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La stanza di Devid e Alexander

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Mirabell
view post Posted on 3/1/2008, 17:07




Quando finalmente ebbe ripercorso il corridoio Devid tornò alla porta della sua stanza e la guardò allarmato, chissà se vi avrebbe trovato un arredamento femminile si chiese, preoccupato.
Poi varcò con circospezione la soglia, la camera aveva un aria molto moderna, pareti bianche mobili in legno chiaro e una grande finestra.
Sembrava una stanza normalissima con un salottino, la camera da letto e il bagno, una cosa però attirò l’attenzione del demone, nel salottino si trovava un pianoforte, non era come quello di casa sua nero e a coda, ma fatto in legno e stretto in modo da occupare poco spazio, il demone sorrise nel vederlo, lui amava molto la musica anche se non sapeva suonare il piano.
Così poggiò la valigia sul fondo del letto e iniziò a spogliarsi.
 
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~ S h i n k u.
view post Posted on 3/1/2008, 17:35




Arrivò quasi di corsa di fronte alla stanza del ragazzo, ansimando un pò. Aveva impiegato secoli per trovare il corridoio giusto, e la paura di perdersi in giro per la struttura non l'aveva di certo aiutata. Ma da quel che ora poteva vedere, il ragazzo aveva trovato la sua camera, e ciò la rassicurò un poco, almeno adesso speva dove trovarlo.
Sorrise, alzando timidamente una mano e bussando piano alla porta un paio di volte, sperando di non averlo svegliato, e sopratutto, che l'avesse sentita.
"...Devid?"
 
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Mirabell
view post Posted on 3/1/2008, 17:51




Devid si sentì chiamare dalla porta e sentendo la voce di Rose, lasciò la maglietta che si stava per mettere sul letto e con solo i pantaloni grigi del pigiama corse verso di lei.
Era preoccupato, cosa poteva spingerla a venire nella sua stanza di notte, dopo che si erano appena lasciati, inoltre la voce della ragazza gli sembrava ansimante che stesse correndo o peggio scappando, il demone spalancò la porta mentre era a petto nudo e la guardò.

“Tutto bene, ci sono problemi?”
 
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~ S h i n k u.
view post Posted on 3/1/2008, 18:00




Arrossì un poco a vederlo in quello stato, e si affrettò a scostare lo sguardo, mentre allungava le breccia porgendogli la giacca che le aveva lasciato.
"Beh, diciamo che ho rischiato di perdermi, però... questa è tua. Mi sembrava scortese da parte mia non venire a restituirtela."
Prnonunciò le ultime parole un pò frettolosamente, dopodichè la sua voce quasi infantile si spense lasciandole un vago senso di colpa. La voce del ragazzo le pareva preoccupata, e ciò la metteva leggermente a disagio. Probabilmente credeva che avesse avuto un malore, un problema. E adesso con tutta probabilità le avrebbe chiuso la porta in faccia.
 
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Mirabell
view post Posted on 3/1/2008, 18:07





Devid vedendo che la ragazza non aveva niente sospirò sollevato, si era preso un po’ di paura, avvicinò una mano e afferrò la giacca.

“Dai entra un attimo, così mi vesto e ti riaccompagno in stanza”

Disse sorridendo sollevato, mentre le teneva aperta la porta.

“Non è saggio perdersi a quest’ora”
 
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~ S h i n k u.
view post Posted on 3/1/2008, 18:27




"Ma, posso tornare benissimo da me.. so la strada"
Mosse un passo indietro, ora si sentiva più in colpa che mai. Probabile che Devid fosse stanco, e non aveva certo voglia di farlo camminare lungo tutti quei corridoi per riportarla alla sua stanza. Mosse una mano come a voler dire che non era importante che la riaccompagnasse.
"Non devi preoccuparti. sono arrivata fin qui, in fondo"
Abbassò ancora di più lo sguardo, si vergognava di sé stessa. Aveva abbassato il viso talmente tanto che il viso non le si scorgeva quasi più.
 
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Mirabell
view post Posted on 3/1/2008, 18:31




Devid le si avvicinò non vedendola entrare e avvicinò una mano al suo braccio, sfiorandola delicatamente.

“Guarda che per me non è un problema, mi fa solo piacere”

Disse con un sorriso tranquillo, mentre la luce dietro di lui proveniente dalla finestra lo investiva rendendo più brillanti alla vista della ragazza i suoi capelli e i suoi occhi.

“Su dai entra, se no guarda che ti seguo così”

Aveva parlato con voce divertita ma sicura, come chi non aveva intenzione di cambiare idea.

“Purtroppo la stanza non è bella come la tua, però”
 
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~ S h i n k u.
view post Posted on 3/1/2008, 19:10




"D'accordo.."
Quel tono divertito la fece sorridere, facendole rialzare lo sguardo per porgere uno sguardo di scuse al ragazzo, anche se il senso di colpa si era pressoché affievolito. Dunque mosse qualche passo all'interno della stanza, rintanandosi in un angolino accanto alla porta, il viso imbronciato come quello di una persona contraddetta.
Sapeva che anche se avesse insistito, Devid nom avrebbe cambiato idea. Da quel poco che conosceva di lui, pareva essere una persona decia e piuttosto trestarda.
"Ad ogni modo, la stanza è molto carina"
 
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Mirabell
view post Posted on 3/1/2008, 19:26




Devdi sorrise alle parole della ragazza mentre si avviava nella stanza per infilarsi una maglietta nera aderente.

“Ti ringrazio ma non è un granché, a parte il pianoforte”

Disse mentre cercava l’indumento nella valigia creando un bel po’ di caos.

“Un attimo e sono da te”
 
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~ S h i n k u.
view post Posted on 3/1/2008, 19:51




Si voltò, guardando lo strumento musicale a lato della stanza. Le brillarono gli occhi, mentre automaticamente si avvicinava ad osservarlo da vicino. Nella sua stanza non c'era. Ma le sarebbe piaciuto tanto, lei da sempre amava suonare il pianoforte.
"Senti, Devid..."
Inclinò la testa da una parte, mentre carezzava con le dita il legno.
"Ogni tanto potrei venire qui da te a suonarlo?"
Alzò di scatto la testa, mordendosi il labbro inferiore. Si era appena accorta di aver rivolto al ragazzo una domanda piuttosto impertinente.. si voltò a fissarlo.
 
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Mirabell
view post Posted on 3/1/2008, 19:59




Devid rimase colpito dalle parole dell’altra e uscì vittorioso avendo finalmente trovato la maglietta nera, le sorrise brillarono gli occhi anche a lui.

“Certo mi farebbe molto piacere, anche perché io non so suonare il piano purtroppo, solo il flauto traverso”

Disse con un filo di delusione nella voce nel vedere la sua incapacità.
 
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~ S h i n k u.
view post Posted on 3/1/2008, 20:09




Sorrise un pò sorpresa, si aspettava una risposta negativa alla sua domanda, ma nel contempo quella inaspettata risposta l'aveva fatta felice.
"Sai, ho sempre amato suonare il pianoforte, fin dalla mia infanzia"
Voltò lo sguardo ad osservare lo stumento, mentre i suoi occhi color dell'ametista sorridevano con lei, e al ragazzo che aveva di fronte.
"Suonare mi rende felice."
Portò le mani, intrecciate, dietro la schiena, dondolandosi un pò, spostando lievemente il proprio peso da un piede all'altro.
 
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Mirabell
view post Posted on 3/1/2008, 20:18




Devid sorrise ancora allegro alla ragazza

“Ti capisco perfettamente, io suonavo sempre per la mia famiglia e sarei dovuto entrare in un conservatorio prima di diventare così”

Disse con voce atona e senza sorridere mentre si sfiorava un orecchio appuntito, dal quale si creò un leggero tintinnio a causa degli orecchini.

“Amavo suonare mi aiutava a esprimere, ciò che avevo dentro e mi tirava su nei momenti brutti. Adesso comunque penso sia meglio che ti accompagni in camera tra un po’ potrebbero iniziare a svegliarsi degli studenti e potrebbero pensare male se sei in stanza con me e non penso che la cosa ti farebbe piacere”
 
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~ S h i n k u.
view post Posted on 3/1/2008, 20:28




E di nuovo, la voce del ragazzo le parve non troppo felice. Scosse la testa, forse era stata un pochetto indelicata nel parlargli della sua passione per la musica?
Diede un fugace sguardo alla sveglia sul comodino di Devid e sbiancò. Certo, si era fatto davvero tardi... e se non fosse stato per quel ragazzo, il tempo le avrebbe fatto un'altro dei suoi dispetti di cattivo gusto.
"Hai ragione. E'davvero tardi per una volta non ci avevo fatto caso"
Un pò sorpresa di se stessa saltellò allegramente vicino alla porta, aspettando Devid.
 
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Mirabell
view post Posted on 3/1/2008, 20:36




Devid guardò Rose sulla porta, la bellezza così delicata della ragazza lo mise di buon umore e le sorrise ancora, in effetti aveva sorriso molto spesso, strano si disse visto che comunque era ancora un po’ depresso dalla trasformazione, comunque si avvicinò a lei e le offrì il braccio per appoggiarsi, da perfetto gentiluomo..

“Andiamo?”
 
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463 replies since 3/1/2008, 17:07   1624 views
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