Angel devil gdr home [anime~manga~yaoi~yuri~hentai~tutorial~contest]

Diamond Manor

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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 22/5/2009, 21:46




Michelle respirava velocemente completamente terrorizzato, non dal comportamento di Lestat ma bensì da ciò che sarebbe potuto succedergli se il compano non avesse agito in quel modo.
-lestat..
Bisbigliò a bassissima voce, tirandosi dolorosamente a sedere mentre il peso di tutto ciò che era successo gli cadeva addosso in un solo attimo e lo sommergeva.. stette fermo e immobile un paio di secondi prima di poggiarsi i palmi delle mani sugli occhi e singhiozzare un pò.
Sospirò cercando di calmarsi mentre il suo corpo tremava a causa del freddo della sera; scostò un pò le mani dagli occhi asciugandosi una lacrima scappata al suo controllo e fissò lestat in maniera orgogliosa, era riuscito dove lui era entrato nel panico, aveva reagito mentre lui non era stato in grado di fare nulla paralizzato dal terrore.. forse.. forse... lestat era migliore di quanto Michelle lo aveva valutato
-mi aiuti..?
Azzardò con voce roca e stanca
 
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Mirabell
view post Posted on 22/5/2009, 21:57




“Sono qui per questo”

La voce del demone era ancora bassa e vibrate, pericolosa e luciferina per chiunque non fosse il maggiordomo in quel momento, probabilmente persino Hiro gli sarebbe parso un nemico se si fosse avvicinato a Michelle in quel momento.
Fece qualche passo verso di lui mentre, l’aura di potere oscuro scemava delicatamente dal suo corpo e gli occhi iniziavano a riprendere la loro forma normale.

“Non piangere, non te lo perdoneresti”

Si inginocchiò di fronte a lui, fissando quegli occhi azzurrini che brillavano di notte facendolo impazzire, mentre afferrava la benda e con delicatezza gliela rimetteva su quell’occhio che ormai a insaputa di Michelle era suo, togliendosi poi la maglia per poggiarla sull’altro ragazzo restando a petto nudo, ma coprendo l’altro fino alle gambe invitanti.
Lo afferrò quindi in braccio, poggiandoselo come una piuma sulle spalle, il moro non avrebbe di certo gradito l’essere preso come un principessina indifesa.
Poggiò quindi un attimo indietro la testa coi capelli lunghi e morbidissimi, colpendo delicatamente la fronte dell’altro.

“Sei più potente di quello che credi”

Disse soltanto per poi saltare e in un istante riportarlo al terzo piano, non potevano entrare dall’entrata, oppure il signorino Lucas li avrebbe visti e Michelle si sarebbe sentito umiliato…
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 23/5/2009, 19:00




Michelle ringraziò mentalmente Lestat per avere avuto il buon pensiero di non farlo passare per l'entrata; probabilmente sarebbe morto di vergogna se il signorino l'avrebbe visto ridotto in questo stato.
-Grazie per ciò che dici Lestat.. ma evidentemente nonho avuto abbastanza sangue freddo e potere quanto te..
Sussurrò ammettendo quindi che lestat in fondo era davvero un demone potente e per nulla inutile, poteva ricevere quindi la stima del maggiordomo con il suo comportamento.
-ora sono certo di avere fatto un'ottima selezione.
Bisbigliò passandogli una mano tra i lunghi capelli rossi, era n gesto che solitamente era abituato a fare con il signorino ma la cosa sembrava rilassare un sacco Michelle, al punto che certe persone si proponevano volontarie pure se indesiderate poichè, per il giovane, superare in parte i vincoli di maggiordomo verso una persona equivaleva al fidarsi di lui
-voglio che sorvegli il corridoio del terzo piano questa notte, non vorrei che provassero a prendere il signorino.
Bisbigliò mettendo i piedi a terra e tenendosi a fatica in piedi intanto che storceva un attimo il naso sentendosi le gambe più molli e deboli del solito.. ovviamente la mano di Michelle era ancora tra i lunghi capelli di Lestat
 
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Mirabell
view post Posted on 23/5/2009, 19:11




“Erano quindici e sono morti”

Disse solo Lestat sentendo Michelle scendere dalla sua schiena ma rimanere aggrappato a lui, non disse nulla, aveva compreso ormai lo smisurato orgoglio del maggiordomo così terribilmente simile al suo.

“Questa sera farò un cerchio protettivo intorno alla villa, nessun ospite indesiderato potrà più entrare”


Spiegò quindi, mentre sul letto apparivano dei vestiti di Michelle, poiché il ragazzo a parte la maglia della guardia del corpo non aveva ancora nulla addosso.
Quindi Lestat sospirò ormai completamente calmo facendolo sedere, alzandogli poi gambe e braccia fissando il suo corpo per vedere se era stato ferito, se era arrivato troppo tardi per aiutarlo.

“Hiro è sicuramente col signorino, ama impicciarsi negli affari miei”

Sussurrò quindi, mentre un lievissimo sorriso gli sfiorava le labbra, per poi allontanarsi da Michelle e aprire un armadio dal quale prese alcuni oggetti, dopotutto erano nella sua camera ora, non al terzo piano, dove Lucas non li avrebbe cercati.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 24/5/2009, 10:41




Michelle in effetti aveva un taglio superficiale lungo parte del petto, quando il ragazzo con le cesoie gli aveva strappato la camicia non aveva avuto molto riguardo nel non ferirlo; inoltre aveva sui polsi dei lividi causati dalla stretta presa ferrea del secondo uomo che gli aveva impedito di muovere le mani.
Michelle poteva sembrare forte e indistruttibile visto il suo carattere ma, ricordiamoci sempre che è un ragazzo alto, longilineo e dalla pelle morbida; per nulla abituato a fare a botte o combattere..proprio per questo lui preferisce le tecniche di illusione; niente scontro diretto.
-mi aspetto che una cosa simile non accada mai più Lestat, se al posto mio ci fosse stato il signorino te lo avrei fatto pentire amaramente.
Sussurrò prendendo i vestiti e rimettendosi prima di tutto la maglia constatando che al massimo gli arrivava a chiudersi con la manica s buffo all'altezza del gomito.
Bisbigliò quindi qualcosa a bassa voce facendo apparire tra le sue mani dei bellissimi guanti neri, morbidi e leggeri, che era solito mettere durante l'inverno e li indossò.
-una cosa simile non dovrà ripetersi mai più, lei e il signorino Hiro alloggerete al terzo piano.
Sembrava essere tornato velocemente lo stesso maggiordomo che era di solito, sarebbe sembrato normalissimo se non fosse che le sue mani tremavano appena, i capelli erano scompigliati e fissava lestat con rispetto, il rossino secondo i canoni di Michelle si era elevato dalla categoria "cose fastidiose" a "persona interessante"

Lucas invece aveva preso Hiro per mano e senza problema l'aveva trascinato nelle cucine.
Lo fissava con un sorrisetto divertito sul viso, non era ancora ora di andare a letto; prima il cuoco doveva fare una cosa per lui
-Io sono solito ad alzarmi per fare lo spuntino di mezzanotte quindi è meglio che mi prepari ora qualcosa da mangiare stanotte e poi lo metti in frigo.
Spiegò tranquillo andando verso il frigorifero, osservando se c'era qualcosa che facesase al caso suo e che avrebbe salvato Hiro da una nuova seduta di cucina..
-pollo, caviale, pesce.. niente dolci...
sussurrò mogio ma poi il sorriso gli riapparve sulle labbra e tirò fuori dal frigo una bella boittiglia di spumante fresco.
 
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Mirabell
view post Posted on 24/5/2009, 10:57




“Il signorino non è mai stato in pericolo, essendo vicino al cuoco”

Si limitò a dire il rosso, mentre prendeva da un armadio dei barattoli e un sacchetto di polverina bianca, che non era droga o altro, semplicemente polvere di fata.

“Questa va sul petto”

Disse indicandogliela, per poi poggiargli in mano un minuscolo vasetto contenente un unguento dal profumo di lillà.

“Questo invece lo dovete mettere sui lividi dei polsi e anche un po’ sulle gambe, fa bene anche ai capelli, ma non penso che tu ne abbia bisogno”

Concluse quindi rimettendo gli altri oggetti al loro posto.

“Ora scendi Hiro di certo preparerà una camomilla”

Il cuoco però non stava preparando l’acqua per la bevanda, ma aveva strappato dalle mani del signorino la bottiglia di champagne.

“Per oggi ne avete bevuto abbastanza, ricordate che siete molto giovane e che l’alcol impedisce la crescita, fatemi contento e avrete un dolce”

Disse mettendo però la bottiglia dove il signorino Lucas non potesse raggiungerla, a quanto pareva anche le idee di Hiroyuki erano cambiate, non gli importava più molto di mantenere il posto, infatti si mise a preparare la camomilla che Lestat prediligeva per la sera, poggiando poi un libro di dolci con le figure davanti al signorino.

“Sceglietene uno e sarà pronto per mezzanotte”

Concluse quindi dandogli le spalle, per prendere le erbe rilassanti.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 24/5/2009, 11:18




-non ho mai avuto un cuoco più sfrontato di te!
Esclamò Lucas prendendo di colpo il suo carattere infantile e da bimbetto viziato che pochi riuscivano a sopportare
-non mi puoi dare nè ultimtum del genere nè dirmi cosa posso o non posso fare!
Battè il piede a terra metre le guance gli si arrossavano in un moto di fastidio improvviso, il singorino Lucas aveva sentito lontano i suoi genitori per molto tempo e mai nessuno dei suoi servi aveva osato contraddirlo per non rischiare di perdere il posto.
Solamente Michelle lo sgridava ma il ragazzino non avrebbe mai fatto nulla che desse fastidio all'amico.
Ma.. quello.. quel cuoco appena arrivato.. sembrava che non gli importasse di perdere il posto o altro. Che fosse uno stupido o forse uno sfrontato..?

-Hiro è preso dal signorino
Disse solamente Michelle ridendo appena mentre prendeva con calma le cose che Lestat gli dava e si alzava con calma dal letto
-penso che ne avrà per un bel pò il tuo amico
Spiegò il maggiordomo non rendendosi conto che d'istinto gli aveva dato del tu.
Sospirò appena lasciando cadere la testa all'indietro e mettendo quidni involontariamente in mostra il suo fragile collo.. come l'avrebbe dovuto salutare? Un inchino forse? una stretta di mano? non salutarlo affatto? un cenno col capo?
-comunque io andrò in camera a riposarmi, buonanotte.
Concluse mentre gli si avvicinava e gli prendeva con una mano una ciocca di capelli rossi, chinandosi poi a baciarla con le labbra con perfezione, sensualità ed un'eleganza invidiabile.
-a domani
 
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Mirabell
view post Posted on 24/5/2009, 11:33




“Vi auguro sonni tranquilli”

Si limitò a dire il rosso, senza smettere di fa quello che stava facendo, cioè sistemare i vasi e vasetti nel suo armadio, in realtà aveva concluso da un po’ ma non doveva pensare all’altro.
L’aveva visto nudo, avvertito il profumo dei suoi capelli sciolti, era stato sdraiato sul suo letto col collo in bella mostra, neanche a dirlo Lestat si stava trattenendo dal momento stesso in cui se l’era portato in camera, non voleva spaventarlo per il trauma appena avuto ma si era dovuto mordere a sangue le labbra per non fare nulla.
Così quando Michelle lasciò la stanza decise di darsi da fare, prese alcuni accessori e polveri dirigendosi in giardino, in modo da sbarazzarsi dei corpi e creare il suo cerchio anti-intrusi.

Hiro intanto vedeva il signorino spazientito, sapeva di aver osato troppo nei suoi confronti ma, era così giovane e viziato che gli faceva venir voglia di controllarlo e di imporgli un po’ di sale in zucca.
Socchiuse quindi gli occhi, poggiando sul tavolo delle nocciole ricoperte di cioccolato al latte, era l’unico dolce che Lestat amava e che il cuoco preparava sempre, per poi fissare attentamente il signorino coi suoi occhi blu identici hai capelli.

“Lei mi ha scelto come cuoco insieme al suo maggiordomo, quindi ora sono responsabile del suo stato di salute e di ciò che può derivarne se la sua alimentazione è sbagliata, non sono qui solo per farle dolci”


La sua voce era sicura forte e decisa, anche il rosso l’aveva ascoltata di rado.

“Io sono qui anche per controllare che lei stia bene e quindi deciderò cosa farle mangiare, mi piace cucinarle dolci e vedere che li apprezza quindi non intendo in alcun modo negarglieli, ma la prego di ascoltare i miei consigli per quello che riguarda la salute e per un ragazzino come lei un bicchiere di champagne al giorno è già fin troppo. Non so quanto la viziano in questa casa, perché è una veela ed è il signorino, ma io sono stato assunto dal suo maggiordomo e sono i suoi genitori a pagarmi, quindi finché non sarò licenziato da una di queste persone mi comporterò nel modo che ritengo migliore e più adatto per voi”
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 24/5/2009, 12:07




Michelle lasciò la camera dirigendosi al terzo piano con le gambe che gli tremavano leggermente, gli veniva da fermarsi sulle scale ogni tre per due per guardarsi indietro e si diede in parte dello stupido.
Aveva sempre l'impressione di avere un fiato schifoso sul collo e qualcuno che lo seguiva nelle ombre della casa, sapeva che non era vero.. che erano solo delle illusioni del suo inconscio ma gli mettevano i brividi.
Non sarebbe riuscito a dormire per nulla e la camomilla non gli faceva alcun effetto.
Sospirò passandosi una mano sul viso.. chissà se lestat si sarebbe arrabbiato se...
-Al diavolo!
Ringhiò Michelle scendendo a grandi falcate tutti gli scalini che aveva fatto per salire.
Chissenefrega di quello che pensava il rossino, lui in quella casa c'era prima di lui quindi non avrebbe potuto dirlgi assolutamente nulla!
Rientrò nella camera di lestat in pochi minuti e si accorse che il guerriero non c'era più, probabilmente era andato a compiere il suo rito beh.. in fondo era meglio così..
Prese un libro a caso dalla piccola libreria che c'era in ogni camera e si accomodò su una poltroncina, iniziando a sfogliare il libro ed annusare di tanto in tanto l'odore della camera che sapeva di..
-lestat..
Bisbigliò inclinando la testa sulla spalla sinistra e poggiandosi con calma allo schienale, si addormentò così cinque minuti dopo..


-AHHHHHHHH!!! non ti sopporto non ti sopporto non ti sopporto!!
Esclamò Lucas gonfiando le guance mentre andava a sedersi ad un tavolo della cucina e metteva le braccia conserte sopra il tavolo, nascondendo tra esse la testa.. come poteva.. osava pure replicare?!
Mosse le gambe avanti e indietro più e più volte, rimuginando ancora e ancora..
in fondo era bello.. cioè.. Hiro si preoccupava no? se ne fregava del fatto che avrebbe potuto sollevarlo dall'incarcio.. non lo avrebbe più fatto cucinare ma avrebbe continuato comunque a pagarlo..
Sorrise appena ma la sua espressione cambiò e gli occhi gli si innondarono di lacrime quando il suo piede beccò in pieno la gamba in ferro del tavolo
 
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Mirabell
view post Posted on 24/5/2009, 12:44




Il rosso aveva lavorato per all’incirca due ore al tutto, così adesso una corolla di fiori bianchi splendidi faceva un enorme giro intorno alla casa.
Essi non potevano essere schiacciati e se distrutti si ricreavano subito, solo Lestat sapeva come annullare quall’incanto era stato il suo primo incantesimo da principe e nonostante le estenuanti richieste della famiglia non lo aveva rivelato.
Ammirò per un po’ la sua opera, tornando quindi con calma in stanza, ignaro della sorpresa che vi avrebbe trovato.
Già mentre saliva le scale avvertì il profumo del maggiordomo, forse voleva essere assicurato del fatto che avesse sgomberato il giardino ma invece lo trovò sdraiato sulla sua poltrona col viso piegato di lato e gli occhi lievemente rossi, sotto le palpebre, non aveva considerato lo stress.
Michelle aveva subito qualcosa di orribile e nonostante la sua freddezza aveva avuto paura, era stato un insensibile, come sempre gli avrebbe risposto Hiro, così lo prese delicatamente tra le braccia infilandolo a letto, sarebbe bastato un piccolo incantesimo che lo calmasse e gli facesse riprendere le energie durante la notte.
Bisognava sapere che Lestat non dormiva mai, la luna lo ricaricava come una madre amorevole, così per nulla stanco, prese dal primo cassetto una conchiglia di madreperla con dei buchi adibita a strumento e iniziò a suonare una melodia dolcissima, che avrebbe rasserenato il sonno del moro.

Hiro invece aveva cercato di ignorare il signorino per non farsi sopraffare, aveva un debole per il piccolo, difatti quando sentì il tonfo del piedino del padroncino di casa corse da lui.

“Fatemi vedere il piede”


Disse quindi inginocchiandosi ai suoi piedi liberando quello ferito di scarpa e calzino, cominciando quindi ad accarezzargli e massaggiargli con dolcezza il piede.

“Niente di rotto”

Sussurrò dopo un po’ tranquillo.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 24/5/2009, 12:58




Non aveva bisogno he qualcuno suonasse o altro poichè il ragazzo appena venne messo sotot le coltri del eltto di lestat sorrise appena nel sonno.
-nh..
Mugugnò mentre prendeva le coperte, che odoravano in parte dei capelli del rossino, e se le portò al viso, annusandole con calma e rilassandosi sul letto; in quel momento lestat era per Michelle l'unica persona che era riuscito a salvarlo, un pò come i principi delle favole che leggeva da solo prima di andare a dormire..
-lestat.. bello..
Ecco.. piccolo difetto di Michelle, ogni tanto parla nel sonno e, dato che da sveglio si trova ad esprimere poco la sua opinione o comunqnue tenere i commenti positivi per se, di notte lascia libero sfogo ai suoi pensieri

Lucas rimase fermo un secondo quando vide Hiro iniziare a togliergli la scarpa e il piede e gli occhi prima inondati di lacrime e pronti per piangere sembrarono placarsi per un attimo.
-Hiro..
Bisbigliò a bassissima voce socchiudendo gli occhi tranquillo mentre il dolore al piedino diminuiva e il signorino arrossiva appena, iniziando a fare pucciosamente le fusa; punto debole di lucas e anche unico modo per fargli sbollire la rabbia era coccolargli i piedi e il cuoco lo faceva così bene che.. che glie lo avrebbe fatto fare per sempre
-puoi farlo ancora un pò?
Chiese imbarazzato mentre le ditina si muovevano strusciandosi di tanto in tanto sulla pelle delle mani dell'altro
 
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Mirabell
view post Posted on 24/5/2009, 13:13




“Si certamente”

Acconsentì Hiro, passandogli le dita sul piede per fargli passare il dolore, sfiorandogli quindi i ditini, passandole sul mignolo, ignorando il suono della teiera che indicava che la tisana era pronta per essere servita.

“Dovete fare più attenzione o dovremo chiamare un dottore”

Sussurrò quindi, baciandogli solo un istante il ginocchio, per poi infilargli nuovamente la calza e alzarsi.

“Ora bevete qualcosa di caldo, poi vi porterò in stanza”


Concluse dando le spalle al biondino, per nascondere il rossore lieve sulle guance, dopotutto era una veela, Hiroyuki era abituato a non essere attratto neanche da Lestat ma solo dalla cucina, però doveva stare attento.

Il rosso dal canto suo suonò ancora per un po’, sorridendo quando con le sue orecchie demoniache sentì il commento.

“Grazie Michelle”

Sussurrò quindi sorridendo, per poi piegare il viso di lato, muovendo la cascata ondulata di capelli rossi.

“Riposa”

Concluse quindi l’incanto, togliendogli un attimo la benda per baciargli di nuovo la palpebra e, rimettendogliela, coprendolo poi con un'altra coperta, per poi alla fine andare a controllare il resto dei piani, per non saltare addosso al maggiordomo per il momento.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 24/5/2009, 13:32




-mi piaci
Disse tranquillamente Lucas fissando con un sorrisetto birbante la schiena di Hiro,c he dire.. il ragazzo gli piaceva di caratttere e poi era certo che fosse arossito; in fondo nessuno poteva essergli del tutto immune..
Si alzò dalla sedia e a piccoli e impacciati passi strinse il lembo della maglia di Hiro e, tenendo il capo abbassato bisbigliò a bassa voce qualcosa del tipo
-mi.. mi carezzerai anche se non mi sono fatto male?
Azzardò sentendosi rosso fino alle punte dei capelli mentre una mano rimaneva sempre salda attorno alla maglia di Hiro e con l'altra mano si grattava timitdo il mento.
Sia chiaro che Lucas non è abituato ai no e che se vuole una cosa la ottiene sempre in un modo o nell'altro.


Michelle riposò tranquillo, la benda sull'occhio che ormai apparteneva a lestat e una mano all'altezza del cuore che, ancora non sapeva, ma presto anch'esso sarebbe appartenuto al rossino.
Sospirò raggomitolandosi tra le coperte, al centro del letto.
Sognava.. sognava.. sognava lestat con in braccio un coniglietto XDDD
 
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Mirabell
view post Posted on 24/5/2009, 13:47




Hiro non si irrigidì, era rimasto tranquillo e con calma, prese la tazza di camomilla che aveva preparato per Lucas e gliela poggiò tra le mani, col volto di nuovo rilassato.

“Se farete il bravo e ascolterete ciò che vi dico”


Sussurrò quindi sorridendogli, mentre gli accarezzava un attimo i capelli biondi.

Intanto Lestat aveva deciso di dare un ultima controllata al cerchio, così mentre lo seguiva vide qualcosa, come un ombra veloce che saltava da una parte all’altra, si chiese cosa fosse ma le sue domande ebbero presto risposta perché si ritrovò su un piede un coniglietto dal manto rosso e gli occhi grandi.
La sua razza aveva sempre comunicato con gli animali, quindi capì che si era perso ed era troppo piccolo per sopravvivere da solo.

“Ma guarda te, oggi sono stato fin troppo bravo”

Disse quindi il demone tirandolo su, per poi nasconderlo all’internò della giacca, se l’avessero visto Hiro o il signorino, il primo l’avrebbe cucinato probabilmente e il secondo mangiato.
Così tornò in stanza cercando i non svegliare Michelle per capire dove metterlo.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 24/5/2009, 14:10




-Farò il bravo!
Esclamò d'un tratto tornando subito a sedersi al tavolo e a fissare con calma la sua camomilla... alzò poi nuovamente lo sguardo verso Hiro e il piccolo e lieve solito dubbio lo colse.
-l'hai preparata anche per te vero?
Domandò soffiando con calma sulla sua camomilla mentre ilv iso era arrossato per l'imbarazzoe anche per la felicità, probabilmente se Michelle l'avesse visto ora gli avrebbe chiesto se per caso si era preso un colpo di sole o cose simili..

Se invece l'avesse visto michelle avrebbe detto...
-Non ti avevo detto che è vietato portare animali?
Michelle era seduto sul letto, con un lieve sorriso sereno sul viso; il maggiordomo non dormiva mai molto ma stavolta quel poco che aveva riposato lo doveva a Lestat quindi sarebbe stato il più cortese possibile
-se non l'ho fatto te lo dico ora; niente animali.
Bisbigliò mettendo le braccia incrociate al petto e alzando un sopracciglio in maniera voluttamente sexy
 
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457 replies since 9/5/2009, 22:13   3511 views
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