Preoccupazione..

Quando entrarono nell'infermeria max era ancora tra le braccia di daniel e si lamentava dal dolore tetendosi il ventre con le braccia
-da..dan..i-io fallo smettere!!
Gridò artigliando la maglia del compagno mentre calintz si fiondava nell'infermeria e nello studio, alla ricerca del medico che, però, a quanto pare non era lì.. cavolo!! ma perchè dovevano sparirsene in momenti critici come questo?!?!
-stendilo sul letto daniel
DIsse calintz cercando di mantenere la calma mentre andava a frugare nei vari cassetti alla ricerca degli asciugamani

Daniel era talmente agitato che non si arrabbiò immediatamente per la mancanza del medico, ma aspettò di poggiare il compagno sul letto.

“Non c’è quel cavolo di medico strafottente?”

Chiese poi a Calintz restando comunque vicino a Max, lui non sapeva assolutamente nulla di parti ma Calintz sembrava sicuro.

“Posso fare qualcosa?”

-non farlo addormentare ne tantomeno svenire, il bimbo rischierebbe la vita
Disse cercando di ostentare calma e sicurezza mentre si metteva vicino a max e gli accarezzava i capelli cercando di capire se avesse la febbre o meno
-ah già, togligli tutto dalla vita in giù
Sussurrò andando ad aprire la finestra per far arrivare un pò d'aria a max

Se l’avesse detto qualcun altro a parte Calintz, probabilmente a quella richiesta sarebbe deceduto, ma visto che si trattava di lui, Daniel incominciò a spogliare Maximilian annuendo, mentre lo guardava.

“Hey tesoro, fatti forza su, non vedo l’ora di vedere i nostri bimbi”

Aggiunse poi baciandolo, conscio del fatto che in quel momento Max avrebbe anche potuto picchiarlo.

Max gridò mentre inarcava la schiena aprendo inconsapevolmente le gambe
-diooo!! mi fà maleee!!
Urlò come un matto girando il viso a destra e sinistra annaspando in cerca d'aria, non ce la faceva; voleva che tutto il dolore finisse e stranamente l'idea di dormire per non sentire più dolore non gli parweva poi così stupida..
-tienilo sveglio!
Esclamò calintz alzandogli il bacino e sistemandogli gli asciugamani esattamente sotto la vita

Daniel guardò il fidanzato, bene se doveva farlo era il caso di farlo bene si disse, per poi afferrargli il viso tirandogli un po’ i capelli.

“Tesoro ascolta! Non dormire e non svenire o ci saranno complicazioni”

Il tono del demone era sicuro e forte, mentre continuava a muovergli la testa.

“Tieni gli occhi aperti guardami. Finirà presto ma devi resistere”

Maximilian annuì impercettibilmente mordendosi l'interno della guancia per non lasciar scappare i lacrimoni dai suoi occhi, mai e poi mai avrebbe pensato che potesse essere così doloroso..
Calintz fissò seriamente daniel prima di avvicinarglisi con calma
-ora.. ci son due modi per far partorire max.. ma devi decidere tu, in questo momento lui non è lucido
Disse mentre bagnava la fronte sudata e rossa del povero ragassho steso sul letto

Il demone si girò per fissare attento l’altro, mentre continuava ad accarezzare il volto di Maximilian per incoraggiarlo.

“Forza tesoro”

Sussurrò poi prima di rivolgersi a Calintz.

“Quali sono?”

-la prima è il cesario.. veloce e senza dolore, l'unica pecca è che max dovrebbe stare sempre sveglio e gli rimarrebbe comunque una cicatrice sul corpo.. la seconda è far uscire il bimbo dal dietro di maximilian, è una cosa dolorosa e non sò quanto durerà, ci può mettere da una semplice mezz'ora fino ad almeno tre ore
Disse calintz mentre portava un catino d'acqua vicino al corpo del ragazzo che fissava con occhi ricolmi di lacrime il compagno vicino a lui..
-da..n..
Pigolò stringendogli la mano con un pò di forza cercando di trovare sollievo per il dolore che sentiva e per fargli capire che qualunque cosa avesse deciso a lui sarebbe andata bene così..

“Lascia che provi a chiederglielo”

Sussurrò Daniel il cui volto sbiancava spaventosamente, anche se con lentezza.
Accarezzò la testa di Maximilian, certo non voleva tagliarlo in due e lasciargli una cicatrice, ma neanche continuare a vederlo soffrire, inoltre Calintz non era un medico non poteva mica fare un cesareo come se nulla fosse.

“Tesoro, preferisci un parto naturale o il cesareo?”

Il demone, non riusciva proprio a capacitarsi si sentiva inutile.

“Col cesareo soffrirai di meno, ma ti resterà la cicatrice. Io penso però che tu sia abbastanza forte per un parto naturale”

Maximilian annuì alla frase di dan, lui era forte, sarebbe riuscito a resistere al dolore.. e poi il pensiero che tra poche ore avrebbe abbracciato i suoi bimbi era più forte di qualsiasi altra cosa
-na..natura..le
Gemette con dolore mentre aprì le gambe sentendo un acuto dolore dentro il suo corpo
-da..dan ti supplico... tu stai qui?

“Certo che sto qui!”

Confermò il demone, baciandogli una guancia, mentre gli accarezzava il ventre per poi rivolgersi a Calintz.

“Naturale, cosa devo fare?”

Chiese poi non staccandosi un attimo dall’altro.

-aprigli le gambe, allargagli più che puoi il buco usando le dita e cecra di non farti venir in testa cose sconce
Disse con calma calintz scostando gentilmente dan dal capezzale di max, facendolo sistemare in mezzo alle gambe del povero ragazzo steso sul letto
-devi farlo te, io non me la sento

Ecco Daniel era vicinissimo allo svenimento, non avrebbe potuto fare pensieri sconci neanche volendo visto che per la prima volta nella sua vita era terrorizzato.
Fece un respiro profondo, mentre giurava a se stesso che se avesse ritrovato il demone medico lo avrebbe pestato, mentre senza dire una parola faceva quello che Caintz gli aveva detto, mettendo le dita dentro Maximilian per farlo dilatare il più possibile mentre gli accarezzava l’interno coscia per fargli aprire di più le gambe.

“Forza piccolo”

Maximilian emise un lungo gemito di dolore mentre fissava il compagno con occhioni umidi e offuscati dal dolore poi la porta si aprì e fece il suo ingresso il medico con un'espressione stravolta sul viso, era nella sua stanza ma poi era stato avvisato che qualcuno era entrato nell'infermeria.
Stava per parlare quando vide la scena che gli si presentò davanti si ammutolì subito dirigendosi verso maximilian e daniel.
-ci penso io, tu parlagli altrimenti sviene..
DIsse cercando di essere il più morbido possibile