Seppur lui l'avesse abbracciata, seppur avesse ceduto alla sua richiesta, seppur le stesse sussurando dolci parole, seppur avesse posato un dolce bacio sulla sua guancia per confortarla...lei continuava a sentirsi
male .
Perchè lei non sentiva
nienteNon percepiva nessun affetto, nessun calore nell'abbraccio che lui le stava dando...nessun emozione nei suoi riguardi. Nessuna, tranne che la
pietà. E lei odiava la compassione, non riusciva sopportare che lui rimanesse solo perchè la vedeva in quello stato...
Strinse le mani in pugni,trattenendo a stento le lacrime...lacrime di tristezza e rabbia. Avrebbe preferito non farsi vedere così, perchè era ovvio che lui la stesse solo accontentando...e non l'avrebbe fatto, se lei se ne fosse stata in silenzio, invece di alzarsi e supplicandolo di restare. Non l'avrebbe fatto, se non avesse gli occhi lucidi.
Ebbe quasi l'istinto di allontanarlo da se con forza, urlandogli contro tutta quella rabbia che aveva in corpo, tutta quell'angoscia che i suoi gesti, che tutte le parole da lui non dette le stavano provocando...perchè lei
sapeva, sapeva benissimo cosa lui pensasse di lei.
Che era una
bambina. Che era
infantile. Che lo assillasse solo per un
capriccio, solo per
ingannarlo. Pensava che lui fosse solo uguale agli altri che, andandosene, non sarebbe cambiato
niente, per lei.
Lei queste cose le intuiva, le intuiva da tutti i suoi sguardi annoiati, dalle frasi borbottate che malcelavano l'irritazione...
E la sua rabbia montava.
Non riusciva a capire che lei volesse davvero essere sua amica? Non riusciva a capire che lei non si aspettava niente da lui? Non riusciva a capire che non aveva particolae aspettative su di lui, che non le importava che lui la deludesse in qualche modo?
A quanto pareva no.
Tutti questi pensieri affllavano la mente di Priscilla, confondendola. Voleva parlargli, ma aveva paura che lui si abbattesse ancora di più...perchè non riusciva a capire...
"No, Ryu...non va bene..."
*Mormorò, abbattuta. Non aveva ricambiato il suo abbraccio, aveva potuto solo appoggiare la fronte sul petto di lui, ed ora restava immobile fra le sue braccia, seppur non riuscisse ad essere rigida, nè riusciva a guardarlo negli occhi...perchè sapeva vi avrebbe letto un'irritante
pietà. Non era arrabbiata con lui...non riusciva ma ad esserlo con nessuno...ma era confusa, perchè non sapeva come far ragionare quel ragazzo...sembrva che ogni passo che faceva, la conduceva in un luogo ignoto...in cui temeva di avventurarsi.*
"Io...non riesco a capirti...non riesco ad accettare che tu resti solo per compassione...solo perchè io te lo sto chiedendo. Non sono una principessa a cui è permesso esprimere ogni desiderio...e tu non sei il mio servo che li deve esaudire. Tu non hai nessun obbligo verso di me, nè a me è consentito averne su di te...siamo persone libere, a cui è permesso
scegliere. E tu puoi scegliere se rimanere o restare. Ma vorrei dirti solo una cosa prima che tu faccia la tua scelta...non devi aver paura di ferirmi, non devi aver paura di deludermi, non devi aver paura di
me. Non sono mai stata arrabbiata con te, nè potrò mai esserlo:
non è nel mio carattere. Con me puoi andare sul sicuro. Sono io che non posso con te.
Devo dirti la verità, Ryu...per quanto poco io ti conosca, alcune volte ho
decisamente paura...perchè sembra che ti infastidisca. Ecco perchè prima mi sono allontanata, ecco perchè ti ho lasciato in questa camera...perchè mi sentivo rifiutata."
*Fece un respiro profondo, mentre l'angoscia sembrava allontanarsi d lei ad ogni parola che usciva dalle sue labbra. Voleva frgli capire ciò che provava ma non perchè volesse fare la vittima...solo per fargli capire...sperando che anche lui si aprisse a lei.*
"Ora, la mia proposta è questa: tu mi dici ciò che non sopporti di me, valutando tu stesso se sia il caso di rimanere. Tutto questo
senza pensare a me. Se tu decidi di restare solo per accontentarmi, stanne certo che entrambi soffriremmo, in un modo o nell'altro. Se affermi di restare, è solo perchè tu te la senti di farlo, altrimenti...credo sia meglio che tu te ne vada, adesso che ci siamo conosciuti da poco.
Io voglio che tu scelga...ma deve essere una scelta sincera."
*La sua voce era morbida, ma impregnata di tristezza. Lui non poteva sapere quanto quelle parole la rattristassero...
Finalmente riuscì ad alzare lo sguardo su di lui Gli accennò un piccolo sorriso, mentre accarezzava con la punta delle dita una sua guancia, lieve come la carezza del vento, guandandolo con dolcezza negli occhi.
Sapeva ce per lei il distacco sarebbe stato doloroso...perchè si era già affezionata a lui. Il suo difetto più grande. Ma non poeva certo dirglielo...avrebbe solo peggiorato la situazione, facendolo tentennare pericolosamente.*
Edited by ~Sadness - 13/6/2009, 02:18