Il principe e la principessa nella loro reggia, I gemellini McFlow

I due gemelli inglesi varcarono le porte di un enorme stanza. Tappezzata di specchi, in una stanza separata in fondo ad un corridoi vi erano due letti singoli a baldacchino con veli azzurri, oggetti di valore di vetro o swarosky in ogni dove, su ogni mobile. Enorme il bagno con vasca idromassaggio con mattonelle azzurre dipinte e una Toilette del trucco per la piccola Margareth. Emit teneva per mano la sua adorata e la conduceva lungo il corridoio della stanza fino alla camera da letto, le tolse educatamene il soprabito e lo sistemò nell'armadio.
*Hai bisogno di qualcosa Margareth cara?*

La ragazza entrò nella stanza con piccoli e sicuri passetti. Quella stanza era talmente grande e bella che sembrava una vera e propia casa. Si guardò in torno con aria superficiale come se tutto quel ben di dio non fosse abbastanza per lei. Fece un cenno con la testa...
*carina...*
Disse sorridendo al fratello gemello. Posò il suo sguardo verso di lui...
*no granzie Emit... sei gentilissimo... spero che quei nulla facenti dei nostri camerieri abbiano messo a posto la nostra roba... *

*Oh sì tesoro, stranamente è tutto in ordine.*
Le prese la mano e la condusse a sedersi sul letto

Prese la mano e si accomodò sul comodo letto a baldacchino. Sorrise e diede un' occhiata all' orologio. Caspita le 17:00 in punto... l' ora del thè.
*Caro... ti va una tazza di thè?*
Chiese mentre si mise una mano davanti alla bocca e sbadigliò.

*Oh certo tesoro*
Alzò le mani davanti al volto e battè le mani una volta, diplomaticamente. Niente, ci riprovò ma il silenzio nella stanza era tale da essere quasi innaturale. Infuriato Emit digrignò i denti senza mostrare alla sorellina la sua frustazione per l'incopetenza del personale locale.
*Direi che c'è qualcosa che non funziona*

*lascia stare Emit... staranno gironzolando per la scuola... appena tornano gli farò vedere io a que quattro babbei. *
Disse alzandosi dal letto ghignando malvagia. Allungo la mano verso il fratello aspettando che l' afferrasse. Uscirono da quella stanza alla ricerca di un posticino per prendere il thè...

Emit prese la mano della sorellina e si lasciò trascinare verso il corridoio poi prese il comando e la prese sotto braccio tirandola dolcemente e con diplomazia verso un luogo indefinito. Erano le cinque e lui DOVEVA avere del tè