Axia89 |
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| Horsa, senza girarsi, atteggiò la bocca a sorriso, senza però smettere di suonare. Non si preoccupava più di tanto di quello che succedeva alle sue spalle, faceva tutto parte del piano. Adesso, mio dolce cucciolo, tu appartieni a noi. A me, e ad Horsa. Un bacio lungo, la lingua sottile di Hengist cercò quella di Chrona, costringendola in una danza a cui non poteva esimersi dal partecipare. Sei nostro. Ogni cosa che ti diremo, ogni comando che impartiremo, ogni parola che pronunceremo, tu dovrai pendere sempre dalle nostre labbra. Sii bravo, e avrai ricompense. Sbaglia, e verrai punito. Ricorda, non c'è limite alla nostra furia, una volta provocati. E basta poco a farci infiammare.A queste parole Horsa, come se nulla fosse, gettò il piano contro il muro, riducendolo letteralmente in polvere (il piano ), e si andò a sedere accanto al fratello, osservando curioso l'espressione di Chrona, con un sorriso sghembo dipinto sul viso. Vedi?Continuò Hengist. Adesso, noi tre andiamo nel nostro appartamento. Stai tranquillo, non ti accorgerai nemmeno di aver viaggiato. I nostri poteri sono un po' più grandi del normale... Dopotutto, abbiamo avuto tutta la vita per abituarci a loro.
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