Arriva Swordfish...

“Swordfish”

La voce di Lawrence era calma e tranquilla, guardò solo un istante il muscoloso uomo di colore, a quanto pareva la madre si era già attivata.

“Scusate se vi disturbo madre, ero qui solo per portarvi un saluto”

Spiegò quindi, mentre si scostava i capelli biondi dal viso.

“Tra non molto crescerò e penso non mi sarà più concesso così ho pensato di approfittarne”

Swordfish osservò con un sopracciglio alzato il nuovo arrivato, e si voltò verso di lui chiedendo
E tu come fai a conoscere il mio nome?
Soffocando una risata dopo aver sentito il resto, sorrise, anche se il suo era più un ghigno, pensando
Madre? Ha detto davvero madre? lo ha chiamato... madre... Ha chiamato Lui, Calintz... madre...
Era un ciccino sconvolto il piccolo x°

Calintz sorrise in maniera dolce e triste, non c'era mai stato per il piccolo Lawrence ed era certo che il piccolo se l'era legata al dito anche se non l'avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura.
-hai fatto bene a passare Law
Disse solamente prendendo il bimbo e sistemandoselo comodamente seduto vicino a lui, accarezzandogli di tanto in tanto la testolina di capelli biondi, esattamente del suo stesso colore.
Osservò poi swordfish trattenere a stento una risata e come normale reazione alzò un sopraccilio indispettito
-swordfish.. sembra il nome di una marca di tonno in scatola
Sussurrò con un sorrisetto divertito sul viso

Lawrence si limitò a sorridere tranquillo, lasciando che Calintz lo coccolasse un po’, era una novità per lui, qualcosa di estremamente nuovo e strano.

“Io so tutto”

Si limitò a sussurrare, senza sorridere aprendo un attimo uno dei suoi libri.

Swordfish... Non ho colpa se colui che mi ha riconosciuto come suo figlio portava questo cognome...
Sorrise rassegnato, in fondo aveva imparato, se non ad andarne fiero, almeno a rendere il suo nome uno dei più temuti, nella sua banda prima ed anche in prigione poi...
Senti chi parla, uno chiamato "madre"... la distinzione tra generi non esiste in questo mondo?