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Spese casalinghe!, L'asta demoniaca

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Mirabell
view post Posted on 13/11/2009, 12:21




Darcy lo guardava tranquillo mentre osservava la stanza, bene sembrava che gli piacesse si disse, ascoltando poi con calma le sue parole, era sempre stato bravo a interpretare gli altri.

“Puoi andare dove vuoi, questa adesso è casa tua”

Disse con calma scuotendo le spalle, portandosi poi una mano ai capelli per accarezzarli un istante.

“Ma non allontanarti troppo dalla costa, di notte questo mare è pericoloso, ha onde fortissime e squali feroci, anche se sei un tritone preferirei che stessi vicino alla costa e alla spiaggia privata”

Concluse quindi, sorridendo nel sentire le sue parole su Jillian.

“E ti avverto, mio figlio è un osso molto più duro di quel che credi, sembrerà carino e gentile per poi attaccare quando meno te lo aspetti, a meno che tu non riesca a cambiarlo almeno un po'”

Poggiò quindi la chiave della stanza sul mobile che Evelyne stava sfiorando, avvicinando il volto al suo per baciargli un solo istante una guancia, che sapeva di sole.

“Buonanotte”

Si limitò poi a dire sorridendogli, per poi uscire dalla stanza degli ospiti che ora sarebbe diventata quella di Evelyne e andare a cambiarsi nella sua, decisamente più tetra con drappi e colori scuri sul letto e alle pareti, nero e viola i colori che contraddistinguevano la sua stirpe.
Poco arredata, Darcy non portava i suoi amanti li, vi era un pianoforte nero a coda il grande letto e la vasca da bagno nella stanza adiacente, con poi il balcone stupendo ed elegante, da cui si accedeva attraverso una porta di vetro bordata d'oro.
Gli unici soprammobili erano delle foto sul pianoforte...quella di un bambino dagli occhi più chiari del cielo, quella di un ragazzo simile a Darcy ma dagli occhi viola che non sembrava essersi accorto dell'obbiettivo e una con lui che teneva in braccio un piccolo Jillian che gli tirava i capelli lunghi.
Ebbene si, era stato Darcy a occuparsi di Jillian poiché le piccole veela usavano inconsciamente i propri poteri e il padrone della Dark room non voleva rischiare che lo rapissero.
C'era poi un archivio di lato al letto con un sacco di documenti, su cui spiccavano poi vari nomi, Max, Marquise, Alexander, Julien...e altri che però possedevano meno fogli, segno che gli informatori di Darcy avevano difficoltà a seguirli.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/11/2009, 21:53




Buonanotte?
Per un pelo il tritone non si mise a ridere, davvero pensava che avrebbe dormito ora che aveva il permesso di andare a fare il bagno nel mare? Prese su le chiavi della camera e con passo sicuro uscì dalla porta, per poi scendere la lunga ed elegante scalinata, percorrendone il corrimano con il polpastrello.. quella casa pareva antica e magnifica, una di quelle ville antiche di nobili aristocratici e lui l'adorava un sacco.
Scese le scale e si chiese per un attimo se non fosse il caso di invitare anche il cucciolo di Darcy ma poi pensò che avesse ben altro da fare che fare il bagno di notte con la tata.
Uscì quindi dalla villa e, seguendo l'istinto, riuscì a trovare la spiaggia privata di cui gli aveva vagamente accennato il padrone della casa.
La sabbia era pulita, priva di qualunque sporcizia, ed il mare era così nero da parerepetrolio, l'unica luce erano le stelle che si rispecchiavano sulle acque candide del mare ed inoltre alcune luci accese della villa che si notavano attraverso le finestre.
Si tolse con calma il vestito bianco, piegando tutto con accurateza e lasciando il vestiario e la chiave impilati sulla sabbia magnifica.
Il tritone, ora nudo, fece due passi fino ad essere in acqua fino alle cosce e poi si tuffò.
Percepì il chiaro pizzicorio della metamorfosi e in un attimo le gambe furono sostituite da una magnifica coda color oro e un velo che, se fosse stato in piedi, sarebbe arrivato quasi certamente fino a terra; l'allenamento e gli insegnamenti di Donatien avevano dato i suoi frutti e ora finalmente Eveline poteva dire di essere uno degli esemplari più belli della sua spece.
Ne andava fiero di questa sua bellezza, così come andava fiero delle scaglie che se, illuminate dalla luce notturna risplendevano creando un magnifico gioco di colori.
Si sfiorò per un attimo le orecchie, sorridendo soddisfatto, prima di mettersi a pancia in su sul pelo dell'acqua e iniziare a nuotare tranquillamente.
"che strana famiglia che sono"
Mormorò ridendo divertito, mentre i capelli color cioccolato si espandevano sulla superfice dell'acqua, creando attorno al suo viso una spece di aureola.
 
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Mirabell
view post Posted on 13/11/2009, 22:18




Darcy che si stava preparando per la notte avvertì chiaramente il suono che produsse Evelyne nel tuffarsi in acqua, pensava fosse stanco e volesse riposare dopotutto era stata una giornata alquanto faticosa per lui, ma pareva non essere così.
Quindi con la camicia bianca sbottonata e i pantaloni scuri uscì sul suo balcone, sedendosi sul cornicione, in un movimento che sembrava una posa calcolata e perfetta ma che per il boss significava solo sedersi.
Vide subito la coda che come un riflesso chiaro risaltava sull'acqua colpita dalla luna, era dorata di certo una scelta perfetta per la loro tata, che si muoveva leggiadra tra le onde, un vero spettacolo si disse tra se il maggiore dei fratelli Lionel, per poi rientrare nella sua stanza, certo che non avrebbe avuto problemi nel suo ambiente.

C'erano un altro paio di occhi però puntati sulla bella sirena che si aggirava nel loro pezzo di costa privato, Jillian continuava a fissare Evelyne sconvolto.

“Wow”

Riuscì solo a sussurrare dalla sua finestra, per poi socchiudere gli occhi attento, la sua tata era veramente carina!
Sospirò quindi deliziato per poi tornarsene a letto completamente nudo.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/11/2009, 22:36




Li aveva sentiti entramibi, il tritone aveva percepito gli occhi di entrambi puntati su di lui ma aveva continuato a fare come se nulla fosse, forse se Darcy sarebbe stato colto in flagrante nel fissarlo avrebbe continuato comunque ad osservarlo senza vergogna ma, non sapendo invece la reazione del cucciolo ad essere beccato, Eveline preferì sorvolare sugli sguardi che gli avevano lanciato.
Stette lì ancora per dieci minuti e poi, complice la stanchezza, la tata sentì il bisogno di andare a letto così uscì dall'acqua e, recuperate le chiavi, si allacciò in modo approssimativo il vestito ripercorrendo la strada del ritorno di umore migliore.
Tornò quindi in stanza in poco tempo e si rilassò sul letto, non cambiandosi nemmeno e finendo per addormentarsi praticamente subito, non copprendosi con la notte ma ringraziando il fatto che quella notte non faceva assolutamente freddo
 
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Mirabell
view post Posted on 13/11/2009, 22:50




La notte corse abbastanza tranquilla a casa Lionel, il più mattiniero ad alzarsi fu Jillian, esaltato dalla nuova scoperta fatta sulla tata, che andò a controllare i vestiti che a quanto pareva suo padre aveva ordinato la sera prima per lui.
Darcy era un essere che amava lavorare al buio, quasi quanto odiava alzarsi prima di mezzo giorno, il che era incomprensibile per lui, lasciava che gli portassero la colazione in camera se un amante si tratteneva più a lungo ma lui pranzava, la sua colazione era al massimo uno spuntino nelle ore notturne, preferibilmente spalmato sul partner scelto per l'occasione.
Così solo il figlio ora era a tavola a gustarsi delle frittelle di mela da leccarsi i baffi, voleva conoscere meglio il nuovo arrivato in tutti i sensi e la curiosità lo stava divorando.
Bevve quindi il suo succo d'arancia in attesa, augurandosi che la tata non sbagliasse stanza e andasse in quella del padre, la mattina i poteri di Darcy erano fortissimi ed era sempre steso tra le coperte coi capelli lunghi e le orecchie da elfo a quelle ore, inoltre non si controllava bene e, saltava volentieri addosso a chi si presentava a quell'ora in camera sua, per poi spesso arrabbiarsi.

“Papà odia che si entri nella sua stanza”

Sussurrò tra se, cercando di ricordare se c'era mai entrato lui.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 14/11/2009, 19:43




Evelyne ovviamente non sapeva nulla di questo e si era già avviato verso la camera privata di Darcy, con l'intento di farsi spiegare le regole di quella casa, insomma.. immaginava che ci fossero delle cose che poteva e non poteva fare ma non aveva la minima idea di quali fossero quindi era meglio chiedere prima di creare confusione alla giovane famiglia
Si fermò quindi davanti alla camera di Darcy, indossava un magnifico pigiama di seta color argenteo con sopra la vestaglia coordinata, lunga fino a terra e con magnifici ricami d'oro sulla seta.
Sospirò passandosi una mano tra i capelli, non gli piaceva disturbare la gente ma in fondo darcy si era scordato di dirgli le cose fondamentali.
"Mister Darcy.. mi spiace disturbarla ma avrei delle cose da chiederle"
Bussò alla porta due o tre volte, tendendo l'orecchio per captare ogni singolo rumore all'interno della stanza.
 
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Mirabell
view post Posted on 14/11/2009, 21:11




Darcy era nella penombra della sua stanza, il petto nudo, bianchissimo e il corpo a malapena nascosto dal lenzuolo viola e dalla vestaglia decorata del padrone della Dark room la cui cintura era allentata sulla sua vita e si lasciava ricadere in dolci forme sul suo corpo, mostrandolo in tutta la sua incantevole bellezza.
I capelli scuri come la notte del padrone di casa, si erano sparsi sul cuscino e sul letto, lunghi almeno fino ai suoi fianchi, le orecchie chiare a punta e gli occhi, incredibilmente brillanti nascosti da ciglia ancora più lunghe.
Avvertì battere sulla porta e si sveglio, avvertendo la bocca per nulla impastata e il buon odore che aveva quando si trasformava.
Sorrise quindi tra se inconsciamente, avrebbe voluto urlare all'ospite indesiderato di sparire ma, il suo potere era molto forte e tutti nella casa sapevano che non dovevano disturbarlo, tutti tranne uno.

“Entra”

La sua voce sviolinò dolce e cadenzata, mentre si scopriva, sedendosi sul letto in una posa alquanto sexy e noncurante.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 14/11/2009, 22:08




Il giovane tritone fece un solo passo in avanti e poi si bloccò di colpo.
Lo sentiva, sentiva il potere di Darcy sfirgolare e mostrarsi con forza e prepotenza, si sentiva sempre più attratto dal corpo del Veela e tutto questo a causa della potenza del giovane.
Dannazione, non andava bene così, distolse lo sguardo dal corpo flessuoso e ben proporzionato del suo sexyssimo datore di lavoro, era certo che gli avrebbe causato parecchi grattacapi.. Evelyne non era solito desiderare qualcuno ma, diavolo, non riusciva a resistere a quel potere che lo richiamava come un sensuale canto di sirena
"volevo domandarle se per caso lei si è dimenticato di elencarmi le regole della casa."
Chiese chiudendo la porta alle sue spalle di modo da non far entrare luce nella stanza del capo che gli pareva lievemente ancora mezzo addormentato o forse solamente infastidito dall'entrata del tritone.
Si passò una mano tra i capelli, cercando di tranquillizzare i suoi sentimenti che erano completamente in subbuglio a causa dei magnifici occhi, della sensualissima espressione e dal corpo accattivante dell'altro.. era magnifico..
"non avrei dovuto disturbarla ma credevo fosse doveroso chiederle se ci fosse qualcosa che mi è vietato fare"
 
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Mirabell
view post Posted on 14/11/2009, 23:03




“Beh...c'è una regola in effetti, in questa casa...una sola”

Si limitò a sussurrare il veela, mentre i suoi occhi per un attimo diventavano quelli di un felino, mentre fissava la mano di Evelyne perdersi tra i suoi capelli color nocciola per accarezzarli.
Scese quindi dal letto, sorridendo malizioso, mentre i capelli scuri gli ricadevano sulle spalle, accarezzandogli il collo e le orecchie, in maniera sensuale, mentre si avvicinava con passi lenti e calcolati che per lui erano normali al tritone.
Si fermò quindi a pochi centimetri da lui, senza toccalo per poi poggiare una mano sulla porta chiusa alle sue spalle, avendo così il braccio vicinissimo al suo volto, mentre si specchiava in quegli occhi simili al cioccolato e ammirava il tatuaggio azzurro sulla fronte dell'altro.

“Non si deve mai, e dico mai entrare nella mia stanza prima di mezzogiorno”

Sussurrò quindi con una voce a dir poco oscena, sensuale e magnifica che sembrava risuonasse direttamente nella mente di chi la ascoltava grazie al potere del veela.

“Perché non controllo i miei poteri in quelle ore”

Sorrise quindi beffardo, fissando il corpo slanciato e bello dell'altro quasi in trappola tra lui e la porta.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 16/11/2009, 19:43




Gli occhi del tritone si annebbiarono, sopraffatti dal fortissimo potere che Darcy emanava, la bellezza del giovane era splendente e accecante, nemmeno Donatien gli avrebbe resistito se solamente lo avesse avuto davanti così.. mezzo svestito e sensuale, con quella voce che promette di farti urlare e gemere di piacere per ore e ore, finchè il tuo corpo non sarebbe ricaduto abbandonato senza forze tra le sue braccia.
Eveline però riuscì a resistere all'incredibile eccitazione che il Veela causava e si limitò quindi ad allungare una mano, poggiandogliela sulla guancia mentre le labbra si posavano dolcemente sull'altra guancia, innocente come un bambino e sensuale come una puttana, il tritone sapeva di essere così ma era ben coscente che la sensualità era una cosa che faceva parte del suo essere e non era una cosa studiata per cercare di essere più appetibile agli occhi degli altri uomini.
"mi spiace averle disturbato il sonno mister Lionel ma volevo chiederle se almeno la prima volta si univa al tavolo, con me e il signorino Jillian, per la colazione"
Sussurrò scostando le labbra dalla pelle vellutata dell'altro, prima di elargirgli un'ultima carezza e togliersi da quella posizione, non gli piaceva essere bloccato con le spalle al muro, così camminò nella camera con l'eleganza che gli era solita fino a raggiungere il magnifico armadio che era certo custodisse abiti di ottima fattura e molto pregiati
"mi farebbe molto piacere"
Ammise inclinando il capo e lasciando che la cascata di capelli color cioccolato gli finisse in parte davanti al viso, oscurando uno dei suoi magnifici occhi
 
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Mirabell
view post Posted on 16/11/2009, 20:32




Darcy osservò divertito il tritone che camminava nella sua stanza, certo che si stava proprio bene, con quei capelli che gli coprivano il volto poi, sembrava sinceramente davvero un ottima preda, inoltre divertiva il boss pensare che era riuscito a resistergli.
Sorrise quindi affascinante nel pensare che era riuscito in quell'intento, primo perché era vergine e secondo perché probabilmente era stato lui a non avere l'approccio giusto poiché in effetti Evelyne non era stato portato in casa sua per quello.

“Non è mia abitudine scendere a fare colazione Jillian lo sa bene”

Si limitò a sussurrare riavvicinandosi al suo letto, mentre la vestaglia che lo lasciava praticamente nudo strusciava come un mantello incantato volteggiando accanto ai piedi chiari del veela.

“Mio figlio ti dirà quello che devi sapere sulla casa, raggiungilo”

Concluse quindi sorridendo tranquillo, mentre sentiva i suoi occhi diventare più viola e intensi, al che si sedette sul letto, inarcando il volto nello stiracchiarsi.

“Altrimenti puoi benissimo spogliarti e aprire le gambe per me, te la segnerò come una gratifica sullo stipendio”
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 17/11/2009, 22:48




"temo di non riuscire a soddisfarla mister Lionel"
Disse Evelyne sorridendo calmo,avvicinandosi solo per prendere una ciocca di capelli scuri e portarseli alle labbra, poggiando su di loro un morbido bacio con le sue labbra rosse e carnose come boccioli di rose.
"il mio compito in questa casa è quello di istruire vostro figlio, non soddisfare i vostri piaceri, per quello esistono le prostitute."
Diede una lieve carezza e poi gli girò la schiena, andando verso la porta con passo leggero e lasciando che i fianchi ancheggiassero in maniera ipnotica e sensuale
"se per caso lei ci ripensasse sappia che siamo giù a fare colazione"
Fece un lieve inchino ed uscì con lentezza dalla porta, richiudendosela alle sue spalle equando fù nel corridoio la prima cosa che fece fù mettersi una mano sul petto all'altezza del cuore, aveva fatto una fatica immane per calmarsi e non saltargli addosso..
 
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Mirabell
view post Posted on 17/11/2009, 23:00




Il potere di Darcy fino a quel momento in fibrillazione, esplose di colpo quando il padrone di casa lo rilasciò, certo prima di farlo aveva aspettato che Evelyne fosse uscito.
Gli piaceva molto in verità ma, preferiva dividere i domestici dagli amanti, sorrise quindi calmo ritornando sulle coperte, avvertendo i suoi capelli diventati ormai morbidi e ondulati ricadere sulla coperta e sul cuscino, circondando il suo viso ormai bianco come il marmo e gli occhi scintillanti.
No, non sarebbe sceso a colazione, non ne aveva voglia, il tritone avrebbe dovuto impegnarsi molto di più per trascinarlo al piano di sotto, non bastava mica sculettare con lui.

Jillian intanto stufo di aspettare stava salendo le scale per andare alla camera di Evelyne e chissà entrarci e....comunque lo trovò con suo sorpresa davanti alla stanza del padre.
Al diavolo Darcy l'aveva preso come amante! E glielo aveva portato in casa, ma che pensava di fare suo padre si chiese, notando poi divertito lo stato della sua povera tata.

“Ciao ti cercavo”

Sussurrò quindi con voce dolce, nascondendo i suoi pensieri, avrebbe scoperto tutto alla fine, ora voleva essere carino e gentile.

“Avevo paura che non riuscissi a trovare la sala per la colazione”
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 23/11/2009, 22:23




"Oh no, in realtà stavo per raggiungervi in sala da pranzo"
Spiegò tranquillo la tata, facendo passi calmi e tranquilli verso il cucciolo come se il suo essere Veela non lo colpisse più di molto.
Si abbassò in modo da essere alla sua altezza e poi gli carezzò i morbidi capelli neri, era proprio carino e Eveline sinceramente non capiva come quel cucciolo potrebbe rappresentare per lui una preoccupazione
"ho cercato di far scendere vostro padre ma purtroppo è alquanto pigro la mattina"
Alzò le spalle e si passò una mano tra i capelli mentre percepiva solamente vagamente il potere di Darcy sfirgolare nella sua enorme camera, ops, vai a vedere che aveva svegliato il can che dorme.
Un sorriso divertito comparve sul viso del tritone e non si accorse nemmeno di stare ghignando lievemente quando si rivolse al piccolo Lionel
"ditemi, avete già fatto colazione? Volevo proporvi di prendere la colazione ed andare a farla sulla spiaggia privata e poi fare un bagno assieme, mettersi a lavoro appena svegliati non porta a nulla"
Non sapeva se poteva avanzare proposte nei confronti di Jillian ma quel ragazzino in un modo o nell'altro gli piaceva abbastanza
 
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Mirabell
view post Posted on 24/11/2009, 11:59




“Mi farebbe molto piacere”

Jillian aveva sfoderata uno dei suoi magnifici sorrisi, belli per la loro rarità, mentre osservava Evelyne parlare.

“Ti ho visto fare il bagno ieri sera, non sapevo fossi un tritone!”

Sussurrò quindi per poi decidere di non parlare di Donatien, dopotutto ora era lo schiavo di suo padre e Don avrebbe potuto liberarlo chiedendoglielo, impedendo così a lui di passare un po' di tempo con la bella tata per poi saltarle addosso.

“I domestici ci prepareranno tutto, intanto ti dico a cosa devi prestare attenzione in casa”

Disse quindi, piegando il volto di lato per riflettere.

“Qui ci sono poche regole, la prima è di non portare qui i propri amanti a no scusa è la seconda, la prima è non svegliare mio padre e non disturbarlo, sai quando si sveglia ha difficoltà a trattenere il suo potere veela, diventa più forte e già di norma lo è, accade anche quando è stanco”

Scosse quindi la chioma nera fissandolo.

“Per il resto se si lascia in pace mio padre si può fare di tutto, qui non manca mai nulla, se ti serve qualcosa chiedilo ai domestici e te lo poteranno, mio padre quando è qui lavora per lo più, quindi non penso che lo incontrerai ancora, almeno fino a che non torneremo in città ma ha detto che resteremo qui per un po'. Quindi immagino ci lascerà presto soli”
 
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44 replies since 23/10/2009, 18:27   454 views
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