Stanza di Ragsiel, "il suo harem"

Ragsiel inclinò appena appena il viso come un gatto che si fa accarezzare il muso dal prorpio padrone e poi sogghignò divertito alla risposta che gli aveva dato armand, okei.. non avrebbe voluto pensare in quel momento a cose simili ma insomma.. immaginarsi un armand mezzo nudo che dava la pappa a dei pargoli con le alucce lo fece andare in ebollizione
-io spero ardentemente che sia tu, insomma.. per quantoi sia te e il drago mi piacete non penso di essere ancora diventato zoofilo; vedere te alle prese con dei bimbi deve essere il massimo invece!!!!

“Ma no!”

Sospirò quindi Armand nascondendosi il viso con entrambe le mani.

“Non dire queste cose…mi vergogno”

Sussurrò con un paio di lacrimosi agli occhi.

Ragsiel sorrise tra se e se, se prima stava per saltareaddosso al piccolo armand ora invece il suo istinto gli diceva solamente di coccolarlo il più possibile aprofittando del fatto che le uova non fossero ancora schiuse
-vieni qui..
Mormorò passando le braccia sotto la schiena del demonietto e tirandolo su in modo da tenerlo stretto a se con il viso sepolto nel suo petto e i capelli biondi che gli stuzzicavano un pò il naso
-scommetto che quando nasceranno i draghetti non si avrà più tempo per queste cose..
Disse sospirando intanto che gli faceva i grattini alla schiena

Armand si lasciò stringere anche se non riusciva a rilassarsi.

“V…vedrai che non sarà complicato”

Sussurrò sospirando.

“La maggior parte dormirà il 90% del giorno all’inizio, a parte uno che li proteggerò tutti…chissà forse sarà ringhio”

Sospirò divertito.

-Scusami davvero, penso di avere un impegno inderogabile
Disse Ragsiel passandosi una mano tra i capelli andando poi verso l'armadio.
Iniziò a vestirsi bene come di solito quando si va fuori a cena con qualcuno di importante; si fissò i capelli e si fece una coda per poi prendere una camicia nera e dei pantaloni neri, cercò di infilarsi persino la cravatta, ovviamente con scarsi risultati, perciò optò per farle un nodo semplice e comune.
-non ci metterò molto, sarò di ritorno prima che si schiudano le uova
Concluse ancora

Il ragazzino guardava impressionato il professore così impettito e non poté far a meno di sorridere quando il biondo ebbe difficoltà con la cravatta.
Si alzò quindi avvicinandosi a lui, mentre gliela afferrava sciogliendola.

“Stai molto bene vestito così”

Sussurrò quindi tranquillo, mentre gli faceva il nodo in modo perfetto, fissandolo poi con fare critico, togliendogliela nuovamente per poi slacciargli due bottoni e aprirla un po’.

“Qualunque cosa devi fare, ti consiglio di andarci così”

Disse quindi alzandosi sulle punte per sfiorargli i capelli, sistemandoli.