"Stanza di Dulane"

La ragazza lasciò il braccio di Myavi ed entrò nella stanza.
Aveva un letto molto grande come piaceva a lei e le valige si trovavano sul divano della stanza.
Era arredata con mobili moderni.
In poche parole era perfetta. Avevano fatto un buon lavoro nello scegliere la stanza.
*E' perfetta*
disse felice la ragazza.
*Che ne pensi ti piace?*
chiese rivolta al ragazzo.

*Certo che mi piace*
disse continuando a sorridere.
*Ma qualcosa mi dice che hai visto di meglio vero?*
chiese lei avvicinandosi nuovamente a lui con tranquillità
*E comunque stai meglio senza occhiali*

La ragazza si avvicinò ancora a lui. Ormai stava a pochi centimetri dal suo viso. Lo guardò negli occhi con intensità e poi iniziò a parlare in un sussurro che lui avrebbe sentito solo se fosse stato attento. Muoveva le labbra lentamente e con scioltezza mentre le parole le uscivano fuori scandite.
*A me mi basta il minimo indispensabile*
disse con un sorriso senza staccare lo sguardo da lui.
Ora aveva in mente di divertirsi un pò con il giapponese.

Come immaginava non era stato tanto difficile farlo cedere. Dall'espressione che aveva fatto doveva essere rimasto stupito dal modo in cui si era comportata. Sicuramente pensava che fosse una ragazza innocente. Si fece i complimenti da se per essere una così brava attrice.
Ricambiò il bacio posando le proprie mani sul suo viso. Aprì leggermente la bocca così da poter toccare con la lingua il pircing del ragazzo...

Si fece trasportare dal ragazzo sulla porta poi senza smettere di baciarlo iniziò ad accarezzarli la schiena con un tocco morbido e leggero.
Aprì gli occhi quanto bastava per guardare il bel viso del ragazzo.
Con lui si sarebbe divertita senza spargere troppo sangue, senza ucciderlo. Solo alla fine gli avrebbe lasciato un piccolo ricordo di lei che l'avrebbe allertato sui possibili incontri futuri.
Dal carezzargli semplicemente la schiena con le mani sulla maglietta passò al contatto a pelle facendoli piccoli grattini sotto di essa...

Percorse tutta la sua schiena con le mani fino ad arrivare ai bordi dei pantaloni a quel punto accarezzò tutto il perimetro che essi andavano a circoscrivere.
Lo vide aprire gli occhi e guardare i propri. Lei in tutta risposta intrecciò la propria lingua con quella di Myavi che le stava carezzando il palato.
Su una cosa erano d'accordo tutti e due. Volevano divertirsi ed era ciò che stava per succedere.

Sentì il bacino del ragazzo premere sul proprio, lo sentiva eccitato. Era da un pò che non lo faceva di solito uccideva prima che si arrivasse anche a quel punto.
Strusciò una gamba sul bacino del ragazzo e infilò le mani nelle tasche dei suoi pantaloni.