Camera Jaye x Jasper, già fatta la coppia *çç*

Ah... che bella sensazione...
Sospirò abbandonando la testa ed i lunghi capelli ormai lisciati dall'acqua all'indietro, piacevolmente sorpreso che il ragazzino alla fine lo stesse lavando per davvero... in fondo, in un modo o nell'altro, sarebbe riuscito a cavarsela...
Sospirò di nuovo, travolto dal pensiero della nostalgia per i suoi piccoli... Chissà come stavano senza di lui... e chissà se Jasper sarebbe stato un buon compagno per loro...
Da come lo trattava delicatamente mentre lo lavava, sembrava proprio che la risposta potesse essere sì...

Jasper...
Chiamò, dolcemente, come era suo solito, ma senza alcuna particolare inclinazione nella voce
Hai trovato una cosa che sai fare...
Sussurrò, prima di guardarlo e domandargli
Vuoi venire dentro anche tu? c'è abbastanza spazio per tutti e due... credo... e magari potrai lavarti anche tu...

Alle vocali che aveva pronunciato mancava solo la "i" x°, ma Jaye invece di sorridere alla scena del ragazzino viola a pois si limitò a sbuffare divertito, borbottando un " come vuoi...", lasciando che l'altro continuasse a lavarlo, calmo come sempre.

E' un po'... troppo calda...
In realtà era appena tiepida, ma Jaye chissà perchè preferiva temperature polari x°
Senza darlo molto a vedere, osservava i movimenti del ragazzo, per fari motivi... Primo fra tutti, non pensava che se quel ragazzo non era uno dei suoi schiavi sarebbe stato giusto continuare a chiedergli di lavarlo, quindi cercava di mettere a mente tutte le mosse del piccolo per poi ripeterle all'occorrenza; e due, pensava veramente che Jasper avrebbe potuto essere un ottimo servo, forse il più bello e il più gentile di tutti, e forse sarebbe anche riuscito a vedere uno dei suoi rarissimi sorrisi di lode ( di Jaye x° )...
Ma non era lui che chiedeva ad un servo di essere tale... era giusto che il servo prendesse questa decisione da solo, in modo da non sentirsi mai costretto della sua decisione...

Oh, sì... così va molto meglio...
Avrebbe anche potuto aggiungere un grazie, visto che Jasper non era un suo servoe che gli stava praticamente facendo un favore, ma non se ne preoccupò... Lui era educato, ma in un modo molto personale.
Con gli occhi chiusi, lasciò che il ragazzino lo risciacquasse, assaporando lentamente ogni goccia d'acqua che andava a toccare il suo corpo

Oh...
Notò che, senza che glielo chiedesse, il piccolo era andato a prendergli qualcosa per asciugarsi...
Si alzò dignitosamente dalla vasca, sempre l'espressione seria e indifferente, come suo solito, ed infilò le maniche nell'accappatoio, soddisfatto
Posso fare da solo ora... i miei vestiti di solito sono semplici da mettere... Anche se avrei preferito indossare dei vestiti... normali, ma non sono in grado quindi penso che preferirò il mio solito abito...

Quando fu solo nella stanza, Jaye si lasciò andare ad un sorriso, finalmente... Il ragazzino era... beh quel ragazzino era semplicemente particolare, non riusciva a descriverlo altrimenti.
Senza altri pensieri in testa, si asciugò e si mise addosso una semplice vestaglia color rubino, tenendola chiusa appena sotto la vita attraverso un nastro di seta dello stesso colore, lasciando i capelli bagnati e sciolti lungo le sue spalle.
Tornò in camera e vide Jasper pacificamente addormentato sul letto, e di nuovo sorrise, per poi riprendere la sua espressione tipica e sedersi di fronte alla finestra, guardando assorto fuori...

Hai avuto un incubo...
Sussurrò Jaye. Dopo essersi voltato di scatto per l'urlo di Jasper, si era alzato ed era andato a sedersi vicino a lui sul letto; era già lì quando disse quella frase.
Con una mano andò dolcemente ad accarezzare la testa di Jasper, dicendo in tono calmo e pacato
Non devi avere paura di lui... non ti può più far niente, ora sei lontano da lui, non sa nemmeno che esisti... è inutile tenerlo nei tuoi pensieri, è come se gli permettessi di continuare a farti del male...