Nuova vita,nuove abitudini

-Adesso che c'è? Avrei fatto veramente meglio a non dirti la mia natura-

Sussurrò sui suoi capelli mentre li accarezzava con calma e sensualità,passando un palmo sulla nuca e massaggiandola con le punte delle dita per poi risalire sulle orecchie giocando con i lobi

-Non mi spezzo così facilmente,sai?-

“Penso che prima o poi l'avrei scoperta lo stesso”

Si limitò a dire il demone fissandolo perdere tempo coi lobi delle sue orecchie, non era di certo li che doveva sfiorarlo per blandirlo, poggiargli le mani sul petto l'avrebbe reso forse più ben disposto, oppure accarezzargli una guancia.

“In fondo sei così...inesperto”

Sorrise quindi con occhi lievemente brillanti.

-Non tutti gli angeli sono inesperti...-

Gli sussurrò con la vecchia voce che era tornata a fargli visita

-O almeno,non in eterno-

Continuò sulle sue labbra posandogli le mani sul petto solo per spingerlo indietro,in modo da liberarsi dalla sua morsa e dirigersi lontano da lui,giusto per dispetto,per farlo dannare un pò e,ovviamente,per divertirsi.

La sua voce in effetti lo aveva scosso e se non si fosse allontanato di certo Alec gli sarebbe saltato addosso.
Così l'uomo si costrinse a sedersi su una sedia, poggiandosi una mano sugli occhi.

“Starei più attento se fossi in te con quella voce”

Sussurrò quindi divertito, inspirando profondamente.

“Prima o poi troverai qualcuno molto meno gentile di me”

Dio,ma cosa aspettava a saltargli addosso?Erano ore che tentava di stuzzicarlo.Cosa gli serviva,un invito scritto?Alec era davvero capace di far diminuire tutta la sua autostima,adesso non riusciva a turbarlo nemmeno con la voce!

-Hai finito qua?Possiamo tornare in camera o vuoi andare da qualche parte?


Chiese,non riuscendo a contenersi.Tanto aveva scoperto che usare o meno la voce non cambiava nulla in Alec,probabilmente non era obiettivamente desiderabile.

Gli occhi di Alec però erano più scuri e forse l'altro non aveva notato che stando in biblioteca il rischio di essere beccati era altissimo.

“Non saprei, ma vorrei tornare in stanza”

Sussurrò quindi, mentre con la mano gli faceva segno di avvicinarsi a lui.

-Allora andiamo,dai-

Disse,tendendogli la mano e riuscendo finalmente a modulare la voce.
Quando vide il gesto di Alec lo guardò interrogativo e si avvicinò a lui tranquillamente:

-Che succede? stai male?-

Chiese alzandogli il mento e guardando i suoi occhi per vedere se era tutto a posto.

Quando gli fu abbastanza vicino Alec lo afferrò, stringendogli un istante il collo con una mano, per poi attirarlo a se in un bacio furioso, mordendogli un po' le labbra.

“Dovrei punirti per uno scherzo simile”

Sussurrò quindi sulle sua labbra per poi mordergli una guancia.

“Potrei farti camminare nudo per la scuola, ti va?”

In realtà non era sua intenzione fargli uno scherzo,ne tanto meno si aspettava una reazione del genere da parte sua che,indubbiamente,gli fece accelerare il battito cardiaco e imporporare le guance.
Si mordicchiò le labbra mentre,alle sue ultime parole,sbuffava contrito,evidentemente non gli dava fastidio che tutti lo vedessero nudo

-Se va bene a te-

Disse allontanandosi e iniziando a spogliarsi sotto lo sguardo allibito degli alti frequentatori della biblioteca

Alec alzò un sopracciglio, per poi sedersi più comodo sulla sedia.

“Vediamo fin dove arriva il tuo pudore”

Sussurrò quindi sedendosi più comodi.

“E poi forse quando avrai smesso di fare l'idiota potremmo anche andare in camera”

Lo fulminò con lo sguardo mentre,infuriato,si toglieva la camicia in maniera estenuante,un bottone alla volta,facendo scorrere le mani sul petto glabro e pallido e se la sfilava via dalle spalle lentamente facendola ricadere a terra.
Sapeva che lui non lo avrebbe fermato,ma davvero sperava che lo avrebbe fatto.
Conscio di ciò passò alla cintura che sfilò velocemente mentre già iniziava a sentire una certa vergogna oltre che ad un certo freddo.
Si guardò un attimo intorno sentendosi fortemente in imbarazzo oltre che ovviamente squadrato.
Un altro errore,un'altra umiliazione.
Non perse un secondo di più,si rivestì completamente e se ne andò via dandosi mentalmente dell'idiota perchè,davvero,non ne combinava mai una giusta.

Il demone stava per porgergli la mano e fermarlo ma non fece in tempo, a quanto pareva il ragazzino era sparito alla sua vista.
Si alzò quindi con aria pigra avvicinandosi alla porta per uscire con calma, sospirando quindi infastidito.