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Il tiranno e l'agnello

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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 8/12/2009, 14:06




Ripresero quindi a camminare fino ad arrivare davanti alla locanda, una di quelle vecchie ma accoglienti che sapevano tanto di un luogo "di famiglia" dove chiunque poteva trovare rifugio
"è il capo delle guardie imperiali, il più forte guerriero che il nostro rego possieda; non dovete farvi ingannare dal suo fisico magro e palido."
Sorrise con occhi fieri e orgogliosi, facendo chiaramente intendere quanto fosse orgoglioso di suo figlio, poichè non aveva guadagnato quella carica per la sua posizione di principe ma quanto più per il modo in cui risaltava in battaglia, era sempre di due scalini superiore agli altri.
"La sua vita non è difficile, o almeno non credo che lo sia, l'essere mio figlio non l'ha agevolato nell'ottenere l'incarico di cui ora tanto va fiero.. inoltre combattere lo diverte, io non capisco come una guerra possa anche solo rendere felice qualcuno ma quel giovane pare soddisfatto ogni volta che qualcuno scende in campo per sfidarlo e puntualmente finisce infilzato dalla sua spada."
Si passò una mano tra i capelli e sospirò, non avrebbe mai capito suo figlio, erano troppo diversi l'uno dall'altro; uno che preferiva la conoscenza e lo studio mentre l'altro preferiva gli spargimenti di sangue e le battaglie, non che suo figlio fosse una spece di tiranno omicida ma il dialogo con gli altri regni non era esattamente il suo forte.
"mi perdoni, ma quando parlo di mio figlio le parole escono da sole dalla mia bocca.. comunque davvero mi trovate giovane? quanti anni mi date?"
Sorrise tra il divertito e l'enigmatico poichè la sua reale età superava i cent'anni mentre quella apparente era sui venticinque quindi in teoria nessuno avrebbe potuto spiegare come lui avesse un figlio di già diciassette anni.
 
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Mirabell
view post Posted on 8/12/2009, 14:46




“Non più di ventiquattro mio buon signore”

Azazel aveva avuto difficoltà a parlare, una risata sembrava voler uscire dalle sue viscere ed esplodere, avrebbe voluto urlare per ringraziare la propria fortuna, il fato oppure semplicemente il caso.
Mio dio, quello era per forza un membro della famiglia reale e non uno qualsiasi, aveva per le mani il sovrano! Santo cielo il re rivale come un agnellino era entrato in una rete neanche preparata per lui, aveva ammesso candidamente che suo figlio era il capo dell'esercito e solo il figlio del re poteva diventarlo, che volesse fargli sapere chi era in realtà?
No, Azazel era certo che fosse solo terribilmente ingenuo e non abituato a nascondersi, visto che usava vestiti troppo eleganti per un semplice nobile e che nonostante la sua dolcezza si muoveva come un essere superiore a tutto e tutti, giustamente.
Dovette tossire un po' per calmare lo spasmo che gli aveva pervaso le membra e sospirare, in dubbio se incantare la locanda per evitare che lo vedessero oppure chissà invece, mostrare proprio che entrava con un nobile doveva essere un buon colpo.
Aveva già in mente come rapirlo e dopo, quando il figlio se ne fosse accorto avrebbe cercato un monaco e non solo, avrebbe seguito le tappe del taccuino, sul quale non era dipinta la sua terra, se non in un piccolo disegno alla fine, se Rosalyn disegnava il suo paese natale lo faceva su tele enormi che venivano appese alle pareti della sala del trono, essendo opere d'arte.

“Sono certo che verrò castigato per il disturbo che vi sto arrecando, ma buon giovane mi aiuteresti a salire le scale?”

Si limitò poi a sussurrare, mentre la giovane donna dietro al bancone guardava estasiata il re Vivienne, consegnando poi a lui la chiave della stanza con occhi brillanti di desiderio.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 8/12/2009, 15:38




Vivienne si limitò ad annuire mentre prendeva le chiavi e donava uno sguardo carcio di ringraziamento verso la donna che, improvvisamente svenne.
"Non vi preoccupate, ormai sono qui, sarebbe scortese non aiutarvi nemmeno a salire le scale"
Inclinò il viso mentre prendeva a braccetto l'anziano e lo faceva appoggiare in parte a se, c'era qualcosa che non tornava però.. i muscoli del vecchio erano ancora forti e sviluppati e nonostante il tessuto dei vestiti poteva percepire i muscoli forti dei fianchi.. quello non poteva essere un vecchio.
La sua espressione cambiò e il corpo si tese come se avesse capito effettivamente che forse non doveva fidarsi di quell'anziano..
Lo accompagnè quindi fino alla fine scalinata e poi fece un lieve sorriso, non sapeva perchè ma aveva un brutto presagio, come un qualcosa che lo opprimeva all'altezza del petto; sentiva di dover tornare al castello.
"eccoci arrivati buonuomo, mi spiace di non potermi intrattenere oltre con voi ma ho affari da sbrigare"
Spiegò porgendogli la chiave della stanza, desideroso di tornarsene a palazzo
 
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Mirabell
view post Posted on 8/12/2009, 15:59




Azazel sorrise divertito, non si era aspettato che fosse lo stesso re ad afferrarlo per aiutarlo, si aspettava di poggiargli semplicemente una mano sul braccio per non farsi beccare, invece la sua bontà avrebbe potuto salvarlo se fosse stato più esperto sul mondo e sul male che fino ad allora aveva aleggiato solo intorno ai confini della città splendente.
Il re oscuro infatti si guardò attorno e non notando nessuno sorrise avvicinando la mano a quella dell'altro per afferrare le chiavi, stringendola però poi attorno alla sua tirandolo a se.

“Avete ragione a dubitare di me ma è troppo tardi”

Gli sussurrò a un centimetro dalle labbra, lasciando che il cappuccio scivolasse sui suoi lunghi capelli candidi, mostrando finalmente i penetranti occhi rossi.

“Buona notte re Vivienne e a dopo...”

Disse quindi in una risata, prima di colpire con la mano libera il collo del re facendolo svenire.
Se lo caricò quindi allegro in spalla, portandolo nella stanza, dove lo spogliò completamente, ammirandone il magnifico corpo, pregustando il momento in cui lo avrebbe avuto.
Scese poi ancora nel salone e continuando a fingersi un vecchio, pagò un sacco enorme di teste di pesce, usando come scusa che voleva fare un sacrificio di carne agli dei, fatto questo torno in stanza e vi ci mise con delicatezza dentro il re, buttando di lato i vestiti eleganti, farlo girare nudo per i suoi appartamenti sarebbe stato di certo piacevole e se poi avesse dovuto aprire il sacco durante il tragitto, un corpo nudo faceva molto meno effetto di uno bardato d'oro.
Pagò quindi il compenso alla locandiera, dicendole che il bel giovane era uscito durante il suo lieve mancamento e dopo averla rassicurata che era normale con una piccola benedizione si diresse fuori dalla città.
Per il suo corpo forte e scultoreo il re non era nulla, ma alcuni viandanti lo guardarono stupiti, insomma era un vecchietto decisamente forte a loro dire.
Così incontrò nuovamente le due guardie all'entrata della porta.

“Salve padre, è un peccato che siate rimasto così poco”

Disse quindi il più giovane sorridendogli, mentre l'altro anche se più tranquillo si informava.

“Avevo capito che sareste rimasto almeno un giorno padre, cosa vi spinge ad andarvene dalla nostra bella città?”

Quelle parole bloccarono Azazel che però non fu preso in contro piede.

“Nulla signori è solo che ho scoperto informazioni interessanti sulla creatura che vive sulle foresta e volevo offrirle un dono in cibo per avvicinarla”

Fece finta quindi di confessare, ricevendo uno sguardo ammirato dalle guardie anche se la più giovane fece una faccia disgustata nell'avvertire l'odore.

“Teste di pesce signore, mamma mia quella creatura deve avere decisamente cattivo gusto”

Rise quindi, mentre Azazel dopo averli congedati con l'ennesima benedizione usciva finalmente dalla città, dirigendosi dietro le montagne, dove la sua viverna Josephin dal manto nero come la notte e gli occhi rossi come il sangue lo attendeva.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 8/12/2009, 16:36




Passò un pò di tempo e il povero re continuava a dormire, ignaro del terriibile destino che gli si era accanito contro, l'ultimo ricordo che possedeva erano dei fili argentei e un paio di rubini che lo fissavano con cattiveria e con soddisfazione; era troppo stordito per riuscire ad aprire gli occhi e percepiva tutti i sensi annebbiati, l'unica cosa che sentiva era di essere sballonzolato un pò a destra ed un pò a sinistra e poi.. un odore insopportabile..
Intanto, nel palazzo che sorgeva in mezzo ad una cittadina del deserto, un ragazzino stava seduto su un bracciolo del trono e teneva le gambe accavallate e le braccia incrociate al petto, il suo sguardo corrucciato era puntato sulla porta di ingresso come se aspettasse qualcuno.
Gli occhi color nocciola di rose luccicavano d'ira mentre la sua magnifica bocca a rosa era storta in una smorfia contrariata, perchè il apdre doveva fare tutte le cose divertenti di nascosto?
Dannazione, Azazel non sarebbe cambiato mai, aveva rubato il suo taccuino dove c'erano alcuni schizzi e bozze di disegni e poi aveva lasciato detto che sarebbe andato a fare un giro in città. Balle.
Suo padre l'avrebbe avvisato se si fosse trattato di una semplice gitarella nelle loro città sottomesse ma cavolo, si era persino portato via la Viverna quindi dove era andato in realtà? Odiava che non gli faceva parola dei suoi piani e delle sue idee, per l'amor del cielo Azazel era suo padre e lui invece era il principe del castello, che cosa avrebbe dovuto raccontare in caso di emergenza? "oh scusate mio padre è andato a scoparsi qualcuno in giro nel globo".
Dannazione.
Sbuffò come un leone in gabbia, inoltre gli aveva preso il taccuino, i suoi adorati disegni.. se era successo loro qualcosa avrebbe rasato a zero quella testa cala di suo padre.
 
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Mirabell
view post Posted on 8/12/2009, 18:28




Il re era ormai nelle vicinanze di casa, si era liberato dell'ingombrante abito da monaco e ora sul dorso della sua viverna, splendeva come un titano (o meglio come un vampiro di twilight...sbrilla sbrilla sbrilla) sotto il solo del tramonto, con la pelle candida baciata dai raggi purpurei che si riflettevano sulla sabbia e i capelli argentini al vento.
Si era fermato una sola volta a recuperare un uovo speciale, dopotutto tra poco sarebbe stato il compleanno del figlio e inoltre aveva lasciato alla città il suo taccuino a causa del figlio del re.
In realtà lui voleva darlo a Vivienne in modo da recuperarlo poi, ma se n'era impadronito Maurice, questo voleva dire che l'avrebbe recuperato a invasione ultimata.

Quando Josephin atterrò parecchi servitori si avvicinarono al sovrano oscuro che afferrò il sacco impedendo ad altri di toccarlo, voleva che per adesso solo lui e il figlio sapessero dell'eccellente risultato del suo viaggio.
Avrebbero poi deciso se mettere il re al patibolo in piazza oppure rinchiuderlo nelle prigioni, lasciandolo alla mercé dei carcerati, in fondo per assurdo sarebbe servito di più catturare il capo dell'esercito per vincere, ma ad Azazel quel ragazzino non era piaciuto neanche la metà del padre per quanto appetibile, Vivienne era stato davvero sfortunato.

Entrò quindi spavaldo nella sala del trovo, ignorando chi sentendo l'odore del sacco storceva il naso, chiedendosi cosa stesse facendo il grande re.
La sala come sempre era disabitata, nessuno osava disturbarlo se non in alcune ore scelte quando era sul trono o nelle sue stanze da letto, ma nel vedere il figlio sorrise.

“Buon pomeriggio Rose, mi stavi aspettando?”

Chiese quindi con finto interesse, godendosi lo sguardo d'ira del figlio, era quello l'unico momento in cui Rosalyn che aveva i tratti completamente diversi dai suoi gli assomigliava e quindi lui adorava vedere la furia nei suoi occhi.
Gli lanciò poi l'uovo, come sempre quello che facevano in quelle terre era in parte una prova e in parte un gioco, le uova di viverna erano resistenti ma se fosse caduto e quindi incrinato avrebbero potuto esserci problemi, quindi il rischio e la sfida dovevano ritenere suo figlio degno del dono.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 8/12/2009, 18:41




"Figurarsi padre, vi stavo aspettando si ma se mi chiedete se ero per caso in ansia per per voi allora la risposta è no"
Prese l'uovo al volo e lo fissò corrucciato, un uovo di viverna.. suo padre tantava di rabbonirlo con un contentino? Non aveva ormai imparato che il suo carattere era un pò troppo cocciuto per essere placato con un pensierino che gli aveva preso durante il viaggio
"Ho diverse domande da porvi tra cui: dove siete finito, e non mi raccontate la bugia che avete detto alle guardie, cosa avete in quel sacco puzzolente e.. se per caso sapete qualcosa della misteriosa sparizione del mio taccuino dei disegni"
Parlava calmo il cucciolo di azazel mentre fissava il padre con un sopracciglio inarcato, aspettando le spiegazioni dell'altro come se avessero tutto il tempo del mondo.. in questo Rose assomigliava molto alla madre che, deceduta alla sua nascità, aveva lo stesso modo di fissare la gente e lo stesso identico carattere, dolce ma sicuro di se.
Si passò una mano tra i capelli e poi fissò per un istante con occhi dolci il padre che, per altri, sarebbe potuto sembrare un re sanguinario e una persona odiosa ma per lui era un essere di cui andare orgogliosi ed a cui lui voleva molto bene
"ma prima di iniziare a inveiere contro di voi.. bentornato a casa papà"
Bisbigliò inclinando il viso e regalandogli quel sorriso tutto suo che gli rivolgeva solamente quando non vi era nessuno a disturbarli
 
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Mirabell
view post Posted on 8/12/2009, 18:53




“Grazie Rose”

Rispose quindi Azazel che non era mai riuscito ad arrabbiarsi col figlio o a considerarlo meno che perfetto, che dire era il suo unico figlio e il suo erede, quindi chiunque osava andargli contro finiva in brutte acque, il suo popolo sapeva che bastava sgarrare una volta per ritrovarsi sulla forca.

“Per il tuo taccuino, mi scuso subito, so quanto sai essere pedante figliolo, purtroppo è stato sacrificato durante la missione, ma presto verrà recuperato”

Disse quindi con calma facendo alcuni passi verso di lui, per aprirgli il sacco davanti, in modo che resistendo alla puzza avrebbe potuto osservare un angelo con una tiara sulla fronte che non aveva ancora ripreso i sensi.

“Ma in compenso ti mostro il mio bottino”

Sussurrò quindi sorridendogli, sapeva benissimo di avere un figlio straordinariamente intelligente a cui non doveva piegare nulla.

“Non pensavo che avrei avuto tanti risultati, non mentirò sull'aver fatto un viaggio senza dirtelo ma era solo una ricognizione, per il grande colpo sai bene che saresti venuto con me”

Gli baciò quindi la fronte, tirando poi fuori il corpo di Vivienne dal sacco di pesce.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 8/12/2009, 21:26




Rose alzò elegantemente un sopracciglio poi scese dal comodo bracciolo e fissò con attenzione il nuovo sollazzo del padre, gli bastò vedere la tiara per capire chi fosse.
Il suo adorato papino aveva portato qui il re del regno sempre florido, chissà cosa ne voleva fare adesso.. ucciderlo? darlo in pasto alle guardie? interrogarlo? minacciarlo? o forse solamente scoparselo.
A quell'idea storse appena il naso, non gli piaceva quel modo di fare di suo padre ma non diceva niente poichè credeva che Azazel fosse adulto e potesse fare ciò che voleva della sua vita
"è molto bello padre"
Ammise quindi, scostando dalla fronte di Vivienne una ciocca di capelli argentei al che il re sentendo una carezza calda sulla fronte socchiuse gli occhi e la prima cosa che vide fù un ragazzino dall'aspetto angelico ma dal sorriso alquanto enigmatico
"chi.. dove.."
Mormorò Vivienne con voce roca, cercando di alzare il viso me fallendo miseramente poichè sentiva un dolore lancinante al cranio a causa della botta inflitta da quell'uomo dai lunghi capelli color della luna ma gli occhi rosso sangue.
"padre oserei dire che il vostro acquisto sta riprendeno conoscenza"
Mormorò fissando il corpo nudo del re, non poteva dire che non fosse bello am purtroppo non era certamente il suo genere, il piccolo Rose preferiva quelli alti e con una muscolatura giusta per riuscire a scoparselo in ogni zona del castello.. forse questo era meglio non dirglielo ad Azazel, sennò avrebbe ucciso ogni giovane di bell'aspetto del paese
"credo sia meglio che lo portiate via, potrebbe entrare qualche stupido servitore e dubito che voi vogliate che una nullità profani con lo sguardo il vostro nuovo gioiello"
Sorrise al padre e lo ammonì solo un attimo con lo sguardo, per quanto fosse bello ora il giovane puzzava e neccessitava di un bel bagno
"preferisci che lo lavi io? oppure preferisci avere la sua prima volta nella doccia?"
domandò fissando attentamente il genitore mentre il re tremava appena e fissava il ragazzino con sguardo stranito, che cosa stava dicendo?
 
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Mirabell
view post Posted on 8/12/2009, 21:38




Azazel si avvicinò al figlio e neanche a dirlo gli pizzico con forza una guancia, fino a farla diventare di un bel rosso cupo.

“Non dire queste cose davanti a me Rose, sai che non mi piace che tu sia così schietto”

Sussurrò quindi, per poi fissare il re che stava rinvenendo, averlo nella doccia non era male come idea ma, per un re come lui, poteva aspettare, ed avere pronto un bell'arsenale di oggetti, per fargli conoscere non solo la sua sensualità ma anche come poteva dare piacere a un uomo.

“Lavalo tu”

Sussurrò quindi, scostando la mano da lui.

“Io intanto andrò nelle mie stanze, portamelo ammanettato, se crea problemi puoi anche ferirlo, ma...non colpire la faccia”

Sorrise quindi, avviandosi per la sua zona del castello, sicuro che il figlio si sarebbe occupato di tutto meglio di come avrebbe potuto farlo chiunque nel castello.
Sospirò quindi inarcando le spalle, salendo le scale fino a raggiungere i suoi alloggi che tenevano praticamente un intero piano del castello solo per lui.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 9/12/2009, 20:35




Rose sospirò, non avrebbe mai fatto del male a qualcuno se non per legittima difesa, il padre lo sapeva bene e quel re non gli pareva così stupido da alzare le mani su un ragazzino dell'età di suo figlio e tra l'altro erede dell'uomo che l'aveva rapito.
"Seguimi senza fare storie, non mi va di doverti addomesticare"
Bisbigliò legandogli bene le mani, tenendo un pò di corda fuori di modo che potesse usarla come un guinzaglio per trascinare il povero Vivienne dove più preferiva.
Lo portò quindi nei bagni privati suoi e di suo padre e lo mise seduto su un gradino della vasca, iniziando a lavargli i capelli e il corpo, passando la spugna in ogni anfratto di pelle nel tentativo di levare quell'odioso odore di pesce.. poichè il padre di certo non avrebbe aspettato
"non fare l'eroe con lui"
"che cosa?"
Il piccolo alzò il sopracciglio e sorrise appena mentre prendeva del bagnoschiuma profumato e lo usava per profumare la pelle del re
"mio padre non ti ammazza solo perchè sei di suo gradimento, se desideri avere la possibilità di vedere ancora in futuro tuo figlio ti consiglio di non andargli troppo contro"
Vivienne non gli rispose male solamente perchè percepiva che nella voce del piccolo principe non vi era astio nè cattiveria ma solamente molta schiettezza, al padre piaceva terrorizzare le prede ma se voleva che i suoi giocattolini durassero di più almeno era giusto far sapere loro cosa non dovevano mai fare.
Sciacquò con dovizia il corpo del giovane sovreno e poi prese un magnifico accappatoio bianco e candido, di quelli morbidi e molto smplici da togliere.
Lo fece alzare e glie lo mise addosso, legando il morbido nodo e sistemando alla meno peggio i suoi capelli che ora emanavano una fragranza piacevole e dolce di uva.
Rose storse appena il naso e gli strinse i capelli, facendo abbassare Vivienne fino ad averlo davanti al viso
"e riuscirò a riprendermi il mio quaderno. stanne certo."
Promise con occhi si calmi ma anche arrabbiati, mentre prendeva un paio di orecchini pendenti color oro e li metteva all'orecchio del povero re che si sentiva improvvisamente come un bambolotto da vestire.. e che presto sarebbe stato svestito da Azazel.
Il principino invece finì la sua opera mettendo un bracciale, una cavigliera e persino una finissima collana, tutto d'oro.. era certo che il padre avrebbe apprezzato questo suo accorgimento poichè, se avevano i gusti simili, a rose piacevano molto i corpi nudi vestiti solamente con i gioielli donati da lui.
"ora ti accompagno da mio padre"
Spiegò sostituendo le corde a delle catene leggere e di color oro, non troppo pesanti in modo da non ferirgli i polsi ma neanche troppo deboli per evitare che si liberasse.
"seguimi"
Concluse poi iniziando a camminare portandosi il poero re appresso che, con tutte quelle vie e quelle sale aveva perso il senso dell'orientamento.
Sospirò appena abbassando ll sguardo, tastando con le mani legate la morbidezza della veste che aveva indosso
"Ve l'ho portato padre"
Sussurrò quindi bussando alla porta delle camere del padre.
Vivienne a quelle parole si irrigidì di colpo e forse il piccolo lo notò perchè gli lanciò uno sguardo di ammonimento, suo padre fiutava la paura in ogni essere che lo circondava.
 
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Mirabell
view post Posted on 9/12/2009, 21:05




Azazel che adesso indossava solo i vestiti aderenti e neri che teneva di solito sotto l'armatura si riscosse, era intento a guardare i suoi disegni del castello reale di Vivienne, era riuscito a vederne le uscite, le entrate e ogni passaggio possibile, dopo aver superato le mura.
Alzò gli occhi nell'ascoltare le parole del figlio e osservo l'affascinante corpo che gli veniva di fronte, sentiva un dolce odore d'uva e un lieve sentore di paura, da parte del re che gli fece ribollire il sangue.
Compì quindi un inchino di certo canzonatorio verso di lui.

“Benvenuto nella mia umile dimora, vostra altezza”

Aveva quindi sussurrato muovendo un mano, sorridendo poi al figlio, con uno sguardo che si complimentava con lui per il suo gusto impeccabile.

“Vai pure Rose, il tuo uovo sta fremendo per nascere”

Disse poi con una calma assoluta, mentre avvertiva la tempesta di sabbia che quella sera sarebbe passata vicina al suo regno.
Si avvicinò quindi di un passo al re, afferrandogli i polsi per liberarlo dalla cordicella, infondo era sempre un re, di fronte a un suo simile, aveva quindi rispetto per lui, per il suo essere nobile ma non abbastanza da impedirsi di godere del suo corpo.

“Non siete contento? Siete fuori dal vostro regno per la prima volta”

Sussurrò quindi dandogli le spalle per tornare a guardare i suoi appunti sulla scrivania, pensando distrattamente che un ritratto dell'altro gli sarebbe piaciuto al punto di tenerlo nel suo studio, oppure nella camera da letto.

“Perché non vi accomodate sire, avete un aria terribilmente sfatta”

Gli porse poi un bicchiere con dentro un liquido ambrato.

“E vi prego evitate di avere paura, altrimenti peggiorerete la situazione”

Concluse quindi, facendo un sorriso enigmatico e affascinante scrutandolo coi suoi occhi cremisi.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 9/12/2009, 21:23




Chi era lui per canzonarlo così?
Quel giovanenonera altro un ragazzo che si dava manie di grandezza e di potere, godendo della fiducia dei suoi sudditi.. fiducia basata sul terrore per quel tiranno che rapiva persone per piacere personali.
Strinse con forza i pugni, prendendo il bicchiere e osservandolo con calma, lo stava per bere quando si fermò di colpo e fissò con occhi indagatori l'altro re.
"Bevete prima voi dal mio calice, credo di aver capito di non potermi fidare di voi"
Parlò con tono calmo e ferio mentre la sua figura autoritaria ed elegante si ergeva in quella camera, per nulla intimorito dall'ambiente che non riconosceva come casa sua; non essere a palazzo gli faceva un effetto strano ma essere nella morsa di un energumeno del genere faceva svanire di colpo tutta la sua gioia.
Gli porse quindi la coppa contenente il liquido ambrato e si fissò tranquillo attorno, osservando con attenzione alcuni dipinti appesi nella camera, dunque quel dispotico re non era buono nemmeno a disegnare poichè quelle pennellate erano uguali a quelle del taccuino e i disegni che esso contenevano erano stati fatti dal figli
"Purtroppo le emozioni non si comandano a tavolino, pensavo che voi lo sapeste, si può provare a contenerle ma temo che sentirete comunque il mio timore nei vostri confronti"
Parlò con tono calmo e semplice, alquanto restio ad accomodarsi sul letto, su una sedia o su qualche sorta di divanetto
"ma il timore che io provo è dovuto alla scarsa fiducia che provo verso di voi, vi siete addirittura travestito dall'essere più debole per riuscire a portarmi via. Non sperate che mi metta comodo o mi rilassi; la vostra figura è inquietante e per un re non è buona cosa."
Mormorò non fissandolo, osservando con calma i quadri, in fondo la figura di Azazel nè l'attirava nè l'affascinava poichè Vivienne aveva da sempre preferito il corpo femminile a quello maschile, quindi non capiva nemmeno il desiderio dell'altro sovrano nei suoi confronti, nè tantomeno lo corrispondeva.
 
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Mirabell
view post Posted on 9/12/2009, 23:09




Il tiranno sorrise falsamente affabile e realmente maligno, mentre afferrava la coppa e la issava verso l'alto, bevendone poi in un sol sorso il contenuto, leccandosi poi le labbra per pregustarne un istante il gusto, il sidro di ambrosia veniva preparato solo nel suo regno, ed era il nettare più raro e sublime esistente in quelle terre e quello del suo castello era superiore a tutti, al punto che veniva denominati “il cibo degli dei”.

“Sai, pensavo fossi più sveglio, dopotutto non ti chiamano il -re saggio-, beh essere finito nella mia trappola non ti fa certo onore ma, ancora di più dovresti sapere che un re non ne avvelena un altro, può sterminare la sua intera famiglia ma lui non ne viene toccato, al massimo può farlo sfilare nudo su un mulo davanti al proprio esercito”

Le sue parole erano terribilmente sicure e divertite, più simili a un avvertimento che a uno scherzo, Azazel era divertito nel vedere che le parole del figlio non avevano avuto effetto sul bel re.
Si avvicinò quindi a lui di un passo, sfiorando la collana d'oro che aveva al collo con due dita, un pezzo raro decisamente gradevole alla vista.

“Ti donano i gioielli”

Sussurrò quindi, con occhi brillanti, estraendo poi legata alla sua cintura la tiara del sovrano.

“Pensare che sono stato così gentile da fartela lucidare, avrei dovuto lasciarla con sopra l'odore delle viscere di pesce”

Disse quindi, passando una mano tra i capelli morbidi di Vivienne fingendo quasi un incoronazione che gli fece tremare la gola in una silenziosa risata, mentre faceva poi scendere le mani sul suo collo, fino a far raggiungere loro il nodo del vestito dell'altro e scioglierlo in un veloce movimento delle dita.

“Si vede comunque che non conoscete il mio regno, qui il terrore è...venerato”
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 10/12/2009, 21:25




Vivienne lasciò che il nodo della sua veste venisse slacciato e non emise alcun verso nè si intimidì, troppo preso dal discorso intavolato con il re dell'altro regno che lo sbeffeggiava in ogni modo e rideva di lui.
"Re? voi mi dite che i re non fanno questo? Beh.. allora un re non si sarebbe nemmeno mai vestito da monaco, nè avrebbe mai spogliato il corpo di un altro sovrano per goderne della vista senza il suo consenso"
No, decisamente le parole di Rose non gli erano entrate in testa, se prima era propenso a seguire i consigli del cucciolo ora quella situazione che lo infastidiva tirava fuori da lui tutti i suoi modi di fare non regali.
"i nostri regni sono molto diverse quindi le leggi che vigono nel mio regno non vengono untilizzate nei vostri domini di terrore"
Lo fissò con attenzione, passandosi una mano tra i capelli, storcendo il naso nel sentire la mancanza della tiara.. ma non era certo quel gioiello a riconoscerlo come re, poichè il suo portamento regale lo mostrava come un essere superiore a molti se non a tutti.
La tiara l'aveva quel maledetto, era il simbolo della potenza per un re.. e un giorno sarebbe stata di Maurice, non avrebbe permesso che una bestia simile facesse ciò che più gli pareva con il suo villaggio.
Inclinò il viso e sorrise appena, voltandogli le salle e andando a sedersi su un divanetto, lasciando le gambe accavallate e la veste aperta sul suo corpo che metteva in mostra il suo petto chiaro e le gambe lisce e snelle mentre i suoi occhi color del mare risplendevano anche tra i gioielli che indossava
"Non sò perchè fate questo.. volete forse conquistare il mio regno e per ottenerlo cercherete di eliminare me, il sovrano?"
Lo chiese con una nota di curiosità poichè se quello davvero era il piano dell'altro aveva sbagliato di grosso.. avrebbero dovuto prendere come bersaglio Maurice perchè era lui che deteneva il potere militare del regno, inoltre la notizia che il re era stato rapito sarebbe rimasta solamente nelle mura del castello e nessun cittadino avrebbe mai saputo nulla finchè la situazione non si sarebbe stabilizzata.
Non avrebbe potuto gettare nel panico il suo regno.. se quello era quello che voleva ottenere
 
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150 replies since 6/12/2009, 20:55   811 views
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