| Miriel sospirò per un attimo, trovandosi solo sul letto e con un Astaroth abbastanza in subbuglio; ma cosa aveva fatto di male per finire così? Sapeva che Ast lo desiderava e anche lui desiderava avere la chimera ma non avrebbe di certo immaginato che un individuo giovane come l'altro avrebbe subito gli effetti della stagone degli amori. Purtroppo perònon poteva lasciarlosolo poichè o Astaroth sarebbe andato a cercare qualcuno su cui sfogarsi o qualche novizio avrebbe tentato di entrare nel letto. "Non posso accontentarti" Sussurrò quindi sistemandosi meglio a pancia in giù tra le pellicce e socchiudendo tranquillo gli occhi, cercando una posizione perfetta per dormire al fresco grazie la schiena e legambe completamente nude. "se senti davvero gli influssi della stagione degli amori potresti finire con bestie che non desideri" Sorrise in maniera tranquila, poggiando le braccia sul giaciglio e posando il viso sui propri avambracci esili ma morbidi "sono abbastanza egoista per non farti uscire dalla grotta senza di me" Concluse quindi con voce soddisfatta, aprendo solo un attiimo gli occhi per fissare di sottecchi Astaroth in preda a problemi esistenziali.
Naminè gemeva con forza, aggrappandosi saldamente ai capelli scuri del grifone e lasciando che la bocca del compagno gli mangiasse il petto di baci e morsi, cosa che solitamente nam non lasciava fare a nessuno poichè odiava che le altre bestie vedessero che lui si era sottomesso, che fosse appartenuto a qualcuno. Lo lasciò comunque fare mentre dalla propria bocca uscivano gemiti e parole incomprensibili poichè ilg iovane basilisco non era in grao di compiere nemmeno un minimo pensiero sensato a causa del sesso del grifone che, da quella posizione, riusciva perfettamente ad entrare in lui ed esplorare ogni parte del suo corpo, facendo sentire solamente per un attimo Naminè come quello inesperto dei due, e poi, il suo sesso che strofinava contro il ventre di grifis e la punta dell'erezione che colpiva le macchie gli facevano vedere le stelle; di certo il grifone non era un amante che era possibile ammaestrare come faceva solitamente Nam. "Dannazione Grifis" Bisbigliò a bassa voce, con il respiro accellerato ed il viso arrossato, mentre un braccio teneva saldamente il viso di Grifis attaccato al suo petto, all'altezza del capezzolo destro. "Credo di capire.. nh.. perchè eri un preferito di Beast" Mormorò a bassa voce, emettendo un ringhio ma un ringhio di gelosia, mentre si alzava e sedeva sul ventre di Grifis, muovendo appena il bacino a ritmo delle spinte del dominante, fissando il grifone dall'alto e lasciando che i capelli biondi cadessero sul proprio corpo e sul petto dell'altro, Naminè era eccitato come poche volte ma la stagione degli amori non lo faceva ragionare coerentemente ed ora si trovava terribilmente affamato delle attenzioni di Grifis e oltraggiato però dal fatto che forse Grifis vedeva in lui un Beast uke e nientaltro. Lo prese infatti per le spalle e glie le strinse talmente forte da rischiare di slogargliele entrambe, mentre chinava di pochissimo il busto, fissando Grifis con occhi fiammeggianti, iracondi e terribilmente eccitati, nessuno l'avrebbe usato come rimpiazzo e se quella bestia stava provando a farlo avrebbe tentato di ucciderlo dopo che si sarebbero divertiti.
Ariel emise un rignhio infastidito, mentre sospirava e socchiudeva gli occhi, prima di prendere il viso di Beast tra le mani, muovendo il bacino in modo da non dare più soddisfazione alla bestia, assecondando ogni sua spinta di modo che il sesso dell'altro fosse dentro di lui ma non abbastanza da tenere entrambi sulle spine, o almeno, Ariel lo era anche se il cucciolo immaginava che Beast avrebbe trovato velocemente un modo per conitnuare a prenderlo, bloccando il suo momento di rivolta. "Il mio limite sei tu Beast, e... gh.. ho intenzione di mostrarti che sono in grado di raggiungerti e di averti." bisbigliò leccandogli le labbra e mordendogliele con forza, al punto che tagliò il labbro inferiore della bestia, lasciando uscire il sangue che colava lungo il collo del dominante e che Ariel raccolse con la punta umida della lingua, percorrendo il percorso fino a tornare nuovamente alle labbra del compagno che leccò come scusa, spostando le mani fino a cingere con forza il collo della bestia e tirare il suo corpo esile ma accogliente di più contro quello dell'altro, forte e estremamente affascinante per Ariel come per ogni altro essere. Fece combaciare quindi i loro petti mentre il respiro accellerato del cucciolo si infrangeva sulle guance di Beast e il suo bacino si muoveva per tirare ogni singolo centimetro dell'amante dentro di se e cercare quel punto che ogni volta lo faceva impazzire, conscio che probabilmente se fosse venuto avrebbe perso ogni singola energia, oscchiuse quindi gli occhi verdi mentre i capelli argentei si attaccavano un poco al prprio corpo, a causa delle goccioline di sudore che scorrevano sulla sua pelle chiara
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