Stanza di Taro, Ian e Namida

Alexandre rimase intenerito da quel gesto,magari stava forzando troppo e non se ne rendeva conto,ma quel ragazzo era così carino,e poi aveva acconsentito.
Si avvicinò a lui,per questa volta poteva anche essere dolce,lo abbracciò facendolo distendere sull'ampio letto,prese in mano entrambi i suoi piedini iniziando a sbaciucchiarli piano,con calma:

-Ian,non voglio farti male perciò dimmelo se non te la senti più o non ti va-

Continuò a baciare quella tenera carne calda mentre le sue mani vagavano sul petto del piccolo,poi si alzò e posò un bacio a fior di di labbra che aveva quel piccolo di erotismo che era impossibile togliere da qualunque cosa facesse Alex

L'unica cosa che amava veramente del suo carattere era la sua ferrea testardaggine, e quando prendeva una decisione era difficile farli cambiare idea.
E Anche se era così imbarazzato riuscì in ogni modo ad avvinghiare le proprie braccine per il colo di alexandre spingendolo verso di lui.
Sussurrandoli all'orecchio

<<alexandre...io... ti desidero troppo...>>

Concluse mentre il volto che prima era di un rosa candido divento d'improvviso rosso fuoco.

-Menomale perchè stavo iniziando seriamente a dubitare delle mie qualità di seduttore-
Sorrise baciandolo ardentemente e con passione,infilandogli la lingua in bocca evafgando curioso tra gli anfratti caldi di quel luogo paradisiaco.
Infilò una mano nei pantaloni di Ian carezzando a mani aperte il sedere sodo e liscio...

E per tutta risposta, lui rispose al bacio con ancor maggior passione, se possibile, facendo scivolare la mano con notevole lentezza, in modo da aumentare la sensualità del suo gesto, fino a che essa raggiunse avida e vogliosa la sua metà, ovvero la virilità del suo partner.
Ma chi a quel intenso, allo stesso tempo delicato tocco, gemette per primo fu proprio Ian, perhè nonostante tutto, otlre all'infinito piacere che già stava provando, c'era anche il desidero che oramai, in lui ardeva.

Scostò la mano di Ian portandosela alla bocca e baciandone un dito alla volta,gli sorrise dolce:

-Ma come siamo intraprendenti...-

Sghignazzò mettendo un ginocchio in mezzo alle gambe di Ian compiacendosi del già rigonfiamento ni suoi patnaloni.
Poi,con estrema calma e lentezza,scese a bacirgli il petto,iniziando a lambirgli in capezzolo sinistro,vezzeggiandolo e mordicchiandolo passionalmente mentre l'altra mano era impegnata a muoversi abilmente sulla schiena del ragazzo,provocando grattini piacevoli e piccoli brividi

Inarcò la schiena quando sentì la pressa sul suo capezzolo, facendolo rabbrividire di piacere e gemere con voce arrochita.
"mmmh...."
sussurro a stento troppo preso dalle sensazioni di sentire la lingua i denti di alexander sul suo capezzolo, leccarla e bagnarla, come se fosse un gelato. E quella mano nella sua schiena non gli dava alcun fastidio ma anzi, era troppo poco. Voleva di più.
Mentre nel letto si stava compiendo l’unione, ainsel restava appollaiata tipo avvoltoio, a fissare la scena, come ben sapete Ainsel e Ian condividevano la stessa anima, ciò per cui quando ian sentiva piacere anche la piccola fatina percepiva i suoi stessi sentimenti…

Scivolò più in basso,stuzzicando con ambedue le mani i capezzoli del piccolo Ian,baciandogli il ventree e leccando e mordicchiando la pelle intorno all'ombelico.
Abbandonò temporanemanete i capezzoli per dedicarsi ai fianchi ed al bacino del ragazzino,privandolo dei suoi pantaloni e facendolo restare in biancheria con l'erezione bella svettante tra le gambe che sembrava un richiamo quasi irresistibile per Alexandre.
Pizzicò i fianchi dell'angelo scendeno con le mani e stuzzicando da sopra il tessuto la sua intimità,ghignando sadicamente:

-Ti piace qua piccolo?-

Bisbigliò mentre dava delle lappatine lascive,al di sopra dei Boxer, al membro duro del povero ragazzo,mentre le mani erano ritornate a stuzzicare sapientemente i capezzoli...

Il corpo li bruciava, si sentiva scoppiare dal piacere, ogni volta che lo sfiorava lo baciava il suo cuore sobbalzava e li sembrava di perdere ogni volta un battito.
Incarno la schiena, e allungo le braccia portando le mani sulle spalle del demone, come, per volerlo spingere sempre di più a se.

<<si....sei magnifico...ti prego continua ancora...non ti fermare>>

Sussurro con un'pò di fatica ad alexandre.

Gli sorrise amorevomente,privandolo istantaneamente della biancheria,iniziando a leccare lungo tutta la sua lunghezza il piccolo sesso del ragazzino,mentre le mani vagavano sul petto di Ion stuzzicandogli i capezzoli.
Si staccò dall'erezione del piccolo risalendo sul suo ventre baciandolo passionalmente,lasciando una striscia di saliva lungo tutto il suo percorso,fino ad arrivare alla bocca,divorandola istantaneamente.
Si tolse le scarpe ringinocchiandosi davanti al ragazzino:

-Mi vuoi nudo o vestito?-

Gli sussurrò leccando la conchiglia dell'orecchio del ragazzino mentre le mani accarezzavano il sedere sodo dell'angioletto seprandolo con le mani robuste e morbide

Ian riuscì solo a mugugnare qualcosa, di veramente incomprensibile.
Quando percepì la mano di Alexandre toccarli il fondo schiena, a quel punto lì vene, l'istinto di muoversi in modo febbrile, distendendo le gambe, consentendo così spazio al ragazzo, ma era anche un chiaro segno di sottomissione, ormai si sarebbe fatto fare di tutto da quel ragazzo dall’aspetto così meraviglioso, e dal tocco così seducente.
<<nu..do..>>
Sussorò ancora debolmente, mentre cercava di sbottonare il bottone che teneva prigioniero l’arnese del piacere (va che nomi che trovo xD).
In alto ne soffitto, la piccola fatina ormai era in pietose condizione, sussultava come un uomo in preda all’epilessia, ed era completamente, uniformemente rossa.
<<gnia…Che calore…>>

Lo strinse a sè possessivamente,portando le sue mani ai suoi bottoni,con una guidava Ian a sbottonare i bottoni,con l'altra stuzzicava l'erezione del ragazzino,passandovi sopra le dita ripetutamente,accarezzandone la cappella sadicamente senza mai masturbarlo nel verso senso della parola.
Lo guardò negli occhi per tutto il tempo,staccando poi la mano per far proseguire Ian e mostrargli così il tuo splendido petto da scultura greca.
Gli accarezzò i capelli,spingendolo per le spalle sul letto,allagrandogli le cosce dolcemente,baciando dai piedi fino al'inguine,riprendendo in bocca il suo sesso umido,stuzzicandogli anche i testicoli mentre cn l'altra mano accarezzava i glutei del ragazzino e passava un dito sulla sua fessurina,senza entrarvi,solo passandocisopra senza premere nemmeno:

-Ti piace qua?-

Gli chiese con voce sensuale