Angel devil gdr home [anime~manga~yaoi~yuri~hentai~tutorial~contest]

Diamond Manor

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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 10/5/2009, 20:07




-oh.. ma io non farò nulla per fermare lestat.. anzi..
Disse tranquillo Lucas sorridendo angelico mentre fissava i due con occhietti biricchini.
Il ragazzino pensava che Michelle avesse bisogno di un bel pò di divertimento, una sana strigliata, magari una bella scopata violenta che gli facesse sbollire tutte le voglie represse e magari sarebbe stato bello anche riuscire ad accasarlo in modo che smettesse di fare il maggiordomo e vivesse la vita nel lusso come doveva essere.
-si vede lontanto un miglio che il nostro rosso ha mire su di lui, mi soprende anzi il fatto che anche tu hiro non ne abbia ma in fondo è meglio così
Michelle ad un certo punto si era accorto di non essere seguito e che i tre si erano in effetti fermati alle scale e stavano parlando allegramente come vecchi amici
-signorino! voi dovete fare la vostra dormita pomeridiana!
Parlò ad alta voce il maggiordomo, sembrava ancora inviperito o comunque si capiva che aveva la lingua inacidita; qualcuno in quel momento avrebbe potuto giurare che il povero Michelle sibilasse addirittura come una bellissima vipera velenosa.
Lucas roteò gli occhi e sbuffò appena facendo alzare una ciocca mossa dei suoi capelli biondi
-arrivo Michelle, arrivo!
 
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Mirabell
view post Posted on 10/5/2009, 20:15




“La voce di veela chiama”

Sussurrò a quel punto Lestat divertito, accarezzando ancora la testolina al biondo, prima che Hiro gli tirasse un colpetto sulla mano, insomma era il suo datore di lavoro, un po’ di contegno.

“Smettila non è uno dei tuoi fratelli e signorino mettete la crema sul gelato fritto lo renderà più buono”


Aveva suggerito allora guardando il suo sorriso angelico mentre i capelli gli cadevano sugli occhi, certo che era carino.
Lestat comunque si schiarì la voce, sospirando.

“Visto che il maggiordomo è adirato con me, potrebbe non darmi gli orari delle tue lezioni, quindi passerò domani a prenderle”


Gli aveva quindi sorriso, prima che anche Hiroyuki sorridesse al biondino con dolcezza.

“Desiderate mangiare qualcosa in particolare questa sera?”

Aveva chiesto quindi con educazione, portando le mani a sistemare le ciocche messe in disordine dal rosso.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 10/5/2009, 20:24




Lucas era rimasto a bocca aperta a fissare il dolce sorriso del ragazzo dai capelli azzurri, il suo viso pian piano prendeva una tonalità color pomodoro mentre, al posto che rispondere, iniziava a balbettare incapace di proferir parola; sembra che qui la veela fosse hiro.
A salvarlo arrivò però Michelle che, senza fatica, passò un braccio sotto le gambe del biondino e l'altro dietro la schiena; lo prese in braccio come un bimbo e parlò con tono calmo
-La cena va servita alle otto, il signorino vorrebbe qualcosa di leggero da mangiare, niente piatti elaborati o complicati; per il primo giorno è libero di sbizzarrirsi.. di dolce due tiramisù, anzi.. ne faccia un terzo per il signorino Aurevoir.
Lucas storse il naso, non perchè il tiramisù non gli piacesse ma bensì perchè Michelle aveva ripreso a chiamare per cognome il povero Lestat.
Il biondino annuì appena dando ragione a Michelle sul menù poi si raggomitolò un pò contro il petto dell'amico al che quest'ultimo fece un sorriso di circostanza e dopo un altro lieve inchino del capo diede le spalle ai due iniziando a salire al terzo piano
 
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Mirabell
view post Posted on 10/5/2009, 20:48




Lestat in effetti si sentì un po’ risentito e non poté fare a meno di parlare.

“Penso di essere più grande di lei Michelle”

Si limitò a dire, dirigendosi poi verso la sua stanza, lasciando da solo il povero Hiro che di piatti leggeri ne conosceva a bizzeffe, ma sapeva che per quanto avessero detto i due un piatto troppo semplice non sarebbe andato bene.
Non conosceva i gusti del signorino, se gli piaceva più la carne o il pesce o se era allergico a qualcosa iniziò quindi a preoccuparsi.
Alla fine preda del caos si diresse in cucina forse una carbonara e un vitello tonnato sarebbero andati bene.
Lestat riuscì a trovare la sua stanza senza difficoltà, la villa era come se non avesse segreti per lui col suo senso dell’orientamento quindi sorrise sdraiandovisi sopra soddisfatto.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 10/5/2009, 21:04




Michelle e Lucas erano entrambi nella camera di quest'ultimo.
Il maggiordomo stava svestendo il biondo per poi mettergli un allegro pigiamino addosso, uno di quelli con i mufifn con gli occhietti e le faccine pucciose; insomma.. un pigiama degno solamente di un goloso come Lucas XDD
-non capisco come mai tu sia così ostile con lestat..
Il biondino aveva iniziato a parlare, aveva un tono calmo e tranquillo.. sapeva che solo lui poteva rivvolgersi a Michelle in quel modo senza venire malamente freddato o fatto sloggiare.
-non ho nulla contro di lui singorino, solo che non riesco a sopportarlo troppo a lungo.. ma questo non sarà un problema
Michelle aveva alzato lo sguardo e fissava Lucas con aria corrucciata, insomma.. cosa poteva importare al signorino se a lui piacesse relativamente la sua guardia del corpo? Non ci avrebbe dovuto passare assieme molto tempo se non le notti e qualche ora nella villa.
Il ragazzino invece era scettico; non era molto sicuro dell'affermazione del suo amico inoltre non gli andava di avere dei lavoratori che invece di pensare alle proprie occupazioni si corrucciavano per affari di cuore
-lo spero per voi Michelle.
Il maggiordomo rimase un attimo inebetito ma poi fece un lieve inchino e, dando el spalle all'amico, se ne andò dirigendosi tranquillamente in biblioteca, il ragazzo passava lì la maggior parte del tempo; leggeva e imparava a memoria poesie e versi di sonetti.
 
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Mirabell
view post Posted on 10/5/2009, 21:22





Passò all’incirca un oretta, l’ora di cena si avvicinava e Hiroyuki aveva già messo il vitello tonnato in frigo perché si raffreddasse, adesso era intento a fare i tiramisù e non volendo alcun aiuto era un po’ stanco ma felice, come sempre quando era in cucina.
Lestat invece era stufo di rilassarsi così, dopo essersi rimesso un po’ in ordine decise di andare in biblioteca per finire il suo libro.
Raggiungerla non fu facilissimo ma con un po’ di intuito riuscì nell’intento.
Entrò quindi con calma e senza notare Michelle si sedette su una delle poltrone riprendendo a leggere soddisfatto convinto di essere solo in attesa della cena.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 10/5/2009, 21:34




-è educazione salutare.
Michelle non aveva alzato lo sguardo per vedere chi fosse; lo sapeva già.
Aveva sentito qualcuno entrare nella biblioteca, Hiro però era giù a cucinare, Lucas era a letto e nessun'altro aveva l'accesso alla biblioteca quindi l'unico che rimaneva era.. il rosso maniaco
-a meno che la lettura non la prenda così tanto da non notare la presenza di qualcun'altro, Mister Aurevoir.
Distacccatp ma cortese, freddo ma tranquillo; che dire.. Michelle era il prototipo del maggiordomo perfetto, di quellic he ogni ricco dignore vorrebbe avere
 
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Mirabell
view post Posted on 10/5/2009, 21:40




Lestat alzò lo sguardo vedendolo il quel momento che iniziava da subito a fare il saccente, sospirò quindi senza muoversi dalla sedia.

“Buona sera”

Si limitò a dire, aprendo il proprio libro, guardando un paio di pagine.
Ma non riusciva proprio a starsi zitto insomma, quella sottospecie di ghiacciolo non poteva trattarlo così era li solo per lui.

“E la mia non era maleducazione, non è colpa mia se la vostra classe è riuscita a celare la vostra presenza, non sono così incline da avvertire una veela a metri di distanza”

Disse quindi iniziando a leggere, ma non era più così tranquillo sapendo di averlo vicini.

Intanto Hiroyuki ricordando le parole del signorino aveva iniziato a friggere delle patatine, insomma era meglio che Michelle fosse di buon umore conoscendo Lestat.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 11/5/2009, 19:18




-Che bella lusinga velata
Sussurrò Michelle con un sorrisetto divertito sulle labbra mentre lasciava andare la schiena allo schienale della poltrona, rilassandosi completamente e poggiando infine lo sguardo su alcune frasi di un libro preso a caso dalla biblioteca.
Non stava realmente leggendo, o meglio.. lo avrebbe volentieri fatto se non fosse stato che parlare con Lestat sembrava quasi più interessante di quel che pensava
-è strano comunque che non abbia notato la mia presenza dato che ha passato quasi metà del tempo in cui è stato qui a fissarmi dall'alto in basso e squadrarmi come solitamente il signorino Lucas fa con i dolci.. ora mi dica, le è piaciuto quello che ha visto?
Un sorrisetto di scherno comparì sul volto solamente incolore del maggiordomo; qualunque cosa Lestat gli avesse risposto il rossino sarebbe stato in torto.
Se avesse detto "si" Michelle avrebbe potuto licenziarlo per il fatto che potesse essere stato involontariamente contagiato dai suoi poteri Veela e se avesse detto "no" Lucas se la sarebbe presa alquanto poichè era chiaro che o aveva mentito o non aveva buon gusto. In entrambi i casi avrebbe rischiato di essere sbattuto fuori dalla villa
 
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Mirabell
view post Posted on 11/5/2009, 19:31




Eccolo li che lo fissava con quelle gambe incrociate, a dir poco favolose, con la schiena dritta orgoglioso e nobile.
Gli sembrava di desiderarlo sempre più, forse perché lo rifiutava, oppure perché lo trovava insopportabile a volte, la sua natura di veela non aveva alcun effetto su di lui e sul suo corpo, così il rosso era quasi spaventato da quella passione travolgente che proveniva solo e solamente dal suo essere…così.
Lestat si rendeva sempre più conto di quanto gli piacesse nella sua integrità e nella sua morale.

“Si dice che i propri desideri, se protratti troppo a lungo diventino dei vizi, ma sinceramente non ci credo molto. Non vi è risposta giusta alla domanda che mi fate Mister Michelle, ma per vostra sfortuna a me importa assai poco di mantenere il posto qui, i poteri di ogni veela non mi toccano, però voi mi piacete e per guardarvi sono disposta a proteggere il vostro padroncino o a portarvi via dalla villa.”

Aveva sussurrato divertito.

“Probabilmente proprio perché siete il primo che mi scatena una tale passionalità, unita a una tale stizza”

Si scostò quindi un po’ dallo schienale della sedia, alzandosi, era quasi ora di cena dopotutto.

“E’ tempo di svegliare il signorino, ormai Hiro avrà preparato la cena, quindi che vogliate licenziarmi o no vi consiglio di adempiere ai vostri compiti, non solo agli impegni che vi divertono”

Sussurrò quindi uscendo dalla stanza per raggiungere la cucina, rendendosi conto che non poteva restare li perché voleva toccarlo e fare l’amore con lui in ogni anfratto della villa, anche in biblioteca, in quello stesso momento avrebbe desiderato prenderlo su uno di quei divanetti verdi bordati d’oro.
Era così smanioso di averlo che non era riuscito a restare a tranquillo nello stesso spazio con lui ed era dovuto andare in cerca dell’amico.
Appena entrò in cucina poi, la voce di Hiro lo bloccò.

“Calmati o non lo avrai mai, anzi finirai licenziato e smetti di immaginare di fartelo nella mia cucina”

Quelle parole poteva dirle solo qualcuno che conosceva veramente Lestat, poiché il demone sembrava normalissimo elegante e tranquillo, nel suo vestito nero preferito.
Ma in realtà il cuoco aveva fatto scomparire in quel modo la fantasia del rosso che comprendeva lui che leccava via la panna dall’ombelico di un certo maggiordomo il cui nome era Michelle.

“E’ allora che dovrei fare cuoco da strapazzo!?! Sentiamo…”


Aveva chiesto stizzito a quel punto la guardia del corpo del signorino, mentre Hiroyuki ignorandolo bellamente faceva imbandire la tavola per la cena, dove avrebbero mangiato Michelle e Lucas.
Per poi apparecchiare lui per se stesso e Lestat in cucina come ogni bravo domestico, mettendo nel piatto del rossino un invitante fetta di filetto, tagliato da lui stesso in maniera imbeccabile, il cui l’odore condito fece tornare un po’ di buon umore all’amico.

“Riesci sempre a farmi tacere con la tua cucina”


Con quelle parole Lestat si era aggiudicato un sorriso a dir poco magnifico, dolce e divertito da parte del cuoco dai capelli blu che si sedette davanti a lui con un bel piatto di uova strapazzate, molto semplici per se stesso.

“E’ il metodo migliore ed indolore”

Sussurrò quindi, mentre ogni vivanda preparata da Hiroyuki veniva sistemata sul tavolo dell’erede di casa Diamone.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 11/5/2009, 20:20




Lucas e Michelle dopo poco erano seduti assieme nell'enorme salone ed entrambi fissavano con siddusfazione il piatto che avevano davanti.
Semplice ma buono, a quanto pare al scelta del cuoco era stata parecchio afferrata.
-che ne dici se mandiamo una cameriera a chiamare i nuovi arrivati e chiedere loro di cenare con noi?
Il ragazzino dai capelli biondi sorrideva contento mentre con la forchetta giocchicchiava con il piatto di pasta, come se foss eindeciso o meno sul mangiarla; non perchè avesse paura che non fosse buona ma bensì il contrario; voleva gustarsela con calma e non mangiare in fretta come faceva di solito.
-non penso sia una buona idea signorino, inoltre non si gioca con il cibo.
Michelle rigido e composto lanciò un'occhiataccia alla cameriera del tipo "provi a chiamarli e la strozzo".. purtroppo però una sua collega, sotto ordine di lucas, si era già recata alle cucine invitando il rossino e Hiro ad unirsi alla loro cena.
Il maggiordomo sospirò stanco, perchè il signorino Lucas nopn gli dava mai retta? Era certo che avere quei due a cena non fosse una grande idea.
-Michelle per quanto a me piaccia la tua compagnia voglio gustare anche la presenza di altre persone alla tavola, inoltre non mi interessa se non sopporti in parte la mia guardia del corpo.
 
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Mirabell
view post Posted on 11/5/2009, 20:34




Quando la cameriera era arrivata aveva sbavato per ben cinque minuti sui due prima di parlare, dicendo che il signorino Lucas li invitava a prendere posto alla sua tavola.
In un primo momento Hiro era rimasto stupito, insomma era una cosa così usuale, ma alla fine aveva sorriso facendo quasi svenire la povera ragazzina.

“Benissimo, andiamo Les”

Aveva detto tutto allegro, ricevendo un occhiata gelida dall’amico, che però non poteva tirarsi indietro a una sfida dieci a uno Michelle non lo voleva a quel tavolo, e anche se l’avesse trattato male a cena lui avrebbe saputo controbattere.
Dal canto suo il cuoco invece era felice, avrebbe visto qualcuno mangiare la cena preparata da lui.

“Chissà forse mi chiamano perché la mia cucina non gli è piaciuta”

Il sussurrò da parte di Hiroyuki aveva fatto ridere Lestat, quando erano quasi arrivati.

“Non dire sciocchezze se mai sarà il contrario”


Parlava con voce ferma e controllata e quando entrarono nella stanza erano proprio adatti alla scena, si era assurdo perché non erano eleganti ma, il vestito nero di Lestat era pregiato e fatto su misura così che risultasse gradevole alla vista e gli occhi e i capelli del cuoco brillavano come lapislazzuli.

“Grazie dell’invito signorino”

Si era quindi inchinato leggermente ai due Hiro, accompagnato da un gesto del capo del rosso, mentre si sedevano, il cuoco davanti a Lucas e Lestat neanche a dirlo davanti a Michelle.

“Vi sono grato dell’invito, siete stati estremamente gentili”

Aveva sussurrato quindi in direzione del signorino la guardia del corpo, ma il tono di voce così perfetto nascondeva una nota di sarcasmo, sapeva che non era benvoluto da entrambi.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 11/5/2009, 20:42




Michelle a quell'affermazione di Lestat alzò un sopracciglio indispettito,
Prese comodamente una posata e prese un pò di pasta dal proprio piatto intanto che i suoi occhi risalivano piano fino a incontrare il viso del rossino.
-penso che dobbiate parlare al singolare, io non ho fatto altro se non assecondare a un piccolo sfizio del signorino.
L'odore della pasta era ottimo e, senza rendersene conto portò lo sguardo su Hiro osservandolo con attenzione, era certo che il signorino avesse un piccolo debole per quel ragazzo ma sinceramente Michelle non capiva come faceva a vederci più di un semplice cuoco fissato con pentole e padelle.
Lucas invece aveva tranquillamente sorvolato l'ultima uscita di Michelle, se ils uo maggiordomo aveva problemi con la sua guardia del corpo era un problema e a lui i problemi non piacevano asosolutamente quindi non avrebbe fatto nulla per far fermare quello "scontro" che sapeva esserci tra i due
-come mai hai preferito un piatto di uova a una buona pasta Hiro?
Domandò il ragazzino biondo inclinando il capo in maniera curiosa emntre effettivamente il piccoletto non toccava il cibo che era stato cucinato accuratamente per lui
 
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Mirabell
view post Posted on 11/5/2009, 20:53





Lestat si limitò a sorridere a quell’affermazione e guardò con calma il maggiordomo, ma senza lussuria solo con una frase in testa *Ma l’educazione non era uno dei requisiti per entrare in questa casa?*
Tanto il rosso sapeva che con fatica avrebbe distolto lo sguardo da Michelle, ma essendo affamato con la classe che descriveva il suo rango e le sue origini, iniziò a mangiare con una grazie assoluta addirittura poco adatta a un uomo, nel suo regno non era solito mangiare così ma era stato Hiroyuki a insegnarglielo.
Poiché la sua famiglia così assurdamente ricca, lo aveva accerchiato di precettori privati.

“Non sono una persona che ama mangiare, preferisco cucinare e le uova sono un piatto molto leggero e bilanciato”


Aveva spiegato quindi il ragazzo dai capelli azzurri con molta semplicità, attirando su di se anche l’attenzione del rosso distolto dai suoi pensieri.
La guardia del corpo aveva notato qualcosa che non andava, Michelle era così impegnato a tirargli sfrecciatine che non mangiava e il signorino non toccava cibo, per Hiro doveva essere una grande delusione, così fece una cosa che non gli era solita gli sfiorò una spalla per poi parlare.

“Un ottima scelta di carni Hiro è deliziosa”

Il sussurrò del rosso aveva avuto la capacità di restituire luminosità agli occhi del cuoco, che più allegro e grato all’amico prese un pezzettino delle sue uova per mangiarlo.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 11/5/2009, 21:05




Il povero Lucas fissava il piatto con aria colpevole.. insomma.. non aveva solamente un buon odore, era persino bello da vedere per lui!
Erano sicuri che andava mangiato? insomma.. distruggerlo era una cosa così triste..
Sospirò piano mentre prese una forchettata di pasta e con i lacrimoni agli occhi se la portò alla bocca, assaggiadnola per la prima volta nel corso della serata.
La mangiò tranquillamente e dopo due o trew bocconi si fermò e puntò il suo sguardo sul cuoco
-sei nettamente superiore alla media per quanto riguarda la cucina..
Mormorò osservando Michelle che, a sua volta, aveva preso a mangiare con entusiasmo, da quanto tempo non veniva servito loro una pasta semplice come la carbonara?
-desidero che d'ora in poi ceniate sempre con noi, a volte capita che sia davvero triste stare solamente in due in questa tavolata
Michelle alle parole di Lucas per un pelo non si strozzò ma riuscì bene a simulare un finto colpo di tosse, tamponandosi piano la bocca con il tovagliolo.
Cosa passava per la testa al signorino? era certo che quel ragazzino stesse combinando qualcosa
 
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457 replies since 9/5/2009, 22:13   3511 views
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