-Lotta libera,Alec,hai presente?-
Lo canzonò mentre si stiracchiava come un gatto e il suo corpo scattava veloce,l'adrenalina fino ai capelli,la testa vuota e piena allo stesso tempo.
Si sgranchì bene le mani e posò il suo sguardo infuocato su Alec.
Voleva lasciargli qualcosa di suo,qualcosa che gli appartenesse,e non gli importava fosse un graffio,un pugno,una carezza o un bacio,lui voleva essere ricordato e non relegato in un angolo della sua mente gelida e pacata.
E voleva anche ricevere,qualsiasi cosa e di qualunque natura da quella sottospecie di divinità.
Quindi questo aveva in mente nel rivolgerli quello sguardo che chissà come,ma soprattutto se,avrebbe interpretato.
Si lanciò in avanti come un ghepardo puntando un calcio dritto alle sue ginocchia...lo voleva sdraiato,per terra,essergli sopra,strappargli i pantaloni di dosso e poi mordere le sue cosce e i suoi addominali,graffiare la sua schiena fino a farla sanguinare.