Una notte diversa

Un ragazzino basso dai capelli argentati e gli occhi blu stava cercando di farsi strada per la discoteca che però era pieno di gente.. Non sapeva cosa ci faceva lì e non aveva la minima idea su come uscire da quel diavolo di posto!
-permesso.. permesso.. si grazie fatemi passare.. ahi!
Il ragazzetto era finito addosso ad un ragazzo che lo fissò malissimo prendendolo per il polso e buttandolo addosso ad altri suoi amici che si divertirono a passarselo tra di loro neanche fosse una palla da calcio, schernendolo e prendendolo in giro per la sua statura e i lineamenti da bimbo.. si schernivano di lui che, poverino, se fosse stato uno contro uno okei ma quelli eano in 5.
Lo lanciarono all'indietro e finì addosso a qualcuno.. ma non aveva il coraggio di vedere chi fosse, magari era un'altro di quegli idioti
-...

“Идиоты”

Esclamò Aliosha, mentre teneva il ragazzino che gli era finito addosso per impedire che cadesse a terra a causa dei colpi, di quegli energumeni orrendi.

“Siete davvero degli esseri abbietti”

La sua voce risuonava tonante nonostante la musica della discoteca e l’aria sembrò raggelarsi, il demone russo, aveva la sua forza nella voce e nel suo sguardo gelido come le lande della sua patria.

“Vedete di sparire o non uscirete vivi, da qui”

Forse fu il carisma della ragazzo o il suo sguardo glaciale, ma dopo poco gli assalitori si allontanarono.


Идиоты = Idioti

Seraphin fissò gli energumeni andarsene e tirò un lungo sospiro di sollievo, si tirò bene in piedi (anche se leggermente instabile) risistemandosi la lunga camicia bianca in parte sbottonata e si rivolse all'altro senza gurdarlo
-grazie mille, non sò come avrei fatto..
Sussurrò girandosi solamente dopo fissando con i suoi occhi blu quelli dell'altro.. che.. che bel ragazzo che si trovò davanti..

“Ничего”

Disse Aliosha guardandosi in giro, non capiva ancora come aveva fatto a finire in un posto così chiassoso e incasinato, guardò il ragazzino aveva gli occhi blu ed i capelli estremamente chiari, soliti e rinomati nel suo paese, ma non doveva essere russo si disse.
Il demone non era tipo da tante parole, né nella sua lingua né in quella degli altri ma cercò di sforzarsi.

“Dov’è l’uscita?”



Ничего = Di niente

-non ne ho la più pallida idea.. altrimenti saragìi già scappao da quest'inferno.. dio voglio uscire di qui..
Sussurrò Seraphin mentre si guardava nervosamente attorno, quel posto non gli piaceva per nulla.. già si sentiva male e aveva problemi se la gente lo toccava poi quel luogo era totalmente affollato ed era praticamente inevitabile che qualcuno gli finisse addosso senza molta grazia
- ah..a proposito io sono seraphin

“Александр, (Aliosha) per voi Alexandher”

Disse tranquillo il ragazzo, sembrava che non gliene importasse nulla del caos e della gente presenti nel locale, ma in realtà lo infastidivano, con la sua altezza però per fortuna individuò l’uscita.

“вы следуете за к мне, hem cioè andiamo”

Parlò con tranquillità, non riusciva ancora a escludere il russo, gli veniva naturale parlare la sua lingua vedendo i capelli così chiari del ragazzino che aveva detto di chiamarsi Speraphin.

“Bel nome, anche se da ангел”

Sussurrò, lievemente divertito ma senza mostrarlo, aveva capito subito di essere in compagnia di un altro demone nonostante il suo aspetto.


Александр (pronuncia Aliosha)= Alexander

вы следуете за к мне = seguimi

ангел = angelo

-è? che cosa?
Seraphin poverino ci stava capendo meno di zero, aveva solamente più o meno capito l'ultima frase ma che comunque non gli significava nulla di concreto per lui che, poverino, di russo non sapeva una h
-non capisco, che lingua è?

“E’ russo”

Disse Aliosha, mentre gli bastava guardare la gente perché questa si scansasse facendolo passare.

“Spero che questo posto non sia tutto così, ненависть il caos”

Sussurrò mentre camminava spedito.


Ненависть = Odio.

Seraphin per istinto si aggrappò ai vestiti del ragazzo lasciandosi guidare dall'altro che, a quanto pareva, odiava quel posto quasi quanto lui =W=
-stiamo andando all'uscita..?
Chiese mentre facevano uno zig zag mortale tra tutti i ragazi e le ragazze che c'erano su quella cavolo di pista da ballo

“Очевидно”

Disse Aliosha, mentre faceva spostare un energumeno.

“Non ho intenzione di stare qui un minuto di più, ancora non ho capito come ho fatto a finirci”

Sussurrò in un motto d’ira, visto che altrimenti non avrebbe mai parlato tanto, stranamente lasciò che il ragazzino gli rimanesse attaccato ai vestito, forse solo perché gli piacevano i suoi capelli, o perché gli ricordava casa, in qualche modo.


Очевидно = Ovvio

(sembra che parla in klingoniano XD)
Il ragazzino annuì tranquillamente lanciando un versetto di dolore quando l'energumeno che era stato fatto spostare da aliosha per sbaglio andò a schiacciargli un piede.
La voglia di ammazzarlo di botte era tanta, peccato che quello fosse il doppio di lui quindi seraphin si limitò a stringere i denti e farsi guidare verso l'uscita dal ragazzo appena conosciuto

Aliosha si girò per fissare il ragazzino che si era lamentato, poi senza dire nulla lo prese in braccio abbarbicandoselo sul fianco, in modo da poterlo tenere con un braccio solo, continuando ad avanzare in quel marasma.
Se entrambi erano di poche parole, sarebbe stata una conoscenza strana la loro.

-non sono pesante?
Chiese Seraphin appolipandosi in modo cuccioloso ad aliosha che era stato così gentile da prenderlo in braccio senza badare al fatto che fosse pesante o meno.. gli craezzò con fare distratto i capelli mentre sentiva l'unghia del piede dolergli come non mai

“не”

Disse solo Aliosha facendo segno di no con la testa, per lui Seraphin non era per nulla pesante, finalmente riuscivano a intravedere l’uscita ma un gruppo di tipi rischiò di finirgli addosso così il demone dei ghiacci si arrabbiò stringendo di più a se l’altro, prima di pronunciare poche e chiare parole.
In un secondo un gruppo di quasi trenta individui era congelato, c’erano anche quelli che avevano colpito Seraphin.

“вечное”

Sussurrò poi Aliosha vedendo che nella discoteca iniziava il finimondo e tutti fuggivano.

не = no

вечное = dannazione

-al.. alexander? sei stato tu?
Chiese Seraphin guardando i tizi congelati per poi rendersi conto che in quella cavolo di discoteca stava succedendo il finimondo
-cavolo.. odio i luoghi affollati..
Bisbigliò seraphin con un filo di labbra nella voce mentre se guardavi in controluce potevi notare delle ombre dietro alla schiena del ragazzino, ombre che andavano a formare un paio di ali color nero pece.
-forse è meglio se li scongeli..