Caccia aperta.

Uhm... No. Non qui...
Disse indicando il vicolo.
... Non lì...
Disse indicando il suo polso.
... E non ora.
Gli lasciò il braccio, tranquillamente, e sorrise.
Sai come si dice, prima il dovere, poi il piacere... Forza. Cosa dovrei fare ora?

“Voglio che mi parli dei tuoi figli di sangue e dei tuoi amanti, almeno quelli più importanti”

Sussurrò il ragazzino, guardandosi poi il polso.

“Cos’ha che non va?”

Chiese quindi un po’ infastidito.

Oh, ti assicuro che non ha niente che non va... Solo, non mi piace mordere polsi. Il segno dei denti, poi, è antiestetico, e ti ritroveresti a esporlo per tutto il resto della tua vita umana. Il mio è qui.
Disse indicando due puntini quasi invisibili sulla sua pelle abbronzata, appena sopra l'ombelico.
Il mio creatore non era proprio un genio... L'ho ucciso.
Ricordò sorridendo, dando informazioni non richieste.
In ogni caso... I miei figli... Vediamo... Il primo è stato... un errore, se così si può definire. All'epoca avevo solo una ventina d'anni come Vampiro, e mi stavo divertendo con un ragazzino... Claude, o qualcosa del genere. Ero in Francia. Non volevo fargli capire che ero un Vampiro, così cercavo di risparmiare i morsi fino alla fine... All'epoca non avevo nemmeno questo autocontrollo. Fu così che, in qualche modo, scoprì la mia identità, e mi pregò in ginocchio di trasformarlo. Non so come, ma ci riuscii, e quel ragazzino diciassettenne mi seguì per un po', prima di prendere la sua strada. Credo sia morto.
Concluse sorridendo.
Con gli amanti non ti posso aiutare... Non ci sono storie importanti tra le fila delle mie compagnie.

“Ho capito”

Sussurrò il ragazzino guardandolo attentamente.

“Quindi ora sei solo senza figlio o amanti?”

Chiese mentre continuava a tenere in mente le informazione, guardando poi con attenzione la cicatrice del morso al punto che per poco non avvicinò la mano per sfiorarla.

“Non volevi essere trasformato?”

Non ho figli al momento, no, ma non ho parlato di amanti... Che cosa ti fa essere convinto che non ne abbia?
Sorrise, vedendo che il ragazzino guardava la cicatrice.
Beh, sicuramente trasformandomi mi ha fatto un grande favore, ma il problema è che non lo ha fatto volendo. Nessuno sapeva che cosa fosse, era un amico di famiglia da molti anni, nessuno aveva mai sospettato niente, fino a quando... Questo.
Sorrise indicando la cicatrice.
Vuoi toccarla Jewel? E' l'unica ferita che rimarrà per sempre impressa sul mio corpo, perfino quelle precedenti sono sparite al momento della trasformazione.

“Non voglio toccarla, mi fa paura”

Sussurrò il ragazzino sincero ritraendo la mano, fino a portarsela alle labbra.

“ Comunque sei tu che mi hai detto che non hai storie con amanti importanti da ricordare”

Disse quindi arrossendo.

Certo. Non sono importanti, ma non vuol dire che non ne ho.
Sorrise al ragazzino.
Non dovrebbe farti paura, è solo un morso.
Disse poi, osservando il sangue che affluiva sulle sue guance.
Carino...

“E’ vero, ma non sono abituato a essere la cena di qualcuno”

Sussurra il ragazzino sospirando, perché non poteva nutrirsi dai suoi amanti e lasciarlo stare, lo guardò quindi attento.

“Non ho altre domande”

Aveva detto quindi, in attesa di indicazioni.

Benissimo. Allora... perchè non vieni con me?
Disse indicandogli un' auto poco distante.
Se invece hai ancora delle cose da fare, non c'è problema. Posso portarti.

“Non ho nulla da fare, trovandoti la mia missione è finita e se lo dicessi mi riporterebbero a casa”

Jewel parlava con calma e raziocinio, ma in effetti era abbastanza contrariato e spaventato dalla cosa, certo era un *do ut des*, ma gli dava fastidio lo stesso.
Salì quindi in macchina con calma.

“Mi porti nel covo dei tuoi amanti?”

Sussurrò quindi divertito.

“Ricorda che puoi mordermi solo tu”

Non permetterei a nessun altro di morderti.
Sussurrò in risposta, mettendo in moto ed immettendosi sulla strada.
E non ti porto in nessun covo, pensavo più a casa mia. O meglio, a quella che uso ora.

“Meglio”

Sussurrò a quel punto Jewel senza poter impedire al suo volto di arrossire un po’ mentre si stringeva nelle spalle con le braccia.

“Farà male?”

Sospirò quindi, sentendosi poi un idiota, aveva sempre odiato le punture.

Meglio? Mi chiedo come funziona la testa di questo ragazzino...
Gli sorrise guardandolo, subito dopo aver preso una piccola stradina secondaria.
Di solito... eccita. L'improvvisa carenza di sangue provoca nel corpo un aumento della velocità in cui scorre, questo provoca arrossamento della pelle, caldo, e eccitazione.

Il ragazzino si sistemò una ciocca di capelli dietro all’orecchio mentre apriva un po’ il finestrino, non amava molto la macchina.
Si girò quindi verso di lui curioso, sapeva poco sui morsi.

“Non credo che funzionerà su di me, sono un vergine”

Aveva detto quindi con aria candida, per poi guardare fuori dal finestrino.

Scoppiò a ridere, come non rideva da un bel po', per la candida affermazione del ragazzino.
Beh, anche i vergini si eccitano come tutte le altre persone sai?!
Disse dopo un attimo, accarezzandogli una guancia.
Manca poco. Ho dimenticato di dirti che ti sto portando nella mia casa in montagna.
Aggiunse dopo aver svoltato prendendo un sentiero non asfaltato.