| Darcy lo guardava tranquillo mentre osservava la stanza, bene sembrava che gli piacesse si disse, ascoltando poi con calma le sue parole, era sempre stato bravo a interpretare gli altri.
“Puoi andare dove vuoi, questa adesso è casa tua”
Disse con calma scuotendo le spalle, portandosi poi una mano ai capelli per accarezzarli un istante.
“Ma non allontanarti troppo dalla costa, di notte questo mare è pericoloso, ha onde fortissime e squali feroci, anche se sei un tritone preferirei che stessi vicino alla costa e alla spiaggia privata”
Concluse quindi, sorridendo nel sentire le sue parole su Jillian.
“E ti avverto, mio figlio è un osso molto più duro di quel che credi, sembrerà carino e gentile per poi attaccare quando meno te lo aspetti, a meno che tu non riesca a cambiarlo almeno un po'”
Poggiò quindi la chiave della stanza sul mobile che Evelyne stava sfiorando, avvicinando il volto al suo per baciargli un solo istante una guancia, che sapeva di sole.
“Buonanotte”
Si limitò poi a dire sorridendogli, per poi uscire dalla stanza degli ospiti che ora sarebbe diventata quella di Evelyne e andare a cambiarsi nella sua, decisamente più tetra con drappi e colori scuri sul letto e alle pareti, nero e viola i colori che contraddistinguevano la sua stirpe. Poco arredata, Darcy non portava i suoi amanti li, vi era un pianoforte nero a coda il grande letto e la vasca da bagno nella stanza adiacente, con poi il balcone stupendo ed elegante, da cui si accedeva attraverso una porta di vetro bordata d'oro. Gli unici soprammobili erano delle foto sul pianoforte...quella di un bambino dagli occhi più chiari del cielo, quella di un ragazzo simile a Darcy ma dagli occhi viola che non sembrava essersi accorto dell'obbiettivo e una con lui che teneva in braccio un piccolo Jillian che gli tirava i capelli lunghi. Ebbene si, era stato Darcy a occuparsi di Jillian poiché le piccole veela usavano inconsciamente i propri poteri e il padrone della Dark room non voleva rischiare che lo rapissero. C'era poi un archivio di lato al letto con un sacco di documenti, su cui spiccavano poi vari nomi, Max, Marquise, Alexander, Julien...e altri che però possedevano meno fogli, segno che gli informatori di Darcy avevano difficoltà a seguirli.
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