| è una specie di poesia che ho scritto a scuola, mentre ero incazzata a morte con il mondo...
Scappi, corri, entri nel bosco, il dolore lacera il tuo cuore ma tu devi scappare, non ti devi fermare, il buio ti spaventa e ora ti ha circondato… sei sola, urli e chiedi aiuto…
Scappa Cappuccetto, scappa Il bosco è buio e spaventoso Un’ombra ti insegue, è il lupo! Fiuta il tuo odore, non ha bisogno di vederti Lui ti troverà, ti catturerà Ti sbranerà… Sei spaventata, urli e corri velocemente, ma è tutto inutile, il bosco è casa sua, non serve la luce per trovarti…
C’è silenzio ora, ti fermi e prendi fiato, qualcuno è dietro di te ma non lo vedi; ti afferra, ti fa girare, tu vuoi urlare ma sei bloccata: ha volto d’uomo, tu lo conosci è il cacciatore, finalmente sorridi, tra le sue braccia ti abbandoni, ma ora un ghigno sfigura il suo volto, sorridente apre le fauci deformate dalla fame, il tuo odore lo fa impazzire, ridiventa lupo e ti azzanna…
Sei nel tuo letto Cappuccetto, la luna piena splende alla finestra, illumina il tuo cacciatore, sorridendo lo abbracci, hai scelto tu di essere la sua preda.
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