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Il tiranno e l'agnello

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Mirabell
view post Posted on 10/12/2009, 23:55




“Mi giudichi un re, la cosa non nego che mi lusinghi”

Disse Azazel con quel suo sorriso straordinario, tra l'ironico, il divertito e il crudele, mentre osservava il corpo di Vivienne seduto, con solo una parte della leggerissima veste a dividerlo dai divanetti.
Il sovrano demoniaco si era quindi ritrovato con la tiara in mano, la stava per mettere sulla testa di Vivienne ma questo aveva pensato bene di sottrarsi per allontanarsi da lui.

“Qui l'unico vero re è mio figlio sire, io sono solo un umile tiranno”

Si limitò quindi a dire, per poi afferrare dei fogli divertito, spargendoli con un umico colpo di mano per la stanza, ormai li conosceva a memoria, erano tutte le piante del castello dell'altro, ogni finestra, ogni botola e ogni entrata possibile era stata segnata, sarebbe stata una questione di tempo, sia la conquista che l'uccisione di suo figlio.

“Non nego di voler distruggere completamente il tuo bel regno fatato, sai dopotutto è per quello che vi sono entrato, ammetto di essere una buona spia anche se non ero preparato su di te”

Si versò un altro calice del lieve liquore dorato, muovendolo quindi delicatamente con la mano, perché il suo odore dolce e lievemente salato allo stesso tempo permeasse l'aria.

“Il tuo aspetto mi era ignoto e quindi lo è di certo anche per il tuo popolo, ma ti sei fatto scoprire in fretta, solo la tua gentilezza ti ha protetto dal primo istante in cui mi hai visto sai? Ti ha dato anche la possibilità di rivelarti e di salvarti grazie al tuo popolo, ma tu non hai chiesto aiuto, non sei fuggito da me...neanche quando ti sei accorto che non era un vecchio”

Sorrise ancora enigmatico, avvicinandosi questa volta al divano, fissando l'altro dall'alto in basso, passandogli poi due dita sotto il mento perché lo alzasse e lo guardasse con quei magnetici occhi cobalto.

“Tu volevi che io ti portassi via, anche se avevi paura non ho dubbi, anche se non lo ammetterai di certo”

Il sorriso sornione si allargò mentre lo lasciava, poggiandogli davanti ancora una volta il calice.

“L'oro non è il tuo colore, nonostante la tua corona sembri magnifica su di te, forse perché è legata a te, alla tua regalità...di certo mio figlio troverebbe romantica la faccenda, il re e la sua corona ...”

Il sovrano si stiracchiò un attimo, andando poi a sdraiarsi sul suo letto con una calma invidiabile, per lui il re non era un pericolo, aveva affrontato nemici da quando aveva compiuto sei anni, primi tra tutti i suoi parenti che volevano eliminarlo, Azazel non aveva alcuna mancanza nella lotta, i suoi sensi erano svegli anche quando dormiva, il sonno toccava solo in minima parte i suoi occhi ormai e il suo corpo dalla potenza demoniaca emanava fascino, forza e sicurezza.

“Non ti conviene comunque fare l'altezzoso sai, non ti troverò divertente a lungo, l'unico motivo per cui sei qui e non in prigione è che mi incuriosisci, ed è stata anche la ragione per la quale ho voluto catturare un giovane ragazzo di nobile famiglia che mi ha avvicinato”

Si sistemò quindi meglio tra i morbidissimi cuscini, che erano terribilmente in contrasto col materasso duro.

“Non so quanto tu tenga al tuo regno, a tuo figlio o alla tua vita ma ti assicuro che se non farai quello che voglio disintegrerò il tuo orgoglio e la tua dignità”

Era quindi girato verso di lui e fissarlo con quei malefici occhi luciferini, che sembravano in grado con la loro luce maligna di far fuggire anche l'essere più coraggioso.

“Non hai la minima idea mio caro re che è sempre vissuto nella bambagia del male che sono in grado di realizzare”

Sussurrò quindi, rigirandosi la tiara tra le mani.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 11/12/2009, 19:03




Il re strinse i pugni e trattenne a stento un ringhio... vivere nella bambagia? Forse quel giovane non aveva nemmeno idea di che cosa stava parlando; abitare cent'anni nel palazzo senza avere mai la possibilità di uscire da quelle quattro mura quivaleva ad un'esistenza in prigionia e poco importava quanto is ervitori fossero cortesi e gentili con lui, Vivienne l'unica cosa che avrebbe voluto fare era andarsene da lì... ed a quanto pare c'era riuscito se non fosse che era uscito dal suo palazzo solo per poi finire prigioniero nel reame di un tiranno dalla testa montata.
"Non capisco perchè voi vogliate il mio regno, non possediamo grandi ricchezze che a voi potrebbero farvi comodo"
Scosse la testa poichè davvero non capiva, se si poteva evitare una guerra era sicuramente meglio non farla.. il suo regno era stato sempre pacifico e privod i grandi ricchezze quindi non era mai stato vittima di numerosi attacchi per conquistarlo
"ma non lascerò che voi o il vostro esercito torciate un capello a mio figlio o al mio popolo"
Concluse fissandolo con attenzione, non gli piaceva quell'uomo che si era travestito da monaco per rapirlo.
Si passò una mano sui capelli e sospirò, non capendo sinceramente cosa volesse l'altro da lui; se non voleva ucciderlo nè tenerlo prigioniero cosa ronzava in testa al giovane?
"Sinceramente non vi capisco, ma credo che di questo non vi importi vero?"
Scuotè la testa capendo che per quanto avrebbe continuato a parlargli l'altro sarebbe rimasto sempre delle sue idee e a nulla sarebbe valso dirgli che il loro regno non possedeva ricchezze, che non desiderava farsi portare via da lui, quanto più gli sarebbe bastato anche semplicemente vedere le terre confinanti al regno per essere contento, non voleva stare nella stessa stanza con quel tiranno che aveva in pugno lui e il suo popolo e che ora era a conoscenza di tutte le entrate del palazzo.. buffo no? per colpa dell'innocenza del re che vegliava da un secolo sul regno la terra avrebbe rischiato l'invasione e l'assassinio del principe Maurice.
Abbassò lo sgurdo e raccattò un foglio e lo fissò con attenzione
"dite che vi interesso, che mi trovate divertente ma.. non capisco come.."
Scosse la testa e prese il calice, sorseggiando un pò della bevanda, il sovrano non capiva, non comprendeva nemmeno l'interesse carnale che il giovane tiranno provava nei suoi confronti poichè per continuare a regnare senza che nessuno gli mettesse i bastoni tra le ruote o tentasse di sottomettelro si era ripromesso di non avere mai nessun consorte nè rapporto dopo la morte della donna che partorì suo figlio.
 
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Mirabell
view post Posted on 11/12/2009, 23:29




“Sei un essere...diverso”

Sussurrò dopo un po' Azazel come se cercasse delle parole adatte che cercavano di mostrarsi senza successo, era divertito dal re e voleva divertirsi con lui, l'unica cosa era che non riusciva a decidersi.

“Lo violento oppure...gli insegno a provare piacere con un altro uomo...?”

Chiese quindi divertito alla tiara stessa mente gli occhi gli si illuminavano e ne mordeva delicatamente il rubino.

“Il tuo regno...è uno come un altro, ma io voglio tutto Vivienne...non credo però che un essere come te possa capire”

Disse quindi inarcandosi dal letto per poi alzarsi, arrivando vicino al divano, in piedi accanto all'altro, per poi poggiargli un istante una mano sui capelli tirandoli lievemente, mamma mia era proprio all'altezza giusta per fargli un bel servizietto.
Sorrise sardonico a quel pensiero, rilasciando piano i ciuffi argentati, sfiorandolo quindi quasi con delicatezza.

“Per quel che riguarda tuo figlio, non so cosa accadrà, di certo comincerà a cercarti...a meno che non voglia spodestarti”

Sorrise quindi.

“Adesso pensi di bere? O devo farti ingoiare a forza?”

Le parole maliziose e divertite, nascondevano in effetti un bel controsenso che Azazel notò soddisfatto.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 11/12/2009, 23:40




Vivienne fissò stranito il tiranno prima di bere il liquido dal calice.
Strinse poi con le mani la veste bianca e girò il viso.. dunque.. voleva.. violentarlo?
Storse la bocca a quel pensiero e ringraziò che aveva preso lui al posto che ilfiglio poichè Maurice, con il carattere che si trovava, sarebbe finito ucciso in pochissimo tempo; alzò quindi lo sguardo verso Azazel, tirandosi poi in piedi senza staccare i suoi occhi da quelli dell'altro
"Dunque mi state tenendo in vita perchè voi desiderate il mio corpo?"
Chiese anche se effettivamente non si aspettava una risposta poichè sapeva che era così ma..
"Mi volete avere anche se io non vi desidero? anche se il vostro corpo nè mi attrae nè mi sorprende ma bensì lo credo buono solo per lottare?"
Non poteva credere che nel mondo esistevano persone simili e, sinceramente, se lo avesse saputo primaa Vivienne non avrebbe mai desiderato uscire dalle mura del castello.
 
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Mirabell
view post Posted on 12/12/2009, 13:04




“Quanti complimenti questa sera sire, pensare che quando era un povero vecchio mi guardavate con una tale invidia”

Azazel era sempre più divertito e il divertimento lo eccitava come la lotta, anche se solitamente di meno, era troppo divertente vedere un re che cercava di non guardarlo e di coprirsi, ma non l'aveva fatto subito prima aveva lasciato che osservasse il suo corpo con calma dal letto, che il caro e buon sovrano in realtà non fosse inconsciamente malizioso e desideroso come si diceva di suo figlio.

“Ho fatto proprio bene a scegliere te”

Sussurrò quindi, sedendosi sul divanetto, per poterlo guardare alla stessa altezza anche se lo superava di qualche centimetro, voleva farsi un ragazzo un po' più grande di lui, non era mai successo poiché al re oscuro piacevano solo i giovani di solito o le donne mature.

“Tuo figlio a quel che si dice avrebbe aperto subito le gambe, sarebbe stato alquanto noioso”

Sorrise quindi ancora divertito, mentre realizzava che anche se Vivienne gli si fosse offerto probabilmente non lo avrebbe trovato minimamente noioso.

“Rivuoi la tua corona?”

Chiese poi con finta gentilezza.

“Potrei anche ridartela...se...”
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/12/2009, 00:38




Vivienne ringhiò e scattò come una molla, senza accorgersene il suo braccio si era alzato e il dorso della mano era calato senza pietà sulla guancia di Azazel che in un attimo si ritrovò la pelle del viso rossa a causa dello schiaffo appena ricevuto dall'altro re
"sciaquati la bocca prima di parlare di mio figlio, immagino che se io mi mettessi parlare male del tuo giovane fanciullo verrei dato in pasto all'esercito quindi.. regolati di conseguenza; posso accettare tutto ma non che si parli in questo modo di Maurice"
Ringhiò seriamente arrabbiato perchè si, suo figlio cadeva facilmente in peccati carnali ma non andava in giro a scoparsi chi gli capitava, frequentava gente solamente all'interno del palazzo e gente di cui Vivienne nutiva la massima fiducia.
Era un valoroso combattente suo figlio e quel ragazzino che si credeva il re del mondo non poteva nemmeno osare sputare sentenze su di lui.
Fissò poi un attimo la corona e abbassò la mano con cui aveva appena inferto il colpo all'altro, in fondo un re non si riconosceva per la corona.. questo lo sapeva, ma, in qualche modo, quella corona era il simbolo della sua anima che per cent'anni aveva continuato a vegliare su quella cittadella.
Si alzò quindi di scatto e ignorando
completamente l'altro prese a osservare la stanza alla ricerca di una possibile via di fuga a parte la porta poichè immaginava fosse chiusa.. non gli piaceva stare nella stanza con quell'individuo
 
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Mirabell
view post Posted on 13/12/2009, 02:35




Azazel si sfiorò la guancia senza tradire la sorpresa che in realtà provava, era certo che l'altro avrebbe difeso il figlio, urlandogli contro, tirandogli magari un oggetto come una ragazzina isterica, ma di certo quella reazione non se l'era aspettata.
Non poté quindi evitarsi di sorridere, seguendo il contorno della guancia lievemente rossa con la mano, non gli aveva fatto nulla ovviamente ma, per non colpirlo nell'avvertire l'attacco si era morso l'interno della bocca, quindi una lieve goccia di sangue gli si era formata sul labbro, per fortuna però non l'aveva attaccato si disse, sarebbe stato davvero un peccato spaventarlo troppo e rompergli qualche osso o peggio il viso.

“Su mio figlio puoi dire quello che vuoi, non ti crederei mai, lo conosco abbastanza bene da sapere che non farebbe nulla del genere”

L'aria di scherno era impossibile da non udire in quelle parole.

“Non ho alcun bisogno di reagire in modi così...poco regali, se qualcuno sparla di lui, poiché non può dire nulla di vero e sarebbe lui stesso a dimostrarlo, quando un principe è degno di tale onore e rispetto lo dimostra sempre e comunque”

Si limitò quindi a dire, sorridendo poi nel pulirsi la goccia di sangue con il dorso della mano, in una posizione lenta e accurata ma sbrigativa, aveva notato l'attimo di esitazione del sovrano alla vista della sua corona...aveva quindi un suo punto debole anche se neanche minimamente paragonabile all'effetto che avrebbe ottenuto col figlio o col suo regno.

“Beh...”

Disse quindi alzando le spalle, mentre stringeva con una mano la tiara.

“Non sei stato ne educato ne furbo, si vede quindi che non tieni alla tua corona, vorrà dire che la distruggerò oppure la fonderò e col suo rubino creerò un grazioso anello per me o il mio bambino, chissà potrei addirittura dividere la gemma e crearne due uguali, sarebbe interessante no?”

Parlava guardandolo di tanto in tanto, la tiara era così stretta nella sua mano che Vivienne non avrebbe potuto strappargliela e lui parlava in attesa, aspettava che reagisse che venisse verso di lui, appena avrebbe iniziato a patteggiare sarebbe stato suo.
Ma il dubbio era ancora lampante nella sua mente, cosa fare? Iniziarlo ai piaceri del sesso che di certo sua moglie non poteva avergli insegnato e prepararlo varie notti facendolo arrivare al massimo della vergogna e della frustrazione, per poi solo alla fine di molti rapporti prenderlo, limitandosi a dargli piacere per poi godere pienamente del suo corpo e della sua disperazione quando il re fosse venuto tra le sue gambe, oppure...prendersi il proprio piacere infierendo su quel corpo magro e perfetto, ignorando completamente l'altro.
Entrambe le azioni erano nella sua natura e per quanto non amasse parlare di certe cose col figlio, per un attimo si chiede se non fosse il caso di chiedergli consiglio, era saggio per la sua età e lo conosceva meglio di chiunque altro, era una parte di lui, solo suo.
E sarebbe stato l'unico per il quale Azazel sarebbe sceso a patti...avrebbe eliminato chiunque anche solo avesse osato parlargli senza permesso.
Guardò quindi alcune carte sul suo tavolo, in dubbio sul mandargli o no un messaggio.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/12/2009, 12:54




Il sovrano si morse il labbro inferiore mentre nella sua testa cercava di trovare una possibile soluzione per tutta quella maledetta situazione in cui si era trovato.
Per Vivienne era sempre stato semplice fare patti con i sovrani delle altre nazioni, era sempre riuscito a mettere daccordo entrambe le parti stipulando spesso alleanze commerciali o militari, anche se il figlio riguardo quest'ultima era alquanto scettico, riusciva sempre a fare in modo che non vi fossero spargimenti di sangue o che comunque nessuno ci avrebbe rimesso.
Qui però era diverso; aveva ben capito cosa voleva l'altro re e la corona era solamente un modo per tenerlo in pugno, era un qualcosa che poteva barattare con il suo corpo ma che in fondo mai avrebbe fatto, a meno che non fosse stato messo con le spalle al muro.
Quel re lo stava mettendo in seria difficoltà
"c'è qualcosa che posso barattare per avere in cambio la mia libertà e la corona?"
Chiese quindi con tono calmo mentre osservava con attenzione i movimenti dell'altro, per provare a scorgere un minimo d sorpresa o di indecisione anche se, secondo lui, sarebbe stato molto difficile poichè quel tiranno pareva in gamba a mascherare i propri stati d'animo.
Sospirò quindi mentre copriva il più possibile il proprio corpo con quella veste bianca e i gioielli dorati ad ogni suo minimo movimento tintinnavano creando un piacevolissimo e incantevole rumore
 
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Mirabell
view post Posted on 13/12/2009, 13:24




Centro perfetto pensò Azazel, proprio come quando lanciava una freccia e questa non solo colpiva il bersaglio in modo perfetto ma lo superava anche conficcandosi in una superficie dietro di lui seguendo una traiettoria magistralmente decisa.
Lo guardò quindi coprirsi di più con la seta candida che lo avvolgeva, desiderando probabilmente di diventare invisibile o orrendo ai suoi occhi.

“Sai bene cosa voglio, non sei famoso per la tua stupidità”

Sussurrò il tiranno, rigirandosi un altra volta la tiara tra le mani.

“Ma mi sembra uno scambio ingiusto sai...dopotutto io otterrò comunque tutto di te”

Sorrise quindi alzandosi, lasciando che la tiara gli scivolasse sul polso a mo i braccialetto, per poi afferrare senza delicatezza il polso del re, facendo quindi aprire nuovamente la veste per il suo sguardo, tirandolo poi con forza verso il letto, dove dopo avercelo gettato, gli chiude un polso con delle manette legandole alla testata, imprigionando così la sua mano seguita poi dalla gemella.
Ottenendo così che l re fosse sdraiato a pancia in su bloccato, mentre lui si sedeva sul bordo del letto e con un movimento veloce della mano, scansava completamente la veste, guardandolo così completamente nudo e legato al suo letto.

“Bardato com'eri, non avrei mai osato sperare tanto”

Disse quindi terribilmente divertito il sovrano oscuro, leccandosi i baffi alla vista dell'agnello, per poi sorridergli ancora.

“E' risaputo che tuo figlio ha un harem e che lo riempie coi ragazzi che più gli piacciono, ma per quel che riguarda te si dicono cose ancora più curiose...tipo che non hai un rapporto dalla morte di tua moglie”

Le parole di Azazel erano seguite dai movimenti della sua mano che prima gli accarezzò il volto, arrivando poi ad accarezzargli il ventre, passando per il petto, afferrandogli alla fine il sesso candido, liscio e perfetto in una delicatezza data dall'esperienza...
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/12/2009, 13:46




Inutile dire che Vivienne si irrigidì in un attimo e chiuse gli occhi in preda al panico, per nulla eccitato o piacevolmente sorpreso da quella mano sul suo sesso.
Voltò il viso fissando con occhif iammeggianti il tiranno mentre si dibatteva sul letto con forza e ostinazione, muovendo le gambe nel tentativo di far mollare la presa all'uomo che sedeva tranquillo vicino a lui, come se non stesse toccando un altro senza il suo permesso
"mollami!"
Esclamò muovendo il bacino e cerecando di girarsi su un fianco in modo da dare la schiena all'altro, era ver; non aveva rapporti con nessuno dalla morte della moglie ma ciò non doveva significare che quel tiranno poteva fare di lui ciò che più gli pareva con la scusa di soddisfare le sue voglie.
Aveva inoltre capito che se anche si fosse concesso di sua spontanea volontà al giovane di certo non gli sarebbe stata donata la libertà nè la tiara d'oro.
"ti ordino di lasciarmi stare!"
Gridò ancora con il viso rossissimo per la vergogna di essere così nudo, esposto e soprattutto vulnerabile allo sguardo di un uomo che voleva far di lui forse la sua prostituta personale
 
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Mirabell
view post Posted on 13/12/2009, 14:07




Azazel che aveva visto quello che voleva vedere, una reazione da parte del re e il suo bel corpo ovviamente, sorrise lasciando andare il suo sesso, cercando una traccia di vergogna nel volto di Vivienne.
Prese quindi la tiara con calma e dopo averla guardata un ultimo istante, si chinò su di lui, mettendola sui capelli del re con una mossa veloce e calcolata.
La corona sembrò poi illuminarsi sulla sua fronte e far risplendere i gioielli che Rose aveva messo sul suo corpo, era strano ma il tiranno era sicuro che quella tiara non avrebbe mai accettato Maurice come sovrano o lui, allo stesso modo in cui venerava Vivienne.
La cosa lo fece a dir poco divertire, mentre poggiava una mano sul petto del re per tenerlo fermo.

“Su calmati, sembri un ragazzino, dov'è la tua rinomata pazienza, sembro io qui il più vecchio”

Lo prese quindi in giro, mentre passava con la mano ad accarezzargli il collo e le scapole.

“I tuoi ordini qui valgono meno di quelli di un cane, ricordalo”

Sussurrò quindi, chiedendosi come facesse ad avere tutto quell'autocontrollo, lui se già non andava a letto con qualcuno per una settimana diventava sensibile...che si toccasse spesso, si chiese divertito, nell'osservare serve che gli lavavano i panni o che gli portavano la cena.

“non sei sensibile cos'è, ti sfoghi con le contadinelle mio buon re? O ti limiti a toccarti?”

Chiese quindi a bruciapelo, abbassandosi per mordergli piano una porzione di pelle morbida del collo, non per ferirlo ma per lasciare un segno anche se piccolo sul suo corpo, muovendo piano la lingua e i denti, come sapeva piacesse ai suoi amanti.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/12/2009, 14:27




"non credo che questi sono affari che vi riguardino"
Spiegò mentre il viso si arrossava e reclinava il volto verso destra, nel tentativo di scampare da quelle morbide labbra che gli stavano seviziando il collo; Vivienne comunque non aveva avuto rapporti con nessuno dopo la morte della moglie nè tantomeno si era mai toccato poichè, nonostante vi fossero giorni in cui desiderava un corpo caldo nel suo letto, non sentiva il bisogno fisico di darsi piacere da solo, un piacere che sarebbe stato insoddisfacente ed effimero.
Percepì il respiro caldo dell'altro sulla sua pelle e questo gli fece socchiudere un attimo gli occhi mentre le mani si chiudevano spasmodicamente attorno alle catene che le tenevano imprigionate
"cosa volete farmi..?"
Domandò quindi a bassa voce, chiudendo le gambe per coprirsi l'intimità mentre capiva che non l'avrebbe solamente posseeduto ma il tiranno si sarebbe divertito parecchioad umiliarlo.. ed era questa la cosa che lo spaventava di più
 
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Mirabell
view post Posted on 13/12/2009, 14:36




“Che domanda strana ero certo che un tempo fossi sposato e che avessi addirittura un figlio”

Lo prese decisamente in giro Azazel, osservando il marchio rosso sul collo dell'altro, aveva deciso di portarlo al limite e poi di abbandonarlo sul suo letto se vi fosse riuscito, desiderava portarlo a disperarsi di frustrazione, al punto da costringerlo a chiedergli di più.
Gli avrebbe insegnato molti trucchi che nella sua città dell'oro non venivano di certo utilizzati, in mezzo a quei puritani, probabilmente il re si era limitato a prendere la moglie finché questa non era rimasta incinta e poi basta.
L'idea lo fece sorridere insomma, era più grande di lui ma decisamente più inesperto caspita, un connubio decisamente vincente.
Sollevò quindi la testa per fissarlo piacevolmente colpito, passando poi le labbra sul suo petto, fino ad appropriarsi di un capezzolo, portando una mano all'altro per pizzicarlo fino al limite tra il lieve dolore e il piacere.
Passando poi l'altra ad accarezzargli delicatamente le cosce senza un vero scopo.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/12/2009, 16:18




Le cosce che si erano chiuse per il terrore che l'altro potesse ancora provare a toccarlo tremarono lievemente mentre invece il viso del povero re diventava rossissimo e si costringeva a tenere gli occhi chiusi e pensare alla cosa più orripilante vista in tutta la sua vita.
Non aveva mai sentito il bisogno fisico di toccarsi ma ora, dopo che parecchi anni nessuno l'aveva mai sfiorato così, che sentiva le mani di qualcun'altro su di lui si ritrovò a vacillare un pò.
"Lasciami.. io non... non mi piaciono i maschi"
Ringhiò muovendosi sul letto neltentativo di far fuggire il capezzolo dall'assalto famelico delle labbra dell'altro mentre il gemello veniva torturato dalle dita dell'uomo.
Aggrottò un attimo la fronte mentre prendeva a mordersi con forza il labbro inferiore e tirava le braccia, nel vano tentativo di vedere se poteva in qualche modo forzare le manette ed andarsene di lì.. era un re dannazione; non poteva essere trattato alla stregua di una sgualdrina o di un prigioniero sessuale!
Tremò appena e voltò il viso dalla parte opposta dove era seduto il suo aguzzino.. no, non l'avrebbe avuto, era umiliante oltri ogni limite stare lì bloccato a dover subire quelle carezze non desiderate.
La pelle bianca vibrò appena mentre i capezzoli si arrossavano velocemente e sul collo della giovane preda spiccava un magnifico segno rosso che si abbinava alla perfezione al rubino rosso incastonato nella tiara che ora indossava
 
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Mirabell
view post Posted on 13/12/2009, 16:28




“Lo sai che dicendolo mi istighi solo a continuare?”

Sussurrò il tiranno, passando la bocca più in basso sta volta, sul suo ventre, per esattezza sull'ombelico circondato dalla pelle morbida di Vivienne che cominciò a mordicchiare, mentre una mano, andava con delicatezza a sfiorargli prima la coscia e poi l'inguine.
Erano almeno dieci anni che non si comportava così con qualcuno, dopo aver avuto Rose e aver passato l'adolescenza, aveva cominciato a infischiarsene dei suoi amanti, di rado gli regalava tante attenzioni.
Preferiva divertirsi un po' e poi intimargli di sparire, anche con gli esseri combattivi si annoiava, erano per lo più schiavi, che finivano comunque per commettere qualcosa che a lui non piaceva, togliendo il fatto che non essendo di nobili origini comunque non venivano presi in considerazione.
Quindi Vivienne era proprio raro si disse, facendo passare la lingua dentro il suo ombelico.
 
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150 replies since 6/12/2009, 20:55   811 views
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