Diamond Manor

Lestat si sentì preso in castagna, mentre il coniglietto tirava fuori la testolina dalla sua giacca cercando un po’ di fresco, sbattendo poi le orecchiette prima di la e poi di qua guardandosi attorno, soffermandosi poi su Michelle un istante, prima di tornare nascosto dentro la maglia del rosso.
Dal canto suo la guardia del corpo si posò una mano su una tempia chiudendo gli occhi, insomma possibile che tutto quello che faceva quel dannato maggiordomo lo eccitasse?

“Facciamo così”

Disse quindi tirando fuori il coniglio, che si strusciò sulla sua mano più grande di lui.

“Gli trovo una casa in un paio di giorno intanto me lo fai tenere, in cambio, prometto di fare tutto quello che vuoi”

Parlò quindi con aria sicura, insomma non era colpa di Lestat se era attaccato agli animali.

Hiro invece era rimasto sorpreso dalla domanda.

“Io non ne bevo mai, solitamente la faccio per Lestat, sapete lui non dorme quindi voglio che faccia qualcosa di salutare la sera, non solo fare conquiste”

Sussurrò quindi, cercando di usare termini delicati per il signorino.

-no.. facciamo così..
Disse invece lestat battendo una mano al suo fianco sul letto, fissando prima il rossino e poi il coniglio.. sembravano identici.
-adesso tu ti siedi qui, al mio fianco.. mi dai il coniglio e io non racconterò nulla al sinorino e ai suoi genitori
Spiegò brevemente sorridendo, in realtà Michelle adorava con tutto se stesso i conigli ma nessuno lo sapeva, ne aveva così tanti quando abitava nella sua tenuta che ora sentiva persino la loro mancanza..
Stupido..? No, malinconico più che altro

-è vero!
Esclamò Lucas battendo le mani e sorridendo divertito, con una piccola luce maliziosa negli occhi
-chissà i due cosa stanno facendo.. sicuramente lestat ci starà provando!!
Esclamò ridendo divertito, bevendo un sorso di camomilla calda e ustionandosi furbamente la lingua; chissà che faccia avrebbero fattos e avessero saputo che stavano litigando per un maledettissimo coniglio

Lestat si sedette guardandolo attento, con eleganza quindi gli si mise vicino tenendo ancora in mano il coniglietto che aveva iniziato a tremare, forse era spaventato da Michelle…non doveva essere molto sveglio, insomma non temere il rosso e temere l’altro era un cosa decisamente idiota.

“Perché lo vuoi?”

Chiese poi il rosso, lasciandolo sulle gambe del moro, al che il batuffolo rosso iniziò a muovere orecchie e naso.

Hiro dal canto suo aveva messo in forno una torta di mele e ascoltava tranquillamente Lucas parlare del più e del meno.

“E’ difficile che Lestat ci provi, solitamente prende quello che vuole e basta”

-dove abitavo con la mia famiglia avevamo un enorme giardino e lì c'erano sempre dei conigli, a me piacevano tanto e qualche volta li portavo dentro casa a farli dormire..
Sospirò carezzando il coniglio con le lunghe e affusolate dita , chinandosi per baciargli il pelo rossiccio, era davvero bello... a parte il fatto che sembrava avere paura di lui.
Sorrise passando il dito sul pelo che stava in mezzo alle due orecchie mentre con l'altra mano gli carezzava piramente il fianco
-non sò che fine abbiano fatto i conigli ora, probabilmente mio padre per ripicca li avrà cucinati tutti
Concluse Michelle sospirando per poi portare lo sguardo su lestat
-soddisfatto?
Domandò a quel punto

Lucas invece fissava Hiro con un sorrisetto divertito, se Lestat era solito prendere e basta allora l'unica cosa che il rossino avrebbe potuto avere sarebbero state lunghissime notti in bianco
-ahahah! allora non avrà speranze con Michelle!
Esclamò ridendo mentre finiva la sua camomilla riportando poi lo sguardo su Hiro e, con un sorriso dolce indicò un semplice budino al caramello, il lieve color oro era alquanto invitante ma.. il ragazzino diede un preciso ordine.
-Ne voglio due, uno per me ed uno per te. A mezzanotte verrai con me a mangiarlo e guai a te se non lo farai!

Hiroyuki sorrise, sperando che poi il signorino li mangiasse tutti e due, non era tipo da mangiare con compagnie diverse da Lestat, anche se aveva fatto eccezione per quella sera.

“D’accordo ma se nell’attesa volete andare in stanza, vi prego di attendere Lestat o di farvi accompagnare da me”

Disse quindi con un sorriso, iniziando ad armeggiare con gli ingredienti per i budini.

Lestat invece aveva messa una mano attorno alla vita di Michelle tirandolo a se, per poi girare un po’ il viso e fissarlo negli occhi.

“Trattalo bene, è un coniglio leone sono fedeli per sempre”

Sussurrò quindi accarezzando il coniglio che si rilassò all’istante cominciando a strusciarsi sulla mano di Michelle, poi il rosso lasciò il maggiordomo prima che fosse lui a cacciarlo, mentre iniziava a decidere come punire la sua famiglia, in effetti il suo stomaco aveva posto per altre anime al momento.

-lestat in questo momento ha altro da fare quindi temo dovrai essere tu ad accompagnarmi in stanza
Disse tranquillo lucas mentre scendeva dalla sedia e prendeva per mano hiro, impedendogli di giostrarsi tra ingredienti e robe varie.
Come faceva a preferire di guardare una ricetta per un budino piuttosto che lui?!
Gonfiò le guance infastidito e gelosissimo di un libro di ricette XDD

-il signorino Lucas.. non deve sapere di.. del coniglio!
Disse Michelle alzandosi dal letto e fissando con attenzione Lestat se ne andò a fare la ninna sulla poltrona che stava nella stanza del rossino; seduto sulla poltrona aveva poggiato il coniglio sulle gambe e lo accarezzava distrattamente per provare a prendere nuovamente sonno
-senti, puoi suonare ancora?

“Puoi dormire sul letto, così qualcuno lo userà”

Sussurrò il rosso alzandosi, per poi poggiarsi allo stipite della finestra con la luna alle spalle ed il tatuaggio sulla fronte che splendeva di una magnifica luce violetta,

“La mia razza non dorme”

Disse solo, cominciando nuovamente a suonare flettendo le dita lunghe.

Dal canto suo Hiro seguiva il signorino su per le scale, e adesso che era fuori dalle cucina si sentiva un po’ a disagio, insomma lui non era proprio abituato.

“Per mezzanotte sarà pronto il vostro spuntino, volete anche del latte insieme al dolce?”

Chiese quindi con dolcezza più tranquillo.

-e... la tua razza non può nemmeno sdraiarsi su un letto per tenermi compagnia?
Azzardò Michelle sorridendo divertito, era terribilmente divertente stuzzicare Lestat ben sapendo che il rossino aveva un debole per lui e per il suo corpo; in quel momento poi il maggiordomo pareva avere bisogno della compagnia di qualcuno, gli sarebbe andato bene chiunque persino Hiro!!!!!
-oppure presumo di dover accontentarmi del coniglio?


-parli solo di cibo?
Domandò Lucas ridendo portandoli davanti ad una stanza del terzo piano che, a giudicare dalla sfarzosità della porta, doveva essere quella del signorino.
Lo fissò divertito mentre gli arpionava un braccio e strusciava la testa sul suo fianco, baciandogli con calma la guancia e il collo
-cosa ti piace fare a parte cucinare?

Lestat lo guardò per poi sorridere maliziosamente, poiché tanto per il momento aveva deciso di non saltargli addosso così si stiracchiò il collo, lasciando che i capelli gli ricadessero sulle spalle.

“Se mi sdraio non potrò suonarti nulla”

Disse quindi, mentre si spostava una ciocca di capelli dietro un orecchio.

“Dovrai accontentarti del mio amico per ora”

Hirò dal canto suo era rimasto così sorpreso da restare ammutolito.

“Hem non saprei”

Sussurrò a un certo punto, sentendo i capelli biondi del signorino che gli sfioravano il viso e le sue labbra sul suo collo.
Insomma okey che Hiroyuki era un tipo difficile, ma una veela al 100% che per di più aveva iniziato a piacergli lo colpiva.

-allora penso che tornerò nelle mie camere
Sussurrò a bassa voce il maggiordomo alzandosi in piedi e sistemandosi in braccio il coniglio, neanche fosse un bambino ed intanto gli carezzava il morbido pelo della pancia
-penso di dover cercare un posto sicuro dove sistemarlo in camera
Spiegò con calma mentre osservava Lestat stiracchiarsi, era stata una compagnia piacevole quella del rosso ma ora iniziava a sentire il bisogno di starsene un pò da solo... anche perchè se avesse dormito in camera di Les la mattina, come ogni volta, si sarebbe risvegliato con un carattere completamente diverso da quello che ha diurante il giorno; ed era certo al 90% che l'altro non sarebbe riuscito a contenersi quindi era meglio non rischiare.


Lucas gonfiò le guance come un criceto, insomma non era possibile.. lui voleva parlare un pò d qualcosa e gli aveva chiesto la prima cosa che gli capitava e l'altro non gli rispondeva neanche.
Perchè cercava di intrattenere un discorso? Sempèlicemente per non fargli capire che stava cercando di portarselo in camera da letto; sarebbe statop molto più semplice dire "Hiro voglio che tu dormi con me" Ma la cosa non sarebbe stata molto leale quindi..
Inserì la chiave nella toppa e la porta si aprì mostrando una camera elegante dai colori ricchi e preziosi, nessun colore banale lì, se vi era un azzurro questo azzurro doveva avere una sfumatura unica e ricercatissima.
-Entri?
Azzardò prendendogli la mano e tirandolo con calma nella camera dove troneggiava un immenso letto circolare a baldacchino dal colore blu oceano e dai cuscini e le tende bianche

“Certo, conosco un sacco di belle favole per la buonanotte”

Disse con calma il cuoco guardandosi attorno.
Hiroyuki non era molto stupito, la ricchezza non aveva mai avuto un grande effetto su di lui, la sua famiglia era ricca e non gli era mai mancato nulla, per stupirlo ci voleva ben altro.
Anche se poco prima il signorino c’era di certo riuscito.

Lestat invece si limitò a sorridere, anche se non capiva perché adesso Michelle rifuggisse da lui, insomma fino a un momento fa erano così tranquilli.

“Come desideri, se hai bisogno di me sarò li”

Si limitò a dire, prendendo poi un fazzoletto di velluto col quale iniziò a pulire la conchiglia con la quale aveva suonato, il rosso trattava molto bene gli oggetti e le persone che gli erano cari.

Lucas sorrise contento buttandosi sul letto che sotto il suo peso molleggiò un pocino dando l'impressione di essere tremendamente morbido e accogliente; specialmente molto molto enorme e spazioso.
Il signorino avrebbe fatto di tutto per far passare la notte a Hiro lì.
-raccontamele tutte!
Esclamò il biondino con occi felici mentre si accoccolava sul letto e faceva spazio al cuoco per sistemarsi, quando era piccolo la madre gli raccontava le favole mentre invece il padre si sdraiava sul letto assieme a lui e gli teneva la mano finchè non si addormentava.
-sdraiati
Ordinò poi sorridendo in maniera dolce, battendo la mano sulla parte di letto libera


-A domani mister.
Si limitò a dre Michelle mentre usciva dalla camera di lestat e, appena fuori, si lasciò andare ad un sospiro sollevato.
Si toccò con una mano il cuore e si chiese se per caso non avesse la tachicardia da quanto andava veloce; "probabilmente colpa degli avvenimenti" pensò sorridendo e dandosi immediatamente per lo stupido per non aver capito subito che quella situazione era a causa dellos tress.. sennò non sarebbe mai stato più di dieci minuti solo in compagnia del rossino

Il rosso quindi si limitò a pulire il suo strumento e a perfezionare il cerchio, decidendo infine di leggere un libro.
Se eri solo di notte senza nulla da fare ti prendeva la malinconia, era l’unico momento nel quale gli mancava la sua famiglia, il suo popolo, anche loro come lui di certo erano svegli e fissavano la luna.

Hiro invece stava guardando col calma il materasso ondeggiante.

“Spero che non mi venga il mal di mare”

Disse quindi sedendosi sul bordo con un sorriso.

“Che storie preferite signorino ditemi, così inizierò con una che vi aggrada. Principesse, maghi, draghi?”

Michelle se ne andò in stanza e, stranamente, riuscì a dormire senza avere incubi.
Teneva stretto a se il suo nuovo fedele compagno, il coniglio, e sospirava nel suo pelo annusando l'odore del rosso come farebbe una ragazzina alla sua prima cotta.
Peccato che il mattino dopo Michelle sarebbe tornato il solito fastidioso e austero maggiordomo, seppellendo ogni singola emozione, a parte la riconoscenza e la fiducia, in una piccola parte di se.
-mi piace... tanto...
Bisbigliò soffocando la voce nel pelo del coniglietto per poi cadere totalmente nel mondo dei sogni.

Lucas lo guardò sorridendo dolcemente, anche sua madre non adorava quel letto infatti non si era mai voluta sdraiare con lui e preferiva starsene seduta nello stesso posto in cui era Hiro.
Inghiottì un piccolo magone di lacrime e strinse un braccio del giovane cuoco con le sue braccia e nascose il viso nella stoffa della camicia, vi strusciò sopra il viso due o tre volte cercando di darsi una calmata.
-pri.. principesse..
Bisbigliò a bassa voce sorridendo leggermente, fece lievemente forza con le braccia per cercare di tirare giù sdraiato sul letto Hiro

Hiro decise di lasciarsi trascinare in quel mare di stoffe e piume d’oca sospirando, chiedendosi poi di cosa gli avrebbe raccontato, a lui le storie classiche piacevano ma di certo il signorino le conosceva già così cominciò.

“La storia parla di una principessina viziata, di una palla d’oro e di un ranocchio”

Sussurrò quindi divertito socchiudendo gli occhi azzurri, mentre le parole fluivano tranquille e suadente, ricordava di averle provate tutte per far addormentare il rosso senza alcun risultato.