Mirabell |
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| Per poco Lestat non portò gli occhi al cielo e che diamine gli ricordava pure uno dei suoi fratellini, quindi non lo emozionava, era rimasto felicemente perso a fissare il bel sedere del maggiordomo di cui la sua mente continuava a ricordargli le caratteristiche per poi farsi risvegliare da quel cosino biondo.
“Lestat signorino, Lestat Aurevoir”
Decise di dire quindi, limitandosi a inchinarsi un po’ senza dargli la mano, certo reggeva benissimo le veela ma se il ragazzino lo era al 100% non voleva guai. Alzò quindi lo sguardo vedendo Hiro che con calma si metteva in fondo alla coda di aspiranti cuochi, in modo che questa volta le palline di gelato si sciogliessero un po’ invadendo la pastella fritta. In modo che il rum rivelasse il suo vero valore in uno stupendo mix di sapori che il rosso conosceva bene, sorrise quindi soddisfatto, pensando alle informazioni ricevuto del tipo che Michelle abitava al terzo piano dell’edificio e che dal suo protetto avrebbe potuto ottenere informazioni utili su di lui.
Hiroyuki lo guardava soddisfatto, conscio del fatto che a Lestat fosse passata almeno un po’ l’arrabbiatura, così sorrise tra se, mentre ripeteva l’azione di prima. Innaffiava di cioccolato fuso e panna le palline, mettendo poi i canditi. Ricordò poi che il biondino, aveva assaggiato quella più fornita di pezzettini colorati, quindi dovevano piacergli…morale ne mise un sacco sulla più grossa perché lo attirasse. Furbizia, classe e cucina, ecco il suo motto, ignorò gli altri tizi invece che lo fissavano e quando uno tentò di fargli lo sgambetto per rovinare il suo lavoro, si limitò a mostrargli il suo coltellaccio trincia ossa da cucina preferito…dopotutto era sempre un demone.
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