Nuova vita,nuove abitudini

“E ora dove vai, sono curioso”

Lo seguì quindi la voce irritante del demone, che lo fissava con un calmo divertimento.

“Non vorrai bruciare i libri o peggio farli sparire”

Fece quindi qualche passo verso di lui per avvicinarsi, con un sorriso decisamente sornione e cattivello sul viso.

“Su Felix vieni qui, fai il bravo micio! A no scusa angioletto! Il bravo angioletto...”

-Ti volevo solamente dare una mano-

Poggiò i libri su una scrivania là vicino.Perchè doveva sempre rovinare tutto?Perchè,perchè,perchè? Dannazione!
Si passò una mano sulla fronte,esasperato.Sapeva che non avrebbe dovuto dirglielo,lo sapeva!

-Lo trovi così divertente?-

Il demone si avvicinò al ragazzino, afferrandogli delicatamente una mano avvicinandosela al viso, per depositarvi un bacio.

“Te la sei presa, perché non ho riconosciuto la nostra ah si -cosa-?”

Sussurrò, facendogli poi scorrere piano le dita sulla mano, accarezzandola.

“Beh sappi che se non vado a letto con uno per un intera notte, non posso considerarlo il mio ragazzo”

Disse quindi divertito, attirandolo a se, facendogli così poggiare il viso al suo petto, abbassando il volto all'altezza del suo orecchio.

“Quindi non te la prendere”

Inutile dirlo,Felix arrossì,chiuse gli occhi sentendosi avvolto dal suo calore splendido e da quelle braccia possenti che,da una parte lo intimidivano,dall'altra non facevano altro che accrescere il suo senso di sicurezza.
Mugolò un pò e poi,imbronciato,disse:

-Non penso che l'avresti chiamata relazione nemmeno dopo una un'intera notte a letto con me-

Tirò su col naso,accorgendosi che aveva bisogno di un fazzoletto,il freddo lo aveva tutto intorpidito.

-Sei stato con molti ragazzi?Mi avevi detto che ci sapevi fare con le donne,ma con i ragazzi?-

“Oh beh io mi considero capace in quasi ogni campo”

Disse divertito il demone, sfiorandogli con due dita una guancia, guardandolo poi arrossire, a volte sembrava davvero ingenuo, dopotutto era un angelo.

“Il sesso anale è uguale per entrambi”

Sussurrò poi divertito.

“Quindi ci so di certo fare”

L'insieme di parole "sesso anale" lo turbava in modo particolare,e,ovviamente, lo terrorizzava.
Quel suo modo di porsi inoltre non lo rassicurava un gran che,era sempre così distante quando gli parlava,così freddo e gelido che a volte temeva che le sue braccia forti non sarebbero bastate a scongelarlo.
Annuì,anche se in realtà non sapeva bene per cosa stesse ondeggiando la testa,semplicemente un rituale forse,chissà.
L'attimo dopo il suo sguardo era lontano e Felix non c'era più,guardava altrove,perso in chissà quali ricordi e quali lontane epoche.
Alec gli ricordava la sua infanzia,ma non sapeva capire bene perchè ne in che modo,semplicemente,gli infondeva quella precisa sensazione.

Alec rimase con lo guardò attento, gli sembrava che Felix fosse completamente altrove con la testa.

“Ti sei perso nel mondo dei sogni?”

Soffiò direttamente nel suo orecchio, prima di mordergli piano un lobo e rubargli un bacio a fior di labbra.

“Terra chiama Felix....Felix ci sei?”

Gli accarezzò quindi una guancia perché si riprendesse.

Si riscosse subito,d'altronde gli aveva dato un bacio.
Arrossì ancora mentre il suo sguardo riprendeva presenza e limpidezza e gli regalava un sorriso caloroso e cristallino:

-Sai,in realtà non apprezzo moltissimo il diminuitivo Felix,certo lo usa tanta gente,ma da te...insomma io vorrei che mi chiamassi in un altro modo,ecco..-

Arrossì mentre sviava il suo sguardo evidentemente interrogativo e muoveva le mani in aria facendo segno di diniego:

-No,no niente cancella tutto...-

Si grattò la testa imbarazzato fissando il pavimento concentratissimo.

Il demone lo guardò divertito.

“Ah si, vuoi che ti chiami Felicitè in modo informale?”

Chiese quindi guardandolo attentamente, mentre poggiava una mano sul tavolo alle sue spalle, imprigionandolo così tra esso ed il suo corpo.

“Sentiamo, come vuoi che ti chiami?”

Sussurrò quindi scostandosi i capelli lunghi con una mano dal viso.

-F-felicitè non è informale!-

Ribattè balbettando e ingoiando un groppo di saliva piuttosto consistente.
Sospirò mentre riprendeva il controllo e andava a sfiorargli quei capelli che adorava letteralmente:

-Come hai fatto a tenere i capelli lunghi anche quando facevi il soldato? io sono stato costretto a tagliarli-

“Beh diciamo che ero un tipo furbo”

Gli sussurrò il demone sulle labbra, sovrastandolo quindi un po' col suo corpo muscoloso, lasciando che gli toccasse i capelli come più preferiva.

“Essere il migliore poi da dei vantaggi”

Disse quindi portandosi una mano al mento pensieroso.

“Poi nessuno mi ha mai negato nulla”

-Non dicevo in quanto ad ordini superiori,piuttosto per praticità-

Si toccò i capelli,come per assicurarsi che la sua bellissima chioma corvina che per tanto tempo era stata il suo carattere principale davvero non ci fosse più;Tagliarla era stata dolorissimo,rappresentava una parte importante del suo essere...

-Insomma,non so tu,ma io avevo una certa difficoltà a mirare con i capelli davanti agli occhi,inoltre era un punto debole,molti li tiravano..e credo che in assoluto non ci sia dolore più grande-

Scosse la testa,come a voler chiudere il discorso,sapeva che lo avrebbe annoiato e non aveva voglia di vedere la sua faccia insofferente e infastidita,probabilmente la più odiosa di tutte le sue espressioni.

Il discorso in realtà non lo annoiava più di tanto.

“Nessuno mi si è mai avvicinato abbastanza da tirarmi i capelli”

Disse infatti divertito, sporgendosi un altra volta verso di lui.

“Ma credimi esistono dolori mille volte peggiori”

Gli sussurrò quindi sulle labbra,, passando una mano sui capelli decisamente corti rispetto ai suoi.

Chiaramente doveva fare il grande uomo ed il grande combattente,ormai lo sapeva e la cosa non lo infastidiva più di tanto,però era altrettanto chiaro che non lo considerasse minimamente alla sua altezza,nè come uomo,nè come combattente.

-Ah si?-

Chiese,sussurrandolo sempre sulle sue labbra:

-Quali sarebbero?-

Continuò poi ammiccando e passando un dito dal collo fino all'orecchio e poi il altro tra i suo capelli.

Alec osservò divertito che l'angioletto non rispondeva più alle sue provocazioni e sorrise divertito.
Era evidente come lo stuzzicava con le mani e con lo sguardo, il che lo divertiva molto, ma non sapeva bene come comportarsi, in fonfo era sempre un angelo forse sbagliava davvero a starci insieme.

"Non penso di essere la persona più adatta per mostrarteli"

Sussurrò divertito, per poi socchiudere gli occhi.