò più di tanto, quel loro diagolo sembrava averle donato più sicurezza e fiducia in lui. Sapeva esattamente che adesso non si sarebbe più potuta ribellare, ma sapeva anche che non l'avrebbe fatto. Ora lo voleva veramente, e questa volta non si sarebbe tirata indietro.
Iniziò a succhiargli lievemente il lobo dell'orecchio, mentre l'eccitazione saliva di nuovo e si impossessava di lei, gli occhi chiusi, ancora alzata suoi gomiti. Le piaceva, quella posizione, non la faceva sentire più così passiva come lo era prima. Le dita di lui l'infastidirono all'inizio, ma, dopo poco, si abbituò a loro.

Le sue labbra continuarono a tormentare l'orecchio di lui, emettendo ogni tanto qualche sospiro, segno che si stava abbandonando di nuovo alle mani del giovane. Non avrebbe più permesso a quei pensieri di molestarla...non voleva rovinare quel momento.*
 
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view post Posted on 10/4/2009, 21:38
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Con quelle ultime frasi, si era concluso tutto, e lei sembrava essere definitivamente sicura di ciò che stavano facendo.
Continuai ancora a lungo a stuzzicarle l'intimità, allargandola di tanto in tanto, volevo crearle piacere, e al tempo stesso farla abituare.
Con delicatezza mi misi tra le sue gambe allargandogliele...
In quel momento non mi era possibile guardarla negli occhi viste le nostre attuali posizioni, ma mi sarebbe piaciuto trasmetterle quanto calore mi fosse possibile.
Il suo corpo sotto di me fremeva dall'eccitazione, ancora qualche istante, qualche insulso minuto...
 
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