| “Vi auguro sonni tranquilli”
Si limitò a dire il rosso, senza smettere di fa quello che stava facendo, cioè sistemare i vasi e vasetti nel suo armadio, in realtà aveva concluso da un po’ ma non doveva pensare all’altro. L’aveva visto nudo, avvertito il profumo dei suoi capelli sciolti, era stato sdraiato sul suo letto col collo in bella mostra, neanche a dirlo Lestat si stava trattenendo dal momento stesso in cui se l’era portato in camera, non voleva spaventarlo per il trauma appena avuto ma si era dovuto mordere a sangue le labbra per non fare nulla. Così quando Michelle lasciò la stanza decise di darsi da fare, prese alcuni accessori e polveri dirigendosi in giardino, in modo da sbarazzarsi dei corpi e creare il suo cerchio anti-intrusi.
Hiro intanto vedeva il signorino spazientito, sapeva di aver osato troppo nei suoi confronti ma, era così giovane e viziato che gli faceva venir voglia di controllarlo e di imporgli un po’ di sale in zucca. Socchiuse quindi gli occhi, poggiando sul tavolo delle nocciole ricoperte di cioccolato al latte, era l’unico dolce che Lestat amava e che il cuoco preparava sempre, per poi fissare attentamente il signorino coi suoi occhi blu identici hai capelli.
“Lei mi ha scelto come cuoco insieme al suo maggiordomo, quindi ora sono responsabile del suo stato di salute e di ciò che può derivarne se la sua alimentazione è sbagliata, non sono qui solo per farle dolci”
La sua voce era sicura forte e decisa, anche il rosso l’aveva ascoltata di rado.
“Io sono qui anche per controllare che lei stia bene e quindi deciderò cosa farle mangiare, mi piace cucinarle dolci e vedere che li apprezza quindi non intendo in alcun modo negarglieli, ma la prego di ascoltare i miei consigli per quello che riguarda la salute e per un ragazzino come lei un bicchiere di champagne al giorno è già fin troppo. Non so quanto la viziano in questa casa, perché è una veela ed è il signorino, ma io sono stato assunto dal suo maggiordomo e sono i suoi genitori a pagarmi, quindi finché non sarò licenziato da una di queste persone mi comporterò nel modo che ritengo migliore e più adatto per voi”
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