Angel devil gdr home [anime~manga~yaoi~yuri~hentai~tutorial~contest]

C'era una volta...

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Mirabell
view post Posted on 15/7/2009, 18:42




La bestia provò dolore, poiché quel sasso si conficcò decisamente nella sua mano, ma l’unica reazione che diede a vedere fu un leggero abbassamento delle palpebre che fece sembrare i suoi occhi due schegge infuocate.
Alzò quindi una mano, senza schiaffeggiarlo sta volta stringendola però con forza al suo collo, tirandolo su verso il suo viso fissandolo, stringendo sulla giugulare, osservandone deliziato le lacrime leccandole poi delicatamente con la punta della lingua.

“Avresti dovuto mirare alla testa”

Sussurrò quindi con un sorriso malefico, mentre la pietra grazie alla magia della bestia volava lontano frantumandosi in mille pezzi.
Adesso vedeva gli occhi del ragazzo privi di speranza e la cosa lo divertì enormemente, forse perché non aveva ancora rinunciato a lottare, una cosa davvero deliziosa, decise quindi di procurargli un ulteriore umiliazione…farlo venire, nonostante si stesse facendo scopare contro la sua volontà.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 15/7/2009, 18:52




Ariel sgranò di scatto i suoi enormi occhi color paglia intrecciandoli con quelli infuriati e in fondo anche divertiti della bestia.
Inarcò la schiena mentre il suo corpo prendeva a tremare e dimenarsi con più forza sotto quello muscoloso e scattante del suo aguzzino; una mano si mosse istintivamente e andò a posarsi a palmo aperto sul viso della bestia come se stesse cercando di tenerlo lontano di lui, l'altra mano invece era posata sulle mani del ragazzo che si erano strette attorno alla sua giugulare e gli facevano mancare un pò il respiro.
Aprì le labbra in un muto urlo per prendere più aria possibile mentre invece il viso si arrossava in maniera deliziosa
-l..la man..
Ansimò conv oce strozzata mentre inarcava il corpo come un fuscello, stringendo involontariamente i muscoli attorno all'erezione della bestia
 
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Mirabell
view post Posted on 15/7/2009, 19:27




Fantastico, ricordava che la cosa l’aveva divertito la prima volta, procurandogli molto piacere, ma aveva esagerato a spingere e la ragazza ci aveva rimesso la vita.
Sentì poi la sua mano sul viso, non sapeva se essere stufo dei suoi tentativi di sottrarsi alla sua cattiveria oppure orgoglioso, di avere una vittima così combattiva e vitale pronta a tutto.

“Delizioso”

Si limitò a sussurrare divertito, passando poi la lingua sulla sua mano, sentendo ancora qualche goccia di sangue proveniente dai vari morsi, gli lasciò poi la gola di colpo, spingendosi però sul suo corpo penetrandolo completamente, stava per riversarsi in lui lo sentiva, così sorrise sornione riportando una mano al suo sesso, accarezzandola stavolta veramente bene, in maniera perfetta, segno che con qualche maschio della sua specie doveva essere andato.
Avrebbe umiliato del tutto il ragazzino facendolo godere, per poi venire in lui con forza.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 15/7/2009, 19:58




Il ragazzino, appena sentì la bestia lasciare la presa sul suo collo, aprì la bocca per prendere un forte respiro ma non riuscì a trattenersi dall'emettere un sonoro gemito a causa della lingua sulla sua mano e del modo in cui l'altro si spingeva in lui e gli carezzava il sesso.
Quando sentì il verso che gli era uscito arrossì ulteriolmente e si vergognò come un matto; a lui non doveva piacere.. e nonostante provasse dolore, nonostante non fosse una cosa consenziale, iniziò a provare un sottofondo di piacere a tutta quella tortura

-ahhh.. n-no.. anf... per..favore,, ah!

Mormorò con il viso rossissimo e gli occhi più scuri a causa dell'eccitazione che ora attraversava il suo corpo; sapeva che la bestia voleva umiliarlo facendolo venire nonostante Ariel non volesse.
Si poggiò una mano sul viso cercando di calmarsi mentre il suo petto si alzava e si abbassava velocemente e dei mugugni scappavano dalle sue labbra carnose invitanti e lievemente socchiuse
 
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Mirabell
view post Posted on 15/7/2009, 21:32




La bestia lo fissò e si sentì tremendamente eccitato nel vedere i suoi occhi scurirsi e la sua bocca lievemente aperta in un gemito.
Gli scostò poi una mano dal viso, mentre massaggiava il suo sesso con più forza scostandogli i capelli dal viso, per guardarlo meglio, leccando poi i punti sul suo collo che aveva stretto e che ora gli lasciavano un segno rosso che sarebbe diventato un livido.
Era divertente vedere che il ragazzo gli chiedeva per favore, ma non riusciva a bloccarsi e non ne aveva la minima intenzione, così si spinse ancora in lui, portandogli una mano dietro una schiena per farlo inarcare, poggiando il suo petto al proprio.
Lasciando poi che le sue gambe si piegassero per tenere la posizione e sentirsi completamente stretto nella sua carne.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 15/7/2009, 22:12




Ariel si inarcò per volere della bestia e lasciò che il suo piccolo e fragile petto si posasse contro quello dell'altro, bensapendo che, se solo il suo aguzzino avesse voluto, gli avrebbe potuto rompere qualche costola con un solo gesto della mano che pareva così enorme sulla sua efebica schiena.
si lascò quindi muovere come l'altro preferiva mentre tratteneva il fiato sentendo la bestia leccargli il collo e per un attimo lo assalì il terrore al pensiero che magari avrebbe potuto mangiarlo in quel momento stesso.. era un pensiero che però venne subito cacciato indietro quando l'altro iniziò a toccargli e vezzeggiargli il corpo con tocchi esperti e fatti apposta per far godere.
-i.. io.. anf.. st-o.. ah!
Chiuse di scatto gli occhi mentre sentiva l'altro entrargli dentro con forza e fino in fondo mentre la sua erezione veniva carezzata dalla mano di beast che non era sulla sua schiena.
Annaspò mentre involontariamente portava una mano tra i capelli del ragazzo sopra di lui e li tirava appena intanto che dal suo sesso iniziava ad uscire un pò di liquido e, il piccolo ariel, arrossiva e singhiozzava un pò per l'umiliazione e la vergogna che provava di se
 
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Mirabell
view post Posted on 15/7/2009, 22:52




Gli tirava i capelli, assurdo quasi nessuna ragazza ne aveva avuto il coraggio, anzi pensava gli fosse successo si e no una volta, era inaspettato da un ragazzino.
Sorrise quindi, per lo stupore strusciandosi quindi ancora su di lui, sapeva che stava per venire, perché quando accadeva il corpo si surriscaldava e la bestia questo lo sentiva alla perfezione nelle sue vittime, gli accarezzò quindi un attimo ancora la schiena passandoci le unghie ma senza l’intenzione di ferirlo, semplicemente erano parte di lui.
Gli morse poi il collo quando si sentì al limite, non come la prima volta per ferirlo a sangue ma in un gesto animalesco legato principalmente all’accoppiamento animale, venendo quindi nel corpicino esile del fanciullo sotto di lui.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 15/7/2009, 23:28




Il ragazzino ansimò pesantemente lasciando che la bestia gli mordesse il collo e si riversasse in lui prima che Ariel, a sua volta, venne contro il petto della bestia e nella sua mano emettendo un verso languido e sensuale; un ansimo strozzato o un gemito mal trattenuto.
Si liberò contro l'altro e un attimo dopo il suo corpo divenne debole e spossato, al punto che ricadde quasi morto tra le braccia forti della bestia.
Respirava affannosamente con il volto rossissimo e stanco e le guance rigate ancora dalle lacrime di prima; era magnifico, delizioso quanto dolce e appetibile nella sua stanchezza e nel suo abbandono.
Non parlò nè disse nulla poichè non ne aveva la forza, emise solo un lieve verso di disappunto prima di spostare le mani dai capelli dell'altro e poggiarle sul suo petto forte, facendo una lievissima e inutile pressione come per chiedergli di levarsi.
Si sentiva stanco e debole per colpa dell'assalto della bestia
 
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Mirabell
view post Posted on 15/7/2009, 23:41




Era così cedevole, la bestia sentiva il suo affanno e il probabile torpore che il corpo dolorante doveva causargli, eppure continuava a cercare di scacciarlo...una vera tentazione.
Sentiva che doveva lasciarlo o ne avrebbe avuto di nuovo voglia, del suo profumo suadente e della pelle morbida sotto le mani, sentì i suoi occhi nuovamente viola accennare a tornare rossi e li socchiuse, alzandosi poi per portare il ragazzino al suo giaciglio, aveva avuto l’idea di mangiarlo ma…era così magro, doveva almeno rimetterlo un po’ in carne o sarebbe stato decisamente deludente assaporarlo e se lo avesse scopato di nuovo, era certo che lo avrebbe ucciso...al che non avrebbe ricavato tutto ciò che voleva.
Lo poggiò quindi in maniera assai poco garbata, mentre una catena delicata, formata da cerchietti d’argento e oro bianco gli legava una caviglia, la bestia quindi lo lasciò li in mezzo alle pellicce, agli scialli e ai cuscini di piuma d’oca.
Uscì poi dalla caverna, deciso a compiere la sua vendetta e sparì nelle tenebre, deciso a far morire squartato l’uomo che l’aveva tradito e tutti coloro che erano al corrente della truffa a costo di lasciare il villaggio deserto.

 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 15/7/2009, 23:58




Ariel si lasciò depositare sul giaciglio di coperte e pelli e sospirò dolorante quando sentì la catena chiudersi attorno alla sua caviglia; bene.. dunque.. era un prigioniero?
Non emise nè parola nè verso, facendo solamente una smorfia dolorante a causa della forza e della cattiveria con cui il demone gli aveva rubato la sua prima volta; fissò poi il suo nuovo letto e prese il lembo di una pelliccia, usandola per coprirsi il corpo nudo e stremato.
Solamente quando la bestia se ne fù andata Ariel si lasciò andare ad un piccolo, breve ed intenso pianto intanto che con una mano si carezzava la gola dove già spiccavano i segni scuri causati dal suo aguzzino,
Cercò una posizione per riposare ma in qualunque modo si mettesse aveva dolore quindi si sistemò sdraiato a pancia in giù sulle coperte,con la pelliccia che gli copriva il corpo, riscaldandolo e rilassandolo un poco; aveva il terrore di sapere che fine avrebbe fatto quando la bestia sarebbe tornata.. strinse i pugni singhiozzando e serrando gli occhi in un'espressione affranta, triste, umiliata e disperata.
Lo odiava.. quanto lo odiava...
 
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Mirabell
view post Posted on 16/7/2009, 00:14




Concluse il suo compito, notando sorpreso che non era destinato a morire tutto il villaggio ma solo una parte dei nobili, le urla di dolore e distruzione svegliarono però il resto del villaggio col passare delle ore.
Nessuno di loro però vide la bestia, ma la cosa che sorprese di più il resto degli abitanti fu che, dentro i cadaveri di colore che erano morti atrocemente trovarono gioielli e ricchezze, che li fecero esultare, così la bestia in quell’assurda situazione fu ancora più amata e temuta che mai.
Tornò quindi alla sua caverna e tra le mani aveva un cesto di frutta freschissima e le parti migliori di un cervo soddisfatto, oltrepassò quindi la grande pietra e facendosi scivolare il mantello di dosso guardò la sua dimora, trovando il ragazzino ancora sul giaciglio coperto dalle pellicce.
Con uno schiocco delle dita un fuoco si alzò in mezzo alla stanza e lui vi buttò dentro la carne che invece di bruciare, volteggiando a mezz’aria cominciò a cuocersi, si avvicinò quindi al letto, continuava a sentire odore di sangue e la cosa lo scosse, dopotutto il sangue del ragazzino era delizioso.
Gli strappo quindi la pelliccia di volpe argentata di dosso e gli si sedette a fianco chinandosi sul suo corpo rivolto a faccia in giù, gli annusò la schiena e le spalle arrivando poi alle sue natiche…doveva averlo ferito pesantemente ma non voleva ritrovarsi il letto imbrattato così, afferrò un unguento presente in una boccetta di madre perla tra i pochi oggetti che erano accanto al letto e dopo averci immerso un dito, lo poggiò all’apertura del ragazzo curandolo all’istante.
Lo ricoprì quindi nuovamente con una pelliccia d’orso però, tornando vicino al fuoco per prendere dell’acqua e dell’ottimo latte di mucca condito con del miele.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 16/7/2009, 00:22




Si mordicchiò le labbra e il suo corpo si irrigidì automaticamente quando sentì la bestia annusargli la spalla, la schiena e poi le natiche; il terrore che avrebbe potuto saltargli addosso da un momento all'altro di fece forte e viva in lui, al punto che strinse con forza le pellicce con le dita e chiuse di scatto gli occhi.
Si sorprese quando l'altro si limitò a sfiorargli l'apertura e applicargli un olio per curarlo e farlo smettere di sanguinare.
Non gli piaceva essere nudo e quando l'altro lo coprì nuovamente con la pelliccia d'orso, più calda e pesante rispetto alla precedente, sospirò soddisfatto tirandosela fino alle spalle.
Ringraziarlo o non ringraziarlo?
Non sapendo cosa dire il ragazzino preferì far vagare il suo sguardo languido e stanco lungo la caverna, osservando tutto ciò che poteva e notò una magnifica arpa in fondo; un sorriso lievissimo gli si dipinse sulle labbra ma sparì subito dopo quando i suoi occhi si riposarono sulla bestia che armeggiava con del latte.. forse per oggi non sarebbe morto mangiato
 
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Mirabell
view post Posted on 16/7/2009, 00:33




In effetti la bestia al momento non desiderava divorarlo, si limitò a bere un po’ di latte, osservando le fiamme magiche danzare di fronte a lui, erano una magnifica compagnia negli inverni freddi anche se Beast non poteva soffrire il gelo.
Esse erano in grado di distinguere cosa e chi dovevano bruciare, senza toccare il resto, inoltre preparavano un ottima carne cotta al punto giusto.
La bestia sapeva che il ragazzino era sveglio, ne avvertiva il respiro, l’odore meno annebbiato dal sonno e sentì anche il suo cuore battere un paio di colpi di troppo quando bevve il latte, così seduto ancora a terra, col le braccia indietro che lo sorreggevano voltò il viso verso di lui, mentre delle fiamme lo illuminavano facendo sembrare la sua pelle ancora più ambrata e gli occhi viola luminosi.
Si chiedeva cosa avesse creato quello stato nel ragazzino, non che la cosa gli importasse ma era sempre meglio stare attenti…meglio prevenire che curare no?
Afferrò poi un attimo uno specchio, esso era sempre nascosto dalle fiamme in modo che nessuno potesse toccarlo, era grande all’incirca come un volto e quando Beast lo prese in mano brillò debolmente.

“Il villaggio”

Sussurrò con la sua voce, così terribilmente umana, che in altre circostanze avrebbe potuto sembrare dolce e musicale, mentre nello schermo apparivano le case e gli abitanti in festa.
Avvertì alcune delle loro parole e sentì un nome che lo colpì, poiché era pronunciato con timore e gratitudine insieme…“Ariel”
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 16/7/2009, 00:49




Il ragazzino d'istinto alzò la testa e mosse il piede facendo tintinnare la catena che aveva legata alla caviglia; gli veniva naturale reagire al suo nome poichè gli abitanti del villaggio lo chiamavano poco e solamente se volevano qualcosa da lui
-chi.. chi mi chiama?
Domandò con voce tremula e bassissima mentre si fissava attorno prima di notare lo specchio magico tra le mani della bestia; non sapeva cosa stesse guardando l'altro, ma era sicuro di avere sentito qualcuno pronunciare il suo nome e non poteva essere stata la bestia.
Facendosi forza con le braccia sollevò il busto rimanendo in una posa inconsapevolmente sensuale poichè era completamente nudo e metteva in msotra sia il petto e la schiena tenendo però dalla vita in giù completamente coperto.
Ansimò appena passandosi una mano sulla fronte e ritornando disteso come prima, cercando di prestare la minore attenzione possibile alla bestia.
 
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Mirabell
view post Posted on 16/7/2009, 00:57




Beast rilanciò lo specchio nel fuoco alzandosi, stava rimirando il ragazzino quando l’aveva visto ricadere nel letto, quegli esseri erano veramente deboli e inclini al malanno, così gli sfiorò la fronte e il collo con una mano accostandosi al giaciglio.
Ci mancava solo che mangiasse qualcosa di malato, sbuffò infatti, tirandolo poi un po’ su per le spalle, lasciandolo in parte coperto dalla pelliccia, poggiandolo poi in modo che i cuscini lo sostenessero, prese quindi una ciotola di latte caldo mettendogliela vicino, con un pezzo della carne pronta su uno dei vassoi d’argento, così morbida da poter essere tagliata anche dai suoi denti, da sciogliersi in bocca, e dalla frutta.

“Mangia e poi dormi”

Si limitò quindi a dire l’essere riflettendo sulla sua reazione, Ariel doveva essere il suo nome, rifletté quindi sdraiandosi dall’altra parte del larghissimo giaciglio.

 
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