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Il regalo di Natale

Il Natale…. È una festa così lieta, così vivace. E io la amo.
Cammino lentamente, scendendo le scale scricchiolanti seminascoste nel buio della stanza.
La porta è lì, dinanzi a me. Mi basta solo un tocco, una spinta,
per ritrovarmi davanti a quel candido paradiso di nuvola, quel turbinio di fiocchi danzanti, della stessa tonalità della mia pelle malata.
Mi tolgo le ciabattine, immergendo i piedi in tutta quella gelida morbidezza.
Una dolce e soave melodia si leva dalla finestra illuminata di una casa accanto.
E mi metto a ballare. Chissà se anche il Paradiso sarà così?
E i fiocchi di neve danzano con me, danzano per me.
Li seguo con gli occhi, mentre una tiepida felicità sale a scaldarmi il cuore.
Il Natale è vita. Il natale è speranza. Il natale è amore…
E io danzo all’inno di tutto questo.
Nonostante io sappia, che ben presto tutto finirà.
Ma questa gioia, questa gioia rimarrà per sempre nel mio cuore.
I candidi e nudi piedini arrossati e intirizziti dal freddo, i leggiadri fiocchi che cadono sui miei capelli color della notte, la mia bianca camicia da notte che segue i miei movimenti, agevolando il mio corpo in quella soave danza.
E i miei occhi che scrutano il cielo, aspettando il mattino.
Il mattino in cui la fine arriverà.
Salgono al cielo, quelle note di festa, accompagnate dalla mia voce, l’infantile voce di una bambina di sette anni. E la cui gioiosa innocenza impone di non smettere di ballare.
Prendo un fiocco di neve tra le mani, osservandone la forma poco prima del suo scioglimento, a dispetto del gelo che lo circonda.
So che tra poco toccherà a me. Al mio cuore.
Perché il sole è ormai sorto.
Noncurante di tutto, ad una folata di vento, accelero il ritmo della mia danza,
cercando di seguire i cristalli di neve.
L’orsacchiotto che stringo in una mano è invece gelido, fermo.
Come se volesse capire il perché, di quello che sto facendo.
Amo il Natale per essersi rivelato a me in tutta la sua sincerità.
Anche al carissimo Babbo Natale, ho spiegato il mio unico prezioso desiderio.
E ormai, il giardino dell’orfanatrofio è illuminato dalla flebile luce del sole.
La mia danza si ferma, la promessa verrà mantenuta.
Il mio cantare si scioglie, assieme alle note di festa nel giorno dopo Natale.
La magica notte è finita.
E il sole si appresta a sciogliere la neve sulle cime degli alberi, assieme al mio cuore.
L’orsacchiotto mi cade di mano, e un lieve sorriso mi illumina il volto, mentre io rimango, impassibile, a fissare il vuoto del cielo, il vuoto dei miei occhi, del medesimo colore, che si riversano nella neve, ormai incapaci di vedere oltre….
E la neve continua a cadere.
A cadere sul mio corpo ormai privo di vita, facendomi diventare parte di essa.
La danza è durata troppo a lungo, ed ora è giunta al suo termine.
Ma il sorriso mi è sempre impresso sulle labbra, perché il mio volere è stato ascoltato.
Gioire in paradiso, assieme alla mia mamma, al mio papà…
Questo è il mio regalo di Natale.

Il REGALO DI NATALE

Quanto tempo è passato da quando ti ho persa ? da quando il tuo sorriso illuminava le mie giornate ? due o tre anni forse !e io Kaname Kuran sono tornato nel grigiore di tutti i giorni e in me scorre desolazione ….odio …..vendetta ….morte ! Ma la vendetta acceca la mia ragione , perché mia dolce Yuki ucciderò la persona che ha reciso la tua vita ……..Zero …………Questi pensieri assillavano notte e giorno la mente di Kaname-sama , Zero era scomparso dopo quella notte di tre anni fa dove stuprò e uccise la piccola Yuki preso dalla gelosia e dalla pazzia , aveva sempre saputo che il mezzosangue un giorno avrebbe perso la ragione ma arrivando a uccidere colei che dichiarava di amare era fuori discussione ! piuttosto che rispettare la scelta della ragazza Zero l aveva sottoposta alle più atroci torture …torture ben visibili sul corpo senza vita di Yuki ……Passarono alcuni giorni e il destino dei due vampiri era destinato a scontrarsi di nuovo; Kaname era ritornato in quei luoghi dove soleva trascorrer il tempo insieme alla fanciulla e ora che il Natale era alle porte la tristezza gli attanagliava il cuore , non gli importava della festività anche perché non credeva in quella stupida festa umana ma i ricordi di Yuki che si indaffarata a preparargli qualcosa di speciale lo facevano ancora sorridere per poi sprofondare di nuovo nella disperazione!!!Mentre era preso nel rimembrare memorie ormai perdute qualcosa compari davanti a Kaname……………
<< Da molto che non ci si vede Kaname!>>
Kaname spalancò gli occhi
<< Zero sei venuto qui a regolare i conti ? >>
Si scontrarono ….la lotto fu lunga durò quasi tre giorni e tre notti nessuno di loro voleva mollare! Ma al terzo giorno esausti crollarono entrambi ma al risveglio Kaname era ancora vivo ma Zero era sparito …..§perché non ha approfittato per uccidermi?§ pensò …
I giorni passarono e Kaname si sentiva trano il profumo del suo sangue era cambiato qualcosa in se era cambiato , tutto questo era successo dopo l incontro con Zero !
Un notte esattamente il 24 Dicembre Kaname era in giro per il suo castello senti dei rumori provenire dalle segrete cosi scese un piccolo topo si era intrufolato
<< Zero……>>
Il ragazzo dai capelli argentei fissò per un lungo istante il vampiro ma qualcosa lo bloccava nell attaccare …sentiva qualcosa di diverso in lui che lo attraeva a se ma era desiderio !cosa che aveva provato solo per Yuki
<< cosa c ‘è Zero …qualche vampiro ti ha morso la lingua non sarebbe la prima volta!!!>>
Disse con un tono ironico ….
<< Taci bastardo!!!! Se non fosse per voi vampiri sarei umano e non avrei mai perso il lume della ragione uccidendo Yuki>>
Entrambi si buttarono in un nuovo combattimento …..Zero morse Kaname assaggiando quel sangue prelibato …ormai Kaname aveva smesso di lottare e si lasciò colpire più volte senza difese
<< uccidimi adesso !!>> furono le sue parole…
E come risposta ci fu
<< hihihihi anche se ti uccido non la rincontrerai mai …..perchè brucerai alle pene dell inferno!>>
Kaname approfittò del momento di distrazione per infilargli una mano nel petto estraendo il cuore
<<come vedi le fiamme dell inferno preferiscono avere prima la tua visita!>>
Era finita aveva raggiunto il suo obbiettivo ora l anima di Yuki aveva avuto giustizia….andò alla lampide della ragazza inginocchiandosi …
<< ho un regalo per te amore mio!!!>>
Posò il cuore di Zero sulla lapide di Yuki
<< BUON NATALE YUKI !>>

Un Natale diverso…
DRIIIIN!!
Uno squillo assordante mi fece balzare interrompendo bruscamente i miei sogni…spettinata mi sollevai dal letto e mi ci misi seduta a gambe incrociate…pian piano scesi dal letto e andai, un po’ barcollante, in bagno a sistemarmi…
Uscii tornando nella mia camera…mi fermai a fissarlo, mentre lui fissava me…i suoi occhi erano di quel dorato che mi faceva perdere in uno strano mondo…il suo. Mi sorrise, quel sorriso sghembo che amavo più di qualunque altra cosa, mi faceva sognare anche nei momenti più amari…ricambiai il sorriso…
- ‘’c’è una sorpresa per te…giù ti aspettano tutti ‘’
All’inizio non capii cosa intendesse, ma mi ricordai che ero andata a dormire a casa loro, la prima e l’unica volta che Charlie mi permise tanto lusso…al momento non ricordavo neanche il perché…
- ‘’una sorpresa? ‘’
Dissi imbarazzata. I loro regali erano sempre molto…esagerati!
Mi prese la mano, sfiorandola delicato con la sua mano fredda come il ghiaccio e mi portò con se al piano terra dive erano gli altri…tutta la famiglia dei vampiri al completo…ero in un covo di vampiri, ma ciò non mi turbava affatto…era una vera famiglia…
Scendemmo l’ultimo scalino ed eccomi davanti a tutti loro, disposti a semi cerchio con al centro un albero…un abete grandissimo e decorato. Rimasi stupita da quell’immenso albero, decorato dai più svariati oggetti che creavano effetti di luce e colori fantastici…
Rimasi lì impalata a fissare l’albero, ne ero rimasta incantata…
Carlisle e Esme mi sorrisero insieme agli altri, ma loro avevano in mano due regali che mi porgevano entusiasti.
- ‘’Buon Natale Bella!! ‘’
Dissero in coro; mi sorpresi, anche Rosalie aveva quel sorriso così entusiasto verso di me, lei che non mi vedeva di buon occhio.
Sorrisi arrossendo un pò – sperando che le mie guance rosse non fossero problematiche per loro – e risposi ancora stupita…
- ‘’Ma…perché vi disturbate sempre così tanto per me? ‘’
- ‘’Suvvia bella! Apri i regali!! ‘’
Disse Carlisle con tono scherzoso…
Presi un regalo per volta e cominciai ad aprirlo, mentre Edward mi aiutava per evitare la stessa scenata del mio 18esimo compleanno…
Il primo, quello di Carlisle, era un album con tutte le loro foto scattate in questi anni. L’altro, quello di Esme, era una semplice lettera. La presi e la aprii delicatamente. C’era solo una scritta, in maiuscolo e in grassetto; non sembrava affatto la scrittura ordinata e perfetta di qualcuno di loro…
- VOLTATI…BELLA!! -
Mi voltai, non capendo il senso di quel biglietto…quando vidi quelle figure così sorridenti, i miei occhi non credevano a se stessi, una strana sensazione mi pervase…forse stavo sognando, ma tutto ciò era talmente meraviglioso che volevo crederci per forza!
Quelle 6 figure così possenti, abbronzate, e una figura esile, che sorridevano nella casa dei loro peggior nemici…Jackob, Sam, Quil, Jared, Embry, Seth e Emily accanto al suo Sam…i licantropi nella casa dei vampiri…gridarono in coro… ‘’ BUON NATALE BELLA!! ‘’.
Ne rimasi stupita, ero ancora a bocca aperta dallo stupore, mi cadde tutto dalle mani, tutti sorridevano felici di avermi stupita, stupita perché era tutto finito, la lunga guerra fra i clan era finalmente finita…mi uscirono delle lacrime per quanto ero felice e Edward mi abbracciò tranquillamente a se carezzandomi la testa mentre sorrideva in quel modo sghembo che tanto adoravo…
- ‘’ Tutto ciò…è…magnifico…è il più bel regalo…che avreste potuto fare…al mondo intero… ‘’ .
Tutti sorrisero ancora…
- ‘’ Siamo felici di esserci riusciti… ‘’
Quel tono malinconico di Carlisle non mi piaceva molto; tutti ridussero il loro sorriso in un sorriso malinconico. Sam abbracciò di più a se la sua amata Emily e Edward mi abbracciò carezzandomi il viso e poi sussurrandomi nell’orecchio ‘’ anche se è solo un sogno…ancora buon Natale…‘’ lo disse sorridendomi…poi…mi risvegliai con le lacrime agli occhi in un misto di felicità e tristezza.