| Azazel sorrise divertito, non si era aspettato che fosse lo stesso re ad afferrarlo per aiutarlo, si aspettava di poggiargli semplicemente una mano sul braccio per non farsi beccare, invece la sua bontà avrebbe potuto salvarlo se fosse stato più esperto sul mondo e sul male che fino ad allora aveva aleggiato solo intorno ai confini della città splendente. Il re oscuro infatti si guardò attorno e non notando nessuno sorrise avvicinando la mano a quella dell'altro per afferrare le chiavi, stringendola però poi attorno alla sua tirandolo a se.
“Avete ragione a dubitare di me ma è troppo tardi”
Gli sussurrò a un centimetro dalle labbra, lasciando che il cappuccio scivolasse sui suoi lunghi capelli candidi, mostrando finalmente i penetranti occhi rossi.
“Buona notte re Vivienne e a dopo...”
Disse quindi in una risata, prima di colpire con la mano libera il collo del re facendolo svenire. Se lo caricò quindi allegro in spalla, portandolo nella stanza, dove lo spogliò completamente, ammirandone il magnifico corpo, pregustando il momento in cui lo avrebbe avuto. Scese poi ancora nel salone e continuando a fingersi un vecchio, pagò un sacco enorme di teste di pesce, usando come scusa che voleva fare un sacrificio di carne agli dei, fatto questo torno in stanza e vi ci mise con delicatezza dentro il re, buttando di lato i vestiti eleganti, farlo girare nudo per i suoi appartamenti sarebbe stato di certo piacevole e se poi avesse dovuto aprire il sacco durante il tragitto, un corpo nudo faceva molto meno effetto di uno bardato d'oro. Pagò quindi il compenso alla locandiera, dicendole che il bel giovane era uscito durante il suo lieve mancamento e dopo averla rassicurata che era normale con una piccola benedizione si diresse fuori dalla città. Per il suo corpo forte e scultoreo il re non era nulla, ma alcuni viandanti lo guardarono stupiti, insomma era un vecchietto decisamente forte a loro dire. Così incontrò nuovamente le due guardie all'entrata della porta.
“Salve padre, è un peccato che siate rimasto così poco”
Disse quindi il più giovane sorridendogli, mentre l'altro anche se più tranquillo si informava.
“Avevo capito che sareste rimasto almeno un giorno padre, cosa vi spinge ad andarvene dalla nostra bella città?”
Quelle parole bloccarono Azazel che però non fu preso in contro piede.
“Nulla signori è solo che ho scoperto informazioni interessanti sulla creatura che vive sulle foresta e volevo offrirle un dono in cibo per avvicinarla”
Fece finta quindi di confessare, ricevendo uno sguardo ammirato dalle guardie anche se la più giovane fece una faccia disgustata nell'avvertire l'odore.
“Teste di pesce signore, mamma mia quella creatura deve avere decisamente cattivo gusto”
Rise quindi, mentre Azazel dopo averli congedati con l'ennesima benedizione usciva finalmente dalla città, dirigendosi dietro le montagne, dove la sua viverna Josephin dal manto nero come la notte e gli occhi rossi come il sangue lo attendeva.
|