|Camera Priscilla e Ryu|

Mamma mia quanto parlava! Chissà se c'è un pulsante per spegnerla! Rimasi comunque ad ascoltare quel fiume di parole che non sembrava mai terminare. Quante domande! Se continuava così non credo sarei riuscito a risponderne neanche ad una! Sospirai e mi sdraiai sul letto, portando le mani sotto la nuca, ma sempre evitando il suo sguardo guardando il soffitto. Quanto parli.. Le ammisi con il tono di voce un po più alto di prima, mi stavo abituando.. insomma, era come parlare ad un ragazzo.. Mare.. Al latte.. Stessi gusti.. Se è fritto mangio tutto.. e l'horror non è decisamente il mio genere.. Vedendo che lo stava guardando, si girò su un fianco proprio come prima.. Grazie.. per avermi medicato.. Sospirai.. Perchè vuoi diventare mia amica?.. non è meglio se cambiassi stanza e ti lasciassi con qualcun'altro?.. mi hai visto.. non sono un gran che.. a parte suonare e correre non sono molto bravo.. Insomma, esistono tanti ragazzi più in gamba, simpatici e loquaci.. perchè proprio me?.. Mi tornò il leggero rossore in volto.. volevo solo capire se si comportasse così con tutti... o se lo facesso solo con me..

*Le labbra di Priscilla si atteggiarono in un broncio infantile quando lo vide girasi su un fianco, evitando ogni contatto visivo. Non che si potesse realmente offendere, ma le sarebbe piaciuto che lui non abbassasse lo sguardo, voleva parlargli guardandolo negli occhi...leggergli lo sguardo, provare a capire da cosa provenisse quell'eccessiva timidezza nei suoi confronti.
Incrociò le braccia al petto, osservando la schiena di lui, ascolntando le sue parole. Sorrise, notando il suo tono, decisamente più sicuro rispetto a quello di prima, anche se annoiato...sicuramente le suechiacchiere lo infastidivano...ma sapeva che solo con impegno o, per meglio dire, assillandolo in continuazione aveva una chance di riuscire a far uscire dal guscio quel ragazzo.*


*Piegò la testa da un lato, un tipio suo gesto quando ascoltava o pensava. Analizzando attentamente le parole del giovane, non potè far a meno di lasciarsi sfuggire una breve risata argentina. Quel ragazzo non aveva proprio un briciolo di stima!*

"Io non voglio un'altro compagno di stanza...io voglio te, e sai perchè? Perchè tu sei un ragazzo in gamba, sei simpatico e sei loquace! Come posso io giudicarti adesso? Come posso già affermare che tu non lo sia? Non posso, perchè ti ho conosciuto da pochi minuti!" *Disse, con un espressione seria ma usando un tono morbido e dolce. Voleva fargli capire che demoralizzarsi non era proprio la miglior cosa, nella vita.* "Oltretutto, perchè non dovresti essere interessante? Trovo che tu sia un ragazzo molto carino e intelligente, l'ho capito dal tuo sguardo, pochi minuti fa...devi solo credere di più in te stesso, Ryu! Devo baciarti per fartelo capire, oppure bastano le mie parole?" *Disse, con un tono decisamente divertito.* "Io non ti permetterò di cambiare stanza...perchè non voglio che tu ti arrenda!"

Edited by ~Sadness - 11/6/2009, 23:11

Quando iniziò a parlare mi chiusi nuovamente in me, rannicchaindo le ginocchia al petto e la testa abbassata, sempre sul morbido cuscino. Rimasi ad ascoltare le sue parole senza fiatare, senza muovermi o emettere respiro. Concentrato solo sulla sua melodica voce. Parlò di un bacio, e a quel punto divenni inspiegabilmente rosso, parlare di quelle cose mi imbarazava. Perchè direte voi.. ma in realtà me lo hchiedo anchio, forse è questo il carattere di una persona, provare ripetutamente le stesse emozioni.. Sembrava divertita, ma il mio sguardao e la mia espressione erano del tutto seri e a tratti dubbiosi. Diceva che dovevo avere più autostima.. ma l'avevo.. si cancellava completamente solo quando stavo in compagnia di una ragazza. Insomma, a scuola son passato con il sei in condotta! Sono un monello! Eppure il loro volto, la loro voce, mi manda completamente in panne il cervello.. persino uno psicologo impazzirebbe nel studiarmi, ne sono certo. Ho una mente complicata e contorta, che persino Freud si metterebbe le mani fra i capelli. Stavo pensando.. se fare o meno una cosa.. che al solo pensiero, arrossii completamente affosando il volto sul cuscino. Me lo aveva detto lei che mi voleva dare un bacio.. se gliene davo uno io, magari si zittiva.. Mi voltai verso di lei cercando di evitare il suo sguardo, alzando il busto e avvicinandomi con il viso al suo. Non credevo a ciò che stavo per fare, questa convivenza forzata mi stava cambiando, ma non sarebbe stata la stessa cosa senza di lei, senza la sua insistenza, senza la sua allegria.. Attaccai completamente la mia bocca alla sua guancia dandole un piccolo e dolce bacio, chiudendo gli occhi mentre lo facevo. Per evitare di incontrare il suo sguardo, mi rimisi in fretta e furia cella medesia posizione di prima, rannicchiando le gambe e affossando il viso nel cuscino, coprendo interamente il volto arrossato..

*Ora che aveva finito di parlare, sulla stanza era calato un silnzio gravoso e talmente intenso che Priscilla iniziò a sentirsi quasi oppressa da quell'assenza quasi irreale di suoni. Il silenzio aveva sempre generato uno strano timore dentro di lei...le metteva soggezione ed inquietudine...ecco perchè cercava sempre di colmarlo con - seppur futili - chiacchiere.
Continuava a guardare il giovane, anche se iniziava ad innerosirsi sia perchè la risposta dell'altro tardava ad arrivare, sia perchè il silenzio si prolungava sempre di più...
Priscilla abbassò lentamente lo sguardo verso il pavimento, tutta la sua alegria che man mano scemava. Forse lo aveva fatto arrabbiare, forse le sue parole gli erano sembrate dure...o forse non sapevo cosa risponderle.

I suoi occhi saettarono rapidamente verso il fruscio che aveva appena udito, alzando lo sguardo verso Ryu: aveva finalmente abbandonato qulla sua posizione rattrappita oer...avvicinarsi lentamete a lei? Priscilla lo guardava incuriosita, non intuendone le intenzioni, fin quando il volto dell'altro si avvicinò maggiormente al suo.
Priscilla spalancò gli occhi, più he sorpresa: le labbra del ragazzo premettero contro la pelle liscia della sua guancia, in un veloce ma dolce bacio, per poi ritrarsi rapidamente e Ryu ritornava in posizione fetale, affondando il volto nella morbidezza del cuscino bianco.

Priscilla sfiorò con le punta delle dita la sua guancia, non credendo a ciò che era successo: l'aveva realmente baciata? E, soprattutto, perchè l'aveva fatto? Forse per riconoscenza, per ringraziarla delle attenzioni che gli stava dando? O forse perchè gli aveva dato un'idea sbagliata, magari - dalle sue parole - poteva aver malinteso, credendo che le piacesse? O magari era per accontentarla e farla tacere? Poi Priscilla arrivò ad una conclusione che lei accettò meglio dele altre: forse le aveva voluto dimostare che poteva combattere la sua timidezza, che, magari, il suo comportamento era scaturito da qualcosa in particolare - che a lei sfuggiva.

L'unica cosa certa era che aveva finalmente sciolto un poco quel ragazzo che continuava ostinatamente a rimanere rannicchiato, quasi in posizione difensiva.
A quella consapevolezza il volto di Priscilla fu illuminato da un sorriso radioso. Si avicinò alla figura del ragazzo, afferrando saldamente ilcuscino che tneva abbracciato con le mani, sfilandolo - seppur molto difficilemente - dalla presa ferrea di Ryu.*

"Kya~! Mi hai dato un bacetto! Vedi che se ti metti d'impegno puoi sconfiggere queta insensata timidezza?" *Lo lodò, gettando il più lontano possibile il cuscino, che sbattè contro la porta del bagno.* "Forza! Non puoi restare rannicchiato in quella posizione per sempre! Ti verrà l'artrosi alle gambe!" *Disse allegra, poggiando entrambe le mani sulla spalla di lui, cercando di girarlo dalla sua parte.*

Dire che non mi aspettassi quella reazione, sarebbe stata una bugia bella e buona.. Si può sapere perchè doveva sempre essere così insistente e invasiva?! Ci conoscevamo solo da pochi minuti e già era riuscita a farmi arrendere.. anche perchè sono un tipo molto paziente e calmo.. difficile che riesca ad adirarmi o mostrare la mia rabbia. Quando non sentii più il cuscino sotto la mia testa "Ci riasiamo.." Pensai immediatamente, ma ormai mi ero in quelche modo sottomesso, non tanto per renderla felice ma per evitare che rompesse anche di più.. Ascoltai in silenzio le sue parole, per poi girarmi con forza a pancia al'aria sdraiato sul letto, e quella fu la prima volta che la guardai negli occhi. La fissavo constantemente battendo a volte le ciglia ma sempre con lo sgurdo serio, spento e forse un po triste, perchè incapace di ribellarsi .Accennai poi un lieve sorriso, così, giusto per renderla felice.. quando, poi, mi girai di nuovo, stavolta dalla sua parte, rannicchiando ancora nella posizione a uovo, non so perchè mi piaceva così tanto, ma mi faceva sentire stranamente bene..Appoggiai la testa al materasso, riabbasando lo sguardo verso terra..

*Rimase leggermente stupita quando vide l'altro girarsi dalla sua parte: sapeva perfettamente che il suo comportamento lo infastidiva, e non poco...ma non poteva cedere, non poteva lasciarlo lì, sperando ch lei lo ingnorasse...che lo lasciasse in pace. Non era nella sua natura. Molte persone l'avevano disprezzata per questa sua caparbietà, ma lei non se ne curava...lei voleva aiutarlo, e non avrebbe desistito dal suo obbiettivo.

Ora era incuriosita. Perchè la fissava in quel modo? Forse gli oleva dimostrare ancora una volta che si sbagliava...che, quando voleva, non era timido...
Ricambiò a sua volta lo sguardo, fissandolo negli occhi. Era la prima volta che lo guardava bene in volto...i suoi occhi erano di un verde scuro, screziati in alcuni punti di rosso. Erano davvero molto belli e....intensi. E sembrava molto annoiato. A quel pensiero ridacchiò, soddisfatta di se stessa, sicramente la stava maledicendo in tutte le lingue che conosceva. Lo scrutò bene in volto prima di emettere la sua sentenza: era molto carino. Aveva un aspetto ribelle ma anche molto dolce...
Lo fissò ancora per molto, con sguardo assorto, mentre l'altro si rimetteva rannicchiato, questa volta rivolto verso di lei.
Priscilla continuava a guardarlo, insistente, pensosa, inginocchiata sul letto, il busto flesso verso d lui, le mani poggiate poco pià avanti di lei, er farle da sostegno.
Rimase in silenzio per qualche istante, immersa nei suoi pensieri...*

"Sembri un cucciolo!" *Esclamò, seria in volto. Lo pensava davvero...quell'aria ribell mischiata alla tenerezza che infondeva le ricordava molto un cucciolo.*

Ascoltai le sue parole guardandole di nuovo il viso. Un cucciolo, le sembravo un cucciolo.. forse lo ero.. un pulcino.. un piccolo batuffolino di piume giallo acceso. Bahhh ma che sto dicendo?! Non sono un cucciolo.. uhm. Ma non hai proprio nient'altro da fare?.. Mi girai sul letto, su un fianco, per poi mettermi a sedere sul materasso, sospirando sommessamente. Beh, sarei stato con lei per molto tempo, quindi ci dovò fare l'abitudine. Disfo i bagagli.. Mi alzai tranquillo iniziando a fare un po di strecching. Facendo uso dei miei poteri, aprii tutte le varie custodie, disponendo in ordine sparso tutti i miei strumenti musicali: Pianola, Chitarra elettrica e acustica, batteria elettrica, amplificatore e violino. Poi vicino al letto stereo e svariati cd, e un terzo dell'armadio occupato dai vari vestiti e ricambi. Tutto questo in pochi secondi. Mi rimisi straiato sul letto con il succo alla pera in una mano, un fumetto di Punisher nell'altra e una cuffia dell'Mp3 nell'orecchio. Chissà se lo aveva già capito che ero un personaggio alquanto.. speciale...

Ma non hai proprio nient'altro da fare?

"No!" *Esclamò l'altra, iniziando di nuovo a dodolare sul letto, non staccandogli gli occhi di dosso. Era molto famosa per la sua testardagine...quando Priscilla si mtteva in testa qualcosa, non abbandonava quell'obbiettivo per nulla al mondo. E il suo obbiettivo, ora, era di diventare amica di quel ragazzo.
Aveva notato che adesso non sembrava più in imbarazzo...aveva assunto un atteggiamento scocciato, annoiato, nei suoi riguardi, forse nella speranza di infastidirla, di farle capire quanto gli stesse dando fastidio quella sua insistenza. Ma a lei non importava...lei lo sapeva già, era proprio quello il suo intento.

Dopo averle annunciato che avrebbe disfatto i bagagli, Ryu si alzò dal letto, agguantando le borse che aveva con se ed iniziando ad aprirle. Priscilla emise un Ohh sorpreso quando vide che la maggior parte degli averi del giovane erano strumenti musicali, che occupavano la maggior parte della camera.
Priscilla si mise comodamente seduta a gambe incrociate, osservandolo muoversi nella stanza per sistemare le sue cose, continuandosia dondolare sul letto.
Se ne stette in silenzio, fin quando lui si ridistese sul letto, aprendo un fumetto e inziando ad ascoltare della musica, ignorandola.
Lo fissava intensamente, quasi come se volesse ricordargli che in quella stanza c'era anche lei. Ma, visto che sembrava aver tutte le intenzioni di non darle retta, gli disse con tono vivace*

"Cosa leggi?"

Ciò che era imbarazzo, si stava lentamente trasformando in irritazione e nervosismo. Oramai era del tutto scomparso, ammeno che non facesse pazzie.. Fumetti.. Le dissi con fare annoiato guardandola per un momento negli occhi. In realtà era un fumetto di Punisher della Marvel comics, lo si poteva benissimo vedere nella copertina. Mi stava facendo veramente impazzire, ma se non si comportava meglio, avrei sicuramente cambiato stanza o sarei scappato via, o sarei andato a dormire sul tetto del palazzo. Tutto tranne vicino a leii, già mi sentivo in imbarazzo standole vicino, si metteva pure ad infatidirmi, bastava dirlo se non mi voleva fra i piedi che rifacevo i bagagli in un batter d'occhio. Non devi disfare i bagagli?.. o truccarti?.. o scegliere i vestiti?.. o qualsiasi altra cosa da ragazze?.. Finii il succhetto buttandolo e facendo centro nel cestino li vicino. Continuavo a leggere le vignette del piccolo libricino che avevo fra le mani, mettendomi anchio a gambe incrociate..

*Smise immediatamente di dondolarsi, mentre il suo sorriso vacillò, fino a spegnersi del tutto, sostituito da un'espressione...pericolosamente neutra, quasi come se si fosse annullata: sembrava essersi spenta. Truccarsi? Scegliere vestiti? Ma per chi l'aveva presa? Per una ragazzetta viziata che giocava ancora con le bambole?
Quelle parole la irritarono parecchio, e dovette contare fino a dieci e sbattere più volte le palpebre per imporsi un controllo. Parole poco consone ad una ragazza premevano per uscire dalla sua bocca e dovette stringere i denti per non farlo. Dopo parecchi minuti in cui stette stranamente zitta, fece un sorriso mesto, cercando di riaquistare tutta la sua vitalità, cosa che, ovviamente, non riuscì a fare del tutto.*

"Sì, hai ragione. Credo che disferò le mie valige" *Disse con fare sbigativo, prima di alzarsi dal letto e ritornare nel soggiorno, dove erano state abbandonate i suoi bagagli.
Prese la borsa in cui aveva riposto tutti i suoi videogame (più grande della valigia dei vestiti stessi) sollevandola senza sforzo e poggiandola accanto al televisore. Si avvicinò verso il tavolino di vetro, abbandonato in mezzo al salotto, incominciand a spostarlo di nuovo vicino alla televisione; uno sgradevole rumore riempì il silnzio della stanza, ma Priscilla non ci fece molto caso. A missione compiuta librò dalla sua borsa una delle tre console che si era portata dietro, poggiandola sul tavolino e iniziando a collegare i cavi alla televisione. Tutto in straordinaria calma. Cosa molto strana per lei. Sembrava di aver abbandonato finalmente l'idea di assillar Ryu...*

La ignorai completamente continuando a fissare il piccolo volumetto, fino a quando non uscì dalla stanza. Lo riposi sul comodino, e con fare furtivo andai a chiudere la porta della camera, molto lentamente e delicatamante. Tirai un tespiro di solleievo, ed estrassi dalla tasca un pacchetto di sigarette, prendendone una delle nove rimaste, appoggiandola sulle labbra e accendendola con un accendino a forma di chitarra. Sicuro che oramai fosse concentrata nel suo minimondo virtuale, presi il cilindro nero con un nastrino blu e lo misi in testa. Attaccai poi il cavo dell'amplificatore alla presa della corrente, infilando il jack e mettendo in spalla la chitarra elettrica. Mi vergognavo a farmi vedere mentre suonavo, mi metteva soggezzione e nervosismo. Mi imbarazzava anche il fatto di fumare, quando ero nervoso ne accendevo sempre una. Era ciò che volevo fin dall'inizio, lei nel suo mondo ed io nel mio. Lei si divertiva giocando, io suonando. Avevo capito che se l'era un po presa per come l'avevo trattata, ma almeno finalmente avevo un po di pace. Non credevo sarebbe rientrata, quindi iniziai a suonare qualche accordo col distorto per incominciare con un'improvvisazzione belle e buona.

*Sentì la porta della stanza chiudersi alle sue spalle. Ryu aveva tracciao i confini.
Bene, ora poteva anche lei rilassarsi, fare quelo che più le piaceva in tranquillità, senza dover badare a nessuno...se solo le fosse facile. Non riuscia proprio a non farsi divorare da sensi di colpa e dall'angoscia...voleva farselo amico, non certo farsi odiare da lui. Magari era stata troppo invadente, oppure non lo era stato abbastanza.
Cercò di allontanare quegli scoodi pensieri scuotendo la testa e sospirando rumorosamente, prima di accendere la televisione.
Doveva dimentire Ryu, doveva dimenticare il suo obbiettivo...doveva isolarsi dal mondo, e giocando poteva farcela.
Sedendosi sul freddo pavimento del soggiorno esaminò uno ad uno tutti i videogiochi che aveva in suo possesso, cercandone uno che la soddisfasse: in quel momento si sentiva un pochino giù di corda, doveva trovarne uno che le risollevasse il morale. Sentì come se una scarica d'angoscia le attraversasse il corpo ed ebbe, per un istante, l'istinto di mordere qualcuno. In genere le succedeva quando doveva reprimere la rabbia...come in quel momeno.
Quando le capitò fra le mani un FPS (Sparatutto in prim persona), optò per quello. Inserì il CD nella console, che lo divorò lentamente, mentr lei afferrava saldamente il joystick della console, sedendosi nuovamente per terra.
La luce del sole la infastidiva, ma era primo pomeriggio e non poteva far altro che sopportare quella forte luce.
Sentì, dall'altra pare della porta, un flebile suono di una chitarra. A quanto pareva Ryu voleva propri ignorarla, così lei alzò al massimo il volume della televisione, come era abbituata a fare.
Immediatamente il rumoredegli spari rimbombò nel salotto, entusiasmandola. Ben presto dimenticò tutto...adesso era un mercenario, e doveva compiere la sua missione.*

Continuavo a suonare con la sigaretta accessa, ignorando completamente la ragazza che stava nella stanza accanto. Fino a quando non sentii rumori di spari, grida e distruzione rimbombare per tutto l'appartamento. Allora voleva proprio che me ne andassi.. Ok, avevo ricevuto il messaggio, era come se esistesse solo lei, come se dovessi stare a sua disposizione facendole fare ciò che più le piaceva quando e come voleva.. ne avevo incontrate di persone infantili, ma lei le batteva tutte. Quando sentii quel fracasso, spensi subito l'amplificatore riponendo la chitarra e il cappello, e gettando nel cestino il filtro della sigaretta ormai consunta. Mi sedetti sullo sgabello davanti la pianola e a basso volume con lo sguardo un po piegato dalla forte personalità della ragazza, presi a suonare melodicamente.. Mi ero già stancato di lei.. dopo questa avrei certamente fatto i bagagli e me ne sarei andato via.. magari scegliendo uno dove sarei potuto stare da solo..

*Il suo orecchio si tese e mise in pausa il videogame, appena le parve di udire una nota a lei molto famigliare. Ascoltò per qualche secondo, come se dovesse ricevere una conferma, anche se già da qualche secondo la sua era una certezza.
Si alzò di scattò, raggiungendo velocemente la porta della camera ed aprendola, cercando di non farla sbattere contro il muro, mentre guardava con occhi spalacati l'interno. Ryu era seduto di fronte ad una pianola e stava suonando. Priscilla lo fissò per qualche istante, incredula dei suoni che giungevano alle sue orecchie, spostando lo sguardo dal giovane allo strumento.*

"Incredibile...tu stai suonando...Cornflakes Girl?" *Mormorò flebilmente, palesemente incredula.*

Continuavo a suonare ad occhi chiusi quella fantastica canzone, sussurrando le sue parole. Quando a tre quarti della composizione, sentii la voce di Priscilla sorprendermi alle spalle. Sobbalzai, alzandomi inciampando sulle gambe dello sgabello, cadendo all'indietro e sbattendo la schiena sul comodino. Uffa, ma lei non stava giocando con i videogiochi? Ed ecco che tornò il rossore sul mio viso, mi metteva ansia se qualcuno mi guardava mentre suonavo, e se sbagliavo qualcosa?.. Mi rialzai da terra un po dolorante appoggiandomi sul letto al mio fianco.. poi iniziai a guardare a terr un po imbarazzato.. Ehm.. ehhh.. si.. non ti piace?.. scusami.. se ti ho.. destata dalla console.. Mi chinai prendendo lo sgabello rovesciato e mettendolo al suo posto, spegnendo poi la tastiera..