Angel devil gdr home [anime~manga~yaoi~yuri~hentai~tutorial~contest]

L'inizio.

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Kintugenos
view post Posted on 29/5/2011, 21:44 by: Kintugenos
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Tixend, per chi si ricorda ancora

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Heimm finalmente arrivò all'Entrata dell'edificio scolastico, un'infinita magione di senso gotico, con quattro grandi edifici di epoca moderna annessi ad esso, a creare un contrasto di strano ma piacevole gusto.
Era arrivato con un aereo, pagato dai buoni sacerdoti della parrocchia, e dall'areoporto aveva preso un bus che l'aveva lasciato a parecchi chilometri dal centro abitato, in aperta campagna.
Da lì, aveva dunque seguito un sentiero battuto, l'unico nei paraggi, che si perdeva in un fitto e buio bosco.
Si era quindi inoltrato, con la sua speranza incrollabile ed una vecchia valigia, contenente pochi vestiti e qualche cosa per lavarsi, per ore ed ore nel bosco, che oscurava il sole e che rendeva impercettibile il passare del tempo.
Un bosco dai colori primaverili, sebbene fosse l'inizio di ottobre. Nella mente di Heimm, ciò contribuiva a creare nella sua mente l'immagine di un posto fuori dal mondo, fuori da ogni limite temporale e umano, perfetto per iniziare una seconda vita e vivere come un essere umano normale. Anche se sapeva di non essere un umano. Egli era alieno di quel mondo, era l'unico in quel pianeta, ed il suo particolare stato contribuiva a creare attorno a lui una barriera di solitudine e mutezza, che si alzava giorno dopo giorno.
Benché Maligno non si facesse sentire da ben tre anni, visto che aveva vissuto sotto la protezione magica e Sacra prima di una maga, e poi di sant'uomini, aveva comunque paura che quell'essere per tutti deleterio si risvegliasse, e distruggesse quel clima di pace e ostentato benessere che si era costruito attorno.
Aveva confidenza con quel lato, il Lich, sapeva di cosa poteva essere capace quell'essere abominevole.
E la cosa che più odiava, era trarne "beneficio" da questo lato.
Benché non sopportasse l'esser difeso da qualcun'altro, ancora meno sopportava usare il "potere" avutogli da questo lato.
Dunque, aveva deciso che il suo futuro fosse sgombro da ogni ombra, partendo dal concetto di redimersi, e purificare la propria anima da quel lato.
E il primo passo che aveva fatto, era proprio l'iscrizione a quella scuola, che si mostrava come grande palestra di vita.
Ora era davanti alle grandi porte dell'edificio gotico.
Nere come il basalto, presentavano bassorilevi raffiguranti ora complessi arabeschi, ora figure mitologiche mostruose. Sembravano terribilmente pesanti, perché non erano certamente fatte di legno, bensì di un altro materiale, simile ad un metallo.
Se ne stava là, Heimm, a contemplare quelle porte, simboli di cambiamento, in mezzo al piccolo spiazzale erboso del'entrata, con in mano la sua vecchia valigia, e sulle spalle i ricordi pressanti.
 
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