Laharl Reign., Si fa per dire x°

Sorrise, sbuffando leggermente, mentre era girato per svuotare il sacchetto con il ghiaccio ora diventato acqua, asciugarlo e metterlo via, poi si voltò di nuovo verso Laharl, e tornò vicino al letto, porgendogli un fazzoletto
Tieni, asciugati che hai delle goccioline d'acqua intorno al naso...
Si sedette tranquillamente sul letto, guardandosi intorno per la prima volta da quando era entrato in camera... L'occhio gli cadde sulla finestra aperta, dalla quale entrava forte la luce del sole al tramonto... Ricordando vagamente delle parole di Laharl, si alzò ed andò a schermare la finestra con la tenda, per poi tornare indietro sul letto vicino a lui

Ti da ancora fastidio?
Chiese Allen fissando l'altro che sembrava catturato dalla luce del sole...
Senon ho capito male, non ti piace molto la luce forte... quindi ho pensato di chiudere le tende, in modo da non interrompere questa leggera brezza che soffia nella stanza... ma se ti da fastidio chiudo tutto
Gli piaceva rendersi utile, che fosse per un amico, un fidanzato, un parente o un... Laharl... Rendersi utile lo rendeva felice, in qualche modo

Osservò tutta la scena con un mezzo sorriso stampato sulla faccia...Laharl era come un bambino, un piccolo bambino iperattivo che ha manie di grandezza x°.
Gli piaceva, eccome.
Ma gli paceva anche rimanere lì fermo a guardarlo contorcersi, pensando che ci potevano essere solo due spiegazioni per quel rossore che gli incendiava dolcemente il viso...

Credimi, è meglio se non ti riferisco tutto quello a cui pensavo fissandoti... Una cosa che posso dire era la seguente: credo che tu sia molto bello...
Sorrise
La seconda cosa è: ho paura che tu abbia la febbre... posso misurartela?

Senza scomporsi minimamente, Allen si alzò dal letto sospirando, andò verso il bagno a cercare un termometro e ad aprire il rubinetto dell'acqua fredda, per riempirne una bacinella, mentre rispondeva
Mi sembra evidente, perchè hai una febbre da cavallo...
Tornò, tra le mani reggeva una bacinella piena di acqua gelida, con già dentro un pezzo di stoffa preso dalla sua maglia, visto che non ne aveva trovato uno adatto nella stanza, e un termometro.
Ficcò senza troppe cerimonie il termometro in bocca a Laharl, e appoggiò la bacinella sul comodino, rimboccandosi le maniche.

Stai zitto... Non mandare in fumo quel poco che ti rimane di sano nel cervello *susu
Allen prese il termometro dalla bocca di Laharl, osservando senza scomporsi che aveva 39.9 gradi di febbre... Chissà come aveva fatto... Chiaro che vedeva una cinqantina di lampadari sul soffitto...
Lo sollevò di peso dal letto, e tenendolo in braccio con una sola mano spostò le coperte del letto, per poi ridistendervelo e cominciarlo a spogliare

Stai zitto... è per farti stare più fresco... Lasciami fare e ti prometto che non ti violenterò finchè non starai meglio!
Finì di togliergli pantaloni e sciarpa, lo coprì con cura, e appoggiò la pezza bagnata sopra la sua fronte, poi fece er allontanarsi, richiamato però da un pensiero improvviso
Ora cerca di dormire un po', io mi procuro una nuova maglia da qualche parte e ti preparo un brodo

Prima di andarsene Allen cambiò la pezza, cioè si strappò un altro pezzo di camicia, che tanto ormai poteva servire solo a quello, lo imbevette (?) di acqua gelida e lo posò sulla fronte di Laharl, mentre lasciava l'altro a raffreddarsi per un po'.
Fatto questo si allontanò desiderando ardentemente di trovare nel frigo gli ingredienti per un brodo, in modo da far star meglio Laharl al più presto.
Nel frigo trovò tutto l'occorrente, e 10 minuti dopo un brodino di pollo dall'odore invitante cuoceva tranquillo sul fuoco, mentre Allen tornava a cambiare la pezza di Laharl, dimenticandosi toalmente di mettersi una camicia intera X°