The abode of Lesser Brothers Lionel

"sai di potere James, di passione sfrenata e di promesse magnifiche che manterrai.. a partire dal rendere questa notte magnifica"
Sorrise affascinante lasciando strofinare il sesso dell'altro in mezzo alle sue natiche, non vedeva l'ora che il compagno lo prendesse.. voleva rivivere quell'esperienza magnifica e al coltempo assurda vissuta in discoteca.. perchè assurda? Beh, era la prima volta che il biondino si lasciava prendere da qualcuno, senza contare che poi non aveva fatto moltissime storie e si era lasciato toccare e carezzare come James preferiva
"..e.. hai addosso anche il mio odore, è una cosa che mi fa impazzire"
Ringhiò sfilando i denti dal suo collo e leccandogli un pò le due piccole ferite mentre con il bacino sfregava contro quello dell'altro e i loro sesso si strofinavano assieme

“Potere, forza e promesse...”

Sussurrò James sulle sue labbra, per poi baciarlo avvertendo il gusto metallico del suo sangue unito a quello del vampiro che lo fece subito esaltare, era un connubio stranissimo, ma sapere di avere un sangue abbastanza buono era per assurdo una soddisfazione.
Sorrise quindi, per poi far staccare le gambe del vampiro da se, mettendolo in piedi, per scendere a baciargli il collo e le scapole, depositando radi e delicati morsi, nell'attesa di avvertire il suo calore scorrere nella pelle fredda del vampiro.

“Sono stato frettoloso nella Dark room, sono certo di poter rendere molto meglio”

Disse poi divertito, mormorando le parole sulla sua pelle calda, inginocchiandosi poi di fronte a lui, James era così alto che il suo volto arrivava all'altezza del petto del vampiro, infatti tirandolo un po' giù per un braccio, gli morse con forza un capezzolo succhiandolo e martoriandolo, mostrando anche così che per quanto fosse bravo con le mani in realtà il suo punto forte era...la lingua, che faceva roteare sul bottoncino rosato tra un morso e l'altro, con movimenti sapienti della bocca e dei denti.

Marquise si lasciò andare ad un gemito mentre sentiva la lingua del suo compagno sui suoi piccoli e deliziosi bottoncini di carne, riusciva a percepire la saliva bagnata di James che lasciava freddo sulla sua pelle e che lo faceva rabbrividire.. il tutto mentre il sangue caldo bevuto dal ragazzo entrava in circolo nel corpo del vampiro e scaldava la sua pelle che divenne immediatamente più sensibile agli assalto dell'altro, al punto che avvolse le braccia attorno alla nuca del minore di fratelli Lionel e lo tenne stretto a se, respirandogli affannosamente tra i capelli indisciplinati e scuri come la pece.
"James.. l'ombelico.. ora!"
Ringhiò con voce eccitata mentre si mordeva le labbra rosse come una ciliegia matura e il suo bacino ondeggiava lievemente, facendo tintinnare appena il delizioso pearcing che aveva all'ombelico, Marquise era certo che quella adorata lingua l'avrebbe fatto impazzire se si fosse posata lì, facendolo godere del contrasto del freddo metallo, la lingua morbida e la pelle calda.
"è la nostra notte di.. nh.. nozze.. fai felice la tua mogliettina"
Sussurrò con tono canzonatorio, cercando di spingere in giù il viso ma soprattutto la bocca di James

Sentire le mani del vampiro strette ai suoi capelli fu più piacevole di quanto James si aspettasse, solitamente detestava che gli tirassero i lucidi capelli scuri che gli arrivavano alle spalle ma le dita lunghe e sottili del suo fresco sposo non erano affatto fastidiose.
Decise quindi di accontentarlo, abbassando la testa, quel tanto per cui il sesso di Marquise si ritrovò schiacciato dalla sua gola e la sua bocca calda si posasse sul piercing del vampiro.
Sentiva la pelle del compagno fredda come l'oggetto, ma piano si stava riscaldando di un delicato tepore che lo fece vibrare, avvertiva il suo sangue dentro quel corpo magro.
Sorrise quindi il demone, per poi mordere delicatamente la pelle dell'ombelico in maniera invitante, passando poi la lingua sul piercing stuzzicandolo diabolicamente, mentre entrambe le sue mani risalivano i fianchi del vampiro, per poi scendere e accarezzarli, passando anche sulle cosce, prima la parte esterna e poi l'interna.

Marquise non doveva perdere tempo a parlare, doveva solo gemere e inarcarsi per lui, invitandolo con tutto il suo corpo.

Se James voleva che Marquise non facesse altro che gemere ed urlare il suo nome allora il giovane stava facendo senza alcun dubbio un buonsissimo lavoro a sentire dai delicati ansimi e dai lievi sospiri eccitati che scappavano dalle labbra color ciliegia del vampiro.
Il corpo del biodno si inarcò mentre portava l'anulare dove vi era deposta la fede alla bocca e leccò l'anello con la punta della lingua, circuendo il gioiello e gustandosi il sapore ferroso che tanto gli piaceva e percepiva nel sangue di James ed ora persino sulla loro fede noziale
"lascia che ti scopi la tua adorata bocca James"
Miagolò con voce sensuale, muovendo appena il bacino per far strofinare la sua erezione sul collo del suo adorato marito; era così delizioso.. chissà se ne aveva mai preso un altro in bocca a parte il suo..? Mnh.. chissà quanto era caldo e bagnato dentro.. sarebbe stato meglio di scopare chiunque altro, Marquise ne era certo. Come era certo di volere che quella bocca arrogante e presuntuosa si posasse su di lui, facendolo gemere come una puttana.. buffo.. uno come lui che si sposa.
Sogghignò reclinando il capo all'indietro, mordicchiandosi le labbra mentre i suoi capelli scivolavano lungo il muro e le sue mani carezzavano la cappigliatura scura del compagno.
"Perfavore.. anf.. Jame-s"
Sospirò inarcando con forza la schiena quasi a spezzarsi

E sia...
Pensò James deciso ad accontentare il compagno, anche se a dire il vero era sempre stato lui a ricevere certe attenzioni, non gli era mai toccato infatti di dover fare un servizietto a qualcuno, primo perché non ne aveva mai avuta l'intenzione e secondo perché nessuno aveva mai avuto il coraggio di chiederglielo.
Poggiò quindi una mano sull'ombelico di Marquise tirandogli delicatamente il piercing, per poi spingerlo contro il vetro perché i suoi glutei sodi e rotondi praticamente perfetti sentissero il freddo schiacciandosi un po', insomma se si convinceva un Lionel a fare una cosa questi la faceva bene.
Avvertì quindi il sesso dell'altro sulla sua guancia quando si abassò lievemente e vi poggiò le labbra su un lato senza baciarlo ne morderlo, solamente percorrendone la lunghezza in una carezza per poi arrivare alla punta e morderla piano, passando solo un attimo la lingua sulla fessura in cima come piaceva a lui quando glielo facevano.
Tese quindi l'orecchio, giusto per avere una conferma che quello che faceva piaceva al biondo, poggiando poi i denti e la lingua proprio sotto la cappella in un punto sensibilissimo, per poi mordere quell'esatto pezzo di pelle bollente, liscia e fremente per succhiarlo.
Che dire Marquise avrebbe penato molto prima di ottenere un servizietto completo da suo marito, lo stavano anche ad indicare le mani possessiva che erano andate ad allargargli ancora un po' le gambe, per poi tirarlo a se stringendogli possessivamente i glutei.