Una Strana e Dolorosa Situazione..

Jezebel era ancora in braccio al compagno e strettamente abbracciato a lui.
Gemeva per il dolore mentre si mordicchiava le labbra cercando di non urlare e piangere; non capiva come mai tutto d'un tratto aveva iniziato a fargli così male ed il bimbo semnbrava non volesse stare fermo un attimo, continuava ad agitarsi dentro di lui..
-as.... ho pau-ra..
Pigolò occhieggiando il lettino dell'infermeria

Aster poggiò il professore sul lettino accarezzandogli i capelli.

“Forza il medico arriva subito”

Sussurrò quando la lucida chioma purpurea del medico entrava baldanzosa nella stanza.

“Ullalà vedo che è arrivato il momento”

Disse tranquillo avvicinandosi al lettino, troppo tranquillo per impedire che il demone si arrabbiasse.

“Si può sbrigare?”

Gli gridò quasi contro infatti l’evocatore, per poi guardarlo malissimo.

Jezebel, infuriato come una donnola, fissò il medico ringhiando con forza facendo apparire delle sfere nere tra le mani, le lanciò addosso al medico sfiorandolo di striscio.
Lo guardava malissimo con due occhi che avrebbero potuto uccidere..
-se lei non si muove giuro che la sventro con le mie stesse mani!
Ringhiò furioso con il viso arrossato e sudato mentre uno spasmo di dolore più folte lo colse obbligandolo a stendersi di colpo sul lettino

Aster lo strinse a se.

“Tranquillo Jezzy, sfogati su di me, ma lascia stare il dottore”

Disse accarezzandogli la fronte sudata, dopotutto il medico era più utile di lui in quella situazione.
Il dottore ridacchiò soltanto, era completamente pazzo secondo Aster.

“Bene lo tenga sveglio, se sviene ci saranno complicazioni”

Disse mentre, sfilava i pantaloni al professore con disappunto del rosso che però stette zitto anche mentre il dottore infilava due dita nel corpo di Jezebel.

“Sono un fan del parto naturale”

Jezebel imprecò tra se e se inarcando la schiena mentre nella sua testa sibilava qualcosa contro il medico: qualcosa che doveva vagamente somigliare a "schifosissimo lurido essere" seguito da vari altri epiteti non molto gentili nei confronti del povero dottore che faceva solamente il suo lavoro XD
-a..ahhhi!! togli quell..e cazzo di dita!
Uggiolò sentendo un dolore pazzesco mentre si stringeva al compagno sciogliendosi in un fiume di lacrime

“Forza Jezzy devi spingere”

Sussurrò Aster mentre gli accarezzava i capelli, tra il disperato e il terrorizzato vedendo come stava il compagno, intanto il medico che pareva insensibile alle parole se non alla presenza dei due, infilò altre tre dita nel corpo del professore.

“Coraggio spinga”

Disse poi gioviale come se si trovasse a un pic nic in campagna.

(XDDDDDDDDDDDDD)
Jezebel gridò sentendo il bambino che spingeva per uscire anelando come non mai la libertà e la vita; però cazzo.. lo doveva far penare così tanto?!
Strinse i pugni sulla veste di aster mentre lo strinse a se costringendolo a baciarlo mentre spingeva con forza, facendo esattamente tutto ciò che gli diceva il dottore

“Bravissimo ci siamo quasi”

Disse il medico, sempre tranquillo, mentre Aster continuava a baciare il compagno forse con troppa passione vista la situazione, intanto che lo teneva stretto a se.
Così passò poco tempo poi, fino a che non giunse il lamento di un neonato.

Jezebel sentendo il lamento del neonato si staccò velocemente dal bacio del compagno e per un pelo non stramazzò sul lettino XD
Allora..
1)aster l'aveva baciato in un modo incredibile come se avesse voluto succhiargli via l'aria dai polmoni e anche parte di anima talmente c'era andato giù con la lingua
2)era nato il loro bimbo/a
Il professore aveva il viso sudato, era talmente stanco da non avere neanche la forza di alzare la schiena per vedere il pargolo
-as..aster... com'è?
Bisbigliò riferendosi al loro bimbetto

Il demone si strinse al petto il fagottino che gli aveva dato il medico, non aveva il coraggio di guardarlo, si sentiva un codardo, ma poi vide una mano del bimbo sporgersi dal lenzuolo era così candida e piccola.

“E’ un maschietto”

Sussurrò Aster, mentre lo scopriva per avvicinarlo a Jezebel.

“Pare un tiretto particolare dai capelli bianchi e gli occhi bicolore”

-p..posso?
Bisbigliò jezebel allungando le braccia verso il bambino, se non fosse per il suo stramaledetto orgoglio, probabilmente, a quest'ora sarebbe a piangere stringendosi al suo compagno.
-come lo chiamiamo?
Mormorò con occhi stanchi

Aster diede un bacio delicato sulla guancia dell’altro.

“Non lo so, non ci avevo pensato”

Disse poi mentre guardava il piccolo, non gli somigliava quanto aveva sperato ma secondo Jezebel era suo, quindi era quello l’importante.

-tesoro lo sò che ti piace il nostro bimbo ma non pensi che lo voglio tenere in braccio un pò anch'io?
Uggiolò con i lacrimoni algi occhi mentre muoveva le braccia verso il compagno che teneva ancora tra le braccia il piccolo fagotto che, sentendosi chiamato in causa, aprì i suoi occhioni.
Un occhio color oro e uno azzurro si trovarono a fissare il viso di aster mentre dall'asciugamano con il quale era avvolto spuntavano un paio di orecchiette bianche ed un'adorabile codina del medesimo colore
-gne..

Aster era completamente in contemplazione e si mise ad accarezzare le orecchiette e la codina del piccolo, per poi sentire le parole di Jezebel e riprendersi.

“Si…hem scusa eccolo”

Disse mentre lo poggiava tra le braccia dell’altro, il piccolino l’aveva proprio stregato e non aveva ancora fatto nulla.

-nhee..!
Il piccolo sembrava ancora un poco diffidente nei loro confronti così jezebel per farlo sentire meglio si fece spuntare la coda e le orecchie nere.
Il piccolo, appena le vide sorrise contento iniziando a muovere la coda ciucciandosi le orecchiette da gatto mentre si rilassava gradualmente tra le braccia della sua mammina ma tenendo sempre gli occhietti aperti fissando aster in modo tenerissimo